“Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio.” (Mt 12,28)
Caro Reny, ti riporto alcuni tentativi di esegesi, convinto che siano assai più sintetici e precisi di quanto potrei esserlo io:
“Afferrò il dragone, il serpente antico- cioè il diavolo, Satana- e lo incatenò per mille anni” (Ap 20,2)
“Quest’annotazione cronologica, che ritorna nei VV. 3.4.5.6. e 7, è diversamente interpretata. Si possono distinguere, approssimativamente, due tipi di spiegazione, tutti e due rappresentati ancora oggi:
1. L’interpretazione detta millenarista o più esattamente futurista: l’Apocalisse annuncia un regno terrestre di mille anni distinto dal regno di Dio. Le fantasiose speculazioni che questa interpretazione ha occasionato hanno indotto gli esegeti ad aderirvi con più prudenza: essi vedono qui l’annunzio profetico di un compimento della storia nella storia. Dio vuole che il mondo sia, in un tempo prima della fine, il luogo stesso ove si manifesti la gloria della rivelazione.
2. L’interpretazione simbolica o spirituale: il periodo considerato non è da attendere per il futuro, si tratta dell’epoca che separa la venuta di Cristo dalla fine. Se i verbi sono al futuro non bisogna vedervi che un modo di espressione profetica tradizionale. Infatti da quando Gesù è apparso, Satana è legato (cf Mt 12,25-29). L’indicazione di mille anni è allora spiegata, sia come una concessione a una cronologia del mondo costruita sullo schema di una settimana cosmica di 7000 anni, sia più verosimilmente come un’allusione alle speculazioni sul soggiorno del primo uomo nel paradiso: Dio desse ad Adamo che sarebbe morto il giorno in cui avesse mangiato il frutto proibito (Gen 2,17), ora egli è morto all’età di 930 anni (Gen 5,5), ma secondo Sal 90,4 mille anni sono un giorno per Dio. Il regno dei mille anni significherebbe allora che la venuta di Cristo permette già ora al credente un vero accesso alla vita paradisiaca (cf Ap 2,7)” (TOB)
“Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni;
gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima resurrezione” (Ap 20,4-5)
“Secondo il v.5, è la prima resurrezione. Si trovano qui i due tipi di interpretazione ricordati a proposito dei mille anni:
1.Si tratta di una resurrezione (corporale) per il penultimo periodo della storia della salvezza.
2.Bisogna intendere questa risurrezione in un senso spirituale: è la nuova vita che dà il Cristo (cf Col 2,12;3,1)” (TOB)
Altro commento:
“Questa “resurrezione” dei martiri (cf. Is 26,19; Ez 37) è simbolica:è il rinnovamento della Chiesa dopo la fine della persecuzione romana, rinnovamento con la stessa durata delle prigionia del drago. I martiri che attendono sotto l’alttare (6,9-11) sono fin da ora felici con il Cristo. Il “regno dei mille anni” è dunque la fase terrestre del regno di Dio, dalla caduta di Roma alla venuta del Cristo (20,11ss). – Per Sant’Agostino e molti altri, i “mille anni” partono dalla resurrezione del Cristo; la “prima resurrezione” designerebbe allora il battesimo (cf. Rm 6, 1-11;Gv 5,25-28).” (BJ)
“Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è dentro di voi!». (Lc 17,21)
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)