13/08/2008 17:52 |
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| | | Post: 67
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Quando ho studiato io si usava il libro Vivere per sempre dove veniva spiegata la parabola del Ricco e Lazzaro in maniera talmente arzigogolata da risultare imbarazzante. Vorrei sapere se c'è una nuova interpretazione e dove la posso leggere. Grazie a tutti. Jollyana |
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13/08/2008 18:12 |
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| | | Post: 10.476
| Registrato il: 17/07/2004
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Non c'è nessuna nuova interpretazione. E' ancora in vigore quella riportata nel libro "Potete vivere" che trascrivo qui di seguito: IL RICCO E LAZZARO
17 Cosa intendeva allora Gesù quando in una delle sue illustrazioni disse: “Il mendicante morì e fu portato dagli angeli nella posizione del seno di Abraamo. Morì anche il ricco e fu sepolto. E nell’Ades alzò gli occhi, esistendo nei tormenti, e vide molto lontano Abraamo e Lazzaro nella posizione del seno presso di lui”? (Luca 16:19-31) Poiché, come abbiamo visto, l’Ades è la tomba del genere umano e non un luogo di tormento, è chiaro che Gesù stava pronunciando un’illustrazione, un racconto. Come ulteriore conferma che non si tratta di un episodio letterale, ma di un’illustrazione, considerate questo: si trova l’inferno letteralmente a portata di voce dal cielo, tanto che si possa fare un’effettiva conversazione? Inoltre, se il ricco era in un ardente lago letterale, come poteva Abraamo mandare Lazzaro a rinfrescargli la lingua con una semplice goccia d’acqua sulla punta del dito? Cosa voleva dunque illustrare Gesù?
18 Il ricco dell’illustrazione rappresentava gli arroganti capi religiosi che respinsero Gesù e in seguito lo uccisero. Lazzaro raffigurava la gente comune che accettò il Figlio di Dio. La morte del ricco e di Lazzaro rappresentava un cambiamento nella loro condizione. Questo cambiamento ebbe luogo quando Gesù alimentò spiritualmente la trascurata classe di persone rappresentata da Lazzaro, così che questa ottenne il favore del più grande Abraamo, Geova Dio. Nello stesso tempo i falsi capi religiosi ‘morirono’ in quanto all’avere il favore di Dio. Essendo stati rigettati, subirono i tormenti quando i seguaci di Cristo ne smascherarono le opere empie. (Atti 7:51-57) Quindi questa illustrazione non insegna che alcune persone morte siano tormentate in un letterale inferno di fuoco. (cap. 9 pp. 88-89) Ciao
Achille |
13/08/2008 18:23 |
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| | | Post: 359
| Registrato il: 25/07/2004
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Il ricco dell’illustrazione rappresentava gli arroganti capi religiosi che respinsero Gesù e in seguito lo uccisero. Lazzaro raffigurava la gente comune che accettò il Figlio di Dio. La morte del ricco e di Lazzaro rappresentava un cambiamento nella loro condizione. Questo cambiamento ebbe luogo quando Gesù alimentò spiritualmente la trascurata classe di persone rappresentata da Lazzaro, così che questa ottenne il favore del più grande Abraamo, Geova Dio. Nello stesso tempo i falsi capi religiosi ‘morirono’ in quanto all’avere il favore di Dio. Essendo stati rigettati, subirono i tormenti quando i seguaci di Cristo ne smascherarono le opere empie. (Atti 7:51-57) Quindi questa illustrazione non insegna che alcune persone morte siano tormentate in un letterale inferno di fuoco.
una roba incredibile....
Cari saluti
Andrea
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13/08/2008 21:16 |
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| | | Post: 432
| Registrato il: 25/06/2008
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Mi sembra sempre su questa parabola che veniva indicato che veniva bagnata solo la punta della lingua ........e anche per quello c'era un significato strano......
Questa per me insieme al libro Rivelazione erano veri mattoni quando ero TDG..... |
13/08/2008 22:04 |
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| | | Post: 329
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Davvero sorprendente...ed incredibile!!!!
18 Il ricco dell’illustrazione rappresentava gli arroganti capi religiosi che respinsero Gesù e in seguito lo uccisero. Lazzaro raffigurava la gente comune che accettò il Figlio di Dio. La morte del ricco e di Lazzaro rappresentava un cambiamento nella loro condizione. Questo cambiamento ebbe luogo quando Gesù alimentò spiritualmente la trascurata classe di persone rappresentata da Lazzaro, così che questa ottenne il favore del più grande Abraamo, Geova Dio. Nello stesso tempo i falsi capi religiosi ‘morirono’ in quanto all’avere il favore di Dio. Essendo stati rigettati, subirono i tormenti quando i seguaci di Cristo ne smascherarono le opere empie. (Atti 7:51-57) Quindi questa illustrazione non insegna che alcune persone morte siano tormentate in un letterale inferno di fuoco. (cap. 9 pp. 88-89)
Ciao
Un funambolico esempio di ricerca smodata della quadratura del cerchio.....
Un fraterno saluto.
Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco |
16/08/2008 12:55 |
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17 Cosa intendeva allora Gesù quando in una delle sue illustrazioni disse: “Il mendicante morì e fu portato dagli angeli nella posizione del seno di Abraamo. Morì anche il ricco e fu sepolto. E nell’Ades alzò gli occhi, esistendo nei tormenti, e vide molto lontano Abraamo e Lazzaro nella posizione del seno presso di lui”? (Luca 16:19-31) Poiché, come abbiamo visto, l’Ades è la tomba del genere umano e non un luogo di tormento, è chiaro che Gesù stava pronunciando un’illustrazione, un racconto. Come ulteriore conferma che non si tratta di un episodio letterale, ma di un’illustrazione, considerate questo: si trova l’inferno letteralmente a portata di voce dal cielo, tanto che si possa fare un’effettiva conversazione? Inoltre, se il ricco era in un ardente lago letterale, come poteva Abraamo mandare Lazzaro a rinfrescargli la lingua con una semplice goccia d’acqua sulla punta del dito? Cosa voleva dunque illustrare Gesù?
Vedete? Prima fanno preamboli di ciò che pensano loro. In seguito interpretano. Altro che "La Bibbia dice..."!!! Consiglio di leggere i numeri 74 e 75 dell'analisi di berescitte (Cosa insegna realmente la Bibbia - Argomenti dottrinali).
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17/08/2008 11:42 |
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| | | Post: 541
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mi ricordo che proprio su questa parabola mandai in crisi iTdG infatti se già la prima parte (quella riportata) non sta in piedi, la seconda diventa addirittura cntraddittoria con la dotrina dei TdG
infatti il ricco vorrebbe andare ad avvisare i fratelli, ma gli è impedito perchè tra inferno e paradiso c'è una barriera invalicabile: ora se i due sono ancpora vivi questo vuol dire che achi si rende conto della verità è proibito andare ad avvisare gli altri.
Quindi non insegnare
per quale motivo? |
17/08/2008 17:37 |
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| | | Post: 44
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A chi è interessato alla parabola del povero Lazzaro e del ricco epulone consiglio di leggere da pag 250 "Gesù di Nazaret" di Benedetto XVI. Riassumendo, ma è meglio leggere perchè vengono offerte più chiavi di lettura, il papa vi vede "anche un'esortazione all'amore che dobbiamo donare ora ai nostri fratelli poveri e alla responsabilità nei loro confronti"
Per quanto riguarda la descrizione dell'aldilà dice "Gesù si attiene ai concetti correnti nel giudaismo del suo tempo....senza con questo elevarli formalmente a un suo insegnamento sull'aldilà".
Roberto cercoilvero |
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