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Qual è la sorte degli empi?

Ultimo Aggiornamento: 25/04/2005 20:33
16/03/2005 17:18
 
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Achille, io non ho detto che tu sei bugiardo. Ma io non ti conosco, quindi ripeto, perchè dovrei prendere per buono quello che dici tu?? Il discorso dell'acqua che viene venduta posso benissimo applicarlo nei tuoi confronti e viceversa. Poi mi hai detto che le risposte ricevute sul forum dei tdg sono "capziose" (sul vocabolario: ingannevoli). Quindi in parole povere mi pare di capire che secondo te i bugiardi sono loro e non te....e perchè io dovrei credere questo, scusami? Non posso pensare che tu sia uno che siccome odia il geovismo cerca in tutte le maniere di allontnare le persone da esso? Poi questa frase: anche se il mio sito avesse lo scopo di dimostrare che la WTS è una falsa religione non ci sarebbe nietne di strano...beh, io la trovo decisamente triste!
Cmq, chiudo il discorso dicendo: d'ora in avanti verificherò le cose di mia persone, e vedremo chi ha ragione! Se avrai ragione tu, verrò qua e ti dirò: caro Achille, avevi ragione!
16/03/2005 17:39
 
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Scritto da: Doriangray84:

Achille, io non ho detto che tu sei bugiardo. Ma io non ti conosco, quindi ripeto, perchè dovrei prendere per buono quello che dici tu??

Cerchiamo di non cambiare le parole: tu hai scritto che molte cose che sono scritte nel sito non sono vere. Questo significa che sono false. Ora se qualcuno proferisce cose false è un bugiardo. Ergo tu mi hai dato del bugiardo.

Anche ora comunque dimostri di non aver letto quello che ti ho scritto.
Dicevi fra l'altro che a te non risulta che i TdG manifestino odio verso gli ex membri.
Ti ho fatto notare che nessuno in questo forum o nel sito infotdgeova ha mai detto che i TdG odiano gli ex membri in generale, ma che la WTS insegna esplicitamente che sono gli "apostati" che devono essere odiati. Ti ho anche segnalato il link della discussione dove viene citata una pubblicazione della WTS in cui vengono riportate queste affermazioni.
Non hai letto nulla e continui a ripetere che non mi credi...
Ma non devi credere a me, basta solo che tu faccia lo spforzo di leggere quello che i TdG hanno scritto:
www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=932

Ho aperto comunque una nuova discussione:
www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=942
visto che qui siamo fuori tema.

Ti chedo cortesemente di rispondere in quel nuovo 3D, di rimanere nel tema, senza divagare, e di rispondere alle domande che ti ho fatto in merito alle falsità che avrei proferite sugli "argomenti secondari" sport, barba e scacchi.

A presto
Achille
20/03/2005 18:13
 
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Il giudizio finale
berescitte ha scritto

:...Perciò al tuo problema ove ti chiedi...
>E se invece non saranno ritenuti fedeli? Dovranno accontentarsi forse della vita terrena, venendo resuscitati fra gli "ingiusti"? (cfr. Atti 24:15).
Ma la vita terrena, secondo la WTS, non è una speranza di serie B.
Quindi che ne sarà degli "unti" giudicati infedeli? Non verranno semplicemente risorti?
Rispondo che...
Gli unti che vengono trovati infedeli alla loro vocazione, sono semplicemente cancellati dalla possibilità di ogni risurrezione.

Ma è proprio questo che trovo strano ed incoerente. Nel caso degli "unti", o essi sono assolutamente approvati e fedeli, oppure sono assolutamente disapprovati ed infedeli. Non ci sono vie di mezzo. O la vita immortale o la morte eterna.
Russell era più equilibrato sotto questo aspetto, infatti egli pensava che oltre ai 144.000 vi sarebbe stata anche una "grande moltitudine" di persone che avrebbero ricevuto la vita celeste. Questa "seconda classe celeste" sarebbe stata composta da cristiani fedeli, ma però meno fedeli dei 144.000 e così la loro posizione in cielo sarebbe stata ad un livello meno elevato di quella dei 144.000. Ecco come la WTS ha spiegato la cosa:
Secondo l’interpretazione di alcuni commentatori del mondo, questa grande folla sarebbe formata dai non giudei convertiti al cristianesimo o dai martiri cristiani diretti in cielo. Nel passato anche gli Studenti Biblici pensavano che si trattasse di una classe celeste secondaria, come si legge nel volume I degli Studi sulle Scritture, intitolato Il Divin Piano delle Età (pubblicato in inglese nel 1886; ed. italiana del 1904): “[Questa classe] perde il premio del trono e della natura divina, ma perverrà finalmente al nascimento dell’essere spirituale d’un ordine inferiore alla natura divina. Vero è che sono dei credenti consacrati, ma essi sono a tal segno invasi dallo spirito mondano che si scordano di dare la loro vita in sacrifizio”. E ancora nel 1930, nel libro Luce, volume I, veniva espresso questo pensiero: “Coloro che formano la grande folla non rispondono all’invito di diventar zelanti testimoni del Signore”. Erano descritti come un gruppo che si autogiustificava, il quale aveva una certa conoscenza della verità, ma faceva poco per predicarla. Dovevano andare in cielo come classe secondaria che non avrebbe regnato insieme a Cristo» (Rivelazione: il suo grande culmine è vicino!, p.120).
Tornando comunque al giudizio di cui parla Paolo in 2 Corinti 5:10 - "Poiché dobbiamo tutti essere resi manifesti dinanzi al tribunale del Cristo, affinché ciascuno riceva il suo giudizio per le cose fatte mediante il corpo, secondo le cose che ha praticato, sia cosa buona che vile" - si deve quindi concludere che i cosiddetti unti (144.000)vengono "resi manifesti" dinanzi al Giudice celeste nel momento in cui Dio decide se risuscitarli o meno. Quindi la loro possibilità di ricevere o la vita immortale o la morte eterna si decide adesso, nella loro vita attuale. Non vi sarà nessuna ulteriore possibilità di avere un altro giudizio.
Invece, per quanto riguarda le "altre pecore", cioè coloro che secondo i TdG dovranno vivere sulla terra, il loro giudizio si baserà non su quello che hanno fatto nell'attuale vita ma su quello che faranno dopo la resurrezione.
Come dicevo però, non c'è nessuna indicazione nella Bibbia che vi debbano essere due tipologie di giudizio, una che tiene conto esclusivamente delle azioni compiute nella vita attuale ed un'altra che terrà conto di quello che si farà dopo la resurrezione.

Ecco come la WTS spiega la questione, parlando di quello che avverrà nel "giorno del giudizio":
Contrariamente all’opinione comune, egli non giudicherà le persone in base ai loro peccati passati, molti dei quali commessi forse per ignoranza. La Bibbia spiega che alla morte l’individuo è prosciolto o assolto da tutti i peccati commessi. Essa dice: "Colui che è morto è stato assolto dal suo peccato". (Romani 6:7) Questo significa che i risuscitati saranno giudicati in base a quello che faranno durante il Giorno del Giudizio, non a quello che hanno fatto prima di morire». (pe cap. 21 p. 175).
Abbiamo però visto che Romani 6:7 non insegna affatto che la morte assolve dai peccati. Di conseguenza la conclusione della WTS che il giudizio si baserà su quello che verrà fatto dopo la resurrezione è completamente priva di fondamento nella Scrittura.

Cito ancora alcuni passi in cui si afferma che sono le opere attuali che determineranno l'esito del nostro giudizio:

- Giov. 528, 29 Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio.

- Matteo 16:27: Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua.

- Romani 2:6-10: Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità; ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all'ingiustizia. tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male; sul Giudeo prima e poi sul Greco; ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene; al Giudeo prima e poi al Greco.

- Romani 14:10-12 Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio; infatti sta scritto: «Come è vero che vivo», dice il Signore, «ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio».
Quindi ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio.

- Apocalisse 2:23 Metterò anche a morte i suoi figli; e tutte le chiese conosceranno che io sono colui che scruta le reni e i cuori, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere.

- Apocalisse 22:12 «Ecco, sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere.

Che dire quindi delle seguenti parole della WTS?
Nella sua visione Giovanni vide come saranno giudicati. "E dei rotoli furono aperti", scrisse. "E i morti furono giudicati dalle cose scritte nei rotoli secondo le loro opere. E il mare diede i morti che erano in esso, e la morte e l’Ades diedero i morti che erano in essi, e furono giudicati individualmente secondo le loro opere". — Rivelazione 20:12, 13. 17 Cosa sono i "rotoli" che vengono aperti e in base ai quali sono giudicati sia i "morti" che i "vivi"? Evidentemente saranno qualcosa in aggiunta all’attuale Sacra Bibbia. Saranno scritti o libri ispirati contenenti leggi e istruzioni di Geova. Leggendoli, tutti gli abitanti della terra potranno conoscere la volontà di Dio. Quindi sulla terra ognuno sarà giudicato in base alle leggi e alle istruzioni contenute in questi "rotoli". Chi ubbidirà alle cose in essi scritte riceverà i benefici del sacrificio di riscatto di Cristo e progredirà gradualmente fino alla perfezione umana. (pe cap. 21 p. 181).
Quell'"evidentemente" fa comprendere quanto deboli siano le argomentazioni del CD. Ma dove è scritto che i "rotoli" saranno dei nuovi libri che verranno aggiunti all'attuale Bibbia? I TdG spesso usano l'espressione "nuovi rotoli", tuttavia la Bibbia parla semplicemente di "rotoli" (o libri), senza dire che si tratta di nuovi scritti:

«Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco. (Apoc. 20:11-15, Cei).

In questo brano si parla del "libro della vita". Ci sono altri passi nelle Scritture in cui si menziona questo simbolico libro che rappresenta il giudizio favorevole di Dio:

- Salmi 69:28 Siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti fra i giusti

- Daniele 12:1 In quel tempo sorgerà Michele, il grande capo, il difensore dei figli del tuo popolo; vi sarà un tempo di angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; cioè, tutti quelli che saranno trovati iscritti nel libro.

- Filippesi 4:3 Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita.

Che cosa sono invece i rotoli (o libri) che vengono aperti durante il "giorno del giudizio".
La semplice lettura del brano lascia chiaramente intendere che si tratta di "libri" in cui sono registrate le opere compiute dai risuscitati durante la loro vita.
"I morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere".
Se accostiamo queste parole a quelle di Gesù in Giov. 5:28, 29, tale conclusione appare ancora più chiara: «Tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio».
Verremo quindi giudicati in base alle azioni che compiamo ora, azioni che vengono simbolicamente scritte in quei "rotoli" o libri che saranno aperti durante il giorno del giudizio.

Gli attuali intendimenti della WTS quindi, oltre a non essere in armonia con la Scrittura, sono in contrasto anche con quello che i cristiani di tutti i tempi hanno sempre in merito al "Giudizio Universale".

- Matteo 25:31-46: Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli della sua destra: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?" E il re risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me". Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli! Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; fui straniero e non m'accoglieste; nudo e non mi vestiste; malato e in prigione, e non mi visitaste". Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione, e non ti abbiamo assistito?" Allora risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me". Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna.

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 20/03/2005 18.21]

21/03/2005 23:17
 
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Se vi può interessare, ho messo un mio post che riguarda l'argomento in questione nel titolo.

Siccome alcuni TdG, mi hanno scritto nel privato, per non turbarli, vorrei lasciargli l'opportunità di non leggere direttamente quì il contenuto, che magari li scandalizzerebbe o li turberebbe.

Per tutti gli altri che invece hanno la mente aperta e non hanno timore di rimanere influenzati dalle mie scoperte.... accomodatevi pure linkando appunto la parola: Condizionamento!
22/03/2005 06:11
 
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Scritto da: Sonnyp 21/03/2005 23.17
Se vi può interessare, ho messo un mio post che riguarda l'argomento in questione nel titolo.

Siccome alcuni TdG, mi hanno scritto nel privato, per non turbarli, vorrei lasciargli l'opportunità di non leggere direttamente quì il contenuto, che magari li scandalizzerebbe o li turberebbe.

Per tutti gli altri che invece hanno la mente aperta e non hanno timore di rimanere influenzati dalle mie scoperte.... accomodatevi pure linkando appunto la parola: Condizionamento!

Dato che si è discusso dello stesso argomento in questo 3D, ho spostato qui il tuo intervento.

Saluti
Achille
12/04/2005 18:37
 
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I libri che verranno aperti

Scritto da: Achille Lorenzi 20/03/2005 18.13....Che cosa sono invece i rotoli (o libri) che vengono aperti durante il "giorno del giudizio".
La semplice lettura del brano lascia chiaramente intendere che si tratta di "libri" in cui sono registrate le opere compiute dai risuscitati durante la loro vita.
"I morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere".
Se accostiamo queste parole a quelle di Gesù in Giov. 5:28, 29, tale conclusione appare ancora più chiara: «Tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio».
Verremo quindi giudicati in base alle azioni che compiamo ora, azioni che vengono simbolicamente scritte in quei "rotoli" o libri che saranno aperti durante il giorno del giudizio.

Gli attuali intendimenti della WTS quindi, oltre a non essere in armonia con la Scrittura, sono in contrasto anche con quello che i cristiani di tutti i tempi hanno sempre in merito al "Giudizio Universale".

In Daniele cap. 7 viene descritto un giudizio in termini molto simili a quello di Apoc. 20. Cito dalla versione della CEI:

9 Io continuavo a guardare,
quand'ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
10 Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
11 Continuai a guardare a causa delle parole superbe che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare sul fuoco.
12 Alle altre bestie fu tolto il potere e fu loro concesso di prolungare la vita fino a un termine stabilito di tempo.

In Apocalisse 20 si legge:

11 Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé. 12 Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. 13 Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. 14 Poi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. 15 E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.

Anche qui si parla di troni;
di Dio seduto sul trono per giudicare;
e di giudizio eseguito tramite il fuoco.
E si menzionano dei libri (o rotoli) che vengono aperti.

Il giudizio di Dio viene quindi paragonato a quello di una Corte Suprema: «La corte sedette e i libri furono aperti» (Dan. 7:10).
Il giudizio contro la "bestia" ed il suo "corno" - che simboleggiano governanti e nazioni - viene emesso in base all'esame di ciò che è riportato in quei "libri".

Notate come spiega la WTS il vs. 10 di Dan. 7:
«Dopo aver descritto le quattro bestie, Daniele volge lo sguardo dalla quarta bestia a una scena in cielo. Vede l’Antico di Giorni sedersi come Giudice sul suo splendente trono. L’Antico di Giorni altri non è che Geova Dio. (Salmo 90:2) Mentre la Corte celeste prende posto, Daniele vede ‘aprire dei libri’. (Daniele 7:9, 10) Dal momento che la sua esistenza si estende all’infinito nel passato, Geova conosce tutta la storia umana come se fosse scritta in un libro. Ha osservato tutte e quattro le bestie simboliche e può emettere un giudizio su di esse per conoscenza diretta». (dp cap. 9 p. 144).

Quindi i libri che vengono aperti contengono la storia umana, la storia passata, che Dio conosce come se fosse scritta in un libro.

E la stessa cosa si può dire dei "rotoli" o libri di cui si parla in Apocalisse 20:12: quei "libri" contengono la storia passata di tutti coloro che sono vissuti, i quali verranno quindi giudicati secondo le opere compiute durante la loro attuale vita.

L'idea che i "rotoli" contengano rivelazioni future, nuove leggi, in base alla quali i risorti saranno giudicati, è quindi estranea sia all'immediato contesto, sia a quello che si legge in altri punti della Scrittura, come il passo di Daniele che abbiamo considerato.

Qui si nota in maniera molto evidente la "disinvoltura" esegetica della WTS: in un caso i "libri" si riferiscono alla storia passata; in un altro, molto simile sia nel linguaggio che nel contesto, si attribuisce a questi "libri" il significato di rivelazioni future, contraddicendo e stravolgendo completamente il concetto stesso di "giudizio universale", così come è stato inteso dai cristiani di tutti i tempi.

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 12/04/2005 18.38]

23/04/2005 18:31
 
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Pecore e capri
- Matteo 25:31-46: Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli della sua destra: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?" E il re risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me". Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli! Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; fui straniero e non m'accoglieste; nudo e non mi vestiste; malato e in prigione, e non mi visitaste". Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione, e non ti abbiamo assistito?" Allora risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me". Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna.

I TdG hanno spiegato per molti anni che questa parabola si adempiva dopo il 1914. A partire da quell'anno, il Signore Gesù avrebbe separato le persone in due classi: le pecore ed i capri.

Ecco alcune citazioni da pubblicazioni della WTS che riportavano questo 'intendimento':
*** kc cap. 16 pp. 153-154 "Una grande folla" acclama il Re ***

Che le "altre pecore" siano prevalenti al "termine del sistema di cose" è mostrato dall’illustrazione con cui Gesù conclude la sua profezia sul "segno" della sua presenza. (Matteo 24:3) Egli dice:
"Quando il Figlio dell’uomo sarà venuto nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono. E tutte le nazioni saranno radunate dinanzi a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. E metterà le pecore alla sua destra, ma i capri alla sua sinistra". (Matteo 25:31-33).
Poiché il glorioso Re e i suoi angeli sono invisibili agli occhi umani, in che modo adempie egli l’opera di separazione? ... Il Re giudica le persone secondo come rispondono ai suoi "fratelli" e al messaggio del regno che proclamano. Ciò che essi fanno ai suoi "fratelli" lo considera come fatto a lui stesso. Quelli che ricevono i "fratelli" del Re in maniera ospitale hanno la prospettiva di ottenere una benedizione. Sei uno di questi? Certo, devi tenere una condotta coerente, accettando il messaggio del regno con tutto il cuore e divenendo un servitore di Geova dedicato e battezzato...

*** w84 15/5 pp. 26-27 Abbondate nella speranza! ***

Il "segno" profetico di cui Gesù parlò al termine del suo ministero terreno si adempie ora in modo rimarchevole. Gesù siede sul suo glorioso trono celeste, da dove giudica le nazioni della terra e separa le persone "come un pastore separa le pecore dai capri". Questo avviene in base a come esse reagiscono al messaggio del Regno proclamato dai "fratelli" di Cristo, gli unti testimoni di Geova che ancora servono Dio qui sulla terra. (Matt. 24:3-14; 25:31-40, 46).
I TdG quindi credevano di essere gli strumenti visibili per mezzo dei quali il Signore, "venuto nella sua gloria" nel 1914, separava l'umanità in due classi.

Ci sarebbe quindi stato un "giudizio" preliminare ad Armaghedon, prima del "giudizio universale" di cui parla Apocalisse cap. 20. Le persone sarebbero state giudicate in base a come trattavano i testimoni di Geova: se accettavano il loro messaggio, sarebbero diventati "pecore". Rifiutandolo si sarebbero dimostrati "capri". Ecco come la cosa veniva spiegata nel libro "Potete vivere" (ed 1982), p. 183:
L’ATTUALE GIORNO DI GIUDIZIO

La Bibbia ci dà quindi informazioni su quanto accadrà da qui a mille anni. E mostra che non c’è alcuna ragione di temere il futuro. Ma la domanda è: Ci sarete per godere le buone cose che Geova Dio ha in serbo per voi? Questo dipenderà dal sopravvivere a un precedente giorno di giudizio, l’attuale "giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi". — 2 Pietro 3:7.

Sì, da che Cristo è tornato e si è seduto sul suo trono celeste, tutta l’umanità è sotto giudizio. L’attuale ‘giorno di giudizio’ precede il millenario Giorno del Giudizio. Nel giudizio in corso le persone vengono divise in "capri" alla sinistra di Cristo e in "pecore" alla sua destra. I "capri" saranno distrutti per non aver aiutato gli unti "fratelli" di Cristo nel loro servizio a Dio. Col tempo questi "capri" si dimostrano peccatori impenitenti, malvagi, incalliti nelle loro ingiuste vie. Le "pecore", invece, saranno benedette con la vita sotto il dominio del Regno per aver sostenuto in ogni senso i "fratelli" di Cristo. — Matteo 25:31-46.
Quindi il giudizio descritto in Matteo 25:31-36 era considerato diverso dal giudizio menzionato in Apocalisse 20.

Poi, l'intendimento cambiò. Ecco, infatti, cosa venne scritto nella Torre di Guardia del 15/10/95, pp.22-23 (il grassetto è mio):
Questa parabola si riferisce forse a quando Gesù si sedette col potere regale nel 1914, come abbiamo pensato per molto tempo? ... La parabola descrive invece il tempo in cui Gesù giudicherà le persone di "tutte le nazioni" che saranno allora in vita e sulle quali la sua sentenza verrà eseguita. In altre parole, la parabola addita il tempo futuro in cui il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria. Egli si sederà per giudicare le persone allora in vita. ... Perciò questo significa che quanto si legge in Matteo 25:31 circa il fatto che Gesù ‘si sederà sul suo glorioso trono’ per giudicare si riferisce al tempo futuro in cui questo Re potente si sederà per pronunciare ed eseguire il giudizio sulle nazioni. Sì, la scena del giudizio da parte di Gesù descritta in Matteo 25:31-33, 46 è rapportabile a quella di Daniele capitolo 7, dove il Re regnante, l’Antico di Giorni, si sedette per agire in qualità di Giudice. Questo intendimento della parabola delle pecore e dei capri indica che il giudizio delle pecore e dei capri è futuro. Avrà luogo dopo che "la tribolazione" menzionata in Matteo 24:29, 30 sarà scoppiata e il Figlio dell’uomo ‘sarà arrivato nella sua gloria’. (Confronta Marco 13:24-26). Allora, con l’intero sistema malvagio giunto alla sua fine, Gesù terrà udienza, emetterà il giudizio e lo eseguirà. — Giovanni 5:30; 2 Tessalonicesi 1:7-10.
Naturalmente se qualcuno avesse osato mettere in dubbio il precedente 'intendimento' sarebbe stato disassociato per apostasia. Eppure non ci voleva una grande perspicacia per rendersi conto che nel 1914 non c'è stato alcun ritorno glorioso di Cristo accompagnato dai suoi angeli per giudicare il mondo. E non ci voleva molta perspicacia per rendersi conto anche dell'enorme presunzione insita nell'idea che Cristo separasse le persone in pecore e capri a seconda di come reagivano alla predicazione compiuta dai TdG.

Notate comunque come nel recente nuovo intendimento il giudizio di Matteo 25 venga messo in relazione a quello di Daniele cap. 7: «Sì, la scena del giudizio da parte di Gesù descritta in Matteo 25:31-33, 46 è rapportabile a quella di Daniele capitolo 7, dove il Re regnante, l’Antico di Giorni, si sedette per agire in qualità di Giudice».

E perché non dovrebbe essere rapportabile anche con quello di Apocalisse 20, che è molto simile, come si diceva nel messaggio precedente, nei termini e nelle immagini usate? In entrambi i brani si parla del Giudizio Universale. E la stessa cosa si può dire del giudizio descritto in Matteo 25. Non c'è nessun "attuale giorno del giudizio", distinto da un altro "giorno del giudizio" futuro. Da nessuna parte nella Scrittura di parla di due "giorni del giudizio".

In base a che cosa Gesù quindi giudicherà il mondo? In base alle azioni future (come insegna la WTS), o a quelle passate, come hanno sempre creduto i cristiani di tutti i tempi? La parabola di Matteo 25 è estremamente chiara: sara in base alle azioni passate (il fatto che abbiano fatto o meno del bene) che verrà decisa la sorte eterna di coloro che verranno giudicati da Cristo.

Anche questo brano quindi si collega al resto delle scritture che mostrano come le persone saranno giudicate in base alle opere compiute nell'attuale vita e non, come insegna la WTS, in base a quello che faranno dopo essere state risuscitate.

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 23/04/2005 18.39]

23/04/2005 20:06
 
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Qual è la sorte degli empi?
Notate comunque come nel recente nuovo intendimento il giudizio di Matteo 25 venga messo in relazione a quello di Daniele cap. 7: «Sì, la scena del giudizio da parte di Gesù descritta in Matteo 25:31-33, 46 è rapportabile a quella di Daniele capitolo 7, dove il Re regnante, l’Antico di Giorni, si sedette per agire in qualità di Giudice».


Leggendo queste righe mi è sorta una domanda:chi è il Re regnante,l'Antico dei Giorni che agisce in qualità di Giudice? In Matteo 25:31-33,46 non dice che è Gesù il Giudice?:Sm23
Grazie

Giuseppe:
24/04/2005 08:38
 
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Scritto da: Pino53 23/04/2005 20.06...Leggendo queste righe mi è sorta una domanda:chi è il Re regnante,l'Antico dei Giorni che agisce in qualità di Giudice? In Matteo 25:31-33,46 non dice che è Gesù il Giudice?

Sì Giuseppe, in Matteo 25 il Giudice è ovviamente Gesù. In Daniele 7 l'"Antico dei Giorni" è invece Dio Padre. Tuttavia, come si legge nei Vengeli, il Padre ha affidato il giudizio al Figlio: «Il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio ... e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo» (Gv. 5:22, 27).

Ciao
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 24/04/2005 8.38]

25/04/2005 20:33
 
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Il giudizio dei TdG
Ho riassunto in una nuova pagina del sito questi interventi sul significato biblico del "giudizio universale", messo a confronto con gli insegnamenti della WTS:

http://www.infotdgeova.it/giudizio.htm

Saluti
Achille

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