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il lupo perde il pelo ma...

Ultimo Aggiornamento: 18/08/2005 08:37
17/08/2005 08:16
 
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Dal libro Rivelazione pagina 101 paragrafo 8
8 ……
Nel 64 E.V. l’imperatore romano Nerone aveva usato i cristiani come capro espiatorio, accusandoli di aver incendiato Roma, per mettere a tacere una voce che ne attribuiva a lui la colpa. Lo storico Tacito riferisce: “E alle morti [dei cristiani] furono aggiunti i ludibri, come il rivestirli delle pelli di belve per farli dilaniare dai cani, o, affissi a delle croci . . . e bruciati quando era calato il giorno, venivano accesi come fiaccole notturne”. (Annales XV, 44, da L’ambiente storico-culturale delle origini cristiane, di Romano Penna, EDB, 1984, p. 258)


Dal libro Rivelazione (Apocalipsis) edizione spagnola pagina 101 paragrafo 8


8...
En 64 E.C., el emperador romano, Nerón, había puesto sobre los cristianos la culpa de haber quemado a la ciudad de Roma, para contrarrestar un rumor que aseguraba que él era el culpable. El historiador Tácito informa: “Ellos [los cristianos] murieron por métodos de burla; algunos fueron cubiertos con pieles de bestias salvajes y entonces despedazados por perros, algunos fueron [fijados en maderos], algunos fueron encendidos como antorchas para iluminar de noche”.

Madero in spagnolo vuol dire legno, croce si traduce cruz, sono due parole completamente diverse[SM=g27828]

Come sono carini quando fanno queste cose[SM=g27822]
18/08/2005 08:09
 
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E si non hanno perso il vizio di cambiare le citazioni storiche e qui lo fanno anche con un pizzico di malafede a mio avviso non citando la fonte delle citazioni.

E' vero la legge italiana obbliga la citazione mentre in altri paesi probabilmente non esiste l'obbligo, però perchè cambiare la citazione sapendo che non si può confrontare con la fonte.

L'edizione spagnola di Tacito nella parte indicata parla ovviamente di croci e non di pali.

(edizione economica degli Anales, publicata dalla casa editrice "Porrúa" del México. La citazione è disponible in spagnolo : "Ambiente Histórico Cultural de los Orígenes Cristianos" di Romano Penna, Editorial DDB Bilbao España).

Io personalmente non penso sia molto importante come sia morto Cristo, ma evidentemente per la WTS si lo è al punto di rischiare di perdere la sua credibilità cambiando citazioni di documenti storici.[SM=g27816]

[Modificato da cervatillo 18/08/2005 8.11]

18/08/2005 08:37
 
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cervatillo ha scritto:

L'edizione spagnola di Tacito nella parte indicata parla ovviamente di croci e non di pali.

Ho trovato questa citazione di Tacito in un sito in lingua spagnola: es.geocities.com/sacravirginitas/ladifusion.htm

Vi compare appunto la parola croce (cruces)

1. Una *ingente multitud+ camina hacia el martirio:

Sin embargo, ni por industria humana, ni por larguezas del emperador, ni por sacrificios a los dioses, se lograba alejar la mala fama de que el incendio había sido mandado. Así pues, con el fin de extirpar el rumor, Nerón se inventó unos culpables, y ejecutó con refinadísimos tormentos a los que, aborrecidos por sus infamias, llamaba el vulgo cristianos. El autor de este nombre, Cristo, fue mandado ejecutar con el último suplicio por el procurador Poncio Pilatos durante el Imperio de Tiberio y reprimida, por de pronto, la perniciosa superstición, irrumpió de nuevo no sólo por Judea, origen de este mal, sino por la urbe misma, a donde confluye y se celebra cuanto de atroz y vergonzoso hay por dondequiera. Así pues, se empezó por detener a los que confesaban su fe; luego por las indicaciones que éstos dieron, toda una ingente muchedumbre (multitudo ingens) quedaron convictos, no tanto del crimen de incendio, cuanto de odio al género humano. Su ejecución fue acompañada de escarnios, y así unos, cubiertos de pieles de animales, eran desgarrados por los dientes de los perros; otros, clavados en cruces eran quemados al caer el día a guisa de luminarias nocturnas. Para este espectáculo, Nerón había cedido sus propios jardines y celebró unos juegos en el circo, mezclado en atuendo de auriga entre la plebe o guiando él mismo su coche. De ahí que, aún castigando a culpables y merecedores de los últimos suplicios, se les tenía lástima, pues se tenía la impresión de que no se los eliminaba por motivo de pública utilidad, sino para satisfacer la crueldad de uno.

(Anales de Tacito, XV, 44: Actas de los Mártires, Edición de Daniel Ruiz Bueno, BAC (Madrid; 1974) p. 223).

Ciao
Achille
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