“In armonia con questa veduta, ecco come il CD spiega l’espressione “in pochi giorni”: «Nell’agosto del 14 E.V. – “in pochi giorni”, cioè non molto tempo dopo aver ordinato il censimento – Augusto morì a 76 anni». (p.233, § 6).”
La data più probabile del censimento di cui parlano di Vangeli è l’8-6 a.C., Augusto morì nel 14 d.C., ossia 20-22 anni dopo, non “in pochi giorni” né in un tempo relativamente breve. Non è il censimento fatto da Quirinio nel 6 d.C. per la semplice ragione che Erode era già morto e ciò è incompatibile con la narrazione evangelica.
L’esattore di cui parla il testo di Daniele è Elidono, mandato ad impossessarsi delle ricchezze del tempio di Gerusalemme.
Inoltre il versetto dopo dice che al presunto Augusto “succederà un uomo abietto privo di dignità regale: verrà di nascosto e occuperà il regno con la frode”. La descrizione è assolutamente incompatibile con Tiberio, successione di Ottaviano Augusto. Fu designato imperatore dal Senato in piena legalità, e Augusto prima di morire l’aveva prescelto.
Ciao
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)