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Scrive Polymetis:
>>>In primis Pipino il Breve(Padre di Carlo Magno), è vissuto nell'settimo secolo, ergo i territori donati alla Chiesa sono di proprietà pontificia sin da allora.>>
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No, caro amico, né in “primis” né in “ergo” c’azzecchi.
In primis i territori dati da Pipino il Breve in gran parte erano stati già acquisiti dalla Chiesa e poi persi precedentemente ed ergo, i territori erano diventati proprietà della Chiesa, in virtù di un "falso storico".
La Chiesa, ha sempre preteso territori dati a suo dire, da Costantino, adducendo la validità di un documento chiamato “Donazione di Costantino” dove veniva disposto l’equiparazione tra potere ecclesiastico e potere civile, e il passaggio di Roma e le province italiane al papato.
Nessun storico moderno lo ritiene autentico e già nel X secolo se ne impugnava l’autenticità.
Pertanto “ergo” i territori della Chiesa lo erano in base a un volgare falso che i papi, sapendo di mentire, conoscevano bene.
Detto questo, gentile amico, la Chiesa ha difeso strenuamente il suo potere “temporale” contro i tentativi di unificazione dell’Italia. La Chiesa era un potere terreno con un sovrano, il papa RE’, con un vasto territorio ed un esercito e abusando della credulità popolare millantando essere l’unica depositaria della parola di Dio sulla terra, ha cercato di mantenere il suo potere tenendo divisa l’Italia in due tronconi. Il problema per l’unità d’Italia non erano i piccoli staterelli sparsi per la penisola, ma la monarchia papista.
L’arma della Chiesa era la fede, usata per mantenere il potere temporale, scomunicando chi appoggiava l’unificazione del paese.
Ecco perché è nato l’anticlericalismo anche estremizzato, ed ecco giustificato l’atteggiamento di Garibalidi quando affermava di volere liberare l’Italia dal papato per mettere al suo posto “ le religione del vero, la religione senza preti basata sulla ragione e la scienza”.
Pertanto, nessuna confisca, gentile Polymetis, ma fine di “privilegi” avuti grazie ad un falso documento usato dalla Chiesa nella sua storia per accampare diritti mai acquisiti.
Come la Chiesa ha usato la politica per acquisire privilegi, la politica ha usato la Chiesa per accattivarsi consensi.
Così fece anche Mussolini, per la Chiesa “l’uomo della Provvidenza”, il quale da mangiapreti ateo, capendo che i cattolici potevano aiutarlo per il potere, si definì uno spirito profondamente religioso e che il cattolicesimo era una grande potenza spirituale. Fino alla regalia del Concordato che iniziava “In nome della Santissima Trinità”.
Stessa cosa, oggi, con il privilegio della moltiplicazione dell’8 X mille. Il Governo Craxi, non ha risarcito legittime ricchezze confiscate, ma ha accordato un ingiusto privilegio ad una religione, potente politicamente, per calcoli partitici, come fece Mussolini.
Ciao
Maurizio
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