07/04/2005 14:07 |
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| Registrato il: 17/03/2005
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Ricordo che tempo fa quando il padre -cattolico- di un anziano di congregazione morì, al suo funerale il figlio in questione ha in coscienza deciso di non partecipare al funerale, intendo partecipare entrando almeno in chiesa senza dover essere attivo nella funzione religiosa ovviamente.-è andato solo al cimitero-
A mio parere almeno un piede dentro in segno di rispetto o altro poteva metterlo, invece lui no, le richieste accorate da parte del resto della parentela perchè almeno decidesse di entrare in chiesa senza dover fare null'altro non hanno servito a nulla.
Il caro figlio in questione ha pensato pure di andare nel podio ad un'assemblea di circoscrizione a raccontare la sua esperienza di come era stato tentato da Satana e di come costui si fosse servito dei suoi parenti per indurlo in tentazione.
Ma tentazione di che?
Lui personalmente ha motivato il suo gesto con il bisogno di dimostrare a tutti i costi la sua fedeltà a Dio, il quale non avrebbe di certo approvato che lui osasse mettere piede in una chiesa.
Ma ci rendiamo conto?
Non è che ha motivato il suo comportamento ad esempio per il fatto che con il padre aveva un rapporto impossibile o altro di veramente grave -certo che di fronte alla morte, di un padre poi.....-semplicemente gli pareva di fare compromesso entrando anche solo ad una funzione religiosa in chiesa.
Ma stiamo scherzando?
Ma cosa ancora più grave a mio parere sono i responsabili delle assemblee che permettono a degli esauriti di andare a dire "boiate" da un podio, "boiate" che poi dagli zelanti tdg vengono prese alla lettera come precedenti da seguire ed imitare.
E poi però gli stessi tdg si prendono il lusso di pregare in ginocchio le persone perchè accettino di venire alle nostre adunanze.Ma non sarebbe un compromesso anche per loro?
Della serie non ho parole!!!
Ingannato
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