"so, che nel 1870 cade la sovranità del potere temporale in Italia dei papi."
Sì, cadde per un'autentica invasione armata
"So anche che nel 1871 la Legge delle “Guarantigie” garantiva con franchigie territoriali l’indipendenza del sommo pontefice concedendogli con l’articolo 4, una somma di lire 3.225.000 esente da tasse."
E il papa rifiutò la legge delle Guarentigie.
"So ancora che, con i Patti lateranensi del 1929 vengono al paragrafo c) liquidati i crediti della Santa Sede verso lo Stato."
Era una cifra irrisoria confrontata all'entità dei beni confiscati, e i fascisti lo sapevano benissimo. L'otto per mille attuale è ancora ben lungi dal ripagare gli espropri forzati fatti dai laicissimi governi liberali di fine ottocento e inizio novecento.
"Parli di “falsi scoop” ma quali falsi? Mi rivolgo anche a berescitte. Possibile che non vi rendete conto che è, prima di tutto, moralmente ingiusto, obbligare a versare soldi chi non vuole legittimamente darli?"
Visto che costui, come il sottoscritto, va a sentire ancora oggi le assemblee comunali in una ex-Chiesa confiscata ha poco da lamentarsi. L'esempio che vi ho fatto riguarda ovviamente noi bresciani, ma in ogni città i beni confiscati illegalmente al clero sono serviti per opere pubbliche o sono stati venduti a terzi incassando soldi serviti per altre opere. NOn è lo stato ad aver un debito con la Chiesa, ma la società intera.
"Mi domando, le comunità dei Don da te citati, sono sorte grazie ai soldi della Chiesa? Puoi dirmi quanti sono stati i contributi di privati, e quanti invece della Chiesa con l’8 x 1000?"
Temo sia irrilevante, non scalfisce per nulla l'argomentazione. Infatti l'otto per mille arriva comunque, ergo ringraziamo i privati ma ricordiamo che l'otto per mille ha reso possibili cose altrimenti infattibili. Dare soldi al clero è un bene per tutta la società. Anche Montanelli diceva che se si vogliono donare soldi in beneficenza è ai missionari che bisogna darli, perché sei sicuro che arriveranno a destinazione.
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)