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Sangue e vita!

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2004 21:37
06/12/2004 17:52
 
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Ciao Sea.
In merito a quanto è scritto in Atti è bene ricordare che ci si trova in un contesto particolare.
Vi sono due categorie di persone, i giudei e i pagani, che si trovano insieme a convivere nella fede al Signore.
I problemi incontrati erano molteplici, ognuno di quelle categorie di persone erano abituate a "vite" completamente diverse (religiosità, circoncisione etc)
Per poter permettere loro una "prima" convivenza venivano imposti qui divieti citati, da ricordare, come hai fatto, non solo il divieto al sangue ma anche l'astenersi dalla carni etc.

Ma con il tempo, ed il consolidamento della dottrina, biblica, in merito alla Chiesa vengono realizzati nuovi "intendimenti".

Paolo scriverà, dopo qualche anno da gli eventi descritti in Atti, in questi termini:


La carne sacrificata agli idoli; limiti della libertà cristiana
1Co 10:19-33; Ro 14:13-23
1Corinzi 8:1 Quanto alle carni sacrificate agli idoli, sappiamo che tutti abbiamo conoscenza. La conoscenza gonfia, ma l'amore edifica.
Se qualcuno pensa di conoscere qualcosa, non sa ancora come si deve conoscere; ma se qualcuno ama Dio, è conosciuto da lui.
Quanto dunque al mangiar carni sacrificate agli idoli, sappiamo che l'idolo non è nulla nel mondo, e che non c'è che un Dio solo.
Poiché, sebbene vi siano cosiddetti dèi, sia in cielo sia in terra, come infatti ci sono molti dèi e signori, tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo.

Ma non in tutti è la conoscenza; anzi, alcuni, abituati finora all'idolo, mangiano di quella carne come se fosse una cosa sacrificata a un idolo; e la loro coscienza, essendo debole, ne è contaminata.
Ora non è un cibo che ci farà graditi a Dio; se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno; e se mangiamo non abbiamo nulla di più.
Ma badate che questo vostro diritto non diventi un inciampo per i deboli.
Perché se qualcuno vede te, che hai conoscenza, seduto a tavola in un tempio dedicato agli idoli, la sua coscienza, se egli è debole, non sarà tentata di mangiar carni sacrificate agli idoli?
Così, per la tua conoscenza, è danneggiato il debole, il fratello per il quale Cristo è morto.
Ora, peccando in tal modo contro i fratelli, ferendo la loro coscienza che è debole, voi peccate contro Cristo.
Perciò, se un cibo scandalizza mio fratello, non mangerò mai più carne, per non scandalizzare mio fratello. **********

E' interessante notare come dei divieti, assolutamente dogmatici nel VT tanto da meritare la morte per chi contravvenise, divengono in atti un consiglio e infine lasciati liberamente alla coscienza, dichiarando che l'eventuale rispetto avrebbe dovuto applicarsi per amore del fratello "debole".

Ciò non mi meraviglia d'altronde in più occasioni sono state effettuate dichiarazioni in merito ai precetti del V.T. ( sacrifici di animali non più graditi, sabati non più da rispettare etc). Tutto quessto, ombra delle cose che dovevano succedere, e dovranno ancora accadere, sono oggi semplicementi inutili. Infatti per essere graditi a Dio, in questo tempo, è scritto:
1Pietro 2:5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo.******

Infatti si legge nella Scrittura:
«Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa
e chiunque crede in essa non resterà confuso».

Giovanni 1:11 È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.

Giovanni 5:24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

Romani 5:8 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira.
Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione.********

Etc.

Caro amico, non vedi come di fronte a queste rivelazioni crolla tutto l'impianto fatto di precetti, del V.T. attuale, certo, e utile per farci comprendere di quanto imperfetti siamo e di quanto abbiamo avuto bisogno di Cristo, l'agnello senza difetto, il sacrificio accettevole a Dio, fatto per l'espiazioni dei peccati, una volte per tutte. Il resto è definito dall'apostolo Paolo "spazzatura".

Filippesi 3:2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare;
perché i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci vantiamo in Cristo Gesù, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne;
benché io avessi motivo di confidarmi anche nella carne. Se qualcun altro pensa di aver motivo di confidarsi nella carne, io posso farlo molto di più;
io, circonciso l'ottavo giorno, della razza d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo figlio d'Ebrei; quanto alla legge, fariseo; quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile.
Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo.
Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede.
Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte, per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti.

Caro amico quello che dobbiamo difendere a spada tratta non è la prorpia religione ma il messaggio d'amore del signore Gesù. Amore che lo ha portato a versare il Suo sangue per noi. Il sangue appunto, vita per vita. Non vedo quindi nel precetto esposto un divieto a fare quello che il Signore stesso ha fatto per noi, sangue per vita quindi.

Non più, non oggi.

Ti voglio bene, Alex.
_________________
Esortazioni rivolte a Timoteo
1Gv 4:1-3 (Cl 2:16-23; Tt 1:15-16) Ro 14:17
1Timoteo 4:1 Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, sviati dall'ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza.
Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie.
Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie; perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.
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