COME SOPRAVVIVERE QUANDO SI LASCIA IL GEOVISMO (3)
Ringrazio Berescitte per le sue pertinenti osservazioni e proseguo ....
Ciò di cui si ha maggiormente bisogno per guarire dalla “geovistite” è di esprimere un gran numero di sentimenti diversi: paura, rabbia, gelosia, depressione e delusione sono i più comuni. Chi, altruisticamente, si pone nella prospettiva di “sostenere” i Testimoni in uscita dal Movimento dovrebbe sempre tener presente che essi spesso sono portati a dire cose delle quali poi possono pentirsi, e alle quali talvolta non credono neanche nel momento stesso in cui le affermano. Questo comportamento, spesso, costituisce un tentativo di "mettere alla prova" la persona che sta cercando di aiutarli per essere sicuri di essere accettati incondizionatamente. Questi Testimoni provano molta rabbia "per tutti gli anni che hanno sprecato", per gli interessi familiari che hanno messo da parte aspettando Armaghedon, o per i figli che non hanno generato, o per gli studi che non hanno condotto a termine a causa delle direttive dell’Organizzazione. Queste verbalizzazioni sono normali, ma possono essere controproducenti nel senso che rimettono a fuoco continuamente la propria attenzione sul problema. E' necessario parlare di queste cose, ma spesso l'essere coinvolti in altre attività che abbiano un senso, è un diversivo necessario a far sì che il tempo - la più grande medicina - faccia il suo lavoro terapeutico.
Questo tempo può anche essere usato per un completo check-up fisico. Bisognerebbe essere particolarmente attenti ai propri livelli di glicemia, pressione sanguigna, livello del colesterolo, ecc., che traumi emotivi vanno spesso ad influenzare. Cambiare la propria dieta e vita sociale e migliorare anche piccoli aspetti della vita quotidiana sono tutte cose che aiutano.
geovologo
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Cordialmente
geovologo
Non è vero che chi non parla non ha nulla da dire: il silenzio è ricco di significati che spesso perdiamo perché prigionieri di una specie di ebbrezza della parola.