20/10/2005 10:28 |
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| Registrato il: 03/10/2005
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Prendo in prestito alcune delle frasi di Polymetis dal post
"Allegorie" della sezione "Domande sulla Bibbia" le quali potrebbero avere qualche affinita' con l'argomento:
Tutta la nostra vita è ermeneutica, ogni comprensione è un'interpretazione, la letteralità è un mito. Ogni uomo interpreta alla luce delle categorie del suo tempo ed in base ad un linguaggio che ci precede e ci controlla. Noi non dominiamo la lingua, è la lingua che domina noi in quanto nasciamo in un mondo con linguaggi già precostituiti che ci modellano.
"guarda caso, relegata nelle mani di pochi sapienti.""
Pochi sapienti? Apri l'introduzione di qualunque Bibbia, non occorre una laurea al Biblico di Roma.
"Ma se devo farmi dire da questi pochi sapienti ed illuminati come leggere Genesi, mi chiedo anche perchè Dio non ha parlato direttamente tramite loro"
Dio s'è sempre servito di profeti che parlavano in sua vece, ma l'oralità è solo una dimensione della rivelazione.
"Chi l'ha detto che l'intelligenza finita sia connaturato alla creatura ?"
Perché se l'intelligenza non fosse finita sarebbe in-finita(cioè non-finita), ossia saremmo onniscienti, il che può essere detto solo di Dio. E' un tema che tormentò anche Cartesio nelle Meditazioni Metafisiche quindi non scoraggiarti se ti risulta ostico. Basti dire che per comprendere l'atto creativo prescindendo dalle metafore dovremmo essere Dio, infatti essa è il più grande mistero di tutti i tempi, cioè la creazione del Tutto dal Nulla. Come può Dio far uscire qualcosa dal nulla? E' un mistero che inerisce all'onnipotenza e all'onnipresenza di Dio, nulla di strano dunque che ci venga presentata la creazione tramite un genere mitico.
......."
Il citazionismo,metodo molto criticato,a volte puo' essere utile per far vedere che si possono dire "tante cose" convincenti o meno a sostegno dell'una o dell'altra tesi...
Valerio |
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