Avviso per i nuovi utenti

Per essere ammessi in questo forum è obbligatorio  
compilare il modulo di presentazione.

Cliccare qui

ATTENZIONE:
il forum è stato messo in modalità di sola lettura.
Le discussioni proseguono nel nuovo forum:
Nuovo Forum
Per partecipare alle discussioni nel nuovo forum bisogna iscriversi:
Cliccare qui
Come valeva per questo forum, anche nel nuovo forum non sono ammessi utenti anonimi, per cui i nuovi iscritti dovranno inviare la loro presentazione se vorranno partecipare.
Il forum si trova su una piattaforma indipendente da FFZ per cui anche chi è già iscritto a questo forum dovrà fare una nuova registrazione per poter scrivere nel nuovo forum.
Per registrarsi nel nuovo forum clicccare qui

Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

TEST & KAT adventures

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2009 23:57
24/08/2008 10:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.350
Registrato il: 30/07/2006
Utente Veteran
OFFLINE
Allora vediamo di ratificare il discorso :è noto e risaputo che tutti i tdg leggono e studiano la bibbia.
Per il resto della crsistianità è un'optional,così non si hanno statistiche precise in merito.Si passa dallo studioso a chi non lapossiede neanche.
Così ti va bene?
ciao
bds
24/08/2008 10:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Re:
Francesca Galvani, 24/08/2008 10.50:

[SM=g1564650] [SM=g1564650] [SM=g1564650]
potete gentilmente aprire un nuova discussione?

[SM=x570901]



Dillo a ballodasola, lei ha sviato tutto, io avevo risposto ad una domanda sul tema.


24/08/2008 10:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Re:
ballodasola, 24/08/2008 10.51:

Allora vediamo di ratificare il discorso :è noto e risaputo che tutti i tdg leggono e studiano la bibbia.
Per il resto della crsistianità è un'optional,così non si hanno statistiche precise in merito.Si passa dallo studioso a chi non lapossiede neanche.
Così ti va bene?
ciao
bds



Guarda che anche in parrocchia si fa lo studio della Bibbia, ma di certo nessuno mi aobbliga a comprare letteratura solo per poterla evidenziare, informati meglio, quindi non siete gli unici a studiarla.

24/08/2008 10:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Lo dico a tutti..

Ballodasola vuoi aprire una nuova discussione sullo studio della Bibbia?

[SM=x570901]
24/08/2008 11:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.351
Registrato il: 30/07/2006
Utente Veteran
OFFLINE
no,voglio restare nel tema della discussione e chiudere questo ot.
scusa,ma perchèlo chiedi "solo"a me?
ciao
bds
24/08/2008 11:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Re:
ballodasola, 24/08/2008 11.00:

no,voglio restare nel tema della discussione e chiudere questo ot.
scusa,ma perchèlo chiedi "solo"a me?
ciao
bds



Perchè hai iniziato tu!
24/08/2008 11:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.352
Registrato il: 30/07/2006
Utente Veteran
OFFLINE
Daniela47, 24/08/2008 0.04:

Come si legge nelll'immaginria conversazione
Vorrei sapere se può stare in piedi, il discorso (immaginario)
che i preti scoraggino la lettura della Bibbia.
Mi piacerebbe che Bery dicesse qualcosa in proposito.
Non è certo Bery ad averla tirata fuori però c'è.
mauro 68.
Non ho mai sentito dire da un prete una cosa del genere, anzi il contrario, allora come mai durante il catechismo per la cresima si usa studiare la Bibbia? Però mi chiedo perchè non studiarla sempre?


vi siete risposti da soli [SM=g1537154] [SM=x570894]
.......e lasciamo perdere i primi messaggi in risposta delmiopost,così...tanto per dire,e tanto per sottolineare quanto autocritica abbiano fatto alcuni utenti come richiesto in recenti 3d

[SM=x570894]
ciao
bds

[Modificato da ballodasola 24/08/2008 11:16]
24/08/2008 11:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 198
Registrato il: 17/06/2008
Utente Junior
OFFLINE


Ma se Bery non c'è! A che pro continuare qui questa conversazione??

Non dubitare che quando arriva e legge, di sicuro ti risponde, non è certo il tipo da tirarsi indietro!


Ely


"Poca scienza allontana da Dio, ma molta scienza riconduce a Lui". (Louis Pasteur)




Aggiungimi a Skype
24/08/2008 11:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Ecco ha finito la carica, è ritornata indietro.
24/08/2008 11:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 199
Registrato il: 17/06/2008
Utente Junior
OFFLINE
Re:
ballodasola, 24/08/2008 11.10:

Daniela47, 24/08/2008 0.04:

Come si legge nelll'immaginria conversazione
Vorrei sapere se può stare in piedi, il discorso (immaginario)
che i preti scoraggino la lettura della Bibbia.
Mi piacerebbe che Bery dicesse qualcosa in proposito.
Non è certo Bery ad averla tirata fuori però c'è.
mauro 68.
Non ho mai sentito dire da un prete una cosa del genere, anzi il contrario, allora come mai durante il catechismo per la cresima si usa studiare la Bibbia? Però mi chiedo perchè non studiarla sempre?


vi siete risposti da soli [SM=g1537154] [SM=x570894]
.......e lasciamo perdere i primi messaggi in risposta delmiopost,così...tanto per dire,e tanto per sottolineare quanto autocritica abbiano fatto alcuni utenti come richiesto in recenti 3d

[SM=x570894]
ciao
bds





Guarda che quella di Mauro aveva tutta l'aria di essere una domanda introspettiva! Cos'hai capito???

Questo è il mio ultimo post qui.

Ciao Ely


------------


[Modificato da Elyy. 24/08/2008 11:22]


"Poca scienza allontana da Dio, ma molta scienza riconduce a Lui". (Louis Pasteur)




Aggiungimi a Skype
24/08/2008 11:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.353
Registrato il: 30/07/2006
Utente Veteran
OFFLINE
Ma certo che Bery risponderà.E mi piacerebbe che rispondesse solo lui.

ciao
bds
26/08/2008 15:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 5.984
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
Ed eccomi qui, appena ho potuto, a dare ragione e soddisfazione a Ballodasola quando dice...
"tanti cattolici non hanno nemmeno la bibbia in casa e non conoscono la differenza tra vangelo e bibbia.
Questo significa che il lavoro fatto a monte è scarso."

Anzi, noto che la posizione più grave è quella dei cattolici che (e non temo di ammettere che siano anche qui "tanti") la Bibbia ce l'hanno in casa ma la lasciano aggredire da polvere e ragnatele. Però... e cercherò di riscattare la mia involontaria assenza diffondendomi un po’ sull’argomento….

Però quando mai, tra i TG, il CD nelle sue pubblicazioni addita come esempio di fedeltà a Dio quelli che "trascurano la comune adunanza" o "sono inattivi" o scandalizzano i fratelli sia con il comportamento che con le parole?
E se il CD si rende conto in fondo che tutti gli esseri umani (e non solo i cattolici) sono impastati di incoerenza, di fango e miseria, così che per andare dietro le "alte norme morali di Geova" (o della Santissima Trinità o di qualsiasi Divinità ) abbiamo tutti bisogno di essere blanditi, richiamati, esortati, rimproverati, ecceterati... se lui si rende conto di questo perché mai Ballodasola assegna questo rimprovero (relativo allo studio biblico) ai cattolici quando sa che, sia quello sia la condotta morale, è deficitario anche presso i Testimoni?

Che presso i TG la Bibbia e il suo studio siano enfatizzati al massimo è scontato (è il grimaldello con cui "sfondano", ma anche il "cavallo di Troia", dice mons. Minuti, con cui "penetrano nella cittadella della fede altrui per far danno). Ma io penso che quello che dovremmo chiederci non è questo. Questa enfatizzazione costituisce solo una "scelta di strategia pastorale" che può essere utile e quindi caldeggiata in certi momenti e luoghi ed età, e dannosa e quindi da sconsigliare in altri momenti luoghi ed età. Chi di noi darebbe in pasto-lettura a un adolescente il brano biblico ove si narra di un levita che taglia pezzi la moglie violentata e uccisa per spedirla in protesta alle tribù di Israele? Per la Bibbia ci vuole ina buona introduzione, gradualità, metodo, scelta oculata di cosa leggere prima e cosa dopo. Ecco perché la Chiesa Cattolica ha dato sempre anche ai bambini il Vangelo e a ragazzi e giovani, crescendo l’età, gli Atti e il Nuovo Testamento.

Scelta pastorale comunque. Cosa che va ora in un modo e ora diversamente. Ad esempio, è ben noto che attualmente le librerie cattoliche "scoppiano" di offerte bibliche e in molte parrocchie si tengono corsi biblici, senza parlare dei corsi di teologia per laici ove la Bibbia è sempre in primo piano (traduzioni, commenti, studi, pensieri spirituali) e questo perché già da prima del Vaticano II si è creato un risveglio di studi in tal senso (avviato dal mondo protestante in modo anche provocatorio, diciamo… Bultmaniano, e con conseguente risonanza cattolica), così che oggi chi dicesse che la Bibbia viene trascurata direbbe una falsità, a livello di "offerta"; ma potrebbe dire una mezza verità a livello di utilizzo dell'offerta da parte della gente.

Io potrei dire, sulla base degli ex TG che ho conosciuto, che lo stesso problema della ricezione e valorizzazione di ciò che dalla Dirigenza viene offerto, esiste anche presso i TG. Sono molti gli ex (e i TG onesti) a confessare che non hanno letto tutti i libri che Mamma WT (camuffata da mani divine) "provvede" loro perché siano letti. Me ne accorgo anche dai dialoghi ove si evidenzia che conosco più io il geovismo che non certi loro Anziani.
Ma ripeto questa non può essere una accusa da rivolgere né alla Chiesa né a Brooklyn facendone un punto a sfavore o a favore della sua legittimità. La Chiesa resta indenne da ogni scalfittura qualora la si volesse accusare di trascuratezza in tal senso. Perché?
Perché la Chiesa (come la Congregazione) consiste in una struttura umana che porta (o crede di portare) il messaggio divino. E quanto al MODO in cui essa sceglie, secondo i momenti storici, di eseguire questo mandato la si può accusare di intelligenza o trascuratezza senza che questo metta in causa la sua legittimità giuridica, se essa risale a un mandato divino.
Gesù non disse a Pietro - e prima del tradimento! - che lui avrebbe avuto uno scivolone e tuttavia si sarebbe ripreso e poi avrebbe aggiustato le cose quanto ai suoi doveri assegnatigli da Cristo?

Sto dicendo che sono pronto ad ammettere (l'ho fatto in ouverture!) accuse di inadempienza e che potrebbe darsi "che il lavoro fatto a monte è scarso". Ma posso assicurare che in questo campo del seguire alla perfezione e con tutta l'anima ciò che "lo Spirito dice alle Chiese" siamo tutti costituzionalmente difettosi. Al punto - stai bene attenta Ballo! - che perfino laddove "a monte" la Dirigenza facesse le cose in chiccheri e piattini (come sta avvenendo nel nostro tempo con l'offerta) non è detto che il risultato "a valle" sarebbe soddisfacente. Già Gesù lamentò che la gente potrebbe restare indifferente sia se l'evangelizzatore canta e balla, sia se piange; la gente può avere da ridire e lamentare insoddisfazione sia se viene un Giovanni Battista che digiuna o un Gesù Cristo mangione e beone.

Termino con due considerazioni.
La prima (adatta solo per i TG): se facciamo un esamino rapido di come sono andate storicamente le cose, l'impegno a favore della Bibbia è stato esplicitato non dico “di più” ma “esclusivamente” dalla Chiesa Cattolica e non dalla Congregazione geovista. Ogni uomo che viene in questo mondo è figlio di Dio e ha gli stessi diritti di “essere nutrito” con la Sua Parola. Dobbiamo perciò, per formulare un giudizio di merito, guardare tutta la storia e non solo la sfuriata di edizioni che il geovismo sta partorendo solo nell'epoca contemporanea. Avremo allora che è stata la Chiesa - e nella assoluta latitanza della Congregazione geovista! - ad aver scritto la Bibbia, desumendola dalla predicazione orale degli apostoli; ad averla scritta nella lingua più diffusa di allora (il greco) proprio affinché venisse diffusa; ad averla subito tradotta nel latino quando la dominazione romana surclassò quella ellenica; ad averne realizzate varie traduzioni nelle incipienti lingue europee... Va ricordato che il latino si parlava ancora ai tempi di Dante, tempo in cui l'italiano era in fasce, e fino al 1500 (in pratica fino all’invenzione della stampa) era capito dalla maggior parte della popolazione. Va aggiunto che, essendo la maggior parte della popolazione analfabeta, e che essendo i libri copiati a mano appannaggio costosissimo esclusivo di principi e signori, è stata la Chiesa che oralmente, con la sua celebrazione settimanale, con la catechesi e con scuole, a trasmettere il messaggio rivelato (sempre Apostolico, sia esso biblico sia conservato per Tradizione). Insomma, dopo la parentesi medievale che i TG chiamano antibiblica e che storicamente si potrebbe riconoscere a favore della Bibbia e contro le sue contraffazioni, si arriva fino ai nostri giorni in cui nel 1957 Papa Giovanni XXIII lancia l'idea della Bibbia in ogni famiglia e nasce la Bibbia dei Paolini a 1000 lire.
La Congregazione geovista, a petto di tutto questo impegno, può vantare solo di aver editato una Bibbia completa per l'italia nel 1967. Due anni dopo la chiusura del Vaticano II. E questo nella pretesa che era suo dovere diffondere la Parola di Dio in tutti i secoli! Chi legge giudichi...

La seconda (solo per i cattolici): quello che conta è il pensiero divino, la rivelazione di Dio comunque trasmessa. E la nostra fede ci fa capire che esso è trasmesso da uno scritto (la Bibbia) da una Tradizione orale (la sacra Tradizione Apostolica) e custodito e insegnato rettamente nel suo senso autentico da un meccanismo che Cristo stesso ha istituito (il Magistero); non per nulla il geovismo non condanna la funzione di magistero; se ne appropria e lo esercita con più pretesa di infallibilità (anche se lo nega) di quanto non lo eserciti la Chiesa Cattolica.
Quindi i cattolici hanno ricevuto e ricevono tuttora (soprattutto se bambini, analfabeti, anziani, ma anche gente che non ha tempo per il lavoro stressante e altro ecc...) l'intero messaggio divino in molti modi, il principale dei quali è l'insegnamento da cristiano credente a cristiano incipiente: predicazione, catechesi, articoli, studi, libri, esempio ecc... Al punto che si può tristemente dire (e non mancano ex TG che onestamente lo ammettono) che, diventando TG per "studiare la Bibbia" i fu cattolici hanno disimparato molte verità del messaggio rivelato anziché accrescerlo in pienezza e profondità.
Quando si ha il cuore e la mente aperti all'influsso dello Spirito, con docilità e dedizione, può succedere di giungere al livello di essere perfino "dottore della Chiesa" a una S. Teresa del Bambino Gesù che non era né laureata in Sacra Scrittura né (e se ne rammaricava) conosceva le lingue originali in cui fu scritta la Bibbia.
_____________________________________

PS
Per quanto scritto da Ballodasola che sottolinea la diversità di come lei avrebbe interagito con il KAT del copione, la ringrazio (e la ringrazierò per ogni ulteriore contributo) ma era prevedibile che sarebbe stato così. Lei infatti non è come la Testimoniessa che interloquisce con me. Non è "secondo il mio cuore".
Se lo diventasse, forse ammetterebbe che ha a che fare con uno che rispetta i TG, cerca di evitare accuse false, li invita a considerazioni che un pizzico di logica ce l'hanno. E che (ma questo non lo deve sapere nessuno) prega anche ogni giorno perché il Dio di Verità illumini tutti. Chi ne ha bisogno e chi crede di non averne.
Per il resto, se il mio dire le risultasse non convincente, le dirò quello che ha detto una santarellina: “Il mio dovere è quello di dire le cose, non di convincere. Quello spetta allo Spirito Santo e alla intelligenza del recettore”.
----------------------
est modus in rebus
26/08/2008 16:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La prima (adatta solo per i TG): se facciamo un esamino rapido di come sono andate storicamente le cose, l'impegno a favore della Bibbia è stato esplicitato non dico “di più” ma “esclusivamente” dalla Chiesa Cattolica e non dalla Congregazione geovista. Ogni uomo che viene in questo mondo è figlio di Dio e ha gli stessi diritti di “essere nutrito” con la Sua Parola. Dobbiamo perciò, per formulare un giudizio di merito, guardare tutta la storia e non solo la sfuriata di edizioni che il geovismo sta partorendo solo nell'epoca contemporanea. Avremo allora che è stata la Chiesa - e nella assoluta latitanza della Congregazione geovista! - ad aver scritto la Bibbia, desumendola dalla predicazione orale degli apostoli; ad averla scritta nella lingua più diffusa di allora (il greco) proprio affinché venisse diffusa; ad averla subito tradotta nel latino quando la dominazione romana surclassò quella ellenica; ad averne realizzate varie traduzioni nelle incipienti lingue europee... Va ricordato che il latino si parlava ancora ai tempi di Dante, tempo in cui l'italiano era in fasce, e fino al 1500 (in pratica fino all’invenzione della stampa) era capito dalla maggior parte della popolazione. Va aggiunto che, essendo la maggior parte della popolazione analfabeta, e che essendo i libri copiati a mano appannaggio costosissimo esclusivo di principi e signori, è stata la Chiesa che oralmente, con la sua celebrazione settimanale, con la catechesi e con scuole, a trasmettere il messaggio rivelato (sempre Apostolico, sia esso biblico sia conservato per Tradizione). Insomma, dopo la parentesi medievale che i TG chiamano antibiblica e che storicamente si potrebbe riconoscere a favore della Bibbia e contro le sue contraffazioni, si arriva fino ai nostri giorni in cui nel 1957 Papa Giovanni XXIII lancia l'idea della Bibbia in ogni famiglia e nasce la Bibbia dei Paolini a 1000 lire.
La Congregazione geovista, a petto di tutto questo impegno, può vantare solo di aver editato una Bibbia completa per l'italia nel 1967. Due anni dopo la chiusura del Vaticano II. E questo nella pretesa che era suo dovere diffondere la Parola di Dio in tutti i secoli! Chi legge giudichi...



Ottimo, berescitte. Ricordiamo anche quanto è stato fatto dalla Chiesa nel Medioevo, Rinascimento, Barocco,ecc.. utilizzando l'arte, la "Biblia pauperum" che doveva servire ad avvicinare i poveri (quindi, analfabeti) alla sacra Scrittura grazie alle pitture e sculture che si possono ammirare in ogni Chiesa. Per non parlare della pratica del Santo Rosario (anche gli analfabeti potevano ricordare i misteri della redenzione e meditarli con la preghiera).


La seconda (solo per i cattolici): quello che conta è il pensiero divino, la rivelazione di Dio comunque trasmessa. E la nostra fede ci fa capire che esso è trasmesso da uno scritto (la Bibbia) da una Tradizione orale (la sacra Tradizione Apostolica) e custodito e insegnato rettamente nel suo senso autentico da un meccanismo che Cristo stesso ha istituito (il Magistero); non per nulla il geovismo non condanna la funzione di magistero; se ne appropria e lo esercita con più pretesa di infallibilità (anche se lo nega) di quanto non lo eserciti la Chiesa Cattolica.
Quindi i cattolici hanno ricevuto e ricevono tuttora (soprattutto se bambini, analfabeti, anziani, ma anche gente che non ha tempo per il lavoro stressante e altro ecc...) l'intero messaggio divino in molti modi, il principale dei quali è l'insegnamento da cristiano credente a cristiano incipiente: predicazione, catechesi, articoli, studi, libri, esempio ecc... Al punto che si può tristemente dire (e non mancano ex TG che onestamente lo ammettono) che, diventando TG per "studiare la Bibbia" i fu cattolici hanno disimparato molte verità del messaggio rivelato anziché accrescerlo in pienezza e profondità.
Quando si ha il cuore e la mente aperti all'influsso dello Spirito, con docilità e dedizione, può succedere di giungere al livello di essere perfino "dottore della Chiesa" a una S. Teresa del Bambino Gesù che non era né laureata in Sacra Scrittura né (e se ne rammaricava) conosceva le lingue originali in cui fu scritta la Bibbia.



Per i cattolici rimando a quanto ho scritto su un altro post. doc. (Lo studio della Bibbia).
[SM=x570901] [SM=g1543902]

(ho modificato questo post perchè le impostazioni di formattazione allargavano troppo la finestra-Francesca)
[Modificato da Francesca Galvani 26/08/2008 21:20]
26/08/2008 23:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.360
Registrato il: 30/07/2006
Utente Veteran
OFFLINE
caro Bery,
devo riconfermare che sei sempre squisito anche se siamo sempre su posizioni opposte...e ti ringrazierò sempre per il tempo che mi dedichi,nonostante alcuni argomenti e le nostre reciproche posizioni siano scontate.


Per quanto scritto da Ballodasola che sottolinea la diversità di come lei avrebbe interagito con il KAT del copione, la ringrazio (e la ringrazierò per ogni ulteriore contributo) ma era prevedibile che sarebbe stato così.

Io non andrò oltre nel riscrivere il fanta dialogo e non replico alla tua risposta,perchè tu (anche perchè un po' mi conosci)potresi già prevedere anche le mie risposte(per esempio che i genitori dovrebbero insegnare fin da piccoli intorno a Dio,e io lo intendo alla maniera dei tdg-ma credo tu immagini già questa mia risposta) ma se ti viene qualche curiosità rigiuardo a qualche risposta che avrei potuto dare,chiedi pure.Potrebbe essere stimolante.

Lei infatti non è come la Testimoniessa che interloquisce con me. Non è "secondo il mio cuore".
Se lo diventasse, forse ammetterebbe che ha a che fare con uno che rispetta i TG, cerca di evitare accuse false, li invita a considerazioni che un pizzico di logica ce l'hanno.


e concordo naturalmente,infatti il mio sforzo immane,(spesso deriso dai vari vostri utenti....dai che un po di vittimismo ci sta [SM=x570867] )è di capire se sono innamorata di una idea o lo siamo tutti o dove si interrompe il nostro percorso, etc etc perchè nonostante i continui inviti "a fare il bagnetto" da parte di vostri utenti....(non mi viene la parola per definirli!!!....e poi non dire che non conosco la netiquette)trovo che l'argomento vada più che valutato,vada sviscerato,vissuto, meditato, mentalmente mediato per poter essere digerito.

E che (ma questo non lo deve sapere nessuno) prega anche ogni giorno perché il Dio di Verità illumini tutti. Chi ne ha bisogno e chi crede di non averne.

concordo e confermo,ma ...acqua in bocca.

Per il resto, se il mio dire le risultasse non convincente, le dirò quello che ha detto una santarellina: “Il mio dovere è quello di dire le cose, non di convincere. Quello spetta allo Spirito Santo e alla intelligenza del recettore”.

concordo pienamente,e rimando,nel senso che trovo che ci siano persone che dicono cose intelligenti e speculari alle tue.Io essendo un po' tontarella...non riesco a finire di...ragionare [SM=x570897] ciao
bds



02/09/2008 17:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 5.991
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
Ecco una bella palla che colgo al volo. Quando dici...

"i genitori dovrebbero insegnare fin da piccoli intorno a Dio,e io lo intendo alla maniera dei tdg"

Concordo con ambedue le cose, sia circa il dovere dei genitori, sia che lo facciano alla maniera geovista. La pedagogia geovista - solo riguardo ai piccoli però - la trovo condivisibile, sia per il tempo che si dedica loro sia per il modo accompagnato dal fattivo esempio (i genitori siano i primi a recarsi nel luogo di culto).

Io dico che la comunità cristiana esterna, quella che il bambino incontra in maniera forte all'età della nostra Cresima (da collocare nella adolescenza e giovinezza e se non la vogliono rimandarla liberamente a quando lo vorranno) ha il compito, gravissimo, di riconfermare che quello che pensano papà e mamma in rapporto a Dio e annessi non sono fisime loro. Loro sono esponenti fedeli di una "Tradizione del messaggio rivelato" che Gesù ha affidato alla Sua comunità. E la comunità cristiana ha il compito (suo esclusivo, che si aggiunge a quello dei genitori e che i genitori non possono surrogare!) di inserie i giovani in questa famiglia allargata, fatta perfino di mondialità, che affonda le sue radici nel Messia di Palestina. Non a caso la Cresima si chiama anche "Confermazione" volendosi significare che in quel sacramento il soggetto riconferma approvandola la scelta del "dono" del Battesimo; ricchezza accolta per lui da parte dei genitori, il dono di essere e comportarsi da "figlio adottivo di Dio", erede del cielo.

Questa però è una tematica pastorale, che come tale non spetta né a noi del GRIS né è di stanza in questo forum (sarebbe proselitismo!). E questo segna uno dei settori in cui, come educatore di adulti, mi sentirei di poter offrire un contributo energico ai nostri pastori del clero. Sia che siano d'accordo sia che no. In questo l'infallibità non ce l'ha nessuno. E io dico che la maniera migliore per evitare grossi sbagli e fare scelte pastorali inadeguate o perfino controproducenti, sarebbe quella di dare voce a tutti i parrocchiani.
Come si vede, perfino una donna che... balla da sola, su questo settore della conduzione pastorale (pedagogico cristiana soprattutto), potrebbe darci delle dritte di intelligenza.
Ricambio ogni cordialità.
Bery
----------------------
est modus in rebus
14/10/2008 13:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.089
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
18. RUMINAMENTO DELLA “TEST” SUL DIALOGO PRECEDENTE

Però mica scemo quel KAT! Non ci avevo mai pensato ma è ovvio che, se i cattolici si comportassero come noi TG in relazione allo ascoltare o meno diverse proposte religiose, noi non avremmo mai conquistato alla nostra fede geovista nessun cattolico. Avrebbero tutti adoperato lo “scudo della loro fede” già strutturata a paradigma; non ci avrebbero neanche fatto entrare in casa e si sarebbero barricati con doppio catenaccio, figurativamente parlando.

Infatti essi avrebbero visto la nostra proposta come Laocoonte vide l’idea di portare nella città di Troia il cavallo di legno (ovvero di introdyrlo dentro la “cittadella della nostra fede” come disse quel tal prete Minuti paragonando il cavallo di Troia alla Traduzione del Nuovo Mondo): una autentica mattata autolesionista! E aveva ragione perché, come dice il racconto, la verità era che il cavallo è apparso agli occhi dei Troiani come un dono alla dea, quindi un qualcosa da onorare per catturare la di lei benevolenza, ma di fatto era lo strumento approntato dai nemici per la loro distruzione.

Questo paragone tratto dalla mitologia è calzante anche perché, sempre stando al racconto, risulta che i troiani ebbero più di un allarme adatto a dissuaderli dal portare in casa il cavallo:
1) dapprima ci fu Laocoonte che sollevò il dubbio dicendo espressamente che forse nel suo ventre potevano annidarsi i nemici;
2) poi ci fu una sorta di prova quando Laocoonte stesso gli conficcò una lancia nella pancia e si sentì che rimbombava a vuoto;
3) poi accadde che la dea fece venir fuori i due draghi che si papparono Laocoonte e figli; ma questo evento, anziché essere visto come una punizione per il disprezzo manifestato da Laocoonte, avrebbe potuto benissimo essere interpretato come una mossa di una dea alleata dei greci per mettere a tacere l’unica voce (“profetica” direbbe la Bibbia) che li avrebbe potuti salvare;
4) infine ci fu l'avvertimento di pericolo quando, durante il tragitto, il terreno accidentato fece oscillare il cavallo e si sentì tintinnare i ferri delle armi al suo interno.
Ebbene pare proprio che neanche questo bastò a far dire ai troiani “Aspetta un po’, perché non facciamo una verifica? Perché non gli facciamo un buchetto sotto a quel pancione e ci mandiamo dentro del fumo? Hai visto mai?...” Niente! Si sono lasciati prendere tutti dall’entusiasmo (oggi diremmo “fanatismo”), dal desiderio di vantaggio (la proposta della “terra paradisiaca” direbbe il nemico!) e questa attitudine ha fatto abbassare loro i centri inibitori del controllo razionale. C'è davvero da trarne una grande lezione di prudenza in relazione a qualsiasi tipo di avvertimento di pericolo!

Certo però che siamo fortunati non poco noi geovisti se i cattolici sono così sempliciotti da passare sopra allegramente ai segnali di pericolo, quando qualcuno attenta alla loro fede, sia che si tratti di una proposta religiosa diversa sia che si tratti di inquinare il loro credo o addirittura di gettarlo alle ortiche per un vantaggio personale terreno!
Chissà, forse questo dipende dal fatto che non hanno mai sofferto troppo per la loro fede come noi che dedichiamo alla causa del Regno cinque ore a settimana più la preparazione a casa e i congressi e la predicazione porta a porta. E' di scienza psicologica, oltre che di pubblicità reclamistica, la persuasione che ciò che non costa non ha alcun valore… Perfino se la mitologia fosse storia, si potrebbe star certi che, come i poveri troiani, tanti cattolici esclusivamente "anagrafici" ci cascherebbero nella trappole dei miraggi proposti loro dalle quasi 700 denominazioni religiose che esistono in Italia (tutte imbroglione e strumento di Satana sviatore, salvo la nostra che è l'unica vera). Insomma anche se l'episodio del cavallo di Troia fosse storia, verrebbe confermata la massina di Bernard Shaw che disse: “la storia insegna che gli uomini non imparano mai nulla dalla storia”.

E veramente, come TG, non possiamo augurarci niente di meglio che la situazione della fede dei cattolici resti a questo livello (che il solito Minuti definì assai propriamente di persone “culturalmente indifese”, sia quanto a cultura generale che, e rimarcatamente, quanto a conoscenza biblica), così noi TG potremmo continuare a mietere senza ostacoli nuovi adepti tra i cattolici, le "pecore perdute della casa d'Israele". Avremmo sempre un mare molto pescoso, al punto da poter trascurare le varie porte che si chiudono – tanto si tratterebbe di persone con il “cuore non sincero”, e “non giustamente inclinate per la vita eterna” – e bussare ad altre che certamente si aprirebbero.

Ma proprio a me mi doveva capitare di incontrare questo tal Bery così coriaceo e informato?

Mi turba però il fatto che, realmente, se noi agiamo così, e cioè:
1) adoperando per nostra difesa il paradigma che le proposte religiose altrui non vadano neanche prese in considerazione giacché sono contro ciò che ci dice il nostro Canale, e:
2) pretendendo che altri non adoperino, a loro difesa, lo stesso metro di giudizio (o paradigma che sia), noi di fatto invitiamo le persone ad agire contro coscienza, cioè le istighiamo a peccare. Anche se la cosa è fatta a fin di bene giacché crediamo che loro sono nell’errore e quindi l’uscire dalla loro fede sarà per loro un vantaggio, sta di fatto che, mentre sono nella loro fede, noi dovremmo rispettarne la coscienza. Del resto non lo diciamo che sono liberi e dovrebbero comportarsi con libertà finché non sono convinti che il nostro messaggio è vero? Non diciamo che non vogliamo convertirli ma solo far conoscere il nostro messaggio? Quindi dovremmo rispettarli nel desiderio di tutelare quella che, in buona coscienza, loro credono sia la vera fede e non proporre loro di riesaminarla inoculando in loro il dubbio che, già come dubbio realmente creduto tale, li rende peccatori davanti alla loro coscienza e al loro Dio (che poi è il vero Dio giacché è il Dio biblico, salvo che non è trino).
Invece noi violentiamo la loro coscienza sia prima, spingendoli a peccare, che poi:
3) quando esigiamo, una volta portati al nostro discorso, che alzino la barriera difensiva che per catturarle abbiamo voluto abbassata. In questo caso noi li invitiamo ad adoperare "doppio peso e doppia misura". Un insulto quindi alla verità, sia umana, sia, se stiamo a Proverbi 20,10 e 20,23 anche divina.

E’ vero che il nostro CD ci ha insegnato che qualunque cosa faccia brodo alla causa del Regno quella diventa lecita, compresa la menzogna, giacché abbiamo a che fare con “nemici” a cui non si è ovviamente tenuti a dire la verità, e abbiamo a che fare anche con il supernemico ingannatore Satana il Diavolo che è il “principe di questo mondo” che “svia tutta la terra abitata” e tiene in schiavitù tutti coloro che non sono Testimoni di Geova.
Ma il bello è proprio qui. Metti il caso – ipotesi di lavoro che non pongo come realmente probabile nella mia mente altrimenti peccherei contro la mia fede – metti il caso che questo meccanismo, di “metti e leva” la barriera di difesa, sia stato escogitato ad arte anche da altre denominazioni sedicenti religiose, ecco che avremmo per antipaticissimo risultato, il fenomeno che noi TG troveremmo sbarrate non qualcuna, ma tutte le porte! E non potremmo neanche invitare le persone che vogliamo aggregare al nostro carrozzone ad esaminare criticamente il funzionamento di tale meccanismo, perché il solo farlo già per loro costituirebbe un insulto alla loro fede, come lo è per noi se volessimo applicarlo seriamente al riesame della nostra credenza geovista, ottenuta proprio con l’abbassamento di quello scudo.

Insomma qui c’è davvero qualcosa che non quadra. Ma… potrò mai chiedere a Brooklyn la quadratura del cerchio? Non mi risponderà che Geova mi farà capire tutto un bel giorno? E non mi ricorderà piuttosto, e a tinte forti, che c’è poco tempo per riflettere e porsi problemi giacché Armaghedon incombe e c’è tanto da fare? E che se non mi do da fare con tutta l’anima potrei non raggiungere “una condizione approvata ai suoi occhi”?
Non mi spaventeranno additandomi i nomi dei grandi disassociati e, senza minimamente ipotizzare che avessero almeno una qualche ragione, non mi direbbero che a tale deplorevole degrado di fede si giunge proprio quando si comincia a fidarsi del proprio intendimento, anziché della pura Parola di Dio che solo il CD (per conto dello Schiavo, dice lui!) sa interpretare nel modo giusto?

L'esperienza mi preavverte che farebbero sicuramente così, anche se non capisco come possa entrarci lo spauracchio dell'altolà ricavato dalla Parola di Dio in relazione al problema di questo meccanismo che sto considerando e che è squisitamente e puramente psicologico, cioè di scienza umana, inventabile da tutti.

Hai visto, però che era vero? Ho adoperato la ragione e sono rimasta scossa. Evviva la Parola di Dio che mi avverte dicendomi: “…vi preghiamo 2 di non essere presto scossi dalla vostra ragione” (2 Tessalonicesi)
Chissà però se me la potrei cavare, dal peccato del farmi scuotere, appellandomi a quel “presto”? Se quell’avverbio ispirato deve avere un valore dovrebbe significare che magari “tardi” cioè alla lunga, aggiungendo prove su prove e ragionamenti su ragionamenti, potrei essere più che scusata nel fatto di scuotermi.
Comunque sia, la precisazione rappresentata da quel “presto” mi assicura che la Bibbia non esclude che io faccia funzionare magari "tardi" la mia ragione, il che è confermato anche da Romani 12, 1 che dice “vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare.” Quindi procederò nel ruminare e confrontarmi. La mia intelligenza lo esige e… Bery mi aspetta.

_________________________
PS
La correzione riguarda solo la parola "greci" con quella di "troiani".
[Modificato da berescitte 20/10/2008 19:09]
----------------------
est modus in rebus
15/10/2008 22:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 144
Registrato il: 25/01/2005
Utente Junior
OFFLINE
Bentornato Bery. Sentivo la tua mancanza. [SM=g1537336]
___________________________________________________
La verità vi renderà liberi (Gv 8:32) - La libertà vi renderà veri (Kate)
21/10/2008 10:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.130
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
ME SPOSTO

visto e considerato che si tratta di un dialogo amichevole e morbido

la discussione "TEST & KAT adventures" sarà spostata, a giorni, da qui nella sezione
"Non solo critica".


dove continuerà con la puntata n. 19

Baci
Bery
----------------------
est modus in rebus
24/10/2008 11:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.147
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
19. RUMINAMENTO DEL “KAT” SUL RUMINAMENTO DI “TEST”

Però, mica scema quella TEST!
Questo sfata l’opinione grossolana e impietosa che alcuni nostri operatori pastorali formulano parlando alla leggera di “lavaggio del cervello” quando valutano il condizionamento mentale che gli aderenti a Sette e Nuovi Movimenti religiosi subiscono.
Se così fosse nessuno potrebbe mai rendersi conto di nessuna incongruenza di dottrina e di conseguenza nessuno potrebbe uscire da quel “circolo chiuso” che sono questi movimenti inventori di miraggi.

La realtà – e il forum di Achille lo dimostra ad abundantiam – è che molti Testimoni (sia lode alla loro intelligenza!), seppur con difficoltà, prendono coscienza sia dei condizionamenti ricevuti (che sono reali ma non tali da togliere la libertà e il comprendonio), sia delle distorsioni della verità: quelle individuate già vent'anni fa da Don Minuti e relative al senso del messaggio biblico; alla manipolazione perfino testuale della Bibbia; agli autori citati che vengono potati ad arte; e perfino a verità storiche e scientifiche. Nel momento che i TG più riflessivi e che hanno mantenuto davvero un'attitudine bereana ne prendono coscienza, anche solo di alcune di tali distorsioni ma dirompenti - come ad esempio la faccenda della connivenza della WT con la bestia apocalittica che sarebbe l’ONU -, mettono in moto tutto un lavoro di verifica e di accertamento al fine di controllare se tali accuse e rilievi sono veri o falsi. E, riscontrato poi che corrispondono alla realtà, si mette in moto la seconda fase del chiedere spiegazioni, e quando queste non vengono e al loro posto vengono intimidazioni* allora ecco che la libertà viene liberata e i soggetti escono dalla Torre.
E vero che la nostra TEST, nonostante sia "secondo il mio cuore", ancora non ha iniziato a fare tale processo ma intanto io le offro il materiale su cui riflettere e spero che un giorno…
____________________
* Beninteso mica si tratta di intimidazioni fisiche, tipo percosse o peggio. Si tratta di quelle che derivano innanzitutto dalla paura di perdere l’affetto dei propri cari che restano aderenti al movimento, i quali, per “motivi teocratici” negheranno l’affetto al proprio genitore o figlio/a e ridurranno al legalmente indispensabile ogni rapporto parentale. Così pure si teme come la morte l’ostracismo da parte degli ex fratelli che non ti rivolgerebbero più neanche il saluto se esci dal gruppo. Se poi sei un commerciante, foraggiato dalla clientela dei fratelli, devi temere anche un danno economico dal loro allontanamento. Se stavi in alto nella gerarchia dei “privilegi” perderai completamente ogni onorabilità e rispetto giacché ti qualificheranno come un “cane tornato al suo vomito” o a una “scrofa che si rivoltola nel fango”. Se per caso fossi uscito per dissenso relativo al modo di trattare-maltrattare i fedeli cioè sulla gestione disciplinare attuata dagli anziani, ma hai mantenuto la stessa fede geovista, temerai con terrore anche la tua prossima distruzione da parte di Geova; ti sentirai come un pesce fuor d’acqua scaraventato in un mondo che credi preda di Satana, ove ogni essere umano è “nemico di Geova” e perciò tuo nemico; non avrai più alcun amico e (tanto per chiudere un elenco che potrebbe allungarsi a dismisura) ti sentirai sempre sulla corda, analizzato e giudicato dai tuoi stessi familiari che dovranno riferire se il tuo comportamento è massimamente rispettoso della loro credenza o se per caso crei loro “impedimento alla pura adorazione”, nel qual caso rischierai anche il divorzio “per motivi scritturali”.
________________________________________________________________

Quindi devo concludere che TEST è in gamba perché, da vera “bereana” non si tira indietro chiudendosi a riccio, sfuggendo alle analisi che le propongo, come fanno tanti che credono di essere bereani ma non si accertano di niente.
Del resto è ben buffo l’atteggiamento di chi svicola dal rispondere a tono alle mie domande di cattolico. Sono o non sono io il soggetto da conquistare? E quindi se io ho certi precisi problemi da risolvere per convincermi che loro hanno la verità, che coerenza c’è a eludere le domande o a non dar loro delle risposte ragionevoli? Ma davvero vogliono ridurmi a uno che domanda: “Con chi si sposò Caino”?

Vero è che forse ai loro occhi le loro risposte, abborracciate e insoddisfacenti, sono ragionevoli e ritengono che se io non le accetto è perché sono di “cuore non sincero” o non sono “giustamente inclinato per la vita eterna”. Eppure io, in tutta sincerità, non solo tengo alla vita eterna ma perfino a quella in cielo, e quindi dovrebbero temere che trascurandomi rischiano di perdere l’occasione di catturare un Unto! Oltretutto, penso, che gli Unti, facendo parte della “famiglia reale” sono i depositari del messaggio biblico che loro sminuzzano alle “altre pecore” e solo in ciò che le riguarda. Quindi dovrebbe essere normale ipotizzare che un eventuale Unto, anche se ancora cattolico, abbia da Geova (che lo conosce avendolo eletto Lui “dalla fondazione del mondo”), una certa perspicacia maggiore e quindi una bereanità innata rispetto alle normali “altre pecore” che vengono pescate dal mare magnum dei cosiddetti “cattolici anagrafici” o “cattolici nominali” di cui è piena l’Italia.

Comunque a me interessa solo che TEST sia e rimanga una tiggiessa “secondo il mio cuore” e cioè che non si tiri indietro di fronte a nessun problema, domanda e critica, e mi segua dovunque le riflessioni ci portano. Nessuno me la strapperà di mano. Neanche un veto che le venisse da Brooklyn. Su questo ci si può scommettere.
----------------------
est modus in rebus
04/11/2008 22:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.167
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
20. UN VOLANTINO CON LE…ALI MOZZATE

TEST – Senta, perché almeno una volta non mi dà la soddisfazione di farle io le domande?

KAT – Ci tiene proprio?

TEST – Se glielo chiedo…

KAT – Pensa che funzionerà?

TEST – Non può non funzionare, giacché io mi servirò di ciò che ha stampato la WT, ed essa ci ha assicurato che lo Schiavo sa sempre qual è il modo migliore per dare le informazioni.

KAT – A lei la parola.

TEST – Ho qui con me un volantino che stiamo distribuendo ora [ottobre 2008 – ndr] intitolato “Vorreste conoscere la verità?” Se non le dispiace vorrei utilizzare le domande ivi contenute in prima pagina, a partire da quella del titolo: lei vorrebbe conoscere la verità?...

KAT – Altroché! Continui pure con quelle che seguono.

TEST – Dio si interessa davvero di noi?

KAT – Affermativo. E’ innamorato alla follia. Ha perfino “tanto amato il mondo da dare il suo Figlio…” e non vado oltre perché se aggiungo “unigenito”, come dice il testo biblico, cominciamo a litigare perché lo Schiavo spiega che va inteso come “unicreato” mentre secondo noi della cristianità “generare” non è lo stesso che “creare”; nella formula del Credo lo sottolineamo espressamente dicendo “generato, non creato”.

TEST – Guerre e sofferenze finiranno mai?

KAT – E come no! E’ scritto: un giorno ci saranno “Nuovi cieli e nuova terra”, non è vero? E anche qui mi fermo perché se aggiungo che per noi questa è una metafora del Paradiso celeste, lei dovrebbe sbracciarsi (inefficacemente peraltro) a sostenere che per “cieli” si dovrebbe intende un nuovo governo celeste e per “terra” una nuova umanità, un nuovo sistema di cose riveduto e corretto tramite l’eliminazione dei malvagi e dei non malvagi.

TEST – Dei non malvagi cioè degli innocenti? E chi glielo ha detto?

KAT – Il vostro Schiavo. Ricorda il commento dello Schiavo al versetto di Malachia che dice che Geova, nel suo giorno “che arde come una fornace”, relativamente ai cattivi “non lascerà né radice né ramo”? (cf Malachia 4,1) Nella Torre di Guardia il vostro ineffabile Schiavo (in realtà i soli membri del CD che io benevolmente ritengo in disaccordo con la maggior parte dell’Unto rimanente) ha spiegato che le radici sono i genitori malvagi e i rami i figli incapaci di intendere e volere i quali “saranno giustamente giudicati in base al comportamento dei genitori” giacché Geova “non lascerà vivere i figli che perpetuino le opere malvagie” di tali genitori. Un autentico assurdo teologico, smentito anche biblicamente da Abramo in persona che disse “Non sia mai che il Giudice di tutta la terra faccia perire il giusto insieme al malvagio!”. Le conviene andare oltre sa?

TEST – Questa non la credo. Dov’è la citazione?

KAT – Qui: «In quel giorno delle resa dei conti, i bambini, o rami, saranno giustamente trattati in base alla valutazione che Dio avrà fatto delle loro radici, i genitori, che sono responsabili dei figli. I genitori malvagi non avranno discendenti che ne perpetuino le vie malvage.» (Torre, 15/4/1995, p. 22)

TEST – Vado avanti. Cosa ci accadde alla morte?

KAT – Si entra in una nuova dimensione di vita.

TEST – Ma no, non sopravvive nulla! Nulla, capisce?. Si finisce solo nel ricordo di Dio in attesa della resurrezione.

KAT – Già, questo è ciò che vi ha insegnato il CD ma non è quello che dice la Bibbia che, in tantissimi passi, attesta il permanere della personalità umana dopo la morte fisica. Vuole forse che le citi tutto il mio studio sull’anima contenuto in questo sito? E comprendendovi anche le manovrine-ritocchi al testo sacro operate dal vostro CD per eliminare dalla Bibbia tali attestati?

TEST – C’è qualche speranza per i morti?

KAT – Permette se preciso? Poche “speranze” e molte “certezze”. Per chi deve morire c’è la certezza, se si è buoni, di andare immediatamente in paradiso, e se si è cattivi si può sperare nel pentimento e perdono in extremis, come per il buon ladrone. Per chi è già morto invece non esiste nessuna speranza: se si tratta di persone morte in grazia di Dio stanno certamente in paradiso, se ancora attaccati ma venialmente al male, stanno pure certamente in purgatorio, ove hanno comunque la certezza e non la “speranza” della salvezza. E se si tratta di reprobi… è certo che la loro scelta meno cocente è quella di starsene per sempre il più possibile lontani da Dio. Per tutti poi c’è il fatto, ugualmente certo, della risurrezione alla fine del mondo, affinché il corpo, che è servito all’anima per fare sia il bene che il male, ne segua la sorte riunendosi all’anima e ricomponendo così integralmente la persona umana.
Guardi che io la mia fede la conosco. Forse è perché certi cattolici non le sanno queste cose che si lasciano incantare dal miraggio di una risurrezione sulla terra paradisiaca. Rinunciano perfino al reame dei cieli che voi riservate ai vostri 144.000, cioè ai migliori tra voi, e quindi si spera che il “regnare in cielo” dovrebbe essere meglio che fare la “pecora” sulla terra, no?

TEST - Come si deve pregare per essere ascoltati da Dio?

KAT – Si deve pregare chiedendogli di renderci sintonizzati sulla Sua volontà. Se arriviamo a questo non c’è nulla di buono da chiedere. E’ già stata prevista e voluta ab aeterno esclusivamente ogni cosa buona per noi dal Padre. Ogni cosa che ci capita, esperienze di vita, doni di grazia, beni esterni, sofferenze, gioie, successi e delusioni…, sono tutti doni dell’Altissimo per il quale io faccio mia la preghiera di S. Francesco che disse: “Laudato sie mi Signore per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo cuale a le tue criature Tu dai sustentamento”.

TEST – Mi sa che è meglio che mi affretto a finire… C’è ancora una domanda.

KAT – Si tranquillizzi. Non ci vorrà molto a rispondere.

TEST – Come trovare la felicità?

KAT – Non mi serve di trovarla. Io già ce l’ho.
----------------------
est modus in rebus
26/11/2008 19:41
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.190
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
21. SULLA VIRILITA’ DI GEOVA: INIZIO DI UN INCENDIO PURIFICATORE?

TEST - Dove la porta il cuore stavolta?

KAT – Mi porta verso “Svegliatevi!”

TEST – Ho notato che l’ha detto con il punto esclamativo, così com’è il titolo stampato della nostra rivista. Lo Schiavo ha scelto quella forma perché deve risuonare come un invito, un avvertimento, una esortazione, e anche un monito, perché se non ci si sveglia a tempo si rischia di essere sorpresi da Armaghedon…

KAT – Ottima spiegazione. Ma adesso dia prova della sua perspicacia indovinando il senso che voglio dare io a quella esclamazione tratta dal vostro stesso titolo, e manco a farlo apposta, riferendomi proprio al contenuto di un certo numero di quella rivista.

TEST – Suppongo, giacché l’ho sentito usare altre volte da voi della cristianità, che lei voglia dargli la valenza di uno scossone che ci risvegli dal sonno, giusto?

KAT – Centrato! Dal sonno culturale s’intende, da quella sorta di obnubilamento e confusione del pensiero in cui noi crediamo che lo Schiavo, o meglio il CD per esso, vi tenga costantemente confinati. E come ho detto, ci serviremo, come svegliarino, proprio di una “Svegliatevi!” fresca di stampa. Intendo dire del numero di ottobre del corrente anno 2008, che apriremo alle pagine 24 e 25.

TEST – Naturalmente ho già letto tutto quel numero e perciò so che a quelle pagine si parla della natura di Dio. E si insegna, ciò che tutti i biblisti di questo mondo ammettono, che cioè riguardo a Geova Dio la Bibbia si esprime spesso in maniera antropomorfica. Il che vuole dire alla maniera umana, attribuendo a Dio qualità dedotte dall’uomo. Ma questo avviene per rendere comprensibile il discorso e non perché le cose stiano davvero così. Noi per capire Geova dobbiamo decodificare andando oltre la forma antropomorfica. Lei sa che in greco àntropos significa uomo e morfé forma, quindi se Geova ha detto di sé “Io sono Dio e non un uomo” noi, per non equivocare sulla sua natura, dobbiamo de-antropomorfizzarlo.

KAT – Dieci e lode per tanta chiarezza e precisione. Ma come la mettiamo con dichiarazioni precedenti -stampate! – nelle quali lo Stesso Schiavo ha insistito su certi aspetti che ora sono dichiarati antropomorfici ma che invece si inculcava che dovessero essere intesi alla lettera?

TEST – Non mi trova impreparata sa? Noi abbiamo la luce crescente…

KAT – Cioè distruggente?... Guardi che questo escamotage non è così robusto come crede. E ne tratteremo varie altre volte per evidenziarne l’inconsistenza e la contraddittorietà. Ma ora vediamo, per essere concreti, in qual modo lo Schiavo-CD si è espresso in modo da inculcare nelle vostre menti una interpretazione letterale circa la natura di Dio. Ho raccolto una manciata di citazioni. Per esempio vuole leggere qui? Come è caratterizzato Geova in questo testo di “Accertatevi” pag. 204?

TEST - «Incorruttibile Persona spirituale, con sensi di vista, udito, ecc.» Ho capito che vuole insinuare. Ma qui evidentemente si tratta di sensi spirituali.

KAT – Potrebbe andare, a patto che sia il CD stesso, sorella, e non lei che è pure troppo generosa per salvarlo, a dircelo. E insieme, dovrebbe essere sempre il CD a spiegarci il concetto di “sensi spirituali” che non ha riscontro con la nostra esperienza terrena e quindi non può neanche rientrare in un linguaggio antropomorfico. Anzi, se analizziamo ulteriori precisazioni, che ora vedremo, sembra proprio che il CD voglia illustrarci il “corpo spirituale” di Geova come dotato delle reali caratteristiche umane. Per esempio, riguardo all’udito, lei sa che è stato scritto… Ma lo legga lei, sennò potrebbe pensare che sto barando.

TEST- «Silenzio in cielo per circa mezz’ora! Ma perché? Evidentemente fu un tempo perché fosse udita la preghiera dalla terra. Le preghiere di chi? Ai sette angeli non fu permesso di suonare le loro trombe finché quelle preghiere furono udite da Dio sul suo trono». (Quindi è finito il mistero di Dio, p. 210).

KAT – Pensa che si possa davvero leggere questo testo pretendendo che si capisca che non si trattò di mezz’ora perché in cielo si è fuori del tempo e che anche le trombe emettevano un suono spirituale adatto ai sensi spirituali di Geova? Come vede la metafora è fuori luogo. E riguardo al corpo cosa dice “Potete vivere” a pag. 36 e 37?

TEST - «Ebbene, non esiste intelligenza senza una mente. E sappiamo che se c’è una mente ci dev’essere un cervello in un corpo di forma ben definita. La grande mente che ha creato ogni cosa appartiene a quella grande Persona che è l’Iddio Onnipotente. Anche se non ha un corpo materiale, ne ha uno spirituale. (…) Se Dio è una Persona reale che vive in un determinato luogo del cielo…»

KAT – Ha parlato di “forma ben definita” e di “cervello”, di localizzazione “in un determinato luogo del cielo” non è vero? Quindi per il CD il “corpo spirituale” è fatto comunque di molecole, è spaziato. Come fa questa concezione a corrispondere all’idea di “spirito” che prescinde completamente da queste cose? Lo sa che perfino l’energia, che è pure impalpabile e invisibile (ma misurabile con strumentazione) è ancora nel regno della materia? Ha mai pensato che delle entità spirituali invece noi possiamo averne un concetto solo in forza dell’analogia con i fenomeni che esse producono? Sono spirituali quei “prodotti” che chiamiamo concetti, pensieri, idee! Come può sperare di darmi un’idea di Dio come Spirito che deve prescindere da ogni realtà creata (giacché esiste da prima della creazione) se mi riduce lo spirito a una sorta di materia più sottile, evanescente quanto vuole ma pur sempre collocata nello spazio e nel tempo – tutte realtà creaturali - e determinabile grazie alla “forma ben definita” e agli “organi di senso?. Ma c’è di più. Tra gli organi di senso il vostro CD non ha insegnato fino a ieri, e contrariamente all’attuale articolo di Svegliatevi con cui si autosmentisce, che Geova è in senso proprio?...

TEST – Una “vigorosa persona di guerra”, lo so. E’ in Esodo 15,3.

KAT – Preferirei che usasse la Bibbia del 1986 e non quella del 1967, sorella. Dovrebbe preferirla se crede davvero a una luce crescente nella comprensione della Bibbia da parte dello Schiavo. Come è stata modificata la qualifica di “vigorosa” nella edizione del 1986 e seguenti?

TEST – La Nuovo Mondo del 1986 dice “Virile Persona di guerra”. Ma appunto dev’essere una cosa metaforica.

KAT – Lei dice? Verifichiamo! Sa, come è vero che la Bibbia si spiega con la Bibbia, è anche vero che lo Schiavo si chiarisce con lo Schiavo. E perciò legga cosa dice riguardo alla “virilità” di Geova il libro “Cose nelle quali è impossibile che Dio menta”, a pagina 123.

TEST – «Ebbene, c’era dunque qualche persona di sesso femminile in cielo da cui Geova Dio generasse il suo unigenito Figlio?»

KAT – Ora io non so cosa hanno capito i TG quando hanno letto queste parole ma io capisco che se ci fosse stata una persona di sesso femminile in cielo Geova avrebbe potuto…
Di grazia dove lo vede qui il discorso metaforico sulle caratteristiche di Geova?

TEST – Ma è appunto per questo che ora, la Svegliatevi precisa, dicendo: «Alcuni lettori della Bibbia si dicono confusi riguardo alla natura di Dio…” lo dice a pagina 24.

KAT – E io le dico che non sono mai stato confuso leggendo la Bibbia; al contrario sono rimasto sconcertato e perfino indignato nel leggere quella riga scritta non nella Bibbia ma nella pubblicazione della Schiavo che dice di se stesso che è lui preposto a capire e spiegare la Bibbia. Continui a leggere va’ che è meglio….

TEST – «Qualcuno forse ritiene che Dio abbia forma umana dal momento che la Bibbia afferma che l’uomo fu creato a sua immagine.»

KAT – Ma mica è la Bibbia ad aver stampato pagina 72 sul libro “Rivelazione il suo grandioso culmine è vicino!” E’ stato lo Schiavo. E quindi la concezione che Geova avesse forma umana è sua. E, considerata la cieca fiducia che i TG hanno in “mamma WT” possiamo dire non che “qualcuno dei TG ritiene che” ma che tutti i TG devono aver ritenuto, leggendo quelle cose, che Geova fosse sessuato e al maschile. Io, come lettore della Bibbia cattolico, non mi sono mai sognato una cosa del genere e neanche che Dio avesse forma umana; mi sarebbe apparso come il capovolgimento della Bibbia che, come sappiamo, dice che è l’uomo ad essere fatto ad immagine di Dio e non viceversa..

TEST – Mi faccia proseguire: «Un esame più attento di cosa dice la Bibbia può fare chiarezza al riguardo.»

KAT – E così viene fuori che si tratta di antropomorfismi. E che oggi – anno di grazia 2008 – Geova ha perso le sue caratteristiche virili. Complimenti. Meglio tardi che mai! Per ora, in attesa di vedere quale altra parola sostituirà la “virile Persona di guerra” nelle prossime edizioni della vostra Bibbia, possiamo concludere questa piccola analisi dicendo che la cosiddetta luce crescente del vostro Schiavo gli ha permesso di avere le idee più chiare dopo quasi mezzo secolo di studio della Bibbia.

TEST – Beh, meglio tardi che mai. Lo ha detto lei.

KAT – Sì, ma insieme lo Schiavo, il CD, la WT, dovrebbero darci ragione di tutti i problemi collegati con tale cosiddetta luce crescente. A partire dalla pretesa che anche ieri sia stato Geova in persona, utilizzando lo Schiavo-Canale, ad aver rivelato di essere virile. E a finire con il trattamento che l’Organizzazione ha riservato a chi ieri era in dissenso con certi suoi insegnamenti ed è stato ostracizzato nonostante che quelle dottrine non corrispondessero affatto al pensiero divino che Geova voleva trasmettere con la Bibbia.

TEST – Non posso che dirle: scriva a Brooklyn.

KAT – Preferisco offrire a Dio il mio… “sacro servizio con la mia facoltà di ragionare”. E, insieme a lei, continuare il nostro accertamento bereano. Accertamento che se non approderà a un ripensamento da parte sua, almeno approderà – questo non me lo può negare giacché “carta canta” – a verificare, con lei e a beneficio dei lettori, che lo Schiavo ha davvero detto e smentito certe dottrine nonostante che insista ancora a dire, sia prima che dopo, che provengono da Geova. Non chiedo di più. Il resto, la coerenza - per cui prego intensamente - sarà opera e dono dello Spirito Santo.
----------------------
est modus in rebus
05/12/2008 10:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.213
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
22. BIGLIETTO? NO, GRAZIE, LA MIA LOGICA E’ DIFFERENTE!

TEST – Non creda di sorprendermi, sa? Io sono bereanamente libera e perciò vedo la televisione. Ho capito benissimo che lei vuole alludere a quello spot pubblicitario che attualmente [novembre-dicembre 2008 - ndr] reclamizza, con la scenetta umoristica della difficoltà del parcheggio un’altra cosa facendo dire al conducente dell’autoveicolo: “La mia banca è differente!”

KAT – Complimenti per la sua bereanità e perspicacia; cose “secondo il mio cuore” che non potevano mancare alla mia affascinante TGessa con cui mi sto confrontando, lo sottolineo, con amichevole anzi fraterna bonomia.

TEST – Bando ai convenevoli. Che applicazione intendeva fare di questo aggancio psicologico?

KAT – Quello della verifica tra Testimone di Geova - notabene “persone” stavolta e non istituzione/ideologia/geovismo, anzi una sola persona: lei in concreto - e Cattolico - anche qui persona, cioè me medesimo in concreto.
Voglio cioè verificare se abbiamo la stessa logica o una logica differente, nel qual caso farei come quello dello spot, direi “La mia banca/logica è differente” e, sottinteso, “migliore”. Girerei il volante lasciando la bigliettaia Watchtower e i TG che fossero d’accordo con lei a concludere tristemente “Si è allontanato il veicolo”, o, applicando, “il pesce si è dileguato”.

TEST – A cosa pensa in particolare?

KAT – Ad uno degli ennesimi – e come lei, TGessa istruita, sa bene, le cose “ennesime” sono quelle molto abbondanti, quasi infinite – penso ad uno degli ennesimi ripensamenti dottrinali operati di recente dalla Società Torre di Guardia.

TEST – Ho capito, vuole riprendere il discorso sulla luce crescente. Mi pare che aveva promesso che lo avrebbe fatto.

KAT – Già, ed esattamente nell’incontro numero 13. Voglio cioè vedere se, con tutta la buona volontà che voi TG ci chiedete di metterci, possiamo in qualche modo salvarla e convenire almeno in parte o se per caso dobbiamo concludere tristemente che noi del mondo abbiamo una logica differente e pertanto smetterla di tentare un dialogo impossibile.

TEST – Certo. Così come il detto che dice che un dialogo tra sordi è impossibile, è sicuro che se non si ha la stessa logica è impossibile qualsiasi tipo di dialogo, giacché la stessa parola dialogo – che viene dal greco dià=attraverso e logos=discorso/considerazione/intelligenza – implica l’uso della “logica”, che è indicata espressamente dal termine “logos” (come vede qualche studio l’ho fatto!). Ma io credo che tutti gli esseri umani in fondo hanno la stessa logica. Per tutti il pane e pane e il vino vino e due più due fa quattro. E così pensa anche lo Schiavo Fedele e Discreto, altrimenti non avrebbe invitato sia noi TG che la gente a cui ci rivolgiamo né ad “essere bereani”, cioè intelligenze che si accertano di ogni cosa; né avrebbe esortato a saper “afferrare il punto”, cioè a non andare fuori di logica; né avrebbe mai scritto un libro fondamentale di spiegazione biblica intitolato “Ragioniamo…”. Insomma senza logica non si può ragionare. E’ ovvio.

KAT – Bene! Allora vediamo il problema. Lo traggo proprio dal forum infotdgeova.it. Se andiamo alla sezione «Argomenti dottrinali» e apriamo la discussione intitolata «Nuovo intendimento sulla “generazione”» (pregasi di leggerla) troviamo che attualmente lo Schiavo/WT/CD, per ovviare ai ripetuti e puntualmente delusi annunci della fine imminente, ha deciso non solo di non annunciare più date della fine, ma perfino di togliere uno degli ultimi riferimenti utili a fissare cronologicamente una fine del mondo che sia convincentemente “imminente”: quello relativo al concetto di “generazione”. Convincentemente perché, come lei sa, si appuntava sulla morìa della generazione che nel 1914 aveva visto “con intendimento”, e perciò avente circa 15 anni, le novità mondiali di sconquasso della grande guerra. Sconquasso che avrebbe – a detta del CD – indicato, come riflesso in terra, la cacciata di Satana dai cieli, l’inaugurazione del Regno di Dio, e il confinamento di Satana sulla terra o nei suoi pressi così che, “sapendo che gli rimane ancora poco tempo” lui si fa in quattro per tentare e perdere più persone possibili prima della sua prigionia millenaria che avverrebbe dopo Armaghedon .

TEST – Sono cose che conosco. Venga al punto.

KAT – Ma è bene ricordarle per tanti lettori ancora poco informati; perciò proseguo. Come è risaputo il CD, ai nostri giorni sta provvedendo ad eliminare gradualmente i riferimenti che concorrevano concordemente a “confermare”, a suo parere, l’esattezza della sua diagnosi del 1914 come “inizio del tempo della fine”. Diagnosi che gli serviva per inculcare in tutti i TG fedeli l’urgenza di predicare perché la fine, nell’ultimo scorcio del 1900, poteva avvenire da un momento all’altro con lo scoppio della “guerra del gran Giorno dell’Iddio Onnipotente ad Armaghedon”. Guerra che avrebbe segnato la “fine di questo sistema di cose”, altrimenti detta anche “fine del mondo”.
Siccome di fatto è finito il secolo ed il 2000 trotterella tranquillo pieno di vitalità, ecco che il CD si è premurato di togliere i riferimenti utili che prima gli servivano e adesso invece sconfessano la sua previsione. Erano quattro, e due di essi, con l’ultimo cambiamento sono stati aboliti. Permette che li ricordo?

TEST – Non vedo come potrei impedirglielo…

KAT – Dunque i segni della prossima fine erano:
1) L’importanza della predicazione geovista che doveva servire a Gesù a discernere le “pecore” obbedienti da salvare dai “capri”, irriducibili oppositori, da distruggere. Gesù stava cioè catalogando, sulla base dell’accettazione o del rifiuto del messaggio geovista, le persone da salvare e da distruggere. Questo metteva le ali ai piedi e accelerava i battiti del cuore sincero dei proclamatori TG ansiosi di salvare più gente possibile o, più pedestremente, stimolava i TG meno “empatici” a “dare l’avvertimento” per non incorrere nella “colpa del sangue”!;
2) La durata di quella che Gesù ha definito “generazione” quando disse “questa generazione non passerà prima che tutte queste cose (intendi: lo sconquasso universale) siano avvenute”. Si sosteneva che doveva essere la generazione delle persone viventi nel 1914 – notabene: di qualsiasi categoria di persone in tutto il mondo – non si sarebbebe estinta prima di Armaghedon. Questo riferimento era come un turbo nel motore dei predicatori perché a fine 1900 si trattava di una generazione che doveva essere già centenaria e perciò stava davvero sull’orlo dell’estinzione (nonostante che la WT si premurasse di ricordare che in Abcasia ci sono persone che vivono fino a 120-130 anni!);
3) I vari segnali componenti lo sconquasso, indicati da Gesù e compresi dalla WT nel cosiddetto “segno composito”: terremoti, carestie, guerre ecc… La WT dava ogni tanto… benzina al turbo enumerando i guai di questo povero mondo “dominato da Satana” (chi non sa che i TG portano nella ventiquattrore vari ritagli di giornali adatti a confermare l’esistenza di questi segni?
4) La diffusione della predicazione geovista “su tutta la terra”. Solo quando il Vangelo avrà raggiunto ogni essere umano, si diceva, “allora verrà la fine”. E la WT in questo caso altalenava tra gli incoraggiamenti (abbiamo già raggiunto tutti!) e gli stimoli a completare l’opera (perché era ed è un “tutti” non propriamente reale ma in linea di massima).

TEST – So bene che il primo punto è stato riveduto. Ma lei voleva parlarmi del secondo, sul concetto di generazione. Sentiamo…

KAT – Come appunto documenta la Discussione nel forum che ho indicato, oggi il CD cambia l’intendimento avuto finora e – udite udite! – lo fa riprendendo e facendo proprio un intendimento proposto da Schroeder e da Rutherford nel 1978 ma bocciato in passato dallo stesso CD=Canale di Geova, e perciò da Geova stesso trasmettitore, come non corrispondente a verità.

TEST – Ma questo avviene perché si tratta di “luce crescente”, di “verità presente”, di “verità così come al momento Geova consente di capire”. Il CD lo ha dichiarato apertamente più volte.

KAT – Sì, comprendendovi però anche la smentita e perciò dichiarando oggi che quella che lui stesso ieri aveva proposto come verità non era tale. Badi bene, non si tratta di quelle verità umane che cambiano con la storia e i costumi, che sono cioè vere “relativamente a un contesto sociale di tempo e di luogo”, ma di verità religiose. Perciò il CD cambiandole non dichiara che “oggi non sono più vere” ma che non lo erano neanche prima, giacché la verità vera sarebbe un’altra, quella che dichiara e si vuole sia creduta adesso. Comunque non è di questa contraddizione che voglio parlare. Questo modo contraddittorio di intendere la cosiddetta “luce crescente” è già stato condannato dal vostro fondatore Russell senza risultato, quindi non vedo come potrebbe convincervi un estraneo che non è ne “Canale” né rubinetto ai vostri occhi. Io voglio arrivare ad un risultato diverso.

TEST – Allora la cosa mi incuriosisce.

(seguita)
----------------------
est modus in rebus
11/12/2008 19:05
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 20
Registrato il: 15/10/2008
Utente Junior
OFFLINE
Berescitte,il tuo racconto mi ha appassionato cosi' tanto,che ho passato l'intero pomeriggio lavorativo a leggerlo.Spettacolare,pagherei per sapermi spiegare cosi' bene come te.Complimenti,aspetto il continuo del vostro incontro!!!
11/12/2008 22:32
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 60
Registrato il: 25/11/2008
Utente Junior
OFFLINE
Complimenti
Bery .....posso chiamarti cosi?
....ma tu sei un mito! complimenti davvero per come esponi le tue argomentazioni!!! io non ci riuscirei!!!comunque voglio sapere come va a finire assolutamente!!!! [SM=g1537159] [SM=g1543902] [SM=g1537154]
17/12/2008 23:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.241
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
seguito del 22

KAT – Allora, riprendiamo qui alcuni punti di quella Discussione (o trhead o 3D che dir si voglia) citata nel numero precedente nella sezione «Argomenti dottrinali» e intitolata «Nuovo intendimento sulla “generazione”» e aperta dal forista shaytan79.

TEST – Ho capito, lei vuole rimettere il dito sulla piaga.

KAT – Assolutamente no, semmai lo farei per guarirla la piaga e non per infierire. Come lei sa io sono del GRIS e il GRIS non infierisce sulle persone catturate da sette e Nuovi Movimenti Religiosi, le aiuta. Le aiuta ad accertarsi bene se quei movimenti a cui hanno aderito, forse troppo frettolosamente (sulle riviste geoviste si enfatizzano ogni tanto adesioni lampo, dopo pochi mesi di “studio” o per “folgorazione”, dopo aver letto i primi capitoli di un vostro libro). Il GRIS Infierisce solo – questo sì! - contro quelle dottrine che irretiscono le persone desiderose di verità con miraggi. E tra queste dottrine, a parer nostro, rientra alla grande anche il geovismo Quindi noi GRISsini agiamo con intento amichevole, come fratelli che soccorrono. Il GRIS è questo: una struttura di aiuto. Aiuto che ha dato e continuerà a dare anche se alcune delle persone soccorse non capiscono la distinzione che per noi è chiarissima e insistita tra ideologia (da combattere) e persone (da amare e soccorrere) e per il fatto che critichiamo il loro credo si sentono offese personalmente come se ce l’avessimo con loro. Ma questa specie di “transfert” non avviene a caso.

TEST – Cioè?

KAT – Avviene oculatamente, premeditatamente, perché la WT ha abilmente deviato sulle persone dei TG ogni sua responsabilità. E lo ha fatto e continuerà a farlo, e martella continuamente questo chiodo perché la manovra le rende. Lei fa sentire i suoi TG “aggrediti” dalle critiche che sono rivolte a lei. Lo fa non parlando mai di sé ma deviando l’attenzione sui “Testimoni di Geova”, ovvero sulle persone dei suoi adepti. Ci faccia caso. Anziché lamentarsi perché “gli oppositori” ce l’hanno con lei o con l’ideologia geovista, dice che “si scagliano contro i Testimoni di Geova”. Invece di dire che la gente rifiuta e disprezza il messaggio, dice che “rifiuta e disprezza i Testimoni di Geova” eccetera….

TEST – Ah! Ho capito. E’ un rilievo che aveva già fatto. Però non può negare che a volte l’astio e il risentimento di “quelli di fuori” è rivolto proprio alle persone dei Testimoni, per esempio quando sbattono loro la porta in faccia e non vogliono sentire neanche il messaggio che portano.

KAT – Vero, ma in questo caso si tratta di una minoranza di persone che magari non seguono nessuna fede e sbatterebbero la porta in faccia anche a “proclamatori/missionari” cattolici, o islamici o induisti…. E poi non lo dice la stessa WT che, in linea di massima, nel mondo i TG riscuotono simpatia e apprezzamento, così che anche molti del mondo “laico” vi rispettano? Di soggetti scorbutici che vi trattano male se ne trova ancor più difficilmente tra i cattolici, educati ormai da mezzo secolo dopo il Concilio Vaticano II a coltivare il dialogo e la tolleranza. E sono infine davvero delle rarità gli scorbutici tra i membri del GRIS. Quelli che casualmente vi capitasse di incontrare che peccano di scortesia sarebbero solo dei nuovi volontari che ancora non hanno letto lo Statuto giuridico né quello deontologico che il GRIS si è dato e che corrisponde in pratica allo stile del counselling, che è per finalità dichiarata una struttura di aiuto con approccio amichevole.

TEST – Bisognerebbe fare una statistica.

KAT – Giusto, ma per non farla pendere a favore della mania persecutoria che vuole inculcarvi il CD dovreste farla eliminando le visite di casa in casa nelle ore inopportune… Ricorda cosa scrisse Schnell nel volume “Trent’anni schiavo della Torre di Guardia”? Quando ricordò che, proprio per attirare le simpatie verso i TG facendoli passare per minoranza religiosa ingiustamente perseguitata, la vostra Dirigenza mandò i proclamatori a importunare casa per casa la gente di mattina presto e di domenica così che ricevessero (giustamente stavolta!) porte sbattute in faccia e reazioni anche peggiori? Con queste strategie la WT ricava due piccioni da una sola fava: ottiene sia il convincimento per i suoi TG di essere perseguitati a causa della loro fede e per rifiuto del messaggio di Gesù, e poi ottiene la benevolenza della stampa che si scaglia contro le cosiddette Chiese storiche, i culti maggioritari che da secoli la fanno da padrone e, quasi supermercati avidi di guadagno, vedono con rabbia la nascita di piccoli negozietti concorrenti così che aizzano contro di loro le ire di tutti. Lasciamo stare va’ e veniamo all’argomento.

TEST – Diceva del contenuto di quel thread…

KAT – Esatto. Ne riporto qualche brano. A Sahytan79 che chiede conferme circa un cambiamento di dottrina sulla “generazione” domandando: «ho trovato questo link www.infotdgeova.it/generazione.htm sul sito è tutto quello che c’è da sapere sull'argomento?»
Achille ha risposto dapprima:
«Vedi questa discussione:
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7009991»

linkando cioè il thread del forum ove si analizza il nuovo intendimento avvenuto nel 2008.

E poco dopo ha aggiunto che, riguardo a chi gli chiedesse conferma se si tratta di un intendimento “nuovo”:

«No. ho trovato ieri un interessante particolare nel libro di Franz “Crisi di Coscienza”. Questo "nuovo intendimento" non sarebbe poi così nuovo...

Notate infatti cosa scrisse Raymond Franz nel 1980, alle pp. 294 e 295 del libro “Crisi di Coscienza” (il grassetto è mio):
Sebbene differenti sistemi di misurazione possano far guadagnare qua e là un anno o più, resta il fatto che la generazione del 1914 si sta assottigliando con grande rapidità, dal momento che il tributo alla morte è sempre più elevato tra i più anziani. Il Corpo Direttivo sa bene tutto ciò, pertanto l’argomento divenne oggetto di discussione in diverse occasioni.
Il problema fu suscitato nel corso della sessione del Corpo tenuta il 7 giugno 1978; alcuni fatti precedenti contribuirono a sollevare la questione. Un membro del Corpo Direttivo, Albert Schroeder, aveva distribuito ai suoi colleghi copie di un rapporto demografico relativo agli Stati Uniti; i dati in esso contenuti indicavano che nel 1978 era ancora in vita meno dell’uno per cento della popolazione che nel 1914 era ventenne. E alcune affermazioni che Schroeder aveva fatto mentre visitava alcuni paesi europei richiesero attenzione anche maggiore. I rapporti inviati a Brooklyn riferivano che egli aveva suggerito che l’espressione « questa generazione », adoperata da Gesù in Matteo 24:34, andava applicata alla generazione di « unti », e che finché uno di questi fosse rimasto in vita quella « generazione » non sarebbe passata. Ovviamente, queste osservazioni erano contrarie all’insegnamento dell’organizzazione e non erano state autorizzate dal Corpo Direttivo.
Quando fu sollevata la questione, dopo il ritorno di Schroeder, l’interpretazione suggerita da quest’ultimo fu respinta e fu deciso di pubblicare una « Domanda dai lettori », in un successivo numero di La Torre di Guardia, che riaffermasse il vecchio insegnamento relativo a « questa generazione », E’ interessante notare che nessun rimprovero o biasimo fu in alcun modo rivolto a Schroeder, membro del Corpo Direttivo, per aver espresso la sua opinione non autorizzata e contraddicente quella dell’organizzazione, mentre era in Europa.
E dopo aver esaminato alcune proposte di modifica dell’”intendimento” che vennero discusse dal CD. Franz osserva a p. 296:
Forse l’idea di Albert Schroeder di applicare la frase alla classe «unta » (un’idea che è fluttuata nell’organizzazione per moltissimi anni) potrà risultare più attraente. Ci sono sempre più persone (alcune abbastanza giovani) che ogni anno decidono, per la prima volta, di appartenere alla classe « unta »; ciò potrebbe offrire un’estensione di tempo quasi illimitata per l’insegnamento relativo a « questa generazione ».
Parole scritte nel 1980 e che si sono dimostrate “profetiche” in quanto adesso, nel 2008, il CD ha adottato questa interpretazione di Schroeder, che venne invece respinta a quel tempo (1978) come non corretta.
Come è possibile?
Come è possibile che una “verità” non venga riconosciuta come tale dal Corpo Direttivo che opererebbe sotto la guida di “Geova”?
E come è possibile che ci vogliano quasi 30 anni prima che il CD ‘rilegga con più attenzione il contesto’ (parole loro) per capire quello che sarebbe il corretto intendimento (sempre dal loro punto di vista del CD) delle parole di Gesù?
Dove sarebbe la guida divina in tutto questo?»

TEST – Va bene, quali sono le sue domande in relazione a queste cose? Lei sa bene che al “come è possibile” e al “dove sarebbe guida divina in tutto questo” la WT risponde sia con l’idea della luce crescente, sia con l’esempio nautico del bordeggio, cioè con l’illustrazione della ricerca della verità biblica alla stregua del percorso di una imbarcazione a vela che si sposta zigzagando, a seconda di come tira il vento, e quindi cambiando direzione-intendimento, e tuttavia procedendo sempre verso l’unica direzione della meta da raggiungere. Cosa di nuovo possiamo rispondere se questo non vi soddisfa?

KAT – Di nuovo, dato come sfondo delle nostre considerazioni sia la teoria della luce crescente proposta dalla WT sia la nostra (e anche di Russell!) contestazione ad essa in quanto un vera luce crescente non dovrebbe mai autocontraddirsi, le mie domande “nuove” sono molto semplici.

TEST – E sarebbero?

KAT – Io vorrei sapere da lei – ed esigo una sua risposta sincera, da bereana secondo il mio cuore e anche secondo il cuore di Dio che ci ha donato l’intelligenza con la luce della logica per discernere il vero dal falso – vorrei sapere semplicemente cosa ne pensa lei solo delle domande conclusive fatte da Achille nel post che ho riportato di peso.

TEST – Cosa ne penso a che riguardo? Quali domande? Potrebbe essere più esplicito?

KAT - Certo. Vorrei sapere da lei non se le condivide ma solo se sia lui che io (che le condivido), abbiamo o no il diritto di farcele; se facendocele agiamo da bereani o se siamo matti da legare. Voglio sapere, in sostanza, se diciamo giusto o no dicendo che ci aspettiamo da Dio che non manchi alla Sua parola data, che non ci tratti come bestie senza intendimento, che non giochi a mandare l’ordine e insieme il contrordine, perfino a chiederci di essere disposti a morire per onorare una sua verità e poi a far morire altri per la verità opposta.
Voglio sapere se chiedersi queste cose, per il CD è adoperare la logica. Quella stessa logica a cui lui stesso invita dicendo “Ragioniamo… afferrate il punto… ”. Quella logica che lui stesso adopera quando critica con successo le posizioni altrui, e che invece trasforma in sofismi quando vuole cambiare le carte in tavola o fare in modo che si crei un tal polverone e una tale tortuosità di percorso che nessuno ci capisce niente. Mi viene in mente proprio il primo ex TG con cui ho avuto moltissimi incontri. Lui diceva che molte volte non ci capiva niente con le spiegazioni che la Torre dava nella rubrica “Domande dei lettori” e allora andava solo a leggere la conclusione per sapere che doveva fare e pensare.
Capisce che voglio dire? Voglio dire che se il CD-Schiavo-WT non ci riconosce neanche il diritto di farci delle domande usando “la nostra facoltà di ragionare”, se vuole farci capire che le parole usate da lui per logicizzare e ragionare sono le stesse ma che i suoi TG le intendono alla rovescia da come le intendono “quelli di fuori” perché i TG hanno una logica che si chiama sì “logica-accertamento-ragionare” ma di fatto è differente. Perché se è così, allora tutto questo immenso lavoro che conduciamo nel forum e sul sito va a pallino, non ci intenderemo mai, perché diventa un dialogo tra sordi.

TEST – Ma certo che avete il diritto di farle le domande. Rientrano nella bereanità richiesta dallo stesso CD e anch’io perciò me le faccio. Solo che…

KAT – Solo che… lo dica.

TEST – Solo che, quando “la nostra facoltà di ragionare”, analizzando gli stampati della WT, ci condurrebbe alle vostre stesse conclusioni di critica, che notano incongruenza, manipolazione e altro… allora, allora nella nostra mente scatta la molla che ci fa aggrappare ancor più fortemente allo Schiavo basandoci solo sulla precomprensione che è lui il Canale di Geova e che tutto ciò che tende a sminuirne in noi la fiducia è opera del Diavolo, dell’orgoglio, del pensiero indipendente, della filosofia, del pensiero apostata. E che ogni difficoltà mentale che ci venisse in testa un giorno sarà risolta da Geova. Comprese quelle che lei, con la sua logica disinibita rispetto alla nostra, ritiene assurde e impossibili.

KAT – Ma a questo punto noi siamo costretti a dare dell’imbroglione al CD-WT perché quando lui invita i probabili pesci ad aderire li invita ad adoperare la loro logica, sott’intendendo chiaramente che è buona, che funziona bene! Mica può pretendere che chi ancora geovista non è adoperi la logica che gli sarà inculcata quando diventerà geovista.
In conclusione, ai nostri occhi, secondo la “nostra” facoltà di ragionare, la “vostra” facoltà di ragionare è talmente compromessa che sconfina nella illogicità. Ma a questo punto la vostra illogicità diventa come un idolo che, senza che ve ne rendiate conto, adorate più della Verità che vi fa vedere con evidenza che siete fuori di logica. E, ironia della sorte, proprio mentre credete di “essere nella verità” restate prigionieri dell’errore e della falsità.
Ci ha pensato che esiste un preciso precedente biblico di questa situazione mentale? Per esempio non si legge nella Bibbia… “Ma non dategli retta, lui scaccia i demoni perché è in combutta con Satana, principe dei demoni!”

TEST – Vuole alludere all’accecamento dei Farisei rispetto alla verità nuova portata da Gesù?

KAT – “Tu l’hai detto”; ahem… scusi l’influsso biblico: “Lei l’ha detto, sorella”.

TEST – Io non giungerò mai a quel punto. Ricordo benissimo che lo Schiavo-CD, in rapporto all’accertamento, ha scritto e ribadito che lui vuole essere valutato in rapporto alle credenziali che esibisce per proporsi come il Canale.

KAT – Già ma si tratta di vedere se questa non è altro che una mossa propagandistica scontata o se risponde alla realtà. Di per sé la potrebbero copiare e farla propria tutti i dirigenti di tutti i Nuovi Movimenti Religiosi, non crede? Bisogna vedere poi se, di fatto, il CD vi permette l’accertamento sia su di sé sia su ciò che insegna o se già in inizio di discorso non comincia a spaventarvi ventilando la presenza di Satana “sviatore” (vedi pagina 16 di “Potete vivere per sempre…”); primo espediente efficacissimo per imbrigliare la vostra libertà di ricerca, insieme ai successivi “paletti”, tutti terrorizzanti, del pericolo del “pensiero indipendente”, del “pensiero apostata”, del tempo rimasto prima della fine che è ridottissimo, dell’idea (altrettanto falsa e strumentale) che fuori di quel movimento non trovereste un briciolo di bontà da nessuna parte, eccetera eccetera… Si rende conto, spero, che se tali accorgimenti venissero adoperati anche dalle Dirigenze di tutti i movimenti, tutta la gente (salvo gli atei) resterebbe prigioniera dei vari gruppi e voi…

TEST – … E noi troveremmo che tutti ci sbatterebbero le porte in faccia. Sono cose a cui penso.

KAT – Anzi, da questo punto di vista no. Sarebbe diverso. Le porte in faccia non ve le sbatterebbe nessuno perché, proprio come fate voi se qualcuno di altra religione venisse a proporvela, quelle porte non verrebbero neanche aperte.
----------------------
est modus in rebus
28/04/2009 16:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.470
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
23. ANNO 1975, UNA LINOTYPE MUTANTE?

TEST - Toh, come usate dire voi del mondo, è proprio il caso di dire “chi non muore si rivede”!

KAT - Già, il mondo è piccolo, non è vero? Ma nella sua piccolezza e pur “non sapendo dirigere i suoi passi” qualche volta fabbrica delle massime vere, come questa da lei citata.

TEST - Infatti è un bel pezzo che non ci si incontrava. Ma, me lo lasci dire, e non lo dico a modo di rimprovero perché la Bibbia mi impone di dirle “ti rimproveri Geova”, ma sta di fatto che lei, caro signore, si è comportato molto male defilandosi per tanto tempo, quando si era d’accordo di continuare i nostri incontri di frequente.

KAT - Ma che mi dice mai? Se ci siamo lasciati solo poco fa!...

TEST - Come sarebbe “poco fa”? Guardi la data del post precedente per favore e mi dica se si può dire che l’ultimo dialogo tra noi è avvenuto “poco fa”.

KAT - E’ vero, da dicembre del 2008 ad oggi sono quattro mesi tondi. Non si può dire che equivalgono a “poco fa”, almeno nel comune linguaggio umano, quello del mondo. E se lei mi fa questa osservazione ne devo dedurre che anche per il vostro “Nuovo Mondo”, nel vostro “paradiso spirituale” formato dalla “associazione dei fratelli”, in Casa Geova per capirci e nel gergo "geovese" da voi usato per esprimervi, la logica funziona come da noi del mondo: “poco fa” non equivale a “vari mesi” fa. Giusto?

TEST - Anche se non sono stati anni, ne sono passati più di “qualche” di mesi dall’ultima volta. Si è proprio fatto desiderare.

KAT - La ringrazio di questa osservazione e del sottinteso rimprovero che accolgo non immagina con quanto piacere, soprattutto perché mi infonde la speranza che ci capiremo e (hai visto mai?) potremmo convenire su un problema. E precisamente su una notizia che il vostro CD (Corpo Direttivo, o WT che sia, tanto per rinfrescare la memoria) ha dato in relazione a una certa data.

TEST - Ah!... Questa non me l’aspettavo. Ne avevo quasi un presentimento ma non avrei creduto che lei…

KAT - E invece sì, perché i nostri lettori debbono sia conoscere la realtà dei fatti (in questo caso di ciò che il vostro CD ha realmente detto e scritto) e poterne tirare le obbligate conseguenze logiche in ordine alla affidabilità di coloro che si presentano “qualificati per insegnare” in relazione alle verità della Bibbia.

TEST - Sono qui, tutt’orecchi ad ascoltarla. Ma, la prego di non rifriggere come fanno tutti la faccenda delle date della fine del mondo. Ormai non se ne può proprio più.

KAT - Promesso.

TEST - E badi bene, di non inventarsi nulla di non vero altrimenti le farò “figurativamente” un contropiede che se lo ricorderà finché campa.

KAT - Accetto volentieri il rischio, e vado senz’altro al fatto. Lei sa che la WT ha stampato in italiano, nel 1975, un libretto con la copertina rossiccia intitolato L’“eterno proposito” di Dio ora trionfa per il bene dell’uomo.

TEST - Naturalmente. E’ un volumetto ricco, e, come si dice proprio sotto il titolo nella pagina interna, contiene “Un’illuminante rassegna dello speciale proposito del Creatore dell’uomo, da che fu formato seimila anni fa a quando sarà adempiuto…”

KAT – Mi interessa talmente quello “illuminante” che faccio finta di non vedere lo… come dire?... “abbuiamento” sciorinato subito dopo con quel “seimila anni fa”, un’affermazione che non sta né in cielo né in terra come è ovvio.

TEST – No comment!

KAT – Veniamo ora a noi. Se prendiamo a pagina 47 su da capo che troviamo? Vi si legge «COMINCIA LA “SERA” DEL SETTIMO “GIORNO” CREATIVO, 4026 A.E.V.»

TEST – Se mi consente vorrei spiegare per chi ci legge che il concetto di “giorno” qui espresso non equivale alle nostre giornate di 24 ore ma ad un’epoca di settemila anni.

KAT – Consentito. E io vorrei che si ponga attenzione alla data di edizione già detta, 1975. Questo volumetto è stato edito nel 1975. Purtroppo – ma è un particolare trascurato pressoché da tutti gli editori - non viene notato il mese che invece qui ci sarebbe assai utile.

TEST – Perché?

KAT – Perché si dà il caso che io possieda due copie di questo volumetto. Hanno entrambe lo stesso colore di copertina, entrambe la stessa data di edizione. Cioè o sono della stessa tiratura o sono uno ristampa dell’altro fatta nello stesso anno. Se fossero state edizioni diverse, questo sarebbe stato annotato nella prima pagina, come di dovere.

TEST – Naturale, e allora?

KAT – E allora, confrontandole tra loro, io sono rimasto basìto nel vedere che quest’altra copia, che è uguale in tutto alla prima, su quella pagina ha una variazione, un… aggiustamento di tiro. Infatti, tra “GIORNO CREATIVO” e “4026” aggiunge le parole «VERSO IL». Così il messaggio cambia. Quel “settimo giorno” non inizia alla sera del 4026 ma “verso il" 4026. Cioè si crea un alone di incertezza su ciò che prima era indicato con chiarezza. E, trattandosi di epoche fatte di secoli, quel “verso il” permette di… rosicchiare vari anni.

TEST – Che difficoltà le fa questo? Cambia così tanto le cose sapere se quell’inizio del giorno creativo è indicato con precisione o con approssimazione?

KAT – Toh! Eppure a me lei è sembrata seccata, e non poco, se io, rispetto ai nostri incontri, mi sono comportato con elasticità. Perché le ha dato tanto fastidio se invece di rivederci dopo una settimana o un mese, come si era d’accordo, io mi sono preso la libertà di rincontrarla allungando l’attesa? Davvero è lo stesso per lei se io la invitassi a cena per le 20 e poi mi presentassi al ristorante “verso le 20”, magari mezz’ora o un’ora dopo? Che fa adopera doppio peso e doppia misura? Ha un criterio per la verità della vita normale e un criterio per valutare gli insegnamenti che pretendono essere veritieri della sua Congregazione?

TEST – Io sono una donna, e le donne non vanno mai fatte aspettare. Dev’essere semmai il contrario.

KAT – Io invece sono uno che cerca la verità. E so che se è vera la dichiarazione che colloca un evento in un anno preciso, è falsa quella che lo sposta “nei paraggi” sia prima che dopo. E se pertanto devo scegliere tra due che dicono di insegnare verità religiose ma uno insegna sempre le stesse e con esattezza mentre l’altro, non solo le corregge ma pretende perfino che siano vere sia prima che dopo la correzione, non ho dubbi su quale maestro scegliere.
Comunque il punto più grave qui non è nella correzione. Correzione i cui motivi lasciamo alla sagace ricerca dei nostri lettori, perché è sicuro che da quella correzione la WT abbia tratto qualche vantaggio, altrimenti l’avrebbe trascurata. Il punto più grave sta nell’aver fatto credere che queste due copie non derivino da edizioni diverse ma, omettendo la dichiarazione che una delle due sia una nuova edizione, si fa credere che vengano dalla stessa tiratura o che siano una ristampa.

TEST – Il che non può essere dal momento che c’è quella variazione. Si deve trattare per forza di una nuova edizione; questo lo capisco bene.

KAT – Lo sa che questa deduzione logica che lei ha fatto è un atto di filosofia?

TEST – Cosa?

KAT – Ma certo! Lei ha applicato semplicemente il principio filosofico che dice “ogni effetto deve avere la sua causa adeguata a spiegarlo” e poiché la variazione di una pagina stampata, foss’anche in minima parte, non si spiega se le due copie derivano dalla stessa composizione linotipica*, una delle due copie deve derivare per forza da una nuova composizione nella quale sono state applicate le variazioni che si vedono.

TEST – Già, da un unico timbro che dicesse “Viva Geova!” non potrà mai derivare altra scritta che questa. Se questo è fare filosofia io non lo so. Sono certa che però è un ragionare ben sicuro.

KAT– Ma oltre alla prova deduttiva filosofica, abbiamo anche quella sperimentale “empirica” che ci conferma la deduzione logica.

TEST – Per favore non parli difficile.

KAT – Empirico significa sperimentale, alla buona, che si ricava vedendo e toccando, come può farlo anche un camionista o una massaia senza istruzione superiore.

TEST – E quale sarebbe questa prova empirica che dimostrerebbe che si tratta di due edizioni diverse?

KAT– O beh! Al limite potrebbe trattarsi anche della stessa edizione ma fermata a metà della stampa e opportunamente corretta. Così che da quell’unica edizione (e in tal modo sarebbe “sincero” segnare l’anno 1975 come unico anno di edizione) risultino un certo numero di copie che dicono in un modo e un altro numero che dicono diversamente.

TEST – Ma supporre questo significherebbe voler cambiare le carte in tavola; proprio mentre si sta giocando. Ho proprio difficoltà a crederlo, da parte di uomini Unti-Santi-Figli di Dio poi...

KAT – Le lascio la scelta. L’altra alternativa sono le due edizioni diverse. Ma, senza l’indicazione che lo sono! E’ qui che sta l’inganno.

TEST – Va bene, va bene… Allora la prova empirica?

KAT – La prova sperimentale la troviamo nell’ultima pagina. Là ove si reclamizza e caldeggia l’acquisto della “Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture” (titolo in neretto nel testo). A metà pagina in una copia leggiamo «E’ inviata in ogni luogo franco di porto, a L. 750 la copia».

TEST – Vedo…

KAT – Mentre nell’altra copia, quella che dice “VERSO IL”, c’è scritto «E’ inviata in ogni luogo franco di porto, a L. 1000 la copia».

TEST – Ah! E così, essendovi un aumento del prezzo, si può dedurre sicuramente anche che questa copia con la correzione è successiva alla prima.

KAT – La logica è una branca della filosofia. Siamo quindi nel suo ambito, sorella. Complimenti. Ne facciamo un’altra piccola di applicazione logica tanto per chiudere l’argomento?

TEST – Purché sia semplice.

KAT – Ovvia direi. Si tratta di dedurre un utile risultato che, realizzando quella modifica dello scritto ma senza indicare una diversa data di edizione, la WT può ricavare. Lo dica lei, sorella, via, so che ha l'acume sufficiente per farlo!

TEST – Forse allude al vantaggio di poter far passare per autentiche e veritiere entrambe le copie accusando chi ne ha una sola di essere disinformato perché la copia “vera” dice il contrario di quella posseduta dal soggetto?

KAT - Centrato! Anche se è una mossa che può essere smascherata nel momento che si posseggono entrambe le edizioni, sta di fatto che un TG che ne abbia una sola che dica il contrario di quella che dice un conferenziere cattolico potrebbe creare uno sconcerto nel pubblico accusandolo di falsità e potendo "dimostrare" con la sua copia che il conferenziere sta barando. Soprattutto se il conferenziere non ha a disposizione quella copia diversa ma solo una sua fotocopia che può essere giustamente sospetta di alterazione mirata.

TEST - Sì questo è possibile. Anzi succede quasi sempre quando si ha a che fare con una notizia o dottrina che è stata riveduta e corretta. Se si ignora che sull'argomento ci sono stati due pronunciamenti diversi, ci si può accusare reciprocamente di disinformazione o di volontà di ingannare e calunniare. Questo è logico e vero, che sia filosofare o meno.

KAT - E' un filosofare adamantino, cara sorella. Lei non è lontana dal regno di... Sofia. E prenda buona nota che la WT, da questo andirivieni di... ordine e contrordine stampati, al modo della barzelletta sui carabinieri, può trarre un grande vantaggio accusando facilmente chi cerca di far luce sulle sue debolezze e manomissioni, di essere persone malevoli, detrattori che parlano solo perché hanno ascoltato il veleno del "pensiero apostata". Quando la verià è solo che certe pagine da lei stampate sono incappate in persone culturalmente difese, ben informate e dotate, come la dolce e onesta TGessa "secondo il mio cuore", di quel pizzico di logica che fa loro dire "Se tanto mi dà tanto...".
----------------------
est modus in rebus
08/05/2009 16:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.494
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
24. L’USO DELLA PAROLA "GEOVA" COME NOME DI DIO E' COMPATIBILE CON LA SINCERITA' DI CUORE?

(prima parte)


TEST – Egregio signore. Lei la può girare come vuole ma secondo me lei non è una persona sincera.

KAT – Immagino che intenda “sincera” alla geovese, perché se dico qualcosa e la documento e lei controllando il documento vedesse che è citato correttamente e in modo pertinente e con applicazioni e riflessioni logiche, difficilmente potrebbe riscontrare della “insincerità” nel mio modo di esporre le cose e argomentarle.

TEST – Uh, quante precisazioni!... Sì la intendo alla geovese. Cioè che “non ha cuore sincero”, “non ha cuore ben disposto” o anche “non è giustamente inclinato per la vita eterna”. Insomma lei non è una pecora di Gesù perché “le mie pecore – disse Gesù – riconoscono la mia voce e l’ascoltano”, e lei invece niente, sempre lì a contestare, a sussumere, a criticare, ad… affilare la “spada lunga lunga di Geova” per la prossima distruzione riservata ai capri.

KAT – Please, non si lasci andare ad un facile ma puerile terrorismo. Perché non dice piuttosto che, invece di star lì come un ebete a bere ciò che il geovismo vorrebbe propinarmi, sto sempre vigile ad accertare? Ovvero sto a fare il mio mestiere di persona - tanto caldeggiato e lodato dal vostro stesso CD - di persona che deve “vagliare ogni cosa e ritenere ciò che vale”?
Credo di averglielo già detto, ma se qui non ci fosse lei, con il suo messaggio geovista e… poniamo ad es. ci fosse un mormone o uno scientologo, insomma uno di altra fede religiosa, che dovrei fare io? Non dovrei trattarli con le pinze? Se mi lasciassi andare ad una facile credulità non diverrei ben presto vittima dei loro raggiri?

TEST – Beh, si capisce, ma…

KAT – E se facessi così come faccio con lei, se fossi esigente e critico e loro mi bollassero di avere cuore insincero? Se pretendessero che non si argomenti o scavi più di tanto ma ci si affidi frettolosamente ai loro messaggi sennò non si è “giustamente inclinati per la vita eterna”?

TEST – Certo che fatta da loro, questa sarebbe una manovra truffaldina, una intimidazione per impedirle l’accertamento e la libertà di giudizio. Sarebbe come tentare di entrare nella cittadella della sua fede con forza e astuzia, come per mezzo di un distruttivo cavallo di Troia. E’ un paragone che abbiamo già fatto tempo addietro.

KAT – Esatto, sorella! Lei stessa quindi mi dice che quegli esponenti, che mi intimassero di fidarmi sbrigativamente, sarebbero dei raggiratori perché essi saprebbero che non stanno portando la vera fede. Vera fede che invece solo i TG porterebbero. Anche se la portano (e questo l'ho ricavato dalla mia funzione critica) con il solito paravento che, non sarebbero loro a portarla ma la Bibbia; una Bibbia che però è presentata, tradotta-tradita, e spiegata dalla… organizescion che essi-lei rappresentate, giusto?

TEST – Giusto, solo noi abbiamo la verità.

KAT – Ma io non ho ancora la sua fede! E perciò, se permette (e anche se non lo volesse permettere) mi prenderò la libertà, e il dovere, di trattare allo stesso modo sia altre fedi propostemi, sia la fede portata da lei; manterrò quindi le debite riserve fin quando non mi convincerà; tratterò anche il messaggio geovista con le pinze, con le molle, con il crivello. A costo di essere etichettato di cuore insincero.

TEST – Se è questo il suo sincero atteggiamento interiore, non posso non accettarlo e non lodarlo. Il nostro stesso Schiavo, esortandoci ad essere “di mente aperta” e scrivendo il libro “Accertatevi” non potrebbe che elogiare questa sua attitudine. Se è vera. Cosa che io non so né posso sindacare.

KAT – In effetti quello che c’è dentro di me “o saccio io e a Maronna”, come dicono i partenopei. E se un cristiano – come lei si sente di essere – si permettesse di giudicarmi commetterebbe peccato perché disobbedirebbe al biblico “Non giudicate se non volete essere giudicati”.

TEST – Però se lei è davvero di cuore sincero perché non me lo dimostra come a me piacerebbe?

KAT – Ciò è a dire?...

TEST – Lasciando condurre una volta a me il dialogo.

KAT – Nessun problema. Anzi le prometto che lo farò più di una volta. Naturalmente mi riserverò di scegliere io l’argomento. Ma tanto per metterla completamente a suo agio, questa volta ne ho scelto uno che fa tanto piacere a tutti i Testimoni. Parliamo del nome di Dio, via! Mi interessa molto capire e vedere se la trattazione che ne fate va d’accordo con la sincerità o no.

TEST – La ringrazio davvero. E penso che non le spiacerà se, in obbedienza alle direttive dello Schiavo che è fatto di persone che “sono il Canale di Geova”, e “sono qualificate per insegnare”, e pertanto “sanno sempre cosa è meglio per il gregge” e anche “come dare cibo a suo tempo nella maniera migliore”, seguirò “l’opuscolo formato rivista” a noi “provveduto dall’organizzazione terrena di Geova che è la WT” e intitolato “Il Nome divino che durerà per sempre”.

KAT – Anzi, è proprio ciò che desidero. Usare le fonti! In tal modo se ho qualche osservazione critica da fare lei capirà che non intendo colpevolizzare lei né alcun altro TG che dicesse le stesse cose, ma solo la Dirigenza della WT che per voi e per i “pesci” appronta certe pubblicazioni definendole servizio alla comprensione della Bibbia. Prego…

TEST – Dunque questo sussidio provveduto dallo Schiavo ci informa che nella Bibbia Dio si è dato un nome.

KAT – Vero.

TEST – E che esso è composto di quattro consonanti dette sacro tetragramma.

KAT – Dal greco tessares o tettares che significa quattro: giusto.

TEST – E che l’ebraico si scriveva senza vocali e da destra a sinistra. (tutto a pag. 6)

KAT – Lo si scrive ancora senza vocali. Basta vedere una foto di una via di Israele e si noterà che le lettere ebraiche delle insegne dei negozi non sono vocalizzate.

TEST – E che per una “superstizione”, un timore immotivato, gli ebrei cominciarono a non pronunciarlo più. (pag. 8)

KAT – Non sono convinto che fu per una “superstizione”. Potrebbe essere stato per timore ben motivato. Un timore basato sull’esperienza degli… sculaccioni che l’Eterno comminava loro se non obbedivano ai suoi comandi e precetti. E quello di “non nominare il nome di Dio invano” era appunto un comandamento. Comunque sia andiamo avanti…

TEST – Così a forza di non pronunciarlo…

KAT – Diciamo che non lo pronunciava il popolo, ma gli ebrei dotti sapevano benissimo come suonava, tanto che il sommo sacerdote lo pronunciava una volta l’anno. Ma passi…

TEST – La pronuncia originale andò perduta. E fu sostituita con il titolo di Signore. In ebraico Adonay. (pag. 8)

KAT – Va bene.

TEST – Ma nei tempi dopo Cristo, la bella lingua ebraica, spodestata prima dall’Aramaico, poi dal Greco e infine dal Latino a causa dell’impero ellenico e romano che diffusero i loro idiomi, rischiava di perdersi. Allora, per evitare che la pronuncia dell’ebraico classico, andasse dimenticata, gli ebrei custodi della tradizione, detti Masoreti, provvidero a vocalizzare i testi sacri della Bibbia tramite puntini e lineette messe attorno alle consonanti.

KAT – Giusto. E’ tutto a pag. 8.

TEST – Si arriva al medio Evo e un frate domenicano, tal Raimondo Martini, riesce a decodificare il senso di tutti quei puntini e lineette che fungevano da vocali e conclude trionfante che finalmente anche chi non conosceva la lingua poteva almeno pronunciare l’ebraico unendo le vocali alle consonanti. (pag. 17)

KAT – Sì, la scoperta la pubblicò nell’opera "Pugio fidei" (il pugnale della fede).

TEST – Ah ma allora lei sa tutto. Lei ha già letto l’opuscolo. Allora…

KAT – Allora la realtà, cra sorella, è che la vostra ricerca sull’evoluzione del sacro tetragramma fino a formare la parola “GEOVA” è scientifica ma non ha nulla di particolarmente diverso da quella compiuta anche dalla “cristianità”. Ovvero noi sappiamo le stesse cose che sapete voi. Salvo pochi dettagli diversi, affermiamo le stesse vicende che sono insegnate dal vostro opuscolo. Si tratta ora di tirare le conclusioni. Sono quelle che, sorprendentemente e paradossalmente sono diverse.
(segue)
----------------------
est modus in rebus
13/05/2009 12:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.499
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
(seconda parte)

TEST – Per noi le conclusioni sono già belle e tirate. Unendo le vocali E-O-A che si trovano unite alle consonanti Y-H-W-H del sacro tetragramma abbiamo che Martini compose la parola YeHoWaH, italianizzata poi in Geova. Quindi Geova è il nome di Dio.

KAT – Già, e so anche che la prima “a” diventa “e” per un motivo grammaticale. Sta di fatto che però il Martini combinò un bel pasticcio perché non si rese conto che quelle non erano le vocali giuste per quel santo nome.
T
EST – In effetti le vocali che il testo masoretico ci ha trasmesso non sono quelle originarie, sono quelle della parola Adhonay. L’opuscolo dice testualmente «A dir la verità nessuno sa con certezza come si pronunciasse in origine il nome di Dio.» (pag. 7) E questo è successo perché i masoreti, che hanno vocalizzato tutte le parole della Bibbia, «Per quanto riguarda il nome di Dio, invece di mettervi i segni vocalici giusti, nella maggioranza dei casi vi misero altri segni vocalici per ricordare al lettore di leggere ’Adhonày. Da ciò derivò la grafia Iehouah, diventata poi “Geova”, la tradizionale pronuncia del nome di Dio in italiano.» (pag. 8)

KAT – Continui… E’ proprio un amore.

TEST - «Di dove hanno origine invece le pronunce “Jahveh”, “Yahweh”, e simili? Si tratta di forme suggerite da studiosi moderni nel tentativo di ricostruire la pronuncia originale del nome di Dio.» (pag. 8)

KAT – Tentativo onesto, non di parte ma di mera scienza filologica, che spero anche la WT apprezzerà, così come apprezza tante opere di consultazione che lei usa e cita e che sono state prodotte non dal suo staff degli scrittori ma appunto da “studiosi moderni” del mondo.

TEST – Immagino di sì. Però vede che dice? «Alcuni – ma non tutti – pensano che prima del tempo di Gesù gli israeliti probabilmente pronunciavano il nome di Dio “Yahweh”. Ma nessuno può esserne certo. Forse lo pronunciavano così forse no. Nondimeno, molti preferiscono la pronuncia “Geova”. Perché? Perché, a differenza di “Yahweh”, è nota e comune.» (pag. 8-9)

KAT – Perché l’opuscolo dice “alcuni” minimizzando, quando si tratta invece della maggioranza degli studiosi? Eppure il CD consulta un sacco di enciclopedie e non ce n’è nessuna in cui gli studiosi che trattano questa voce è a favore della pronuncia “Geova”. Sono tutte concordi sia nel notare l’evoluzione di questa parola sia nel condividere il parere che la pronuncia più probabile sia Yahweh. Lo sapeva che perfino Joseph B. Rotherham nella sua “The Emphasised Bible” del 1897, che è citata dalla WT tra le 40 Bibbie elencate all’inizio di “Ragioniamo facendo uso delle Scritture”, (Bibbia che non si sa perché viene ristampata anche ai nostri giorni nonostante la sua inutilità) nella sua prefazione critica decisamente la pronuncia ‘Geova’?

TEST – Davvero? Io non ne possiedo una copia ma so che la Bibbia di Rotherham per la WT è preziosissima perché è una delle pochissime che in Luca 23,43 mette una virgola dopo la parola “oggi”. Ragioniamo la cita proprio a questo proposito a pag. 257.

KAT – Tu lo hai detto, sorella! Ohps…, mi scusi ma è stato un “tu” di reminiscenza biblica che mi è venuto spontaneo e non per mancanza di rispetto sia ben chiaro! Torno subito al “lei” dicendo che forse possiamo indovinare perché mai quella Bibbia viene ristampata nonostante che la fioritura scientifica degli studi biblici, che è di molto posteriore alla sua data di edizione, la renda del tutto inutile e improponibile.
Permette però che a questo punto prendo qualche… appunto? Dunque, il vostro stesso Schiavo ammette:
1) primo, che il nome autentico scritto di Dio è e rimane YHWH;
2) secondo, che la parola Geova non è il nome di Dio ma la sua pronuncia, il suono fonetico quando la si legge;
3) terzo, che le vocali a/e-o-a sono tratte da Adonay e sono state messe insieme alle consonanti di YHWH non per far pronunciare il sacro nome con esse ma per ricordare al lettore di sostituire il sacro nome impronunciabile con il titolo di "Signore";
4) quarto, che Geova è conseguentemente una pronuncia certamente sbagliata perché le vocali che si usano non sono quelle giuste ma di un’altra parola ebraica;
5) quinto, che gli studiosi moderni (che prendono una pista alla scientificità rudimentale che poteva avere il frate Martini che ha scritto il suo “Pugio Fidei” nel 1278 quando ancora non esistevano le università) sono a favore della pronuncia Yahweh e non di Yehowah;
6) sesto, che la WT, nonostante tutto questo, preferisce la pronuncia “Geova” che è la pronuncia certamente sbagliata;
7) settimo, che lo fa per adeguarsi alla tradizione degli uomini che ha reso “nota e comune” questa pronuncia sbagliata, perpetuando l’errore del Martini, tramite scritte su opere letterarie quadri e monumenti (cf l’esibizione di foto raccolte a pagg.9-10).

TEST – Vuol dire che quelle testimonianze storiche non contano nulla? E allora perché non le eliminano?

KAT – La storia, cara giovane e inesperta sorella, deve registrare ciò che è avvenuto, indipendentemente dal fatto che si tratti di cosa esatta o sbagliata. Il rispetto della verità di ciò che è in realtà avvenuto impone all’onestà scientifica di non modificarla. La storia tentano di cancellarla e riscriverla solo i dittatori se e quando dà loro fastidio. E, quando proprio non possono perché è registrata su libri, cercano di eliminarli dalla circolazione. A proposito, perché la WT non riproduce con orgoglio, come fanno tutte le denominazioni religiose, gli scritti del suo Fondatore Russell e del secondo presidente della Società, il giudice Rutherford?

TEST – Lo chieda alla Società. Quindi secondo lei il santo nome di Dio rintracciabile su vari monumenti non conferisce autenticità e prova che “Yehowah” o “Geova” sia il vero nome di Dio?.

KAT – Io direi che la grafia sbagliata “Jehowah” sparsa per il mondo su muri, vetrate, opere letterarie ecc… ha lo stesso valore di “autenticità scientifica” che ha l’affermazione, tuttora in uso, che dice “il sole sorge… tramonta”. La usiamo tutti, nonostante che tutti sappiamo che non è così che avviene in realtà.
Se vuole potrei aggiungere, come esempio analogo di parole deformate, la dicitura “Campi di Annibale” che si trova nella località vicina a Rocca di Papa, sui Castelli Romani. A parte che sarebbe ben difficile spiegare perché mai Annibale avrebbe costretto i suoi pazienti pachidermi a inerpicarsi fin lassù, sappiamo che si tratta di una delle innumerevoli deformazioni linguistiche che originariamente suonava “campi degli Annibaldi”, cioè di una antica famiglia nobile. Così mi dicono che sia avvenuto anche per l’odierna località “Tre castagni” in Sicilia, ove non esiste l’ombra di un solo castagno (mentre a Roma nella località “Alberone” c’è ancora la quercia che ha dato origine a quella denominazione). La spiegazione di “Tre Castagni” va ricercata e trovata nell’antico toponimo latino che suonava “tres casti agni” cioè “tre candidi agnelli”. E termino con il nome “Tarcisio” che, ripetuto tranquillamente sia per indicare il santo martire, sia per denominare le chiese erette in suo onore, continua ad essere usato nonostante che la scienza garantisca che è una deformazione di “tarsicio”, ovvero abitante di Tarso, la città natale di S. Paolo in Cilicia.

TEST – Interessante.

KAT – Vero? Ma è ora di tirare le somme di questo incontro.
Dunque: sia tutto il mondo della cristianità che la WT dicono più o meno le stesse cose riguardo alla genesi della parola “Geova”.
La WT stessa ammette che essa è una pronuncia derivata dalla mescolanza indebita delle consonanti del tetragramma con le vocali di Adonay. Siamo d’accordo su tutto questo però non nella conclusione. Noi concludiamo (con il Dizionario storico critico di Monloubou-Du Buit) che la parola “Geova” è un “barbarismo” un “mostro linguistico; con l’esegeta Ravasi che è “uno sgorbio”; con Mons. Minuti che è “un ibrido”; mentre la WT dice che “è il nome di Dio”. E per giunta aumenta la confusione e l’equivoco anche definendo questa parola ora “pronuncia” ora parola che “rende, traduce” il nome di Dio. Beato chi può capire una logica così!

TEST – No comment.

KAT - E tutto questo senza contare che se facciamo caso al collegamento nome-significato…

TEST – Che altro c’è?

KAT – C’è che la WT, fa molto caso al fenomeno, tipico della Bibbia e di culture antiche, per cui i nomi non erano dati per gusto estetico ma volevano significare una caratteristica fondamentale della persona. Per esempio essa fa notare compiaciuta che il nome Geova significherebbe “colui che fa essere/divenire” oppure “io sono qualsiasi cosa mi proporrò di essere” e via dicendo. E con ciò ne trae giustamente una lode alla provvidenza e paternità soccorrevole di Dio nei confronti del suo popolo.

TEST – Non è così? Lei quindi conoscerà anche il significato specifico del nome di Gesù, quelli di Isaia, Geremia, Ezechia… e anche quelli di nomi assegnati per una missione come quando Geova cambiò il nome di Abramo in Abraamo e di Sara in Sarai; o Gesù che assegnò a Simone il nome di Cefa e ai figli di Zebedeo dette il soprannome di Boanergès, cioè figli del tuono per la loro irruenza.

KAT – Altroché. Anche se, rispetto al significato del nome di Dio, si può discutere quale sia l’interpretazione migliore, è certo che anche altri esegeti sono d’accordo con questo. E infatti il rendere YHWH con l’Eterno (che piace tanto ai nostri fratelli protestanti), o Colui che è (che innamora i nostri fratelli d’Oriente), confermano la legittimità di tale funzione semantica dei nomi biblici, imitata poi nel Medio Evo con i nomi di Adeodato, Filotea, Timoteo, Teodoro, Crisostomo ecc...

TEST- Quindi lei è d’accordo su questo! Cosa c’è che non va allora?

KAT – C’è appunto che mentre tutti quei nomi ebraici che lei ha citato, come tanti altri, hanno un significato ben preciso derivante dalla lingua ebraica, il nome Yahweh significa esattamente quello che voi assegnate al nome Geova, mentre la parola Geova, in ebraico, è priva di significato. Per capirci se noi dicessimo oggi Yahweh a un ebreo, quello si toglierebbe il cappello (anche se ne sarebbe infastidito perché non vorrebbe che lo si pronunciasse), mentre se dicesimo “Geova” resterebbe del tutto indifferente.

TEST – Questa non la sapevo. Che vuole che le dica? Scriva alla Società…

KAT – E perché? La verità l’abbiamo ben accertata. Semmai alla Società Torre di guardia chiederei: dicendo quello che lei dice, quando difende ad oltranza la pronuncia “Geova”, manifesta “cuore sincero” circa la verità delle cose? O non ha forse di mira una sorta di etichetta aziendale da mantenere per ragioni pubblicitarie? O forse non è questo che si capisce leggendo proprio quello che dice il vostro stesso opuscolo a pag 30? Lo legga per favore…

TEST - «Potreste essere identificati con quelli che Dio trae perché siano “un popolo per il suo nome” se non usate o portaste questo nome? – Atti 15:14. Malgrado molti siano restii a usare il nome Geova e molti traduttori biblici non lo abbiano incluso nelle loro traduzioni… Se qualcuno vi parlasse dell’Iddio della Bibbia e usasse il nome Geova, con quale gruppo religioso lo assocereste? C’è un solo gruppo in tutto il mondo che usa regolarmente il nome di Dio nell’adorazione, così come facevano i suoi antichi adoratori. Sono i Testimoni di Geova.»

KAT – Come volevasi dimostrare: “Chiamami Schiumoni, sarò la tua birra!”
FINE
----------------------
est modus in rebus
13/05/2009 16:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 2.854
Registrato il: 17/02/2008
Utente Veteran
OFFLINE
Una domanda circa questa affermazione:
"soprannome di Boanergès, cioè figli del tuono per la loro irruenza."
Ho letto, ma la memoria mi fa difetto, non ricordo dove e soprattutto se quanto letto è frutto di seri studi, che il soprannome si riferiva all'appartenenza al gruppo zelota.
Puoi aiutarmi?
Gabriella
14/05/2009 09:41
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.501
Registrato il: 13/07/2004
Utente Master
OFFLINE
La recentissima Bibbia di Gerusalemme (edizione 2009) alla nota di Luca 9,54 , versetto in cui i due fratelli chiedono a Gesù se voleva che “diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?” dice: «Giacomo e Giovanni si mostrano veramente “figli del tuono” (Mc 3,17)».
Il che conferma il riferimento alla loro irruenza.

La Enciclopedia della Bibbia (Ed ELLEDICI 1969) dice: «Nome dato da Gesù ai figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni. Significa “figli del tuono” (noi potremmo dire “tonanti”) Qualche codice scrive baneregès, variante preferibile alla forma comune. San Gerolamo ritiene sia più corretta la forma Benereem o banereem “figli di tuono”). Boanerges corrisponde, molto probabilmente, all’ebraico-aramaico bene reges “figli del fragore”, che forse presso il popolo poteva avere allora il significato di “tuono”, come lo ha anche la stessa radice araba ragasa/ragas. Ad ogni modo non v’è niente di certo. Dalman preferisce bene regez, “figli dell’ira”.»
Anche qui il riferimento è all’irruenza..

Il Lexicon graecum Novi Testamenti di Francisco Zorell (opera di riferimento!) ed. 3 per “impressio photomechanica” del 1978, nota che questo titolo: «Inditum fuerit apostolis hoc nomen propter fervorem spiritus et eloquentiae; an Zebedaidis propter L 9,54?»
Traduco: «questo nome fu dato agli apostoli per il loro fervore di spirito e di eloquenza; o forse ai figli di Zebedeo a causa di Luca 9,54?»
La tesi che non fosse un appellativo esclusivo di Giacomo e Giovanni ma che fu dato a tutti gli apostoli è dubitativa e appoggiata da una lezione variante e da “sententiam nonnullorum Patrum” (il parere di parecchi Padri),
Anche qui abbiamo la conferma del fattore irruenza-fervore ma non si allude minimamente alla appartenenza agli Zeloti.

Sono aperto ad ogni aggiornamento di chi fosse meglio informato.
Ciao Lady
----------------------
est modus in rebus
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com