Perdonate, ospiti del forum, la mia incursione in questa discussione senza alcuna presentazione.
Mi interessa il filo conduttore che forse non pare senza soluzione di continuità, ma l'aver notato che i problemi sollevati circa l'etica e il relativismo portano a porsi il tema della verità mi fa intravedere che tutto questo argomentare e confutare ha risvegliato l'interesse per ciò che è interessante.
Il relativismo figlio anche di Galileo da voi già citato ha effetti molto visibili nella vita di tutti i giorni. Molti di voi direbbero che un meraviglioso effetto è la libertà religiosa.Può darsi. Forse vedendo il bicchiere mezzo vuoto a me sembra esser la causa della mancanza di idee. Guardiamo al palinsesto televisivo. Guardiamo al programmo di Celentano. E' un esempio luminoso non solo del fimo propinato, ma anche di quello richiesto dal pubblico, che il pubblico è stato addestrato a plaudere. Voi che ne pensate? E' lecito che la domanda renda buona e tollerabile l'offerta, come nel commercio?
Chi può insegnare cosa è buono chiedere? Sento che l'imperante relativismo ha tra l'altro due foci: una è l'alienazione o il fanatismo, forme di nevrosi scatenate dall'oscuramento nella mente di bisogni ed energie dell'anima umana, l'altra è la progressiva perdita della percezione dell'identità centrale del Sè, una sorta di schizofrenia sostenuta dalla pretesa in una autarchica ed arrogante autonomia nel giudicare il buono secondo la verità che di volta in volta il contratto sociale impone, che conduce a percepire sè come ingranaggio di una macchina perfettamente auoreferenziato e autosufficiente, proprio come la metafisica cui si è rimproverato di annullare il singolo.
Tutti in realtà dobbiamo livellarci oggi su uno standard per cui al termine devo aver vergogna di additare il brutto e il falso, lo sporco e il tristo.L'anima possiede le ragioni di tutte le cose e secondo tali ragioni agisce( ...).E quand'è chiamata da altro e per così dire verso l'esterno, produce sensazioni, quando invece si inoltra nel profondo di sé e verso la mente, viene a trovarsi tra le intuizioni. Porfirio Sentenza XLII