Togliamo prima qualche equivoco
Scritto da: Seabiscuit 08/11/2004 11.45
Di Stefano si legge: Atti 6:8
"Stefano intanto, pieno di grazia e di fortezza, faceva grandi prodigi e miracoli tra il popolo. "
Ma Maria fu benedetta, potrebbe dire qualcuno.
Sì, ma è interessante notare che anche Iael, una donna che visse al tempo dei giudici di Israele, fu considerata "benedetta fra le donne". (Giudici 5:24, CEI) Certo nessuno ne dedurrebbe che anche Iael fu assunta in cielo col corpo.
[Modificato da Seabiscuit 08/11/2004 13.09]
Il versetto di Atti 6,8 non può essere equiparato a Lc 1,28 perchè la costruzione grammaticale è diversa. In italiano possimao tradurre, è vero, in entrambi i casi con piena/pieno di grazia ma il greco Stefano viene definito "pleres charitas" mnetre Maria "kekarotomene". Sto citando dal Merk e non so cosa dice l' Interilneare ( che ho da qualche parte ma che al momento si è persa nella confusione del mio studio)ma mi pare di ricordare che faccia anch'essa la stessa distinzione. Quindi, considerando anche quello che è già stato detto sul "piena di grazia" in un altro forum, la definizione di "pieno di grazia" riferito a Stefano non può essere accostato al "piena di grazia" di Maria.
Allo stesso modo non può essere paragonata a Maria neppure Gaele ( o Iael. In quest'ultimo caso di gaele si dice "Sia benedetta fra le donne, Gaele" Si tratta semplicemente di una strofa di un canto di lode a Dio che, per mezzo di Gaele, ha punito un oppressore del popolo di Israele.
Ma il motivo per il quale Maria deve essere benedatta fra tutte le donne è strettamente legato a quel "kaire, kekaritomene" che la pone ben al di sopra di qualsiasi altra donna della Bibbia.