Ciao Sal77,
mi domando da dove ti arrivi che i primi Cristiani credessero nella reincarnazione...
Agli Ebrei tale dottrina non era ben accetta. Per esempio il salmo 39, che è una meditazione sulla brevità della vita, dice:
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5"Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni
e saprò quanto è breve la mia vita".
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14Distogli il tuo sguardo, che io respiri,
prima che me ne vada e più non sia.
Il salmo 49, riflettendo sul medesimo destino che attende ricchi e poveri afferma:
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12Il sepolcro sarà loro casa per sempre,
loro dimora per tutte le generazioni,
eppure hanno dato il loro nome alla terra.
13Ma l'uomo nella prosperità non comprende,
è come gli animali che periscono.
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E anche Giobbe afferma:
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20E non son poca cosa i giorni della mia vita?
Lasciami, sì ch'io possa respirare un poco
21prima che me ne vada, senza ritornare,
verso la terra delle tenebre e dell'ombra di morte,
22terra di caligine e di disordine,
dove la luce è come le tenebre.
L'affermazione secondo la quale nasciamo una sola volta appare anche in 2 episodi della vita del re Davide. La prima quando una donna, in un'udienza, lo fa riflettere (2Sam cap 14):
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14Noi dobbiamo morire e siamo come acqua versata in terra, che non si può più raccogliere, e Dio non ridà la vita.
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O in 2Sam cap 12:
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22Egli rispose: "Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: Chi sa? Il Signore avrà forse pietà di me e il bambino resterà vivo. 23Ma ora che egli è morto, perché digiunare? Posso io farlo ritornare? Io andrò da lui, ma lui non ritornerà da me!".
Inoltre Cristiani ed Ebrei credono nella resurrezione, che è incompatibile con la reincarnazione. Questa compare già nel Vecchio Testamento, (Dan 12,2): "2Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna." Pertanto ciò che per i Cristiani e gli Ebrei seguirebbe la morte è una vita eterna con un premio o una punizione. Ciò è anche confermato da Cristo con la parabola del ricco epulone (Lc16,19-31). Gesù non disse affatto che il ricco dovesse reincarnarsi per scontare i peccati nella vita precedente(tipo metempsicosi), ma doveva dopo la morte scontare le sue colpe. Addirittura il ricco supplica di poter tornare, al fine di far ravvedere i peccatori ancora in vita, ma tale possibilità viene apertamente negata.
Gesù dice pure al ladrone "Oggi tu sarai con me in paradiso", non parlando di reincarnazioni.
Anche San Paolo è della stessa opinione. In Filippesi dice
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23Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; 24d'altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne.
Se avesse dovuto reincarnarsi i suoi desideri di morire e stare con Cristo sarebbero stati frustrati.
Inoltre in 1Corinzi cap. 15 dice:
42Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; 43si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; 44si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale.
il che non ammette che dopo il copo spirituale ci sia di nuovo quello materiale.
Ora, io non voglio affatto criticare ciò in cui credi. Lungi da me. Tuttavia mi sembra un po azzardato affermare che la reincarnazione sia un concetto cristiano. Non volermene...
Ciao