Per Franco che scrive:
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“Molto dipende dall’atteggiamento del coniuge non credente. Se egli non ostacola la fede della moglie e le lascia una certa libertà per frequentare le adunanze cristiane e partecipare alla proclamazione del Regno, allora la situazione non è così difficile. Se permette alla moglie di educare i figli negli insegnamenti della Bibbia, così che possono crescere nella via, non c’è un grande problema. Sorgono vere difficoltà quando il marito si oppone all’attività cristiana della moglie e dei figli e pone molti ostacoli davanti a loro”. (La Torre di Guardia 1/3/ 1978 pp. 16, 17)
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Queste sono (a mio parere) condizioni affinché il marito non perde la moglie e non avvenga la separazione, la Bibbia stessa dice che il capo della donna è l’uomo, anche se incredulo, a maggior ragione la moglie si dovrebbe sottomettere affinché possa essere di esempio con la sua condotta, e secondo gli insegnamenti della WTS non è forse il capo famiglia a provvedere i bisogni spirituali ai propri figli, e se il marito è di un’altra religione cosa fa la moglie?, non è forse una sua prerogativa come capo famiglia insegnare ai suoi figli le credenze che ritiene vere?.
Qui caro Franco, ti dico francamente non vedo nulla che incorraggia la moglie a lasciare il marito, la Wt in questione dice sorgono vere difficoltà e poi come continua la WT?
Sai benissimo che nella Bibbia ci sono esempi di famiglie divise dove la moglie credente insegnava la dottrina cristiana ai figli come la Mamma di Timoteo.
Se dovessimo rinunciare al servizio di campo o limitarne il tempo ecco cosa dice la WTS:
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“… sappiamo che sarebbe stolto smettere di frequentare le adunanze di congregazione o astenersi dal partecipare al ministero di campo per mantenere la pace col coniuge o con i parenti”.
(Scrittura del giorno – 1988, 28 novembre)
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Anche qui non vedo nulla di male, perché una moglie dovrebbe smettere di frequentare le adunanze ed il servizio, la Bibbia forse non la incoraggia di farlo?
Prendiamo per esempio un altro caso se in una coppia non credente magari appassionati atei che si godono alla pazza gioia la vita con tutti i svagi più immaginabili la moglie diventasse di colpo una cattolica credente, andando tutte le domeniche a messa facendo opere caritative partecipando al coro della parocchia e quant'altro cosa dovrebbe fare lei, rinunciare a tutto ciò solo perchè il marito sente minacciato il proprio matrimonio soltanto perchè la moglie è diventato una cattolica credente e fervente abbusando del suo potere da capo famiglia?
Veronika