Scritto da: non nobis... 07/12/2004 12.54
Credo che tutti (TdG e non) converrete con me che il sangue è vita (Genesi 9:4; ecc.), giusto? Allora riflettete su queste parole del Signore Gesù: “Nessuno ha amore più grande di colui che cede la propria vita per i suoi amici”. (Giovanni 15:13)
Personalmente vedo nella donazione di sangue l’esatta messa in pratica di questo versetto, e cioè donare un po’ della propria “vita” per il prossimo.
Chi può affermare il contrario?
N.B. La Torre di Guardia del 15/03/03 a pag. 5 cita il versetto di cui sopra e aggiunge: “Dovevano (i discepoli) essere disposti a sacrificare niente meno che la vita l’uno per l’altro e per altri ancora”. (parentesi e grassetto mio).
Non nobis
hai fatto una bella riflessione, ma a mio avviso un pò fuori dal contesto e ti spiegho subito perchè la penso così.
Non si può prendere la scrittura di Giovanni 15:13 che è in relazione con il cedere la vita per amore di un fratello, così come Gesù cedette la sua vita per noi e metterla in relazione con il sangue. Altrimenti potrei fare la stessa riflessione e dire:
Converrete tutti con me che Dio è nostro Padre, un Padre può essere considerato il nostro più grande amico, Dio quindi è anche nostro amico. Visto che per Dio il sangue è talmente sacro che non va usato per altri scopi, chi non accetta una trasfusione di sangue e cede la sua vita per il suo amico Dio, sta mettendo in pratica la scrittura di Giovanni 15:13 “Nessuno ha amore più grande di colui che cede la propria vita per i suoi amici”.
Una scrittura che a mio avviso si adatta bene in questo contesto invece è:
Matt. 16:25, 26 "Chi vuol salvare la sua anima la perderà; ma chi perde la sua anima per amor mio la troverà. Infatti, di quale beneficio sarà per un uomo se guadagna tutto il mondo ma perde l’anima sua? o che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?"
A presto
Seabiscui[Modificato da Seabiscuit 08/12/2004 11.39]