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Geova Dio d' ordine?

Ultimo Aggiornamento: 13/12/2004 19:28
15/10/2004 00:00
 
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Polymetis 11/10/2004 20.26

>>>>>Perché la Chiesa ha Chiesto scusa per Galileo? Per un semplice motivo, Galileo aveva ragione. Ma non è questo il problema, io sto parlando dei motivi della condanna. E’ stato condannato perché sosteneva l’eliocentrismo o per come lo sosteneva?
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I TdG, disassociano chi, insiste, a contrastare le “verità” del Corpo Direttivo. Hanno avuto dei maestri illustri.

Nel caso di Galileo, istrionico Polymetis, mi spiace che dal tuo cappello estrai uno scritto di Messori. Questo simpatico giornalista, ha una attendibilità storico-religiosa di scarso valore.
Ricordo un suo libro dove cercava di dimostrare storicamente avvenuto, il “miracolo” della Madonna, nel 1600, di un arto ricresciuto ad una donna perso in un incidente in campagna. O il suo intervento televisivo sulla sindone di Gesù dove disse che i primi che entrarono nel sepolcro videro le bende o fascie, ancora “gonfie” come che Gesù vi fosse ancora. Questo perchè la “sparizione” avvenne a seguito di una “esplosione nucleare” del suo corpo.

Ma tornando a Galileo, la posizione della “reprimenda” per il “modo” e non per il “contenuto” delle tesi da lui proposte è di chi, come te, si colloca nella parte clericale più a destra. I documenti ufficiali come gli esiti della commissione interdisciplinare voluta da questo Papa parlano diversamente. Il 31 ottobre 1992 alla fine delle indagini il card. Paul Poupard scrisse al Papa:
“ E’ in questa congiuntura storico-culturale, ben lontana dal nostro tempo, che i giudici di Galileo, incapaci di dissociare la fede da una cosmologia millenaria, credettero a torto che l’adozione della rivoluzione copernicana, peraltro non ancora definitivamente provata, fosse tale da fare vacillare la tradizione cattolica, e che era loro dovere il proibirne l’insegnamento. Questo errore soggettivo di giudizio, così per noi oggi, li condusse ad adottare un provvedimento disciplinare di cui Galileo ebbe molto a soffrire. Dobbiamo riconoscere questi torti con lealtà, come ha chiesto Vostra Santità.”

Sempre nel “Purificare la Memoria” pag. 50-51 intervento del Papa al Palazzo apostolico, 31 ottobre 1992, incontro con la Pontificia accademia delle scienze.
“ Una doppia questione sta al cuore del dibattito di cui Galileo fu il centro. La prima è di ordine epistemologico e concerne l’ermeneutica biblica… Il problema che si posero i teologi dell’epoca era quello della compatibilità dell’eliocentrismo e della Scrittura. Così la scienza nuova, con i suoi metodi e la libertà di ricerca che essi suppongono, obbligava i teologi a interrogarsi sui loro criteri di interpretazione della Scrittura. La maggior parte non seppe farlo. Paradossalmente Galileo, sincero credente, si mostro su questi punto più perspicace dei suoi avversari teologi. < Se bene la Scrittura non può errare, scrive a Benedetto Castelli, potrebbe nondimeno talvolta errare alcuno dei suoi interpreti ed oppositori, in vari modi> …….”

Comunque, Polymetis, stando ai documenti vaticani, i motivi della condanna non sono stati per “come sosteneva” ma per “quello, che, sosteneva".
Se questo Papa, ha ritenuto di inserire il caso Galileo tra le richieste di “Perdono della Chiesa” per quello che ha dovuto soffrire anzi, "ebbe molto a soffrire" (Parole di Giovanni Paolo II), è evidente che non è andata a “tarallucci e vino” o "tè e biscottini nelle dorate sale vaticane" come i negazionisti più realisti del Re, vogliono fare intendere.

Ciao
Maurizio
















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