Saul credeva alla vita dopo la morte????

1Sam28:7 TNM traduce
7 Infine Saul disse ai suoi servitori: “Cercatemi una donna che possieda uno spirito medianico, e certamente andrò da lei e la consulterò”. Quindi i suoi servitori gli dissero: “Ecco, c’è una donna che possiede uno spirito medianico a En-Dor”.

11 A ciò la donna disse: “Chi devo farti salire?” A ciò egli disse: “Fammi salire Samuele”

Parola del Signore, traduce:-
7Allora Saul disse ai suoi servi:
Cercate dove si trova una donna che interroga i morti e andrò a consultarla.
C'è una donna a Endor, gli risposero.

10 Chi devo far venire?
Samuele, rispose Saul

A) quà ci sarebbe da fare una trattazione sulla traduzione poiche la TNM fa intendere che la donna aveva uno spirito mediatico, mentre La Parola del Signore "una donna che interroga i morti" e la musica cambia.

B)Domanda conseguenziale, ma Saul credeva alla vita dopo la morte???
Altrimenti perchè chiede di Samuele morto???

Il mistero si infittisce.

Riflessioni???

Saluti

io non vedo nessun mistero.
Saul ci credeva, altrimenti non avrebbe "fatto salire" Samuele, caso mai avrebbe detto "materializzami uno spirito che rassomigli a samuele", ma scusa, che senso avrebbe? Ammettiamo che so che non esista un al di là, io vado da uno che penso abbia questi poteri (noncredo che nesuno li abbia , nè li abia mai avuti)e gli dico: fammi apparirelo sirito di samuele, che però so che non è samulele, perchè dopo la morte non c'è nulla.
Uno così andrebbefatto ricoverare per schizofrenia.

il significato è chiarissimo.

Ma se Saul ci credeva all'al di là, violava i comandamenti di Dio? E Dio lo sceglie per re?
Dio non gli toglie il regno per questo ma per altro motivo, non perchè ha consuulatto i morti. Io misteri non ne vedo. la crednza in un al di là anche nell'antico testamento era pacificamente accettata, anche se non era in nessun modo simile alla mentalità platonica, ed anche se , nei libri più antichi dell'antico testamento l'attenzione è posta sempre sulla volontà de Dio di farsi il popolo prescelto, e quindi sull'al di qua. ecco perchè ne parla poco.
Solo dopo i ritorno dall'esilio, le persone incominciano a porsi il problema della retribuzione individuale post mortem. ecco che appare il libro di Giobbe (per esempio) o il Qoelet.
Poi con Siracide e Sapienza, tutto appare in modo trasparente.

>caso mai avrebbe detto "materializzami uno spirito che rassomigli a samuele

Sono d'accordo con Enkidu, perché nel geovismo gli spiriti sono solo angeli e demoni. Gli angeli agiscono per volere di Dio e i demoni anche per volere degli uomini (chiedendone ovviamente il conto). Il caso della "pitonessa" sarebbe da configurarsi come contatto cogli spiriti demonici ai quali, conoscendone la potenza e il caratteraccio, ben difficilmente Saul avrebbe detto quelle parole come se fosse stato in ptere della pitonessa fare quanto egli voleva. Avrebbe di sicuro usato queste altre:
«Scusasse signò, ma considerati gli ammanicamente che voscenza ha con certi spiriti, non è che potrebbe gentilmente e dietro lauto compenso chiedere a qualcuno di essi che voglia materializzarsi al mio cospetto per rispondere a certe domande che vorrei fargli?»
L'iniziativa cioè di materializzazione non poteva essere né ottenuta a comando da parte della creatura umana né chiesta con l'arroganza del "fammi" come se lo spiritello interpellato lo si potesse costringere a tanta deferenza.