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Perchè vogliamo, come cattolici astenerci dal Referendum sulla fecondazione?

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2005 00:34
09/06/2005 01:04
 
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Berescitte scrive:
>>>Davvero tu ti senti pacifista e serafico favorendo chi si ripropone una strage di innocenti?
----------------------------------------
Torno sull'argomento riguardo alla "tua" strage degli innocenti
perchè veramente con questo tono rasenti il fanatismo dei Testimoni di Geova.
Se dovessi guardare e misurare quanto avviene appena lo spermatozoo entra nell'ovo, con il tuo metro di misura,come ho già detto, devo riproporre la conclusione che se di "strage di innocenti" si tratta, a compiere la strage più crudele e incredibile è il tuo Dio che appena "concepiti" consente affinchè:
"in natura SEI embrioni su DIECI si perdono per la strada e DUE soli arrivono a nascere".
Se l'embrione è già persona/uomo appena concepito, perchè ne vengono, uccisi? assassinati? così tanti dallo stesso creatore che un attimo prima di sterminarli, gli ha immesso l'anima immportale la quale secondo i credenti lo ha fatto diventare persona /uomo?
Come vedi la tua certezza che si tratti di, "strage degli innocenti" commessa da una parte sola, presenta "buchi neri"

Ciao
Maurizio

[Modificato da maurizio pederzini 09/06/2005 1.17]

09/06/2005 09:15
 
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... io non credo che sull'etica che riguarda l'aborto si dia adito a dubbio etico. La norma che non si può uccidere un essere umano innocente per nessun motivo al mondo non è passibile di smentita alcuna e non è una norma cattolica. Così che non si dà luogo, in questo caso (ma potrei anche alludere alla droga, al fascismo, al genocidio, alle evidenze etiche fondamentali...) non si dà luogo ad etiche soggettive perché è una norma non soggettivizzabile né negabile. Cioè chi la nega sbaglia: o sbaglia perché non ci arriva e va educato ed istruito, o sbaglia per calcolo e cattiveria allora va fermato. Uno stato democratico deve dare a chiunque il diritto di parola ma sempre con certi limiti. Quando questo diritto trasborda nel falso che danneggia (come accadde a quella grammatica greca sbagliata) lo Stato ha il diritto e il dovere di impedirlo (infatti fu ritirata d'autorità dalla circolazione).



Hai messo troppa carne al fuoco e hai spostato il problema sul tema dell'aborto. I tuoi principi e le tue affermazioni sono innegabilmente condivisibili e animati da un senso di giustizia forte ma mi danno anche l'impressione che si avvicinino pericolosamente a una forma di coercizione che seppure ben motivata potrebbe cadere nella limitazione della libertà. Sono daccordo sul fascismo e sul genocidio, dove un etica soggettiva e deviata ha prodotto tali danni. In casi "normali" lo Stato deve intervenire quando c'è un pericolo per la società e nessuno metterebbe in dubbio che non ci deve essere libertà soggettiva di esercitare la libertà di omicidio. E' vero che "la norma che non si può uccidere un essere umano innocente per nessun motivo al mondo" è NON discutibile ma sai benissimo che è importante il contesto in cui la si formula. Il contesto è quello in cui, purtroppo, e me ne dolgo, non si sono ancora stabiliti con certezza e forse non lo sapremo mai, (e questo è stato oggetto della filosofia per secoli) quale sia il confine primo, cioè come inizio, della vita e quando questa, tralasciando la questione dell'anima, sia da considerare individuo e persona. Estendendo questo periodo, ma solo come riferimento, fino al parto, finquando questa vita non si proietta al di fuori della pancia della madre, le varie suddivisioni che ne possiamo fare con l'aiuto della scienza e della legge sono tuttaltro che pacifiche ma ,sicuramente, se accordo c'è, assolutamente convenzionali. Per legge si è stabilito i 90 giorni, per esempio, e per la scienza ci sono le definizioni di gameti, zigoti etc per marcare i confini di un'evoluzione biologica alla quale, ripeto, non si sa dove assegnare il momento di inizio della vita: concepimento o quando le cellule son due, quattro, otto e così via. Il problema sta tutto qui. Quello che sappiamo di sicuro è che solo quando questa vita esce dal corpo della madre allora per legge ha il suo codice fiscale, una buona parte di attribuzione del debito pubblico e diventa cittadino insomma. E allora diventa problema sociale! L'aborto poteva essere un problema sociale e lo si è regolamentato in una certa maniera, forse non etica ma è regolamantato. Lo stato non sempre fa etica a meno che non si viva in uno stato teocratico in tal caso che Dio ci scampi!
La fecondazione assistita anche può diventare un problema sociale in merito alla salute pubblica se non regolamentato. Ma quando in questo caso lo stato ci mette dentro un etica di cui non se ne può avere che una valutazione convenzionale, allora la norma soggettiva che si estende a tutti i cittadini per convenzione può avere il sapore di una educazione imposta, di una morale imposta di ispirazione non molto lontana dallo stato teocratico! I cittadini devono essere costretti dallo stato non per etica ma per necessità sociale. Se i cittadini sono sottoposti nelle loro scelte democratiche ai gruppi di pressione c'è da chiedersi se è giusto da un punto di vista etico! Legge ed etica lavorano insieme si, ma a volte entrano in conflitto come in questo caso quando ancora eticamente non si può essere sicuri di stabilire i confini della vita-embrione, della vita-persona, della vita-individuo.
Con apprensione
Valentino
_________________________________

nemorino60
http://www.vasodipandora.org
09/06/2005 09:33
 
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Questo Comitato non dichiara che "UNA" parte della scienza afferma, o che molti scienziati affermano, o che la scienza è divisa su questo tema. No, dice, "LA SCIENZA".
Ma una parte della scienza smentisce, chi, vuole fare uno spot pubblicitario come in questo caso usando: l'inganno? la menzogna? la bugia?



Gli scienziati sono tutti d’accordo che con la fecondazione si ha l’inizio della vita.
Ad una precisa domanda di Antonio Socci, il prof. Edoardo Boncinelli (uno dei principali sostenitori del si), ha testualmente risposto: “la vita di un particolare organismo comincia in condizioni normali con la fecondazione. Quando è che un embrione diventa persona e come tale gode dei diritti scritti e non scritti spettanti ad una persona? Questa è una domanda che esula dalla biologia e dalla scienza in generale e qui mi fermo. Ma non senza aver notato che alla fin fine è questa l’unica domanda rilevante, alla quale tutti siamo chiamati a dare una risposta, anche provvisoria e rivedibile. Per noi e per i nostri figli. Dal punto di vista biologico non c’è in sostanza nessuna discontinuità dal concepimento alla nascita e oltre”. (Corriere della sera, 26/01/2005).

Da notare che “l’unica domanda rilevante”, alla quale “tutti siamo chiamati a dare una risposta” esula dalla biologia e dalla scienza, e pertanto la biologia e la scienza evitano di porsi il problema. Il biologo e lo scienziato non sono più esseri umani…

E’ vita ma non è persona, dicono i sostenitori del si ma, come si vede, non sono d’accordo neanche tra di loro.

La teoria dell’evoluzione (provocazione di Socci):
a) Giovanni Sartori :”La vita comincia nell’attimo della fecondazione. Ma è già a quel momento vita umana? No.” (Corriere della sera, 28/02/2005)
b) Dred-Scott, Corte Suprema americana, 1857: “I neri, a norma delle leggi civili, non sono persone”.
c) Vultenius, giurista del cinquecento: “I servi, gli schiavi sono uomini, ma non persone, perché la parola “persona” si applica in senso giuridico, mentre la parola “uomo” ha un significato naturale”.


E’ vita che ha già tutta la potenzialità della persona al momento in cui nascerà, dicono coloro che hanno a cuore la vita..

Se questa vita appena iniziata non fosse umana, allora in un certo stadio della sua evoluzione dovrebbe succedere qualcosa di esterno che la trasformi da vita anonima a vita umana.
Invece non succede assolutamente niente, semplicemente si evolve, cioè manifesta ciò che è.
Sandro

------------------
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia (Matteo 5,11)
09/06/2005 12:21
 
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A Maurizio che nel post del 09/06/2005 0.38 dice...
>Nel documento sottoscritto dai più autorevoli scienziati di questi centri di ricerca viene scritto:
"Compito degli scienziati è studiare le cellule staminali embrionali e adulte, con rigore metodologico e senza pregiudizi.....è irresponsabile abbandonare prematuramente una delle più promettenti prospettive per il progresso della biomedicina".

R- Questo si può sottoscrivere, a meno che non sottintenda che sia "responsabile" farlo anche uccidendo gli embrioni; cosa che mi sembra non dichiarata.

>Scrivono gli scienziati:
"Le cellule staminali embrionali umane (derivate dalla blastocisti) hanno enormi potenzialità a beneficio delle persone colpite da malattie degenerative.....Quste cellule sono dotate di proprietà uniche di proliferazione e differenziamento, che le rendono particolarmente adatte per capire i meccanismi patogenetici delle malattie, per sperimentare farmaci e per le srategie di sostituzione cellulare"

R- A parte la mancata precisazione circa il fatto che nonostante abbiano tali potenzialità allo stato attuale delle applicazioni tecniche non si è riusciti a farci nulla. Ma che le abbiano non lo si nega mica! Siamo allo stesso punto di sopra. Queste dichiarazioni non intendono certo equivalere alla autorizzazione di utilizzare queste cellule vive, prelevandole con uccisione di embrioni. Per lo meno non è detto. E se lo dicessero dovrebbero anche darne le autorizzazioni etiche, perché l'uomo procede eticamente. Invece il loro discorso si limita ed arresta correttamente al ciò che tecnicamente ci si potrebbe fare. Stabilire se come e quando ciò si possa lecitamente fare eticamente non dipende più da loro ma da qualsiasi rappresentante della razza umana perché l'etica è un valore di intuizione universale.

>La premio Nobel Montalcini ha affermato che l'embrione è ancora:
"un ammasso di poche cellule privo della linea cerebrale che dà la possibilità di vita umana"

R- E qui ti faccio notare che dichiarare che sia un ammasso di cellule privo della linea cerebrale rientra nelle possibilità di dichiarazioni proprie della scienza biologico/medica. Cosa che io accetto, in base alla fiducia nella scienza.

Ma aggiungere e collegare come niente fosse che è la linea cerebrale a dare la possibilità di vita umana, è affermazione filosofica che oltrepassa le competenze della Montalcini in quanto scienziata. Ed ha solo valore in quanto filosofa, cioè quanto ne può avere se viene valutata da un consesso di addetti ai lavori.
E non penso proprio di andare lontano dal vero se ipotizzo che la Montalcini non ha mai tematizzato e realizzato che non è il cervello a far pensare l'uomo, ma l'uomo a servirsi del cervello quando pensa. E se questo è impedito (come nei casi di cui hai già discusso con Polymetis: droga, sonno, coma, anestesia totale...) non per questo quel soggetto diventa bestia. La sua umanità deriva da qualcosa di diverso che rende umano quel cervello - nel caso dell'embrione umano - quando si svilupperà. Ed è quel qualcosa di misterioso che, pur trattandosi di VITA, è assente nelle bestie le quali, sia quando sono embrioni sia pienamente sviluppati, perfino da adulte non riescono a dirigersi verso una biblioteca.
----------------------
est modus in rebus
09/06/2005 12:41
 
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Re:

Scritto da: maurizio pederzini 09/06/2005 1.04
Berescitte scrive:
>>>Davvero tu ti senti pacifista e serafico favorendo chi si ripropone una strage di innocenti?
----------------------------------------
Torno sull'argomento riguardo alla "tua" strage degli innocenti
perchè veramente con questo tono rasenti il fanatismo dei Testimoni di Geova.
Se dovessi guardare e misurare quanto avviene appena lo spermatozoo entra nell'ovo, con il tuo metro di misura,come ho già detto, devo riproporre la conclusione che se di "strage di innocenti" si tratta, a compiere la strage più crudele e incredibile è il tuo Dio che appena "concepiti" consente affinchè:
"in natura SEI embrioni su DIECI si perdono per la strada e DUE soli arrivono a nascere".
Se l'embrione è già persona/uomo appena concepito, perchè ne vengono, uccisi? assassinati? così tanti dallo stesso creatore che un attimo prima di sterminarli, gli ha immesso l'anima immportale la quale secondo i credenti lo ha fatto diventare persona /uomo?
Come vedi la tua certezza che si tratti di, "strage degli innocenti" commessa da una parte sola, presenta "buchi neri"

Ciao
Maurizio

[Modificato da maurizio pederzini 09/06/2005 1.17]




Trattieniti Maurizio
Io non sono un testimonietto di Geova alle prime armi, e so qualificare benissimo questa tua minaccia di giudicarmi fondamentalista come un aggettivo gratuito che il laicissimo Voltaire ti rimprovererebbe.
Secondo certo andazzo corrente non ci vuole niente a dare del fondamentalista anche a Gesù che, bontà loro, è stato invece ritenuto l'uomo più equilibrato anche dalla scienza psichiatrica.
Torniamo ai fatti e alla loro oggettività. Se l'embrione è un essere umano, e se uccidere un essere umano innocente è assassinio, le mie parole hanno il peso che debbono avere (non sto parlando del divorzio e ritengo di star difendendo anche la vita dei miei figli dal terzo in su, forse anche la tua).

Ti ho già detto che sul problema teologico, che a te pare tanto semplice, torneremo a suo tempo. Stai attento a non uscirtene come Severino che accusa Dio di strage degli innocenti perfino perché non fa nascere tutti i "possibili". Tant'è, anche una mente filosofica può andare in tilt non accorgendosi che pone sullo stesso piano dell'essere gli esistenti (sopprimere i quali è assassinio) e i possibili (che davvero non solo non sono persone ma non sono ancora assolutamente nulla e pertanto non sono oggetto di azione soppressiva).[SM=g27827]

Ahem! Di strage degli innocenti, come saprai, ha parlato anche la laica Fallaci.
Perché non provate un po' a discorrere tra voi?...[SM=g27835]
----------------------
est modus in rebus
09/06/2005 12:55
 
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A Nemorino per il post del 09/06/2005 9.15

Apprezzo la tua sincerità nell'ammettere L'INCERTEZZA del momento della animazione umana. Il che però, diversamente da come alcuni ritengono, dal punto di vista etico non comporta una incertezza del da farsi!

Mi basta la tua "apprensione" finale per essere sicuro che andrai a leggerti il mio post del 19/04/2005 6.30 situato a pagina 2 di questo entusiasmante dibattito. Ma anche quelli immediatamente precedenti di cui quello è solo una conferma e non la prova. L'appoggio probante sta nei precedenti. E, sorprendentemente, si basa proprio sull'etica laica già attuata dallo Stato!
E la prova che il ragionamento è ineccepibile, la si ricava anche dal fatto che i successivi post di contestazione NON VANNO MAI A RISPONDERE A QUEI PUNTI PRECISI CERCANDO DI SCALZARLI.
Ciao.
----------------------
est modus in rebus
09/06/2005 13:20
 
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>>>Trattieniti Maurizio
e so qualificare benissimo questa tua minaccia di giudicarmi fondamentalista
-----------------------------
Ma no, caro berescitte, sei tu che ti lasci andare usando frasi "forti" come che fossi circondato da "tagliagole" che vogliono eliminare i tuoi immaginari piccoli bambini.
Non è così.
>>> Se l'embrione è un essere umano, e se uccidere un essere umano innocente è assassinio, le mie parole hanno il peso che debbono
-----------------------
Considerando però che "l'embrione non è un essere umano" non esiste nessun assassinio di innocenti.
Ma vedi, considerando che ci sono scienziati che sostengono questa tesi, e non sono pochi, sii cauto a definirli assassini e stragisti.

>>>Tant'è, anche una mente filosofica può andare in tilt non accorgendosi
-----------------------
Mmmmm, forse non hai letto attentamente questo interessante passaggio di Severino. Ti dico, attentamente, perchè so bene che hai grandi capacità di intendimento, ma forse, prevenuto sul personaggio lo hai "scorso".

>>>Ahem! Di strage degli innocenti, come saprai, ha parlato anche la laica Fallaci.
Perché non provate un po' a discorrere tra voi?...
-----------------------------------
La furbacchiona Oriana, ha fatto i milioni di euro con un grezzo razzismo di "bassa macelleria" entrando nei lughi comuni più beceri.
Sta provando anche con le cellule staminali, riproponendo un suo vecchio libro.
Chissà se l'articolo tramutato in libretto dorato verrà proposto come "sana lettura" ai parricchiani delle chiese tramite il "Comitato Scienza e Vita" delle CEI?

Ciao
Maurizio



09/06/2005 13:55
 
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>Considerando però che "l'embrione non è un essere umano" non esiste nessun assassinio di innocenti.
Ma vedi, considerando che ci sono scienziati che sostengono questa tesi, e non sono pochi, sii cauto a definirli assassini e stragisti.

R- Cauto? e perché? C'è o no libertà di opinione e di parola?
Perché se io opino che sia assassinio dovrei non dirlo o essere cauto e loro che sono convinti del contrario hanno la libertà di invitare a sopprimere quelle creature?
La cautela si richiede quando io dando una valutazione offendo uno che non è reo di quanto dico e non se sbaglio a valutare l'oggettività delle cose e lo accuso di fare esattamente quello che fanno. Se sarà vera la mia accusa essi saranno assassini anche davanti allo Stato, se falsa saranno non colpevoli e io tacciato di non oggettiva conoscenza.

E poi non sono io a offenderli ma la mia veduta. Sono le idee ad essere in contrasto e non le persone.
Se sbaglio io il danno sarà solo che loro si sentono offesi, ma se sono loro a sbagliare avrò contribuito a salvare delle creature innocenti.
Il rischio vale la candela.

E poi, dì la verità, dire interruzione della gravidanza è ben altro che dire aborto vero? Ma se una mamma ammazza il bambino in grembo all'ottavo mese, pur facendo una "interruzione della grvidanza" non ha fatto un "aborto" e con esso un "assassinio"? Non per nulla mi sono inventato "interruzione dell'invecchiamento" per far digerire la soppressione degli adulti. E' tutta mia. Ne ho il copyright e me lo venderò ai fautori dell'eutanasia che senz'altro, dopo di essa, rivolgeranno la loro attenzione ai vecchi, cominciando dai decrepiti fino ad arrivare alla media dell'invecchiamento a cui si ha diritto, 75 anni per gli uomini e 80 per le donne al momento.

[Modificato da berescitte 10/06/2005 8.48]

----------------------
est modus in rebus
10/06/2005 02:27
 
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Presentazione in Power Point
Oggi una sorella, in Cristo, mi ha inviato questa presentazione in Power Point, ve la giro.
Ovviamente riguarda il referendum

ps

[SM=g27836] Biancaneeeeveeee [SM=g27835] (ehi non la prendere come un offesa) tranquilla ho già detto che non andrò a votare o se andrò voterò no...... ritengo, ripeto, l'embrione già un "uomo".
E quanti di noi, di mamme intendo, già sapendo di essere incinte dopo pochi giorni di ritardo non hanno detto, con gioia o dispiacere, ASPETTO UN BIMBO ?

Alex

Salmi 139:13
Sei tu che hai formato le mie reni,
che mi hai intessuto nel seno di mia madre.

Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.
Meravigliose sono le tue opere,
e l'anima mia lo sa molto bene.

Le mie ossa non ti erano nascoste,
quando fui formato in segreto
e intessuto nelle profondità della terra.

I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo
e nel tuo libro erano tutti scritti
i giorni che mi eran destinati,
quando nessuno d'essi era sorto ancora.

Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!
Quant'è grande il loro insieme!
12/06/2005 01:39
 
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Berescitte ha scritto:
<< ----------------------------

Bè, caro berescitte, qui sei passato alla “fantascienza”.
Stai ipotizzando che, “l’uomo” si serva del cervello per farlo pensare!
E quando non pensa, a cosa serve il cervello? Stai ipotizzando che esiste un “superuomo” distaccato dal “suo” cervello e quando decide di pensare lo usa. Ma cosa usa l’uomo per pensare di “pensare”? Un super cervello scollegato da quello a noi conosciuto?
O credi che per l’uomo, il cervello abbia una funzione come un altro normale arto, tipo il braccio o il piede?
Nel regno animale, chi ha raggiunto nel cammino evolutivo uno sviluppo meggiore del cervello, è la specie umana. La specie umana non “usa” il cervello per “farlo” pensare.
La specie umana, per pensare, “ha” il cervello. Tutto qua, berescitte. Tutto qua.

>>>E se questo è impedito (come nei casi di cui hai già discusso con Polymetis: droga, sonno, coma, anestesia totale...) non per questo quel soggetto diventa bestia.
-------------------------------
Insisti su una tesi artefatta. Volete a tutti costi che si affermi il concetto che partendo dal postulato che si diventa uomo/persona quando gli organi superiori sono funzionanti, allora chi non li ha più funzionanti è, per chi afferma questo, una “bestia”.
No, cari amici, tenetevi la vostra invenzione concettuale. Torno pacatamente a dire che, sviluppati questi organi, è, uomo/persona. Quello che avviene nel proseguo della sua vita non lo fa ridiventare un pre/embrione anche se dovesse entrare in un coma vegetativo.
Comunque se vi è caro costruire una sintesi inventata ad arte, fate pure. Se vi piace.

>>> La sua umanità deriva da qualcosa di diverso che rende umano quel cervello - nel caso dell'embrione umano - quando si svilupperà. Ed è quel qualcosa di misterioso
-----------------------------
Misterioso? Ma non si tratta di “fiabe della mezzanotte”.
L’umanità del cervello lo è perché è l cervello della specie “uomo”. Quello che ti piace sentire “misterioso” è una maggiore capacità di pensiero sviluppatasi nell’arco evolutivo della nostra specie rispetto alle altre.

Ciao
Maurizio








12/06/2005 01:57
 
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Alex, riporta:
>>>E quanti di noi, di mamme intendo, già sapendo di essere incinte dopo pochi giorni di ritardo non hanno detto, con gioia o dispiacere, ASPETTO UN BIMBO ?
---------------------------------------
Esatto, "aspetto un bimbo" NON "mi è nato un bimbo".
Ciao
Maurizio
12/06/2005 09:43
 
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“No, cari amici, tenetevi la vostra invenzione concettuale. Torno pacatamente a dire che, sviluppati questi organi, è, uomo/persona. Quello che avviene nel proseguo della sua vita non lo fa ridiventare un pre/embrione anche se dovesse entrare in un coma vegetativo.”

E perché mai? Senza pensiero il cervello è solo un ammasso di cellule, una scatola vuota, puro materiale, nulla di più. Se è la coscienza a rendere umani, coloro che sono in stato vegetativo non la posseggono. Come già detto, se è l’ossigeno a rendere l’indogeno bi-atomico acqua, quando l’ossigeno se ne va la molecola non è più acqua. Tra l’assenza di coscienza di un feto, ad es. nel primo mese, e l’assenza di coscienza di un uomo in stato vegetativo c’è qualche differenza? Nessuna, il nulla non può differire dal nulla. Inutile far dipendere la personalità di un uomo dallo sviluppo di organi, se questi organi non funzionano.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 12/06/2005 9.47]

---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
12/06/2005 14:17
 
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Polymetis e...il suo zzzzzzzzz:
>>>Se è la coscienza a rendere umani, coloro che sono in stato vegetativo non la posseggono
----------------------------------
Caro polymetis, come una "zanzara" insisti nel tuo volteggiare.
Ma mi sembra evidente che, chi è passato dall'ovulo fecondato dallo spetmatozoo, al pre/embrione, all'emmbrione, al feto formato dagli organi superiori come il cervello con la coscienza di se, è diventato persona/uomo.
Quello che avviene dopo, con la conseguente perdita di tali capacità, non lo trasforma "magicamente" in un pre/embrione. Il tuo ragionamento lo capisco, ma non regge al confronto reale.
Anche perchè, con la tua logica di viaggio a ritroso, indietro che vai ti troverai al bivio che porta o allo spermatozoo o all'ovulo vaginale.
Quale sceglierai:-(

Buon viaggio!
Maurizio


12/06/2005 14:39
 
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Sandro scrive citando Edoardo Bancinelli:
>>>(Corriere della sera, 26/01/2005).
Da notare che “l’unica domanda rilevante”, alla quale “tutti siamo chiamati a dare una risposta” esula dalla biologia e dalla scienza, e pertanto la biologia e la scienza evitano di porsi il problema. Il biologo e lo scienziato non sono più esseri umani…
-------------------------------------
Sull'inserto di Avvenire intitolato " E' Vita" di oggi, domenica 12 giugno 2005, a pag 2, viene riportata una dichiarazione di Bancinelli che afferma:
" Un embrione di due giorni, di cinque giorni, di una settimana è un progetto di individuo"

Pertanto lo scienziato Bancinelli si esprime quì chiaramente. L'embrione è "UN PROGETTO" non già un individuo.

Interessante la tua riflessione Sandro:
>>> pertanto la biologia e la scienza evitano di porsi il problema.
------------------------------------
Non la pensa così il Comitato Scienza e Vita della Conferenza Episcopale Italiana che al riguardo non si pone neppure un dubbio su come la "pensa" la "Scienza" visto che scrive a proposito che la scienza "afferma" che l'embrione già all'atto del suo concepimento è un essere umano.
Un vero mistero.

Ciao
Maurizio
12/06/2005 21:35
 
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“Quello che avviene dopo, con la conseguente perdita di tali capacità, non lo trasforma "magicamente" in un pre/embrione. Il tuo ragionamento lo capisco, ma non regge al confronto reale.”

Ma gli organi superiori rendono persona-uomo solo in quanto producono l’autocoscienza, che nella visione materialista è un epifenomeno delle interazioni neuronali. Senza coscienza gli organi superiori sono solo scatole vuote, pura materia. Non solo gli organi superiori a definire un uomo nella tua visione, ma gli organi superiori in quanto produttori di coscienza. Se dunque la coscienza svanisce, non c’è alcuna ragione per continuare a considerare uomo colui che ha perso quello che lo rendeva tale. E’ così semplice. Il fatto che un ente sia qualcosa prima, non implica che lo sia anche dopo, ossia quando ha perso ciò che lo rendeva quello che era. Nella tua visione la coscienza è l’id quod est et non potest non esse. Non c’è differenza di coscienza tra un embrione e una persona in stato vegetativo, e non è la forma esteriore a rendere uomini, questa sarebbe una logica primitiva.

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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
13/06/2005 12:23
 
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Al post di Maurizio del 12/06/2005 1.39
Mi rendo conto che siamo in un'epoca di pensiero debole e di "figli" di Piero Angela.
Ma la realtà constatabile è che né i concetti né il pensiero sono "secreti" dal cervello. Quindi postulare (e non "ipotizzare" ma "esigere") che nell'uomo esista una entità immateriale che si serve del cervello in piena libertà e autonomia decisionale, per iniziativa propria, come, quando e dove vuole, non si tratta di fantascienza ma di filosofia molto spicciola che rispetta il pricipio di non contraddizione: dal nulla non viene nulla, l'effetto non può essere maggiore della sua causa, se tanto mi da tanto o, se preferisci "non si può cavar sangue da una rapa". Gli animali hanno cervelli perfetti ma non pensano per quanto scienziati pieroangioleschi cerchino di portarli in biblioteca.

PS
M non è questa la sede (o meglio il 3D adatto visto che si è allungato a dismisura ed era relativo a un problema ormai concluso) per fare filosofia. Se ne potrà parlare appositamente (e direi dopo le vacanze).
Tanto, quale che sia l'esito del referendum, anche se collassa per insufficiente quorum e se i votanti fossero preponderantemente a favore dei NO, è sicuro che in futuro, e in tempo di pace, si dovrà fare un gran lavoro concettuale di recupero di "antropologia filosofica".

Non si può lasciare la vita delle persone in balìa di opinioni raffazzonate che danno luogo a numeri ottenuti sulla base di un infame menefreghismo (astensionismo per non scomodarsi) o della ignoranza che si lascia sballottolare qua e là da chi magari gli dice di votare come quel tal vip o da chi dipende - ancora e spero per poco - da una direttiva che deve ricevere dalla gerarchia ecclesiastica o del proprio partito.

E che le carenze di informazioni, da cui sole si possono avere convinzioni motivate, siano vistose è dimostrato anche dalla adesione ai NO di persone che certamente hanno una personalità pensante ma poco filosoficamente formata (la filosofia fino a prova contraria è una materia coltivata con onore nel nostro ordinamento didattico).

Quindi io mi attendo in futuro una ripresa di questi temi, a partire dal quesito del come e perché noi stabiliamo che un animale appartiene alla specie umana, e il conseguente immediato chiedersi se ciò non comporta ipso facto che sia persona, anche se ancora non pensa o se il suo cervello non sia formato.
Quello che è chiaro per Piero Angela e meccanicisti annessi potrebbe non esserlo per chi concettualizza in maniera precisa cosa significa "entità immateriale-spirituale", diversa anche da ogni forma di energia fisica conosciuta o inventabile, realtà di cui si ha universale esperienza per introspezione.
Quindi su questo ci risentiremo, carissimo.
Ma non qui. Qui credo che potremmo fare STOP, se sei d'accordo sia tu che altri, a meno che non si voglia parlare ancora non sul quello che ho detto ma sul referendum; cosa su cui la mia opinione credo di averla già detta chiaramente.

[Modificato da berescitte 13/06/2005 12.53]

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est modus in rebus
15/06/2005 00:34
 
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A referendum finito, non credo sia utile discutere sul perchè e il percome è finito con quell'esito.
Il risultato non cambia niente sulle nostre ragioni etiche, filosofiche , religiose.
Vedo che in altri 3D si sono aperte possibilità di approfondire il dialogo.
Lì mi sposto.

Ciao
Maurizio
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