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Seconda lettera di Giovanni 9-11

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2005 21:39
20/10/2005 19:46
 
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Vorrei sapere cosa ne pensate di questa scrittura,perchè molti T.d.G. prendono questa scrittura ogni qual volta che si parla di disassociazione...secondo loro prendono esempio dell'apostalo Paolo....ecco le testuali parole....Chiunque va avanti e non rimane nell'insegnamento del Cristo non ha Dio.Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il padre e il figlio.Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento,non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto.Poichè chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage. (traduzione del nuovo mondo)
20/10/2005 19:56
 
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Un mio commento a questo passo (tratto da http://www.infotdgeova.it/disassociati1.htm):
3) 2Giovanni 7-11: «Poiché sono usciti molti ingannatori nel mondo, persone che non confessano Gesù Cristo venuto nella carne. Questi è l'ingannatore e l'anticristo. Prestate attenzione a voi stessi, affinché non perdiate le cose per produrre le quali abbiamo operato, ma otteniate una piena ricompensa. Chiunque va avanti e non rimane nell'insegnamento del Cristo non ha Dio. Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage».
Qui si dice di non accogliere in casa e di non salutare un certo tipo di persone. Leggendo l’immediato contesto si comprende che l’apostolo parlava di coloro che negavano la fondamentale verità (per il cristianesimo) che Gesù fosse il Figlio di Dio venuto nella carne (v.7). Costoro vengono definiti «anticristi». I Testimoni si basano specialmente su questo passo per giustificare il loro ostracismo nei confronti dei disassociati. Leggendo con attenzione anche solo questi versetti (senza considerare l'intero contesto del messaggio evangelico) è più che evidente che i TdG strumentalizzano le parole dell'Apostolo. Giovanni scrive: “se qualcuno viene da voi”; quindi si riferisce a persone che andavano nelle case dei cristiani allo scopo di allontanarli dall’insegnamento di Cristo (e non di qualche organizzazione umana). Accogliere in casa amichevolmente questi propagandisti significava divenire partecipi e complici della loro eresia. Il mio comportamento – e quello di moltissimi altri che lasciano l'Organizzazione – non ha nulla a che vedere con tutto questo: io non ho negato alcuna verità fondamentale insegnata da Cristo e non sono nemmeno andato nelle case dei TdG a propagandare le mie idee, che rimangono comunque cristiane. Si noti che queste parole vennero scritte dall'Apostolo verso il 100 d.C. ed hanno, come si è visto, un'applicazione specifica e limitata. Prima di allora comunque in nessun punto della Scrittura si parlava di togliere il saluto a qualcuno, nemmeno a chi veniva espulso dalla congregazione. I TdG applicano invece questo passo a tutti coloro che vengono disassociati, qualsivoglia sia il motivo. .... I Testimoni di Geova mettono quindi insieme vari passi e versetti, che sono distanti fra loro sia nel tempo che nel reale significato, per sostenere le loro intransigenti teorie e questo li conduce a dei comportamenti davvero paradossali. ...
Ciao
Achille
20/10/2005 20:00
 
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Se qualcuno riesce ad interpetrare questa scrittura in maniera logica e obiettiva mi farebbe piacere e nello stesso tempo mi sarebbe utile perchè quando i T.d.G. me l'hanno posta non ho saputo rispondere[SM=g27829]
20/10/2005 20:01
 
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grazie Achille.....
21/10/2005 01:28
 
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berescitte vorrei sentire anche il tuo parere riguardo a questa scrittura....fammi sapere.....ti faccio i miei complimenti x il post anima:Un intermezzo mi ha aiutato moltissimo in questi giorni mi è venuto a mancare il mio caro Nonnino e i tuoi messaggi sono stati davvero di conforto.....sto comiciando seriamente di ritornare a messa [SM=g27824] cmq IN GAMBA.
21/10/2005 17:01
 
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Il mio coincide con quello di Achille.
Aggiungo solo che fare di questa proibizione paolina uno strumento per giustificare sia i comitati giudiziari sia le disassociazioni pecca di assolutizzazione di una norma che Paolo potrebbe benissimo aver dato spinto da una situazione locale.

Anch'io direi a un membro del gruppo poco maturo, impressionabile ecc.. di non parlare più con uno espulso per motivi gravi, soprattutto se quello è fortemente critico. Nei seminari minori si sconsiglia, e a ragione, la lettura di Hans Kung! [SM=g27823] cosa che sarebbe ridicolo fare nei seminari maggiori.
E così non sarebbe affatto esagerato se un parroco sconsigliasse fortemente, e anche vietasse (per quanto abbia autorità morale) a parrocchiani semplicetti di frequentare la sinagoga o la moschea... Anch'io farei lo stesso. Ma non mi sognerei di proibirlo a chi mostra una fede forte e un senso critico sviluppato.
Il che poi è confermato anche dalla prassi geovista che permette agli anziani di ricontattare i disassociati, giusto?

Quindi la soluzione è, come sempre, non leggere la Bibbia con assolutismo fondamentalista, e soprattutto isolando una norma da un'altra che invece spinge alla carità del contatto.*

* PS- Mi viene in mente la prassi di Paolo che disse che la circoncisione non ci voleva più (al Concilio di gerusalemme), e però poi pensò, data una diversa situazione locale (e anche perché la circoncisione era ormai ritenuta un rito vuoto da lui e non una prassi di fede nella religione ebraica) di far prudentemente circoncidere il giovane Timoteo.
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est modus in rebus
21/10/2005 17:22
 
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Giovanni scrive: “se qualcuno viene da voi”; quindi si riferisce a persone che andavano nelle case dei cristiani allo scopo di allontanarli dall’insegnamento di Cristo (e non di qualche organizzazione umana)



Mi verrebbe anzi da osservare che questa scrittura si rivolge proprio "contro" l'organizzazione di Geova. Chi è infatti oggi che va per le case e che non riconosce il Cristo?
Sandro

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Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia (Matteo 5,11)
30/10/2005 19:13
 
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Che mi dite di quest'altra scrittura ? 2 Tessalonicesi capitolo 3 versetto 6.....traduzione del nuovo mondo........Ora vi diamo ordini,fratelli,nel nome di Gesù Cristo,di ritirarvi da ogni fratello che cammina disordinatamente e non secondo la tradizione che avete ricevuto da noi. :smile:6
30/10/2005 19:37
 
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Scritto da: Sal77 30/10/2005 19.13
Che mi dite di quest'altra scrittura ? 2 Tessalonicesi capitolo 3 versetto 6.....traduzione del nuovo mondo........Ora vi diamo ordini,fratelli,nel nome di Gesù Cristo,di ritirarvi da ogni fratello che cammina disordinatamente e non secondo la tradizione che avete ricevuto da noi.

Mi sembra che il significato del passo venga espresso con chiarezza nei versetti seguenti:
Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi. Sapete infatti come dovete imitarci: poiché noi non abbiamo vissuto oziosamente fra voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e sforzo notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi. 9Non che non ne avessimo diritto, ma per darvi noi stessi come esempio da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi demmo questa regola: chi non vuol lavorare neppure mangi. Sentiamo infatti che alcuni fra di voi vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione. A questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace. Voi, fratelli, non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene. Se qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per lettera, prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni; non trattatelo però come un nemico, ma ammonitelo come un fratello.
Si parla di persone che vivevano in maniera "disordinata", non secondo la "tradizione" (o esempio) degli apostoli.
Si comprende con chiarezza che queste persone non volevano lavorare e si facevano mantenere dagli altri cristiani. Paolo invita a prendere le distanze da costoro, ma continuando però a trattarli come fratelli.

Certo anche queste parole non possono essere usate per giustificare l'ostracismo assoluto che i TdG manifestano verso chi viene disassociato, per qualsiasi motivo, visto che si parla di situazioni e di circostanze ben precise e limitate; e non si dice nemmeno che tali persone dovevano essere espulse o trattate come se non esistessero.

Ciao
Achille
30/10/2005 20:58
 
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ciao Salvatore :smile:1

continuo con 2 Tessalonicesi 3:14,15 TNM

" Ma se qualcuno non è ubbidiente alla nostra parola per mezzo di questa lettera, tenetelo segnato, smettete di associarvi con lui, affinchè si vergogni. Eppure non lo considerate come un nemico , ma continuate ad ammonirlo come un fratello. [SM=g27821]
(il grassetto è mio)

Non si può estrapolare un singolo versetto per dettare delle regole, ma occore leggere tutto il corpo della scrittura. [SM=g27811]

Segui l'esempio degli abitanti di Berea scritto in Atti 17:11


ciao Siria :smile:2
31/10/2005 00:54
 
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.....interessantissimo il versetto 15 del 3 capitolo di Tessalonicesi che svela tutto il contenuto [SM=g27811] purtroppo non ho fatto caso a questo versetto anche perchè il testimone di Geova mi ha fatto solo notare il versetto 6 e 14 ed io a quel punto sono rimasto senza parole [SM=g27813] la prossima volta che mi capiterà di esaminare le scritture con i testimoni mi leggerò tutto il contenuto...cmq irias ti ringrazio di cuore mi hai aiutato molto....ringrazio anche Achille [SM=g27811] Ciao a presto.
31/10/2005 01:10
 
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Re:

Scritto da: Sal77 20/10/2005 19.46
Vorrei sapere cosa ne pensate di questa scrittura,perchè molti T.d.G. prendono questa scrittura ogni qual volta che si parla di disassociazione...secondo loro prendono esempio dell'apostalo Paolo....ecco le testuali parole....Chiunque va avanti e non rimane nell'insegnamento del Cristo non ha Dio.Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il padre e il figlio.Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento,non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto.Poichè chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage. (traduzione del nuovo mondo)



Risposta:

Nel vangelo di Marco, capitolo 9, 38-39 si legge:
“Uno dei discepoli, Giovanni, gli disse: ‘Maestro, abbiamo visto un uomo che cacciava demoni in nome tuo e noi gli abbiamo detto di non farlo, perché non appartiene al nostro gruppo ‘. Ma Gesù rispose: ‘Lasciatelo fare. Perché nessuno può fare miracoli nel mio nome e subito dopo levarsi contro di me. Chi non è contro di noi è per noi!

Perché ho citato questa scrittura?
Che cosa ha a che vedere con l’argomento sollevato da Salvatore?

La nostra guida perfetta è Gesù Cristo!

Gesù ha dato autorità di giudizio agli apostoli. Con lo Spirito Santo, ha dato la capacità mentale di avere un controllo completo sulle congregazioni primitive.

Perchè ci avventuriamo o ci facciamo condizionare da scritture che riguardano il giudizio?
Andiamo ad infilarci in ragionamenti scritturali che riguardano condanna, disciplina, rigore, punizioni, correzioni.
Gesù ci ha insegnato ad amare. Quando gli apostoli volevano prendere posizioni con qualcuno che non era del loro gruppo, Gesù Cristo ha detto: “Lasciatelo fare!”.

Non è di questo che ci si deve preoccupare.
Sono queste cose che dividono l’uomo.
Diamo più peso a queste cose che all’insegnamento di Cristo.
Anche a me, Salvatore, hanno citato quella scrittura insieme con le altre che innalzano la barriera della condanna assoluta.
Ho sempre risposto: “Tu che mi citi questa scrittura, sei disposto, nel nome di Cristo, ad assumerti la responsabilità di condannarmi?
Chi ti dà l’autorità di giudicare?
Gesù non ha detto: “Condanna il prossimo tuo come te stesso!”.
Ha detto: “AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO!”.
Non ci facciamo mettere nell’angolo, ma rispondiamo come ci ha insegnato Gesù Cristo, il figlio di Dio.
Noi siamo tutti fratelli! Non abbiamo diritto di giudicare nessuno.

Saluti
26/11/2005 21:39
 
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Se posso, ti copio-incollo una interpretazione del passo citato, che ho scritto in altro forum, solo che , il passo in questione , se contro qualcuno si deve rivolgere, si volge proprio contro il gruppo che lo cita così spesso, proprio per il fatto di "non riconoscere Gesù Cristo venuto in carne".

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Avendo letto più volte sul forum, di persone che non fanno più parte di radunanze religiose, e, per questo non vengono più salutate e, da altri addurre la motivazione che non si dovrebbero salutare più solo coloro che "rinnegano che Gesù Cristo è venuto nella carne", volevo dare il mio modesto contributo ad analizzare un "passo" della Scrittura letto però in armonia con il resto di tutta la Scrittura e con lo spirito Cristiano.

Nella seconda epistola di Giovanni , al verso 10, si legge: " ..non lo ricevete in casa e non lo salutate"

Chi?
Qualunque persona che non divida tutte le nostre opinioni scritturali? No, perchè se così fosse, ben poche persone si potrebbero salutare, dato che molti sono i soggetti Biblici intorno ai quali, anche persone bene intenzionate, non la pensano allo stesso modo.
Eppure, quando su qualche punto non la si pensa come il resto della radunanza religiosa, o, da DIO se ne viene chiamati fuori,(perchè a volte DIO chiama anche nel "deserto") non veniamo più salutati noi, e perfino i nostri figli. molti ne hanno fatto esperienza!

bisogna leggere tutta l'epistola; anzi, risalire alla prima epistola di Giovanni, dove, al capitolo 4, verso 3, si legge: "Ed ogni spirito che non confessa Gesù Cristo venuto in carne, non è da Dio; e quello è lo spirito dell'anticristo".

Il tema della seconda epistola è intorno a questo soggetto: "poichè molti seduttori (così avverte l'apostolo), sono entrati nel mondo, i quali non confessano Gesù Cristo venuto in carne; un tale è il seduttore e l'anticristo". La dottrina di Cristo è provata alla croce. Il soggetto centrale della Scrittura è la umiliazione di Cristo. Quelli che dividono Lui, Lo disonorano. Sabellio ed altri eretici dissero che Gesù era solo una delle manifestazioni della Deità. Praticamente, secondo loro non vi era Figliolo di Dio, e non umiliazione di Gesù, ma soltanto una rappresentazione . Ario ed altri eretici hanno affermato che Gesù è solo una creatura. Alcuni Gnostici insegnavano che il Verbo non aveva realmente preso un corpo umano, e che non aveva sofferto, e che la passione era solo stata un apparenza.

In questi ultimi anni sono ripullulate, sotto vari nomi, tante delle antiche eresie che, o negano la umanità del Figliolo di Dio o ne negano la Deità. La dottrina vera è: Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Egli è il Verbo che "era presso Dio, ed era Dio", come afferma Giovanni; Egli ha preso un corpo umano, reale, e in esso ha sofferto, REALMENTE sofferto. Negando uno dei due punti, non si ha più REDENTORE.

Chi ha una tale dottrina che nega l'umanità del Figliolo di Dio, è un abile servitore del diavolo. Perciò l'Apostolo avverte di guardarsene. Egli prosegue così: "chiunque si rivolta, e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Iddio; chi dimora nella dottrina di Cristo ha il Padre e il Figliolo. Se alcuno viene a voi (e quì si intende ad un venire con proposito di ammaestrare) e non reca questa dottrina, non lo ricevete in casa e non lo salutate".
Vi erano delle chiese nelle case. E il saluto del quale quì si parla, è il saluto che si usava tra i cristiani,e, al presente tra alcuni si usa: "PACE".
"perchè chi lo saluta partecipa alle sue opere malvage".

Non dico di trattarlo da nemico, cioè non trattarlo nemmeno come uno straniero che si incontrasse per la prima volta, ed a cui, per civiltà, si rende un saluto di cortesia. In sostanza la proibizione è di non avere con lui nessuna intimità. Ma , da questo, all'averlo per nemico, ci corre l'abisso. Eppure, oggi basta non frequentare più la stessa radunanza perchè non veniamo più salutati. Certe volte , incontrando fratelli del passato, sentiamo come per noi, l'eco della voce del lebbroso, dell'Antico Testamento, che gridava "impuro, impuro", affinchè, chi era "santo", non si accostasse per sbaglio.

Non si deve avere per nemico nessuno, e quanto più quando non si tratta di una dottrina fondamentale sulla Persona di Cristo, ma di interpretazioni su vari punti della Scrittura che , comunque intesi, non alterano il soggetto sulla Umiliazione di Cristo.

Un santo antico, diceva: "Nelle cose essenziali UNITA'. Nelle cose dubbie, LIBERTA'. In tutte le cose , CARITA'".

Carità e verità devono camminare insieme, ed esse si incontrano tutte e due nella Benedetta comunione con Gesù cristo, senza di cui non vi è ne l'una ne l'altra. Per avere il falso occorre che l'uomo sia guidato da un falso spirito. Ma chi ha Gesù e Lo crede, come Egli è , Figliolo di Dio, e vero uomo, e lo ama, non può a lungo rimanere in errore alcuno. Il Signore che ha preso a guidarlo gli darà la vera carità, senza di che la conoscenza gonfia e non edifica ,e gli darà la verità che è sempre compagna della carità.

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