Per Agabo
” Immaginatevi di stare in uno di quei posti meravigliosi: spiaggia tropicale, mare cristallino, in panciolle a godervi la vostra buona sorte.”
Cos’è? Il paradiso dei TdG? Il mio paradiso è la comunione con Dio, la deificazione, non le palme sulla spiaggia.
“Soltanto poche centinaia di metri nell'entroterra l'inferno”
L’inferno non sta da nessuna parte e certamente non sottoterra. Non è un luogo ma uno stato dell’anima.
“e ben pasciuti nella grazia di dio, dall'altra i 'dannati' nel fuoco eterno.”
Per la teologia cattolica la pena dell’inferno è l’eterna privazione da Dio, il fuoco è metafora della sofferenza derivata da questo stato, stato riconducibile alla consapevolezza da parte dell’individuo del proprio fallimento esistenziale e di aver mancato la possibilità di una comunione col suo creatore.
“Sarebbe giustizia? Sarebbe la restaurazione divina di questo mondo tanto desiderata e attesa nella speranza cristiana.”
Dio non manda nessuno all’inferno, e al contempo l’inferno non è vuoto. Quando avrai capito come far stare insieme queste due affermazioni forse avrai inteso qualcosa della teologia cattolica, di cui stai dimostrando di non sapere un tubo.
PS l’apocatastasi è un’eresia.
“Potete credere all'inferno e alle pene eterne, se volete.”
Temo che tu confonda l’eternità con la perpetuità. L’eternità non è un tempo infinito ma l’assenza di tempo.
“Tanto, non esiste e mai esisterà un posto del genere.”
Che non esista l’inferno a cui tu credi i cattolici credano è verissimo.
“L'inferno è un'invenzione umana”
Sì, di un uomo chiamato Cristo tra gli altri.
Per latinboy
“la morte assolve dai peccati,”
No, questo è quello che credi di leggere in San Paolo non capendo il contesto del versetto. Rileggilo e vedrai che sta banalmente parlando del battesimo come morte alla vecchia vita e cancellazione del peccato originale.
[Modificato da Polymetis 05/09/2007 22:20]
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)