Oggi sarai con me in paradiso
Son persuaso che quando Gesù disse al ladrone: oggi sarai con me in paradiso, Egli sapeva bene quello che diceva e per certo si riferiva come paradiso al luogo di consolazione, che era il così detto, “seno di Abramo”. Gesù n’aveva già parlato prima del seno d’Abramo, ciò nel racconto del ricco e di Lazzaro cui quest’ultimo fu trasportato dagli angeli nel Seno d’Abramo.
Per prima cosa Lazzaro fu trasportato lì dopo la sua morte, cioè nella sua spirituale esistenza che non morì col corpo e che solo gli angeli e non gli uomini potevano fare.
Abramo nella sua risposta al ricco nei tormenti gli disse che Lazzaro ora (nel seno d’Abramo) è consolato.
Se dunque il paradiso si traduce: Parco, giardino o luogo di delizie, per certo è luogo di consolazioni. Ai tempi posteriori alla morte di Cristo, il seno d’Abramo era situato nella stessa zona dell’Ades, dov’era la raccolta di tutti gli spiriti dipartiti, ma vi era una gran voragine che faceva la separazione fra il luogo di tormento e quello di consolazione.
Gesù conosceva bene il seno d’Abramo, che pur trovandosi nel luogo dove anche stava l’Ades, si trovavano dentro tutti i perdonati e salvati dai tormenti che ritengo per certo di averli visitati nel suo spirito e lo dice anche Pietro. 1Pi.3:18-20; e 4:6.
Secondo Efesini 4:7-11, all’ascensione di Gesù al cielo (40 giorni dopo risuscitato) portò al cielo il seno d’Abramo, cioè il paradiso.
Sperando d’essere in qualche modo utile, ti saluto
Mosca