Scritto da: cinuzza 07/03/2005 8.47
Caro Rosario, ti ringrazio del consiglio.
Ma non è tanto semplice...anche per me sarebbe una bella cosa, e ci ho pure pensato.
Ma sono giunta alla conclusione, che farei solo quello che lui vuole e che la sua famiglia vuole.
Io vorrei che fosse lui a farsi coraggio e ad uscire da quella situazione.
Grazie
Mi sembra di capire che tu parti comunque dal presupposto che lui abbia iniziato a studiare sotto la spinta di una qualche pressione, quindi dici che deve trovare il coraggio di uscirne, insomma una specie di scelta tra te e loro.. Ma sei sicura che sia così? E se nn fosse così?
Se nella sua famiglia nn ci sono TdG, ma madre e sorella simpatizzanti non battezzati, nn vedo motivi di costrizione o pressione psicologica tale da fargli iniziare uno studio biblico controvoglia. Non è facile uscire da una situazione dove è entrato spontaneamente, anzi forse il periodo dello studio biblico è il più delicato, una sorta di innamoramento che fa vedere solo i pregi della WTS. E anche l'allontanamento delle persone del mondo che storcono il naso sapendo che si inizia uno studio biblico è calcolato. E' una delle prime cose che mi sono sentita dire quando iniziai a studiare con loro...
"vedrai che quando quelli che ti circondano sapranno che studi con noi, cercheranno di dissuaderti, ma tu nn ascoltarli perchè .. bla bla.."
Sono d'accordo con Rosario, e dopo l'adunanza farei di più... inizierei uno studio biblico. Per avere modo di poter approfondire -con lui- questi argomenti, con qualche piccola critica buttata di tanto in tanto su un aspetto che nn convince...
Ci vuole molta molta molta pazienza.
Saluti
A.M
«C'è chi ti pesta un piede e chiede scusa... c'è chi ti calpesta il cuore e non se ne accorge nemmeno...»