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TEST & KAT adventures

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2009 23:57
26/08/2008 15:11
 
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Ed eccomi qui, appena ho potuto, a dare ragione e soddisfazione a Ballodasola quando dice...
"tanti cattolici non hanno nemmeno la bibbia in casa e non conoscono la differenza tra vangelo e bibbia.
Questo significa che il lavoro fatto a monte è scarso."

Anzi, noto che la posizione più grave è quella dei cattolici che (e non temo di ammettere che siano anche qui "tanti") la Bibbia ce l'hanno in casa ma la lasciano aggredire da polvere e ragnatele. Però... e cercherò di riscattare la mia involontaria assenza diffondendomi un po’ sull’argomento….

Però quando mai, tra i TG, il CD nelle sue pubblicazioni addita come esempio di fedeltà a Dio quelli che "trascurano la comune adunanza" o "sono inattivi" o scandalizzano i fratelli sia con il comportamento che con le parole?
E se il CD si rende conto in fondo che tutti gli esseri umani (e non solo i cattolici) sono impastati di incoerenza, di fango e miseria, così che per andare dietro le "alte norme morali di Geova" (o della Santissima Trinità o di qualsiasi Divinità ) abbiamo tutti bisogno di essere blanditi, richiamati, esortati, rimproverati, ecceterati... se lui si rende conto di questo perché mai Ballodasola assegna questo rimprovero (relativo allo studio biblico) ai cattolici quando sa che, sia quello sia la condotta morale, è deficitario anche presso i Testimoni?

Che presso i TG la Bibbia e il suo studio siano enfatizzati al massimo è scontato (è il grimaldello con cui "sfondano", ma anche il "cavallo di Troia", dice mons. Minuti, con cui "penetrano nella cittadella della fede altrui per far danno). Ma io penso che quello che dovremmo chiederci non è questo. Questa enfatizzazione costituisce solo una "scelta di strategia pastorale" che può essere utile e quindi caldeggiata in certi momenti e luoghi ed età, e dannosa e quindi da sconsigliare in altri momenti luoghi ed età. Chi di noi darebbe in pasto-lettura a un adolescente il brano biblico ove si narra di un levita che taglia pezzi la moglie violentata e uccisa per spedirla in protesta alle tribù di Israele? Per la Bibbia ci vuole ina buona introduzione, gradualità, metodo, scelta oculata di cosa leggere prima e cosa dopo. Ecco perché la Chiesa Cattolica ha dato sempre anche ai bambini il Vangelo e a ragazzi e giovani, crescendo l’età, gli Atti e il Nuovo Testamento.

Scelta pastorale comunque. Cosa che va ora in un modo e ora diversamente. Ad esempio, è ben noto che attualmente le librerie cattoliche "scoppiano" di offerte bibliche e in molte parrocchie si tengono corsi biblici, senza parlare dei corsi di teologia per laici ove la Bibbia è sempre in primo piano (traduzioni, commenti, studi, pensieri spirituali) e questo perché già da prima del Vaticano II si è creato un risveglio di studi in tal senso (avviato dal mondo protestante in modo anche provocatorio, diciamo… Bultmaniano, e con conseguente risonanza cattolica), così che oggi chi dicesse che la Bibbia viene trascurata direbbe una falsità, a livello di "offerta"; ma potrebbe dire una mezza verità a livello di utilizzo dell'offerta da parte della gente.

Io potrei dire, sulla base degli ex TG che ho conosciuto, che lo stesso problema della ricezione e valorizzazione di ciò che dalla Dirigenza viene offerto, esiste anche presso i TG. Sono molti gli ex (e i TG onesti) a confessare che non hanno letto tutti i libri che Mamma WT (camuffata da mani divine) "provvede" loro perché siano letti. Me ne accorgo anche dai dialoghi ove si evidenzia che conosco più io il geovismo che non certi loro Anziani.
Ma ripeto questa non può essere una accusa da rivolgere né alla Chiesa né a Brooklyn facendone un punto a sfavore o a favore della sua legittimità. La Chiesa resta indenne da ogni scalfittura qualora la si volesse accusare di trascuratezza in tal senso. Perché?
Perché la Chiesa (come la Congregazione) consiste in una struttura umana che porta (o crede di portare) il messaggio divino. E quanto al MODO in cui essa sceglie, secondo i momenti storici, di eseguire questo mandato la si può accusare di intelligenza o trascuratezza senza che questo metta in causa la sua legittimità giuridica, se essa risale a un mandato divino.
Gesù non disse a Pietro - e prima del tradimento! - che lui avrebbe avuto uno scivolone e tuttavia si sarebbe ripreso e poi avrebbe aggiustato le cose quanto ai suoi doveri assegnatigli da Cristo?

Sto dicendo che sono pronto ad ammettere (l'ho fatto in ouverture!) accuse di inadempienza e che potrebbe darsi "che il lavoro fatto a monte è scarso". Ma posso assicurare che in questo campo del seguire alla perfezione e con tutta l'anima ciò che "lo Spirito dice alle Chiese" siamo tutti costituzionalmente difettosi. Al punto - stai bene attenta Ballo! - che perfino laddove "a monte" la Dirigenza facesse le cose in chiccheri e piattini (come sta avvenendo nel nostro tempo con l'offerta) non è detto che il risultato "a valle" sarebbe soddisfacente. Già Gesù lamentò che la gente potrebbe restare indifferente sia se l'evangelizzatore canta e balla, sia se piange; la gente può avere da ridire e lamentare insoddisfazione sia se viene un Giovanni Battista che digiuna o un Gesù Cristo mangione e beone.

Termino con due considerazioni.
La prima (adatta solo per i TG): se facciamo un esamino rapido di come sono andate storicamente le cose, l'impegno a favore della Bibbia è stato esplicitato non dico “di più” ma “esclusivamente” dalla Chiesa Cattolica e non dalla Congregazione geovista. Ogni uomo che viene in questo mondo è figlio di Dio e ha gli stessi diritti di “essere nutrito” con la Sua Parola. Dobbiamo perciò, per formulare un giudizio di merito, guardare tutta la storia e non solo la sfuriata di edizioni che il geovismo sta partorendo solo nell'epoca contemporanea. Avremo allora che è stata la Chiesa - e nella assoluta latitanza della Congregazione geovista! - ad aver scritto la Bibbia, desumendola dalla predicazione orale degli apostoli; ad averla scritta nella lingua più diffusa di allora (il greco) proprio affinché venisse diffusa; ad averla subito tradotta nel latino quando la dominazione romana surclassò quella ellenica; ad averne realizzate varie traduzioni nelle incipienti lingue europee... Va ricordato che il latino si parlava ancora ai tempi di Dante, tempo in cui l'italiano era in fasce, e fino al 1500 (in pratica fino all’invenzione della stampa) era capito dalla maggior parte della popolazione. Va aggiunto che, essendo la maggior parte della popolazione analfabeta, e che essendo i libri copiati a mano appannaggio costosissimo esclusivo di principi e signori, è stata la Chiesa che oralmente, con la sua celebrazione settimanale, con la catechesi e con scuole, a trasmettere il messaggio rivelato (sempre Apostolico, sia esso biblico sia conservato per Tradizione). Insomma, dopo la parentesi medievale che i TG chiamano antibiblica e che storicamente si potrebbe riconoscere a favore della Bibbia e contro le sue contraffazioni, si arriva fino ai nostri giorni in cui nel 1957 Papa Giovanni XXIII lancia l'idea della Bibbia in ogni famiglia e nasce la Bibbia dei Paolini a 1000 lire.
La Congregazione geovista, a petto di tutto questo impegno, può vantare solo di aver editato una Bibbia completa per l'italia nel 1967. Due anni dopo la chiusura del Vaticano II. E questo nella pretesa che era suo dovere diffondere la Parola di Dio in tutti i secoli! Chi legge giudichi...

La seconda (solo per i cattolici): quello che conta è il pensiero divino, la rivelazione di Dio comunque trasmessa. E la nostra fede ci fa capire che esso è trasmesso da uno scritto (la Bibbia) da una Tradizione orale (la sacra Tradizione Apostolica) e custodito e insegnato rettamente nel suo senso autentico da un meccanismo che Cristo stesso ha istituito (il Magistero); non per nulla il geovismo non condanna la funzione di magistero; se ne appropria e lo esercita con più pretesa di infallibilità (anche se lo nega) di quanto non lo eserciti la Chiesa Cattolica.
Quindi i cattolici hanno ricevuto e ricevono tuttora (soprattutto se bambini, analfabeti, anziani, ma anche gente che non ha tempo per il lavoro stressante e altro ecc...) l'intero messaggio divino in molti modi, il principale dei quali è l'insegnamento da cristiano credente a cristiano incipiente: predicazione, catechesi, articoli, studi, libri, esempio ecc... Al punto che si può tristemente dire (e non mancano ex TG che onestamente lo ammettono) che, diventando TG per "studiare la Bibbia" i fu cattolici hanno disimparato molte verità del messaggio rivelato anziché accrescerlo in pienezza e profondità.
Quando si ha il cuore e la mente aperti all'influsso dello Spirito, con docilità e dedizione, può succedere di giungere al livello di essere perfino "dottore della Chiesa" a una S. Teresa del Bambino Gesù che non era né laureata in Sacra Scrittura né (e se ne rammaricava) conosceva le lingue originali in cui fu scritta la Bibbia.
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PS
Per quanto scritto da Ballodasola che sottolinea la diversità di come lei avrebbe interagito con il KAT del copione, la ringrazio (e la ringrazierò per ogni ulteriore contributo) ma era prevedibile che sarebbe stato così. Lei infatti non è come la Testimoniessa che interloquisce con me. Non è "secondo il mio cuore".
Se lo diventasse, forse ammetterebbe che ha a che fare con uno che rispetta i TG, cerca di evitare accuse false, li invita a considerazioni che un pizzico di logica ce l'hanno. E che (ma questo non lo deve sapere nessuno) prega anche ogni giorno perché il Dio di Verità illumini tutti. Chi ne ha bisogno e chi crede di non averne.
Per il resto, se il mio dire le risultasse non convincente, le dirò quello che ha detto una santarellina: “Il mio dovere è quello di dire le cose, non di convincere. Quello spetta allo Spirito Santo e alla intelligenza del recettore”.
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est modus in rebus
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