Ormai sono passati diversi anni, ma per qualche motivo quest'esperienza me la ricordo ancora molto bene... Nelle ultime estati ci siamo lamentati della temperatura che, unita all'alta umidità, spesso raggiunge limiti insopportabili... Ebbene, l'assemblea capitò proprio nei giorni più caldi di quell'estate (che anno era, poi? 1991? 1993? ...sinceramente non lo ricordo).
Tutti alla sala del regno erano in agitazione per via dell'assembla, ognuno si organizzava in qualche maniera per potervi andare. Purtroppo c'era stato qualche intoppo con l'organizzazione e così la scelta per il luogo in cui tenere l'assemblea cadde sullo Stadio di Mantova.
< "Ci faremo l'assemblea sotto il sole di luglio in uno stadio bollente?"
Di voglia di andare ne avevo poca, già pensavo che quello che veniva definito molto generosamente "banchetto spirituale" per me significava:
- Il mal di schiena assicurato a stare con il culo su quei gradoni dello stadio per ore e ore
- Una molto probabile ustione da impietoso sole sulla pelle esposta (ve le siete mai scottate le orecchie?? Io SI
)
- Un mal di piedi allucinante a furia di andare avanti e indietro e su e giù (del resto bisogna pur fare qualcosa per combattere la noia e anche per evitare di starsene tutto il tempo fermi sotto i raggi solari)
- Code interminabili ai cessi
- Mangiare da schifo
- e ultimo ma non meno importante: avrei sentito, come sempre, le solite cose
Come era prevedibile, mio fratello mi svegliò ancora all'alba delle 6 e mezzo, perchè bisognava arrivare là presto per prendere i posti migliori...
<"Ma quali posti migliori, ci andremo a mettere in prima fila in un girarrosto"
Infatti ufficialmente i cancelli dello stadio aprivano alle 7 (anche se poi in realtà i soliti furbi avevano già trovato posto a sedere PRIMA che fosse aperto a tutti...). Come era prevedibile, di posti buoni ce n'erano pochi e comunque da prima di mezzogiorno alle 15 il sole non avrebbe avuto pietà per nessuno, posti belli o brutti che erano, perchè il sole sarebbe stato a picco sullo stadio, riducendo le zone d'ombra a zero.
Ci sedemmo ai posti che avevamo trovato, erano al sole che era una bellezza...
... già partivano i ventaglietti alle 9 e mezzo la mattina e si iniziavano da subito a vedere facce sudate e ascelle pezzate... Tutti intorno a me erano intenti in varie occupazioni, come prendere appunti, cercare scritture, leggere il programma dell'assemblea. Io disegnavo. Si, pasticciavo, facevo scarabocchi, disegnavo fumetti e inventavo storie, qualsiasi cosa purchè il tempo mi passasse. Perchè dopo meno di un'ora dall'inizio dell'assemblea iniziai a non riuscire più a seguire una mazza.
Io e mio fratello facevamo spesso delle capatine in bagno, non perchè ne avessimo bisogno, io in realtà cercavo di intravedere una sorella di cui mi ero innamorato...
La cercai per un'ora, camminando avanti e indietro per lo stadio e infine la trovai sotto un ombrellone. Anche lì faceva un caldo BOIA.
<"Andiamo a fare un giro durante la pausa?" mi chiese mio fratello
Mai idea fu più azzeccata!
All'ora di pranzo, quando i fratelli e sorelle si accalcavano per andare a prendere il pranzo a quei banchetti che avevano organizzato, noi prendemmo l'auto e andammo a fare un giro per la città. Giungemmo ad un parco pubblico... c'erano alti alberi e lì il caldo era molto più sopportabile... tirava pure una leggera brezza, era aria calda sì... ma almeno non eravamo sotto il sole...
Rimanemmo lì per ore, fino alla fine di quel giorno di assemblea e ritornammo giusto in tempo per sentire le ultime note del cantico finale...
Questa è stata una delle poche assemblee in cui mi sono divertito.
Chubby
"Loro ridono perchè io sono diverso, io rido perchè loro sono tutti uguali."
Jonathan Davis