Scritto da: The Red baron 18/12/2004 10.51
Prima Conferenza Internazionale
METALLI E CERVELLO:
Dalla Neurochimica alla Neurodegenerazione
(Università di Padova: 20-23 Settembre 2000)
Il link che ho trovato, mi sembra molto autorevole ed evidenzia pericoli concreti.
In questo sito si parla dei rischi di accumulo nell'organismo di alluminio proveniente da diverse fonti, non solo quello che deriverebbe dall'utilizzo di utensili di alluminio.
Per quanto riguarda l'esposizione per via orale, vengono elencati 11 possibili fattori di rischio. Al punto 8 si legge:
«Si raccomanda di non cucinare o conservare cibi acidi (ad esempio cavolo acido, pomodoro, ecc.) in contenitori di alluminio. A questo proposito è stato dimostrato che la cottura in alluminio del cavolo acido determina elevate concentrazioni di alluminio sierico fino a 20 mg/L. ».
La cautela riguarderebbe solo la cottura di alcuni particolari cibi. Mi pare inoltre che questa pericolosità non riguardi la popolazione in generale ma solo alcune particolari categorie di persone.
Comunque la virulenta campagna anti-alluminio di Rutherford non era certo suffragata dalle (limitate) conoscenze scientifiche dell'epoca. La tossicità dell'alluminio è nota da più di un secolo, ma si parla di tossicità
in generale e non solo dell'uso di stoviglie e pentole fatte di questo metallo.
La questione tuttavia meriterebbbe di essere approfondita: se fosse vero infatti che l'uso di pentolame di alluminio presenta dei rischi effettivi per la salute, mi domando come mai non ne venga proibita la produzione e il commercio...
Ciao
Achille