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Perchè vogliamo, come cattolici astenerci dal Referendum sulla fecondazione?

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2005 00:34
27/05/2005 12:35
 
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berescitte scrive:
>>>Ti chiedo di chiarire questo punto. Stai parlando di un 80 per cento naturale o artificiale, provocato dall'uomo?
--------------------------------
80% naturale, provocato dalla natura.

Maurizio Mori proff. di bioetica in "Le ragioni dei quattro Si" pag 113.
"Pur non essendo completo, questo elenco di fatti che tiguardano il concepito ci sembra più che sufficienyte per sostenere che non tutti i concepiti diventano . Anzi, la maggioranza di essi(oltre l'80%,), cioè circa cinque su sei) viene persa.......come facciamo a dire che il concepito è (uno di noi), se circa l'80% dei concepiti non riesce neanche ad annidiarsi o ad arrivare al quattordicesimo giorno per incompatibilità con la vita?"

Giorgio Tonini filosofo ex presidente della FUCI nel suo "La ricerca e la coscienza" pag 48,49 cita il testo di F. Gilbert presentato ad un convegno di bioetica all' Università Cattolica dal genetista cattolico Roberto Colombo. In quasto testo Gilbert afferma:
"Lo zigote che pure ha un genoma diverso, sia da quello della madre che da quello del padre, non sarebbe ancora un ondividuo, perchè nelle fasi sucessive può sì a dar luogo ad un embrione (e quindi ad un individuo) ma anche a due o più (gemelli monozigoti), o anche a nessuno.
Quest'ultimo è anzi il caso più frequente, se si considera l'elevatissima percentuale di embrioni che si perdono naturalmente, molti dei quali proprio in ragione di difetti genetici."
"Secondo Gilbert negli USA e nella Ue, su 20 ovociti che entrano in contatto con uno spermatozoo, solo 16,8 arrivano alla fecondazione, 13,8 all'impianto in utero, 8,4, alla quarta settimana e 6,2 al termine della gravidanza" (Developmental biology, cit. pag. 686)

Ho già citato il Prof.Veronesi sul Corriere del 15 maggio pag 5 dove afferma che in Italia 3 milioni e seicentomila uova fecondate muoiono perchè non attecchiscono all'utero.

Cito anche dal Resto del Carlino di giovedi 26 maggio pag.2.3. il prof Volpe Annibale direttore della clinica ostetrico-ginecolologica di Modena (cattolico impegnato)che scrive:
"Che l'embrione sia un progetto di vita sono d 'accordo. La vita inizia con la fecondazione; ma in natura sei embrioni si dieci si perdono per la strada e due soli arrivano a nascere..."

Come puoi constatare non parlano di, pillole o spirali come causa di questa "strage degli innocenti", ma di cause naturali.
Quindi la natura acconsente a questa strage di innocenti fecondati.
Per i credenti, Dio acconsente questa strage di innocenti fecondati.
Attendo la risposta dei medici che devi contattare per chiedere loro l'attendibilità di questo "circa 80%" di uova fecondate distrutte da Dio.

Ciao
Maurizio

[Modificato da berescitte 27/05/2005 19.38]

27/05/2005 12:47
 
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Nel testo Di Tonini manca all'inizio dei due punti, lo "ZIGOTE".
Non capisco perchè quendo mando il messaggio alcune parole non vengono impresse.
Ciao

[ce l'ho aggiunto io. Forse dipende dal fatto che lo avevi inquadrato tra le freccette per evidenziarlo - Bery]

[Modificato da berescitte 27/05/2005 19.39]

28/05/2005 06:09
 
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Mettiamo una cosa in chiaro
Caro Maurizio
Intanto che io faccio i miei accertamenti su questa questione dell’80 per cento, vorrei mettere bene in chiaro che la cosa non inciderebbe sulla valutazione etica del problema che è sul tappeto.

Infatti anche se fosse vera questa notizia, essa costituirebbe un problema teologico da indagare e a cui NOI CREDENTI dovremmo dare una risposta che da VOI ATEI/LAICI/AGNOSTICI sarebbe comunque ritenuta irrilevante giacché non credete in Dio. Per voi il soggetto agente di questa moria di 8 su 10 sarebbe esclusivamente la natura e non toglierebbe dunque nulla alla non eticità DA PARTE DI UNO STATO LAICO di trattare gli esseri umani allo stadio embrionale come oggetti da utilizzare secondo gli interessi degli adulti. Resterà cioè sempre vero che tra gli interessi degli adulti e quelli di quelle piccole creature, esseri umani innocenti e indifesi che hanno diritto naturale alla vita, i nostri interessi di adulti debbono essere messi in secondo piano, come avviene ogni volta che un pompiere/soldato/poliziotto/magistrato/ rischia la vita per salvare un bambino o un vecchietto.

Qualche esemplificazione
Dall’ecatombe del Titanic non deriva ai soccorritori il diritto di lasciar perire anche l’ultimo naufrago di cui si avesse FONDATO SOSPETTO DI sopravvivenza. La salvezza di una sola bambina che ha bisogno di un organo vitale mette (ha messo) in moto il mondo laico in modo dispendiosissimo, anche se nel frattempo si sapeva che ne sarebbero morte centinaia di altre per alre cause.
Anzi, ad essere logici, io penso che per chi crede solo al valore di questa vita e non ha speranze ultraterrene, lo strappare una sola creatura umana alla morte rappresenta una sorta di rivalsa contro un destino crudele. Per questo si fa festa quando, sotto le macerie di un terremoto si riesce a salvare dopo tante fatiche un’altra vita dalla generale ecatombe; sia essa una vita perfettamente sana, sia da doverla salvare con dispendiosissime operazioni chirurgiche (ho presente la testimonianza di una sopravvissuta di Hiroshima che ha dovuto sopportare 25 operazioni per salvarsi).

Insomma, e non ho remore a dirla in modo brutale, se Dio può permettersi di lasciar perire senza muovere dito (senza batter ciglio sarà da vedere) 8 esseri umani allo stadio embrionale su dieci, NOI LAICI – interpreto con logica il tuo pensiero - NON POSSIAMO PERMETTERCI DI PERDERNE NEANCHE UNO. Sia perché riteniamo che la morale laica sia migliore di quella religiosa, sia perché soprattutto ABBIAMO LA RAGIONE CHE CI GUIDA E NON LA FEDE, E LA NOSTRA RAGIONE CI DICE CHE ALTRO SAREBBE IL LASCIARLI PERIRE OVE NON POTESSIMO FAR NULLA CONTRO UN EVENTO NATURALE ALTRO ESSERE NOI A PROVOCARE POSITIVAMENTE LA LORO MORTE.

Con ciò la valutazione etica sulla votazione referendaria tendente alla abrogazione di certi punti, che addita solo i diritti degli adulti e tratta come oggetto disponibile l’essere umano allo stadio embrionale, resta come noi credenti l’abbiamo qualificata - dico “noi credenti” ma, bada bene, procedenti in questa valutazione alla sola luce della razionalità e perciò il mondo laico dovrebbe tenerne conto, se si tratta di uomini di buona volontà* – resta, dicevo, come noi esseri umani tutti insieme, sia laici e credenti, l’abbiamo qualificata: un sopruso, una ingiustizia, un illecito, un... assassinio di esseri umani innocenti.
___________________
* Non per nulla molti esponenti della laicità sono d’accordo con noi su questo, anche se rigettano in toto la nostra fede!


E anche se l’utilizzo degli esseri umani allo stadio embrionale dovesse davvero servire a salvare vite umane adulte, l’interruzione della gravidanza che elimina dal mondo queste creature con una nostra azione uccisiva sarebbe assai più grave e intollerabile che l’interruzione dell’invecchiamento degli adulti provocato dalla natura.
Che la ragione sia con te e con il tuo spirito.
Bery


PS
Per quanto mi riguarda il discorso è stato ampiamente trattato. Non hanno avuto contestazione, e perciò le ritengo valide, le mie riflessioni circa il modo etico di agire nel caso di dubbio (che richiede il comportamento più tutelante), e circa la preziosità assoluta di ogni essere umano per la sua unicità (ricorda l’uovo di dinosauro) e per quanto piccolo esso sia (ricorda la memory pen piena di dati unici). Perciò riprenderò il discorso dopo il referendum e con tutta calma, perché devo come credente dare una ragione teologicamente non idiota di quell’8 su 10, se corrisponde a verità.

[Modificato da berescitte 28/05/2005 7.36]

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est modus in rebus
30/05/2005 16:29
 
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Quando ero piccolo feci un salto di dieci metri!!!!
Questo lungo dibattito sui referendum ha portato alla ribalta un nuovo sport mediatico, “il lancio dei dati”.
In cosa consiste questo affascinante sport? Presto detto. In un confronto televisivo, radiofonico o con qualunque altro mezzo di informazione, i contendenti sostengono le loro tesi “sparando” dati e percentuali come fossero coriandoli a carnevale.
Per chi vuole qualche esempio può andarsi a rivedere la recente trasmissione “Porta a porta” di RAI1 sui referendum, dove uno stupendo Antinori “sparava” numeri e percentuali senza ovviamente uno “straccio” di prova.
Comunque torniamo a noi, volevo citare un altro campione che dall’alto dei sui titoli cela la sue reali doti di campione del nuovo sport, (forse per modestia?) volete sapere il suo nome, eccolo:
Umberto Veronesi, ma perche? Eccovi accontentati;

Scrive Umberto Veronesi ex ministro della sanità, oncologo e scienziato di fama internazionale, sul Corriere della Sera di domenica 15 maggio:
“ Ogni giorno almeno 10 mila uova FECONDATE in normali rapporti di coppia non attecchiscono in utero e muoiono. Circa 300 mila al mese, 3 milioni e seicentomila l’anno. E questo solo in Italia….”


Beh, vediamo meglio la sua performance, semplicemente sapendo che la natalità in Italia è di circa 550.000 unità l’anno ( 544.063 nel 2003 fonte ISTAT ) e che la percentuale fra uova impiantate rispetto alle fecondate è di circa il 20% si calcola facilmente che l’anno, le uova fecondate perse, sono circa 2.200.00 (duemilioniduecentomila), quindi il caro Veronesi si è sbagliato (forse?, per caso?) solo del 64% in più.
Ma non finisce qui, perché se consideriamo il citatissimo Scott F. Gilbert, ovvero:

"Secondo Gilbert negli USA e nella Ue, su 20 ovociti che entrano in contatto con uno spermatozoo, solo 16,8 arrivano alla fecondazione, 13,8 all'impianto in utero, 8,4, alla quarta settimana e 6,2 al termine della gravidanza" (Developmental biology, cit. pag. 686)

possiamo affermare sui suoi dati che per 550.000 nati corrispondono ca. 1.224.000 impianti in utero e 2.710.000 fecondazioni, quindi la differenza dei deceduti è di 2.160.000, dato simile al precedente.

In conclusione l’ ex ministro della sanità, oncologo e scienziato di fama internazionale, attinge i sui dati da studi la cui attendibilità lascia esterrefatti oppure arrotonda “pesantemente” dalla sua parte.

Se la sua nuova rivista (mi sembra Salute e qualcos’altro, non ricordo bene) ha lo stesso grado di affidabilità e obbiettività, beh forse un euro è pure troppo.

P.S. Se qualcuno dicesse che 3.600.000 è “quasi” uguale a 2.200.000 lo invito a dirmi dove abita così potrò scambiare i miei 2.200 euro per i suoi 3.600 euro.


Ciao a tutti e alla prossima, con affetto KuduK [SM=g27811]
31/05/2005 04:37
 
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Io non andrò ha votare......ascolto le parole di Ruini e di papa Benedetto.......
31/05/2005 11:15
 
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Riepilogando...
SINTESI PRO ZIGOTE
laica-mente


Al LAICO che obiettasse che, per processo naturale, 8 ovuli fecondati su 10 finiscono in aborto spontaneo perché non riescono ad annidarsi e volesse da questo ricavare la irrilevanza della preziosità dell’embrione agli occhi dello stesso Creatore della natura, il quale probabilmente, se esiste, per evitare incriminazioni, non procede ad una animazione umana immediata, come noi credenti supponiamo, in modo da non “perdere” delle persone…

Si potrebbe rispondere, mettendosi nei suoi panni di laico/ateo/agnostico, che al loro posto diremmo…
Prescindendo dal momento della animazione personalizzante di un ipotetico Creatore, a cui NOI LAICI non crediamo, se il Dio dei credenti può permettersi di lasciar perire senza muovere dito 8 esseri umani allo stadio embrionale su dieci, NOI LAICI NON POSSIAMO PERMETTERCI DI PERDERNE NEANCHE UNO. Sia perché riteniamo che la morale laica sia migliore di quella religiosa, sia perché soprattutto ABBIAMO LA RAGIONE CHE CI GUIDA E NON LA FEDE, E LA NOSTRA RAGIONE CI DICE CHE:

1) Essendo questa vita l’unica ricchezza degli esseri umani, essa va tutelata con maggior rigore di quanto non facciano i credenti che sono convinti che continui nell’aldilà;
2) Altro sarebbe LASCIAR PERIRE gli embrioni umani OVE NON POTESSIMO FAR NULLA contro un evento naturale distruttivo, altro essere NOI adulti A PROVOCARE POSITIVAMENTE LA LORO MORTE
.

Quindi, in forza della nostra etica laica scaturente da questa situazione, dobbiamo optare per la soluzione meno dannosa; quella che risparmia la morte al numero maggiore di embrioni. Cioè dobbiamo stare per il mantenimento della legge 40 così com’è.
__________________________________

Con ciò la valutazione etica sulla votazione referendaria tendente alla abrogazione di certi punti della Legge 40, abrogazione che addita solo i diritti degli adulti e tratta come oggetto disponibile l’essere umano allo stadio embrionale, resta come noi credenti l’abbiamo qualificata - diciamo “noi credenti” ma, si badi bene, procedenti in questa valutazione alla sola luce della razionalità e perciò il mondo laico dovrebbe tenerne conto, se si tratta di uomini di buona volontà – resta, dicevamo, come noi esseri umani tutti insieme, sia laici che credenti, l’abbiamo o dovremmo qualificarla: un sopruso, una ingiustizia, un illecito, un... assassinio di esseri umani innocenti.

Infine, anche se l’utilizzo di esseri umani allo stadio embrionale dovesse davvero servire a migliorare solo la qualità di vita o anche a salvare vite umane di adulti, l’interruzione della gravidanza che elimina dal mondo queste creature con una nostra azione uccisiva, sarebbe assai più grave e intollerabile che non l’interruzione dell’invecchiamento degli adulti provocato dagli eventi naturali.
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est modus in rebus
31/05/2005 12:34
 
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sulla MORTE.
Vorrei proporre un paio di punti di vista su questa storia dell'80%, che forse aiuteranno ad alleggerire l'aria che s'è fatta un pò pesante.

Le mie proposte riguardano due punti di vista:

1) Ateo (non credente in un Dio creatore e nella immediata creazione di un anima spirituale immortale).

2) Cattolico.

L’1) vede nella morte di questa enorme quantità di uova fecondate un ineluttabile destino naturale, una “mancanza” di sofferenza (per quel che la biologia ci dice oggi) ed eventualmente un dispiacere per la perdita di potenziali esseri umani nati.

Il 2) è più complesso perché di fronte a questa “strage degli innocenti” ci si chiede il senso di tutto ciò. A prescindere dalla difficoltà di conoscere il destino di queste Creature (problema su cui la Chiesa si sta tuttora interrogando) il fulcro di questo problema gira intorno al senso della nostra presenza su questa terra e quindi della vita e della morte di ognuno di noi.
La mia conclusione parte da una semplice quanto difficile affermazione, la MORTE NON E’ UNA TRAGEDIA, oserei dire per nessuno di noi e tanto più per persone che non hanno avuto nessun modo di far del male a chicchessia. Quindi se la maggior parte dei venuti al mondo (al concepimento ovviamente) lascia questa terra per un più roseo ed eterno destino non può che renderci felici, e fa di noi padri e madri, procreatori, genitori di un gran numero di figli in Cielo (almeno statisticamente).
Infine forse ci dovremmo chiedere qual è il senso della nostra vita-missione, facendo parte di quella minoranza di persone destinata ad un’esistenza terrena e spesso ad un cammino di sofferenza-gioia-testimonianza. [SM=g27833]

Qui vi lascio e vi saluto, KuduK.
01/06/2005 18:35
 
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curiosità

Leggevo prima su icr (il forum it.cultura.religioni) un post che mi ha fatto riflettere su una cosa alla quale non avevo pensato.

Vi incollo questi post più in basso perchè sono interessanti e perchè, tra l'altro, è una delle cose di cui si accusano i ministri di culto TdG, che come tutti sappiamo "consigliano" di non votare.

Non è vietato dalla legge invitare all'astensione? Riflettevo sul fatto che in questi giorni alla tv invece sembra del tutto lecito. Come mai?
Saluti
A.M
.................

LA LEGGE TUTELA LA PARTECIPAZIONE AL VOTO
Astensione, propaganda vietata
Ministri e prelati rischiano da 6 mesi a 3 anni

ROMA. La norma - anzi la doppia norma - stava sotto gli occhi di
tutti. Si tratta di due leggi che puniscono la propaganda
astensionista, se fatta da persone che ricoprono un incarico
pubblico o da ministri di culto. Qualcosa che in questi giorni
sta avvenendo con frequenza sempre maggiore nell?approssimarsi
della scadenza del voto referendario, ma che finora è stata
rivendicata come un diritto. Tutti possono consultare il testo
di queste leggi, visitando il sito della Camera (www.camera.it)
e quello dei costituzionalisti
(www.associazionedeicostituzionalisti.it).
.....................
Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e
successive modifiche

Art. 98

1. Il pubblico ufficiale, l'incaricato di un pubblico servizio,
l'esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all'astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre
anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000.


LEGGE 25 MAGGIO 1970, n. 352

art. 51.
le disposizioni penali, contenute nel titolo vii del testo unico delle leggi per la elezione della camera dei deputati, si applicano anche con riferimento alle disposizioni della presente legge. Le sanzioni previste dagli articoli 96, 97 e 98 del suddetto testo unico si applicano anche quando i fatti negli articoli stessi contemplati riguardino le firme per richiesta di referendum o per proposte di leggi, o
voti o astensioni di voto relativamente ai referendum
disciplinati nei titoli i, ii e iii della presente legge.
le sanzioni previste dall'articolo 103 del suddetto testo unico
si applicano anche quando i fatti previsti nell'articolo medesimo riguardino espressioni di voto relative all'oggetto del referendum
«C'è chi ti pesta un piede e chiede scusa... c'è chi ti calpesta il cuore e non se ne accorge nemmeno...»
01/06/2005 22:44
 
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Già, suona strano.
Forse lo specifico sta nel "costringere" o "vincolare" e nel favorire in sostanza l'elezione di persone, questo mi sembra l'oggetto del reato.[SM=g27814]
Ci vorrebbe un giurista però.[SM=g27825]
_________________________
Man hu? Cos'è?
03/06/2005 12:30
 
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La riflessione di kuduk è interessante.
Ma, se veronesi si è sbagliato, o ha tirato la coperta dalla sua parte, i dati del cattolico prof. Annibale Volpe direttore della clinica ostetrico/ginecologica di Modena danno una percentuale altissima (sei su dieci)che si avvicina alla media in percentuale di Veronesi.

>>>in natura sei embrioni su dieci si perdono per la strada e due soli arrivano a nascere..."

Ma come ha detto giustamente "berescitte" il contendere è ben diverso. Perchè, il Dio dei cristiani, permetta una fecondazione, cioè la nascita di una persona/uomo, e la faccia andare, prescindendo dai numeri, giù per il W.C. è tema di riflessione teologica.
Per me, ateo, è tema di "assurdità logica", ma mi rendo conto molto bene che la fede è soggetto psicologico individuale che diviene collettivo, e le "logiche" diventano un difficile distinguo.

Ciao e...congretulazioni per i tuoi messaggi

Maurizio
03/06/2005 12:46
 
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>>>Gli stessi esatti concetti, con parole diverse, li espressi io tempo fa, ma Maurizio ancora una volta finge di esserseli dimenticati e ripete sempre le stesse cose (mancanza di argomenti? ).
---------------------------------
Caro Mario, no, mancanza di validi riscontri del contradditorio.
Ma prova a fare un pensiero all'atto della PROPOSTA di questa legge "contro la legge di Dio".
La tua chiesa, ha proptestato? la CEI ha cercato di apportare modifiche al testo? ti risulta?
Oggi il Comitato Scienza e Vita difende la legge non per modificarla nei punti contrari alla dottrina cattolica ma, come è scritto nel loro documento in ultima pagina: "Il Comitato Scienza e Vita, invece la vuole difendere perchè possa essere pienamente attuata"
Leggi forse che la difende contro l'attacco dei "pellerossa" del West ma poi per modificarla nei punti anti cristiani?
Ora dirai, "ma il Comitato Scienza e Vita, non è la Chiesa cattolica".
Però il Comitato Scienza e Vita è nato perchè "Voluto dalla CEI" Corriere della Sera di giovedi 2 giugno pag 11.

Ciao
Maurizio
03/06/2005 13:22
 
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A Maurizio laica-mente
Maurizio è convinto che la sua posizione di "laico" che accetta di usare esseri umani allo stato embrionale come cose di cui esseri umani allo stato adulto possono disporre per proprio tornaconto, sia etica e anzi di un'etica migliore di quella sostenuta dai cattolici.
Ma se così fosse dovrebbe spiegarci dov'è che il ragionamento esposto da Petitio, che qui riproduco, che ha cercato di ragionare mettendosi nei panni del laico onesto non credente ed è pervenuto alla decisione etica di non votare, dov'è dicevo che è sbagliato. E lasci in pace il buon Dio se davvero non ci crede.

PETITIO, DUNQUE, PROCEDENDO SOLO CON LA RATIO LAICA DICE

- non voto perché la mia etica è superiore a quella dei credenti che si illudono che la vita continui dopo la morte fisica. Per me questa è l’unica vita, e perciò è più preziosa che per loro e mi sento spinto a tutelarla in tutti i modi eticamente leciti. E non votando boicotto il Referendum che vorrebbe aprire la via alla strumentalizzazione sopprimente di più embrioni di quanto già non avvenga con la legge 40 attuale. Quindi opto per il minor male;

- non voto perché, per me che non disquisisco sulla questione filosofica della personalità, l’essere umano allo stadio o embrionale o fetale o adulto è sempre un valore assoluto, unico, irripetibile. E a nessun uomo innocente può essere tolto il proprio diritto alla vita, sacrificandolo per il vantaggio di altri, a meno che non sia consenziente;

- non voto perché capisco che c’è una differenza etica abissale tra il lasciar morire embrioni (come succede in tanti casi di aborto spontaneo e non annidamento) per la cui salvezza non si può fare nulla, e invece ammazzarli positivamente per ricavarne quello che interessa agli adulti. Con tutte le buone intenzioni per la salute di uomini adulti, non mi pare etico uccidere a loro vantaggio uomini embrioni.

- non voto perché se qualcuno pensa che cambiando la parola ammazzare con interruzione della gravidanza cambi la gravità etica del gesto sopprimente una vita umana, allora io non mi lascerò commuovere dal fatto che a certa gente la malattia faccia da... interruzione dell’invecchiamento.

E comunque l’importante differenza sta nel fatto che all’uomo embrione saremmo noi a infliggere tale interruzione mentre al malato adulto è madre natura a fare… ecologia dei pezzi divenuti inadatti.
----------------------
est modus in rebus
05/06/2005 00:48
 
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>>>Con tutte le buone intenzioni per la salute di uomini adulti, non mi pare etico uccidere a loro vantaggio uomini embrioni.
----------------------------------
Caro berescitte, se fossi della elevatura morale di chi ha scritto il pieghevole (La vita non può essere messa ai voti) del Comitato Scienza e Vita, comitato "voluto dalla Conferenza Episcopale italiana", risponderei che l'errore di Petito è che non tiene conto che "la scienza e il buon senso affermino che l'embrione (NON) è un essere umano"
Naturalmente il, NON, lò aggiunto io. IL Comitato Scienza e Vita, usa quì uno stratagemma sperimentato dai Testimoni di Geova i quali in un opuscolo scrivono di un biologo che ha affermato dopo lunghe ricerche che: "solo un creatore può avere fatto tutto questo" e nelle domande di studio chiede:"cosa dice la BIOLOGIA riguardo aL CREATORE?"
Identico al mezzuuccio di Sceinza e Vita, dove afferma che "la scienza e il buon senso..."
Una parte della scienza, afferma. Non, la scienza tutta.

Petito parla di "uomini embrioni", e se la pensa così mi sembra giusto che, voti NO o che consegni scheda bianca. Non condivido però il boicotaggio elettorale che vuole fare.

Ritengo che si sbagli perchè nell'uovo fecondato non c'è una persona, ma cellule che nel loro cammino si moltiplicheranno per la preparazione di quello che diventerà una persona.
Per questo motivo, mi sembra più "ragionevole" la posizione di quei credenti che hanno il coraggio di affermare di ritenere "persona l'uovo fecondato" perchè il loro Dio gli ha, in quel momento, inserito l'anima.
Cercare, come alcuni non credenti, la nascita della persona/uomo all'interno della "magia" di due cellule, mi sembra poco credibile intelluetalmente. Quando questo lo vedo fare da credenti, in alternativa all'anima, ne colgo un tentativo "fumogeno".

>>>E lasci in pace il buon Dio se davvero non ci crede.
---------------------------------------------
Io lascierei in pace i vostro buon Dio, se non fosse che, in nome del vostro buon Dio, volete, cari amici cattolici, obbligarmi a seguire la vostra morale per legge.
Cosa che io, senza nessun buon Dio, non voglio fare a voi. Nessun obbligo o imposizioni voglio farvi. Voi in nome del Buon Dio invece si!

Ma so bene caro berescitte, che sei prsona buona e mite, e le tue imposizioni sono giustificate da un grande senso morale "pedagogico".

Saluti
Maurizio
05/06/2005 05:58
 
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In merito al fatto se la cellula appena fecondata può essere definita una persona, cito parte di una recente intervista ad Umberto Veronesi:

«La vita è presente da milioni di anni su questa terra e quindi non possiamo dire che l'embrione sia vita e l'uovo non sia vita. Sono tutti e due vitali. Quello che importa è che i due gameti che sono i veri responsabili del futuro di una persona, cioè lo spermatozoo e l'ovulo, si incontrino e diano il via al processo creativo. Questo è biologicamente l'uovo fecondato e può essere considerato un primo passo verso il futuro nascituro. Con questo problema: che sappiamo già che l'uovo fecondato nove volte su dieci non attecchisce all'interno dell'utero e quindi c'è già una selezione naturale. Le uova fecondate sono destinate per la maggior parte a morire. In secondo luogo questa cellula fecondata non è immaginabile che abbia né un pensiero né - dico io teologicamente parlando - nemmeno un' anima. Perché semplicemente è una cellula e niente di più; mentre crescendo nell'utero arriva a un punto in cui si crea l'organismo, come diceva San Tommaso, si crea il feto; oppure l'embrione si differenzia e incomincia ad avere delle strutture nervose, diciamo delle cellule nervose. Per cui possiamo immaginare, anche se non abbiamo prove assolute che ci possa essere un pensiero, che queste cellule comunichino tra di loro. Dunque c'è una forte corrente di scienziati che dice che la vita naturale comincia con l'abbozzo cerebrale, quando c'è l'abbozzo cerebrale che è la terza/quarta settimana di vita, si può cominciare a pensare che ci sia pensiero. Questo per quanto riguarda l'origine della vita. Ma per quanto riguarda il termine della vita, tutti accettano che la morte corrisponda alla morte cerebrale: quando un ragazzo sfortunatamente cade in moto e va in coma, si guarda se il suo cervello è ancora attivo. Se non è attivo, cioè l'elettroencefalogramma è totalmente piatto, anche se il cuore pulsa, se il sangue circola, la sua temperatura è normale, i polmoni funzionano, è dichiarato morto. Quindi implicitamente noi nel mondo scientifico, ma anche la Chiesa, accettiamo che la vita e la morte corrisponda alla presenza o assenza di pensiero. Se non c'è pensiero la persona è morta».

Mi sembrano osservazioni interessanti su cui valga la pena di fare qualche riflessione.

Qui l'intera intervista:
http://web.radicalparty.org/pressreview/print_right.php?func=detail&par=13339

Comunque questo referendum è una chiara dimostrazione che non può esserci la "neutralità" in simili questioni, dato che anche non andando a votare (come fanno tutti i TdG) si esprime una scelta.

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 05/06/2005 5.58]

05/06/2005 10:42
 
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Non mescoliamo NATURA UMANA con PERSONA se altri le hanno separate
Maurizio dici...
>risponderei che l'errore di Petito è che non tiene conto che "la scienza e il buon senso affermino che l'embrione (NON) è un essere umano"
Naturalmente il, NON, lò aggiunto io.

Rispondo
Ma a noi basta che lo ammetta Capezzone. E lui lo ha ammesso, insieme alla scienza biologica: il concepito di donna è essere umano.

Naturalmente pensava che ai suoi fini bastasse poter negare che, pur essendo umano, non fosse ancora persona. Ma questo è un livello diverso e distinto di considerare la cosa e tu, caro Maurizio dovresti mantenerlo distinto come fa Capezzone invece di passare a ritenere equivalente il discorso della UMANITA' preallegato con quello della PERSONALITA' che segue...

Aggiungi infatti...
>Ritengo che si sbagli perchè nell'uovo fecondato non c'è una persona, ma cellule che nel loro cammino si moltiplicheranno per la preparazione di quello che diventerà una persona.

Rispondo
A noi interessa molto il discorso sulla persona. Ma ai fini di salvaguardare i diritti dell'uomo-embrionale è sufficiente il riconoscimento della natura umana. Il che, come Petitio (Petizio) interpreta dovrebbe essere argomento condivisio dal pensiero laico. Se la logica sua e mia non ci fanno difetto.

Termini dicendo...
Per questo motivo, mi sembra più "ragionevole" la posizione di quei credenti che hanno il coraggio di affermare di ritenere "persona l'uovo fecondato" perchè il loro Dio gli ha, in quel momento, inserito l'anima.

Rispondo
Ma se questo, invece di essere preso per quello che è: una conferma ulteriore della preziosità dell'essere umano (cosa già concessa) debba costituire uno sganbetto per far dire ai fautori del Referendum dire: "Tenetevi pure stretta la vostra fede ma non la fate uscire dalla sagrestia", allora quei credenti, me compreso, diranno:
«OK, lasciamo perdere il momento della animazione. Ragioniamo laicamente. Diamo come ipotesi di lavoro che non esista né lo spirito né un momento della animazione divina che crei la persona. La persona è un qualcosa che non possiamo definire né per fede né per filosofia. La accettiamo e ne facciamo tema quando si tratta di gente già nata, tutelandola con il Diritto. Lasciamo stare, dunque. Il concepito non è persona. Prendiamo il solo fatto che si tratta di un concepito da donna e perciò membro della famiglia umana. persona o meno che sia, esso vale già per quello che è indipendentemente da quello che diverrà di un valore non quantificabile come le uova di storione di Sartori, a cui si oppone l'uovo di dinosauro e la memory pen di Berescitte, né vale l'obiezione dell'uomo in potenza di Severino, perché, se prescindiamo dalla persona, e ragioniamo su ciò che l'embrione è in atto, già dobbiamo accogliere che è UMANO. Un umano non ancora sviluppato in adulto, ma, prezioso come un adulto se si tratta dell'unico uovo superstite della specie del dinosauro, o di quell'embrione che un giorno risponderà ai nomi di Maurizio e di Felice/Berescitte.»
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06/06/2005 12:58
 
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Dunque dalle discussioni sui referendum a cui ho partecipato e ascoltando le ragioni del si ho compreso che:

1)Si può ed è auspicabile fare vivisezione e sperimentazioni sino alla morte sugli animali e in generale su ogni essere non umano [SM=g27820] . Se sull'embrione si possono fare esperimenti sino ad ucciderlo, poichè non è umano, ne consegue che, essendo l'embrione vivo e gli animali non umani, posso fare sperimentazione su questi ultimi esattamente come sugli embrioni, sino ad ucciderli. Chi vota si a questo referendum è pregato dunque di non scandalizzarsi più per la vivisezione [SM=g27812]

2) Non siamo, io che scrivo e voi che eventualmente leggete, esseri umani sino a che qualcuno in qualche modo non ci dichiara tali. Non ho ben capito chi ha il diritto di farlo, chi decide chi è persona e chi no, però ho capito che bisogna stare dalla parte del più forte, dalla parte di chi decide sulla vita e sull'umanità degli altri. Mors tua vita mea: è questa la meraviglia del progresso umano. Mi inchino alla grandiosità di questo principio [SM=g27825] .

3) Il mio desiderio e le mie idee vengono prima di qualunque cosa. E se per caso in questo mio desiderio incontro il limite della vita e della libertà dell'"altro", ho capito che basta dichiararlo non-persona e tale limite decade [SM=g27831] . Posso pertanto fare come mi pare e piace. Anche dichiarare che il figlio di Antinori, Veronesi o Severino (se ne hanno) non sia una persona umana e che quindi il suo cuore può essere asportato per salvare la vita a qualcuno che mi interessa e che ovviamente é una persona umana. In fondo, come ha detto qualcuno che non ricordo, credo anche io "che almeno sia doveroso rispettare la volonta' del singolo dandogli la possibilita' di decidere autonomamente e in base alla propria coscienza quello che fare". La mia coscienza mi dice che posso asportare cuore e fegato e altro a tutti quelli che ritengo non umani. Perfetto, l'importante anche qui è stare dalla parte del più forte, di quello che decide. Non me lo sarei aspettato che il profeta della genetica si chiamasse Adolf [SM=g27826] .

4) Pensavo che la madre avesse la responsabilità del proprio figlio. Invece ho capito che ha il potere di vita e di morte su di lui, ma anche qui non ho capito chi glielo abbia concesso. Ho anche capito che in Italia esiste la pena di morte. Solo che invece di essere inflitta contro colpevoli di reati gravissimi viene applicata solo contro coloro che sono sicuramente innocenti. Non solo ma essa è ad assoluta discrezione (o almeno si vuole così sia) di singoli, in determinati periodi, per il semplice fatto che sono di sesso femminile. E le pari opportunità dove le mettiamo? Voglio anche io provare l’ebbrezza del potere di vita e di morte su un altro essere umano! [SM=g27819]

5)Il razzismo e la discriminazione sono perfettamente leciti e accettabili. Se posso dichiarare non umano un organismo pur dotato dello stesso DNA di ogni altro essere umano, solo perchè è molto piccolo e manca di alcune caratteristiche ritenute (da chi?) aprioristicamente dell'uomo, anche i negri, i nani, gli omosessuali, i bambini down e in generale chiunque non rientri nella perfetta definizione di uomo (ma ancora non ho capito chi è preposto a darla) può essere, coerentemente, definito non-uomo, o comunque inferiore, da chiunque lo voglia [SM=g27818] . Pensavo che cercassimo di costruire una società in cui ci fosse il rispetto per il diverso, qualsiasi colore, massa corporea, religione, caratteristiche o malattia avesse. Evidentemente mi sono sbagliato[SM=g27813] . Io da parte mia continuerò a sperare in una società nella quale i principi di uguaglianza e libertà valgano per tutti gli uomini, indipendentemente dalle loro "caratteristiche". Una società che provi orrore verso chiunque si arroghi il diritto di dire: "per me quello non è un uomo", senza distinguere a chi sia rivolta simile affermazione.

6) Ho capito infine che se difendi la vita e la libertà dell'uomo, di ogni uomo, la sua "sacralità" che impedisce di umiliarlo, imprigionarlo, torturarlo e ucciderlo, sei un bigotto contrario al progresso scientifico[SM=g27820] . Vabbè sarò un bigotto. E pure orgoglioso di esserlo. Non riesco proprio a vedere nella scienza una nuova religione consolatoria dove tutto quello che si può fare è anche lecito e giusto farlo: per me la scienza rimane uno strumento della razionalità dell'uomo. E nella mia sciocca bigottaggine sono convinto, anzi vedo chiaramente, che si sta mandando, piano piano, passettino dopo passettino (in modo che la cosa risulti graduale e accettabile) in vacca i principi base sui quali si reggono i diritti umani. Una volta scardinati, tramite l'incoerenza, tali diritti, beh ne vedremo delle belle, ma sarà tardi per versare lacrime.

Prendi un male, dallo in dosi omeopatiche, vedrai che tanto poi la gente si abituerà (Erwin Chargaff)


P.S. Appena avrò altri 5 minuti passerò alle presentazioni ufficiali [SM=g27822]


******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
06/06/2005 17:27
 
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Io credente voto si alla libertà
Riporto una, delle molte, opinioni che è possibile ascoltare su questo spigolosissimo argomento.

Fonte: metro news

06/06/2005 09:58

Sono una studentessa romana di 20 anni. Sulla fecondazione assistita voterò sì e non ne faccio una questione etica, perché sull’etica non si può votare, ma di libertà. Io sono una cattolica credente e se un domani dovessi scoprirmi sterile non ricorrerei mai alla fecondazione ma all'adozione. Però voglio lasciare la libertà alle altre donne di ricorrere alla fecondazione e di provare a salvare molti nostri malati attraverso la ricerca, molti dei quali sono bambini che non sanno cosa sia l'infanzia perché sono costretti a combattere contro un male più grande di loro. PAOLA CORDISCO

Benche non sono cattolico e, credo, non andrò a votare rispetto le poche righe che ha scritto Paola.
06/06/2005 17:32
 
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Però voglio lasciare la libertà alle altre donne di ricorrere alla fecondazione e di provare a salvare molti nostri malati attraverso la ricerca, molti dei quali sono bambini che non sanno cosa sia l'infanzia perché sono costretti a combattere contro un male più grande di loro


Vedo che le bugie di chi è fautore del sì attecchiscono ovunque... [SM=g27825]
Saluti, Mario
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06/06/2005 17:35
 
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Re:

Scritto da: duemulini 06/06/2005 17.32

Però voglio lasciare la libertà alle altre donne di ricorrere alla fecondazione e di provare a salvare molti nostri malati attraverso la ricerca, molti dei quali sono bambini che non sanno cosa sia l'infanzia perché sono costretti a combattere contro un male più grande di loro


Vedo che le bugie di chi è fautore del sì attecchiscono ovunque... [SM=g27825]



Già chi non la pensa come "noi" è certamente un bugiardo..... [SM=g27813] [SM=g27813] o un falso [SM=g27813] [SM=g27813] o un attore [SM=g27813] [SM=g27813] e certamente si sbaglia [SM=g27813] [SM=g27813]

E così nascono le guerre....



06/06/2005 17:41
 
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"Già chi non la pensa come "noi" è certamente un bugiardo..... "

Puoi forse escluderlo? Perché questo relativismo imperante?
O le staminali embrionali hanno applicazioni mediche oppure no, aut-aut. O abbiamo ragione noi o hanno ragione loro. Stop. Finora è stato raggiunto qualche risultato medico con le staminali embrionali? No. Dunque promettere cure è per ora una menzogna.

Ciao
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
06/06/2005 17:46
 
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No, Alex, la bugia di cui parla duemulini è quella che hanno fatto circolare i referendari relativamente al poter curare con le cellule staminali certe malattie. E' una notizia falsa perché non esiste nessun riscontro scientifico a questa dichiarazione. mentre, al contrario ve ne sono di molti in relazione alla utilità sperimentata delle staminali adulte.

Quanto a quella cara ragazza, io distinguerei lei come persona che rispetto anch'io, dalla sua opinione che è in favore dell'omicidio dell'uomo allo stadio embrionale, e perciò tutt'altro che da rispettare.
Evidentemente il suo cattolicesimo, da un punto di vista di informazione dottrinale fa acqua da tutte le parti.

E questo giustifica il suggerimento dato dai promotori della vita di non andare a votare. naturalmente si presuppone una fiducia in chi è addetto ai lavori. Questa ragazza o non ha dato fiducia o non ha neanche percepito la campagna di avvertimento e di motivazioni in favore dell'astensionismo.
Andare a votare SI' è rendersi complice di omicidio.
Andare a votare NO rischia di far vincere i SI'
Astenersi dal votare equivale sia a dire no, sia a tentare di bloccare la stessa riuscita del referendum impedendogli il raggiungimento del quorum. Equivale a un doppio no.

Termini dicendo "e così nascono le guerre"

Osservo
Davvero tu ti senti pacifista e serafico favorendo chi si ripropone una strage di innocenti?

[Modificato da berescitte 06/06/2005 17.48]

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06/06/2005 18:04
 
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Certo che no.

E infatti non andro a votare, devo dire che la situazione è veramente complessa e sono molto confuso.
Ribadisco comunque che ritengo l'embrione già vita.[/G]

Le guerre, taluni, iniziano non avendo rispetto per chi la pensa diversamente, a questo mi riferivo.

Ciao, Alex.


________________________________
Giovanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto».
07/06/2005 08:56
 
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Le guerre, taluni, iniziano non avendo rispetto per chi la pensa diversamente, a questo mi riferivo

Sia Poly che Bery hanno capito benissimo a cosa mi riferivo parlando di bugie...
Guerra sì, eccome, ma all'errore, non all'errante (nella fattispecie, alle bugie)!!! [SM=g27822]
Saluti, Mario
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07/06/2005 09:39
 
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Re:

Scritto da: duemulini 07/06/2005 8.56

Le guerre, taluni, iniziano non avendo rispetto per chi la pensa diversamente, a questo mi riferivo

Sia Poly che Bery hanno capito benissimo a cosa mi riferivo parlando di bugie...
Guerra sì, eccome, ma all'errore, non all'errante (nella fattispecie, alle bugie)!!! [SM=g27822]



Ehi come Bush al terrorismo
Guerra giusta insomma [SM=g27828]
08/06/2005 06:30
 
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Scusa se te lo dico Alex Kirk, ma in una tematica così seria questa mi sembra una battuta molto leggera...
Ti auguro una buona giornata e di pregare per la sorte di questi piccoli che Dio affida alla responsabilità degli adulti.
___________________________________________________
La verità vi renderà liberi (Gv 8:32) - La libertà vi renderà veri (Kate)
08/06/2005 11:40
 
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Deontologia e legge
Quando da piccolo la maestra mi chiedeva "che lavoro fa il tuo papà?" potevo rispondere in maniera semplice: il falegname. Il mio problema sarà far capire qualcosa del mio lavoro a mia figlia per poter rispondere a sua volta alla maestra. La preoccupazione è motivata dal fatto che fino ad ora ho avuto scarsi risultati per esempio con mia madre che era convinta che facessi semplicemente "il programmatore di computer". Un giorno ha preteso delle spiegazioni più convincenti. Con leggerezza e una buona dose di candore spiegai, più in dettaglio: "scrivo dei codici del computer di bordo che si occupa del controllo della marcia dei treni ad altà velocità". Fu assalita sicuramente da una forte preoccupazione per la responsabilità che riteneva potessi avere in questo lavoro. Lo capii quando qualcuno (scherzando sperò) davanti ad una risposta simile mi pregò di fargli sapere tutti i dettagli relativi alle tratte e agli orari di quei treni eurostar per avere la possibilità di prendere un locale!
In realtà nel lavoro di tutti i giorni questa responsabilità è supportata da una serie di regole norme e comportamenti oramai consolidate dall'esperienza e dalla pratica che ci permette di lavorare con tranquillità senza essere soggiogati da una simile responsabilità individuale.
Discostarsi da queste norme ci espone ad un rischio e più facilmente a fare errori che potrebbero portare delle conseguenze di rilievo. Di fronte ad un lavoro che si affida alla tecnica e che segue norme rigorose in base ad una propria deontologia e del quale è difficile parlare senza rischiare di evocare lo scenario di disastri ferroviari è evidente che questa stessa deontologia professionale educa al rispetto del lavoro di altri professionisti che nulla hanno a che fare con il nostro lavoro come noi del loro.
Se ci fosse stato un referendum che in qualche modo avesse imposto dei limiti in un campo così tecnico e davvero sconosciuto ai più come in quello in cui lavoro come minimo avrei provato un sentimento di indebita intromissione nell'ambito delle mie competenze.
Da professionista a professionista mi sembra che non votare (visto che si consiglia l'astensione!) oppure votare no per me vale come imporre dei limiti in un'attività così delicata che anche senza la legge sono convinto era codificata in norme e regolamentata in maniera da funzionare bene per non creare danni quando una coppia si affida alla Fiv.
Non a caso così si esprime Giuseppe Benagiano (di orientamento cattolico) riguardo all'articolo 14 ai paragrafi 1 e 2: "La conclusione inevitabile, per chiunque abbia anche solo una vaga familiarità con le tecniche Fiv, è che la legge italiana permette la fecondazione di tre ovociti soltanto e obbliga il trasferimento di tutti e tre i possibili embrioni. Questo è inaccettabile dal punto di vista medico. Da una parte, fecondando solamente tre ovociti si compromettono le probabilità di successo per le donne non più giovani, poichè i tassi di fecondità decrescono con l'età e i migliori risultati si ottengono prelevando un numero di ovociti che va da sei a dieci. Dall'altra il trasferimento di tre embrioni può essere eccessivo nel caso delle donne giovani." E ancora: "Ciò che è stato creato è uno strumento che impone procedure che sarebbero considerate malpractice, cattiva pratica medica, nella maggior parte degli stati occidentali. [...] Ai parlamenti eletti democraticamente è riconosciuto il diritto di fare leggi sull'ambiente socio-culturale in cui le tecniche di riproduzione assistita devono essere praticate. Ma questo diritto non può arrivare a imporre pratiche mediche che sono deleterie per le pazienti perchè limitano severamente la possibilità di ottenere una gravidanza e, allo stesso tempo, aumentano il numero e la complessità delle procedure a cui le donne devono sottoporsi, esponendone alcune a un aumento inaccettabile del rischio di gravidanze multiple." (Il grassetto è mio). A proposito di gravidanze multiple c'è anche da annotare che secondo quando risulta dai dati raccolti l'Italia si attesta tra i paesi con più alta incidenza mentre l'OMS lancia l'allarme e raccomanda studi clinici per eliminare questa complicanza. Anche ridurre le gravidanze multiple è un'imperativo deontologico. Ma come dice Grillo l'Italia è sempre in leggera controtendenza!

C'è un'aspetto che in questa discussione mi ha evocato un senso di disagio simile a quello provato quando leggevo come la WTS ha dipinto la scienza all'epoca delle vaccinazioni e quando riguardo ai trapianti si parlava di cannibalismo. Similmente in questo thread partendo dall'ormai accettato paradigma dell'embrione-persona ci si è espressi con le parole "omicidio di piccoli innocenti". Mi pare quindi che si è offerto già una interpretazione preconfezionata mediante la quale invece di fare informazione si fa leva sul sentimento, peraltro legittimo, e sul senso di colpa derivante dall'eventuale perdita di embrioni. Perchè evocare scenari così catastrofici e rasentare quindi la disinformazione unita ad una buona dose di propaganda?
Mi sono limitato a citare le parole di uno specialista, di un professionista che nella sua professione abitualmente applica delle semplici norme dettate dalla sua deontologia. Questa legge lo metterebbe nell'imbarazzo di dover applicare una metodica che nessuno gli consiglierebbe di attuare. Penso che molti medici si trovino nella difficile se non impossibile situazione di non poter operare e perfino, nei casi limite, di consigliare le coppie di recarsi all'estero quando sia palese che la metodica in quel contesto a causa della legge procurerebbe dei "rischi inaccettabili". Anche questa è coscienza ed etica. Si rischia di dipingere i medici come dei Mengele il cui primo interesse è quello di vedere il successo della sperimentazione a scapito dei singoli. Mi sembra che si siano fatti degli esempi fuorvianti spesso con lo stesso stile con cui la WTS conduce la propria propaganda. Io non solo uno specialista della fecondazione assistita ma per rispetto della deontologia professionale dei medici (e parlo di quelli che alle 23:00 sono ancora in laboratorio non di quelli che preferiscono scaldare la poltrona nel salotto di Bruno Vespa) evito di metterci il naso e lascio che la legge possa essere ridiscussa specialmente con l'apporto importantissimo della loro esperienza sul campo. Non me ne vogliano Berescitte & co.

Valentino

_________________________________

nemorino60
http://www.vasodipandora.org
08/06/2005 13:24
 
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Al caro Nemorino (che mi manca!)
>Non me ne vogliano Berescitte & co.

Assolutamente, Amico mio! Qui siamo in un forum ed è proibito solo l'essere subdoli, il raggiro, non già la schiettezza, anche vivace e appassionata delle proprie opinioni.
Ciò che tu dici però è una conferma che è meglio boicottare questo referendum, appunto perché chiama a pronunciarsi chi non ha le mani in pasta.
Le leggi i parlamentari giuristi (oltre che per interessi di partito, cosa orribile!*) le fanno tenendo conto delle informazioni che ricevono dal mondo scientifico. E con quelle informazioni decidono. Hanno deciso per la legge 40 come miglioramento della situazione libertaria precedente. Saranno essi stessi a rivederla in avvenire dietro le pulsioni del mondo scientifico e dell'opinione pubblica. Ma bocciarla con un referendum senza averle neanche fatto fare il rodaggio è chiaramente tendenzioso. E quando per arrivare a tale scopo si moltiplicano le bugie (utilità delle cellule staminali emrionali per curare le malattie) e si fa leva su diritti legali che però sono soprusi (come è e sarà sempre quello di abortire) privilegiando l'adulto al posto nel neonato (si nasce alla vita umana non appena si è concepiti), impastandoci sopra pretesi progressi e conquiste di civiltà che sono barbarie, allora diciamo che bisognerebbe vagliare meglio chi è che fa un discorso emotivo.

Se ti piace che il discorso sia strettamente razionale, nelle mie righe lo troverai, ma te lo riassumo.

Ogni essere concepito da donna è umano e gli devono essere riconosciuti i diritti che si riconoscono a te e a me. I diritti naturali, di cui quello alla vita è la base di tutti gli altri, non vengono concessi dal legislatore ma solo scoperti, affermati e tutelati.
Perciò chiunque chiama a decidere se si può o no ammazzare anche un solo neoconcepito, propone una cosa illegale, propone di votare un sopruso, una cosa su cui non si ha disponibilità decisionale ma solo obbligo di riconoscimento e di tutela.
In sostanza la vecchia legge dell'aborto non è un diritto a cui rifarsi ma un sopruso da eliminare (ed è questo e solo questo che rende logicamente perplessi i laici già persuasi di avere alle spalle una legge diritto e non una legge sopruso da cassare. Perché mai la tutela degli embrioni se poi si concede, con la legge sull'aborto, che perfino già annidati e più sviluppati si possono comunque eliminare entro tre mesi? E' evidente che per rendere ragionevole la 40 di adesso si dovrà ritenere irragionevole la precedente! Ed è appunto questa la luce che noi antiabortisti speriamo che arrivi a tutte le menti, oltre che alla maggioranza parlamentare che sembra di averla percepita varando la 40).

Essendo umano il concepito, utilizzarlo in maniera da togliergli la vita per salvare altre vite è illecito. Si chiama omicidio.
Questo deve valere anche per una visuale laica che non crede né all'anima umana né allo spirito. Anzi, a maggior ragione che per chi ci crede, che, grazie a tale fede, non vede nella morte il male più assoluto che ci sia, come invece ce lo dovrebbe vedere il laico.
Per chi invece si pone problemi filosofici (che io penso tutti dovrebbero porsi ma tant'è) e osserva che non possiamo essere certi del momento dell'animazione e quindi non sappiamo se abbiamo a che fare con un uomo/persona o no, deve valere la legge del tuziorismo (della scelta più protettiva, che è quella di non ucciderlo).

Solo se sapessimo (e non solo immaginiamo o speriamo) ma sapessimo, e per esigere che altri ci seguano dimostrassimo, che l'embrione non è umano, e perciò è bestiola almeno fino ad un certo momento dello sviluppo (cosa che nessuno può invece determinare) solo allora avremmo diritto di disporne per il bene altrui. Altrimenti disponendone "come se", nella incertezza del fatto, commetteremmo comunque un'ingiustizia, che pur motivata (e faccio finta che non vi sia dietro lo sporco interesse commerciale di enti lucrativi) da intenzioni pietose, non è eticamente accettabile. Pesa di più un bambino ucciso che 100 adulti che muoiono da sé.

E questo vale indipendentemente dalla (immagino reale) possibilità che in un futuro anche le cellule staminali embrionali avranno la loro efficacia terapeutica come l'hanno adesso quelle tratte da adulti; e vale indipendentemente dallo intuire o meno le conseguenze apocalittiche di una stura a questo principio etico che riduce l'uomo a un oggetto.

E non sto parlando per fede. Se parlassi per fede tirerei in ballo le minacce divine. Cosa che non ho mai fatto in questa discussione.
Caramente
Bery
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* Io credo di aver dato prova di non ragionare per interessi di... partito. Ho spesso criticato la mia Chiesa laddove ho visto delle storture e deficienze. Ma sono così libero da poter ammettere che una bonifica dell'agro pontino è stata una cosa buona anche se è stata fatta sotto una dittatura. Ero libero, da cattolico (che stupidamente alcuni ritenevano democratico cristiano) di accogliere la costruzione di un sottopassaggio pedonale promosso dai rossi, laddove altri cretini lo hanno boicottato perché lo volevano colorato dei propri colori. Così, insieme al Cardinal Biffi, posso considerarmi sicuramente (ma nel senso che non parteggio per una casta ma per una visione di famiglia) anticlericale, pur essendo figlio devoto della Chiesa.
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est modus in rebus
08/06/2005 15:00
 
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Carissimo Berescitte

Le leggi i parlamentari giuristi (oltre che per interessi di partito, cosa orribile!*) le fanno tenendo conto delle informazioni che ricevono dal mondo scientifico. E con quelle informazioni decidono.



Non penso... non hanno tenuto conto della pratica clinica che è quella che ragionevolmente indica come comportarsi per evitare complicanze.


Hanno deciso per la legge 40 come miglioramento della situazione libertaria precedente



Per me è di gran lunga peggiorativa della pratica clinica. Prima non c'era legge ma c'erano le norme e le indicazioni per esempio della Europen Society of Human Reprodution end Embriology (Eshre) la quale si è espressa per il caso italiano con grande preoccupazione dichiarando "la legge italiana non tiene conto dei dati scientifici e si rivelerà disastrosa per le coppie infertili e per le cliniche di fecondazione assistita"


Ma bocciarla con un referendum senza averle neanche fatto fare il rodaggio è chiaramente tendenzioso.



Non sono d'accordo. Molti che la avevano favorita ora stanno facendo un passo indietro, forse, si rendono contro che non sta incontrando la naturale evoluzione della società che chiede di avere accesso alle metodiche ormai consolidate da anni sulla procreazione assistita come negli altri paesi europei.


Ogni essere concepito da donna è umano e gli devono essere riconosciuti i diritti che si riconoscono a te e a me.



Qui ci sarebbe molto da dire, ma non mi occupo di etica nè di biologia, ma sopratutto non mi piace imporre la mia morale agli altri nè mi sento responsabile sugli altri tanto da limitarne le scelte consapevoli e libere.
Ognuno deve di fronte a Dio essere libero di esprimere liberamente la propria coscienza in una questione così delicata. La coppia se ritiene di fare un omicidio non si sottoporrà al trattamento visto che questi sono i rischi per la propria coscienza.
Alla prossima
Valentino
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nemorino60
http://www.vasodipandora.org
08/06/2005 16:30
 
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Come si vede sono le fonti di informazione che ci dividono. Speriamo di poter accedere in futuro a una fonte attendibile; di quelle non smentibili se non attraverso spudorate e inefficaci menzogne e non con il paludamento autorevole, anche se forse erroneo ma incosapevolmente, della scientificità clinica.

Per quanto riguarda il discorso etico, lo tratterò con piacere (anche allargandolo a una visuale di principio e perciò generalizzabile) perché diversamente da come dici...

>Qui ci sarebbe molto da dire, ma non mi occupo di etica nè di biologia, ma sopratutto non mi piace imporre la mia morale agli altri nè mi sento responsabile sugli altri tanto da limitarne le scelte consapevoli e libere.

... io non credo che sull'etica che riguarda l'aborto si dia adito a dubbio etico. La norma che non si può uccidere un essere umano innocente per nessun motivo al mondo non è passibile di smentita alcuna e non è una norma cattolica. Così che non si dà luogo, in questo caso (ma potrei anche alludere alla droga, al fascismo, al genocidio, alle evidenze etiche fondamentali...) non si dà luogo ad etiche soggettive perché è una norma non soggettivizzabile né negabile. Cioè chi la nega sbaglia: o sbaglia perché non ci arriva e va educato ed istruito, o sbaglia per calcolo e cattiveria allora va fermato. Uno stato democratico deve dare a chiunque il diritto di parola ma sempre con certi limiti. Quando questo diritto trasborda nel falso che danneggia (come accadde a quella grammatica greca sbagliata) lo Stato ha il diritto e il dovere di impedirlo (infatti fu ritirata d'autorità dalla circolazione).

Insomma quando un'etica coglie l'oggettività del bene e del male, non solo si può, ma si deve costringere chi non vuole starci a rispettarla. Lo Stato si regola così con i reati, no?
Ciao
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est modus in rebus
09/06/2005 00:38
 
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Perbacco, cosa leggo:
menzogne, bugiardi ecc..ecc..

Bene vediamo una "sicura" menzogna.
Il "Comitato Scienza e Vita" voluto dalla Conferenza Episcopale Italiana, nel documento distribuito nelle PARROCCHIE scrive come ho già riportato che:
"...nonostante la scienza e il buon senso affermino che l'embrione fin dal concepimento è già un essere umano"

Questo Comitato non dichiara che "UNA" parte della scienza afferma, o che molti scienziati affermano, o che la scienza è divisa su questo tema. No, dice, "LA SCIENZA".
Ma una parte della scienza smentisce, chi, vuole fare uno spot pubblicitario come in questo caso usando: l'inganno? la menzogna? la bugia?
Dalla stampa di mercoledì 8 giugno si apprende che i premi Nobel Dulbecco e Montalcini guidano un gruppo di scienziati europei ad invitare a votare in Italia quattro SI al referendum.
"Sono le migliori menti scientifiche a scendere in campo. E tra gli atenei di appartenenza spiccano i centri di ricerca più prestigiosi. Cambridge,Edinburgo, Lund, Bonn, Madrid, e Zurigo, il Pasteur di Parigi, il Cnr francese e l'Istituto europeo sulle ricerche sul cervello "Ebri)
Nel documento sottoscritto dai più autorevoli scienziati di questi centri di ricerca viene scritto:
"Compito degli scienziati è studiare le cellule staminali embrionali e adulte, con rigore metodologico e senza pregiudizi.....è irresponsabile abbandonare prematuramente una delle più promettenti prospettive per il progresso della biomedicina".
Scrivono gli scienziati:
"Le cellule staminali embrionali umane (derivate dalla blastocisti) hanno enormi potenzialità a beneficio delle persone colpite da malattie degenerative.....Quste cellule sono dotate di proprietà uniche di proliferazione e differenziamento, che le rendono particolarmente adatte per capire i meccanismi patogenetici delle malattie, per sperimentare farmaci e per le srategie di sostituzione cellulare"
La premio Nobel Montalcini ha affermato che l'embrione è ancora:
"un ammasso di poche cellule privo della linea cerebrale che dà la possibilità di vita umana"

Quindi tornando al Comitato della Conferenza Episcopale Italiana "Scienza e Vita", si desume che...ha raccontato una bella, menzogna, sapendo di mentire spudoratamente considerando che la posizioni riguardo alle cellule staminali embrionali di questi scienziati era nota da tempo.
Forse hanno considerato che i pii e ferventi frequentatori delle chiese domenicali sono...distratti.

Ciao
Maurizio



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