Davvero istruttivo e piacevole.
Ma ho paura che non tutti si sentiranno di seguire completamente la dotta disquisizione.
Per i più frettolosi avverto che c'è un succo finale del discorso, che allarga l'analisi ad altri passi, molto più agevole da seguire e non senza simpatiche illuminazioni.
Direi che comincia con le parole che qui trascrivo... (e che sono tra l'altro utilissime in rapporto ad un giudizio sull'opera di Furuli e di Felice Buon Spirito)
«La TNM non è letterale. Quindi scusare una traduzione incomprensibile dicendo che ci si vuole tenere al testo, quando altrove abbondano gli allontanamenti anche quando non così necessari, è un escamotage. Che mi si risponda che il criterio non è unico, semplicemente peggiora la situazione: fare un lavoro di traduzione ove ad ogni versetto cambia criterio, è fare un lavoro inutile.
In questo caso la spiegazione mi sembra molto più semplice: chi ha fatto questa "traduzione" ha lavorato diversamente a seconda del caso, creando un testo disomogeneo. Qui, si mantiene un testo letterale (ma non per questo fedele), altrove questa pretesa fedeltà al testo viene completamente dimenticata per scrivere cose di questo tipo:...»
...e quelle sono tutte da leggere...
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est modus in rebus