Mi sembra opportuno a questo punto, dopo tante citazioni della LXX (che è sempre una traduzione), leggere cosa dice la Bibbia ebraica. L'edizione che uso io e quella edita dalla Giuntina a cura di Rav. Dario Disegni.
(Naturalmente nel testo italiano a fronte):
Es 3,14 "
E il Signore rispose: «Io sono quello che sono» e aggiunse: «Io sono, mi manda a voi».In nota a queso versetto si legge: (Cito testualmente) Le espressioni di questo verso e del seguente sono oscure forse volutamente. ne sono state tentate varie spiegazioni, fra le quali è difficile scegliere. In queste parole è, a quanto pare, da vedersi un'allusione al nome divino, che noi non pronunziamo, scritto con le lettere J.H.W.H. che contengono la radice del verbo che significa «essere». L'espressione può significare: l'eternità, l'immutablità di D-o. Il fatto che Egli è l'Essere, Esistente per Se Stesso, può voler dire: «
Poco importa il Mio nome, quel che importa è che Io sono».
Il corsivo ed il grassetto sono miei.
Shalom
[Modificato da Teo60 24/10/2005 21.16]