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Davvero insegna questo? analisi "grissina" di "Cosa insegna realmente la Bibbia?"

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 19:41
22/03/2007 13:19
 
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LA GENTE NEGLI ULTIMI GIORNI
10 Oltre a descrivere determinati avvenimenti mondiali, la Bibbia prediceva che gli ultimi giorni sarebbero stati contrassegnati da una trasformazione della società. L’apostolo Paolo spiega come sarebbe stata la gente in generale. In 2 Timoteo 3:1-5 si legge: “Negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili”. Paolo, tra l’altro, dice che gli esseri umani sarebbero stati (qui ci infiliamo in mezzo al discorso)
? amanti di se stessi – infatti l’impero romano è collassato per questo bengodi
? amanti del denaro – il che è successo anche all’impero spagnolo dopo la scoperta dell’America
? disubbidienti ai genitori – beh questa è cronica dai!...
? sleali – come tanti personaggi biblici?
? senza affezione naturale – per esempio al punto di ammazzare il fratello Abele?
? senza padronanza di sé – come Nerone?
? fieri – come Alessandro Magno, i greci della guerra di Troia, i Romani? L’impero del sol levante? I Mongoli e insomma tout le monde?
? amanti dei piaceri anziché amanti di Dio – “Dio ci conduca dove si mangiuca!” è l’aspirazione di sempre
? aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza – scelga il lettore, se riesce a capire cosa vuol dire.


11 Nella vostra zona la gente è diventata così? Indubbiamente. Dappertutto ci sono persone malvage. Questo indica che presto Dio interverrà. (…)
No, questo indica semplicemente che Dio poteva intervenire e non l’ha fatto. Da cui una delle due: o secondo la Bibbia avrebbe dovuto farlo e allora è Lui che manca di Parola; o la Bibbia non significa assolutamente che siamo in quei giorni particolari che sono l’anticamera immediata della fine, e che perciò la WT, il CD, il Canale, gli Anziani… non sono qualificati per insegnare.


SVILUPPI POSITIVI
12 Gli ultimi giorni sono davvero pieni di guai, proprio come aveva predetto la Bibbia. Tuttavia in questo mondo travagliato ci sono degli sviluppi positivi che riguardano gli adoratori di Geova.
13 “La vera conoscenza diverrà abbondante”(…) Specialmente dal 1914 Geova ha aiutato quelli che desiderano veramente servirlo ad avere maggiore intendimento della Bibbia. I veri adoratori hanno compreso meglio preziose verità riguardanti il nome e il proposito di Dio, il sacrificio di riscatto di Gesù Cristo, la condizione dei morti e la risurrezione. (…)
Che sia aumentata la conoscenza della Bibbia si può sottoscrivere (lo sviluppo degli studi biblici data più o meno dall’inizio del 1900) ma va detto che non è merito della WT tale conoscenza, giacché chi segue il suo insegnamento disimpara anche quel poco di Bibbia/pensiero di Dio che conosceva tramite la predicazione fatta dalla “cristianità”.


Inoltre hanno imparato a vivere in modo da recare benefìci a se stessi e lode a Geova.
Onestamente riconosciamo che la WT spinge i suoi adepti a praticare uno stile di vita virtuoso e onesto. Questo comunque non è indice specifico che quella sia la vera religione giacché miglioramenti in tal senso se ne registrano presso qualsiasi confessione.


Hanno anche un più chiaro intendimento del ruolo del Regno di Dio e del modo in cui sistemerà le cose sulla terra. (…)
E invece abbiamo già visto che, proprio a tale riguardo, hanno delle idee del tutto sbagliate, giacché sia il modo che il Regno di Dio inteso al modo geovista non esiste. Siamo tutti predestinati (salva libera accettazione o rifiuto) al cielo. Anche i non cristiani.


14 “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata”, disse Gesù Cristo nella sua profezia circa il “termine del sistema di cose”. (Matteo 24:3, 14) (…) L’adempimento di questa profezia è davvero straordinario, specie dal momento che Gesù aveva predetto che i veri cristiani sarebbero stati “oggetto di odio da parte di tutti”. — Luca 21:17.
E anche qui siamo fuori fase. Anzitutto quel “tutti” dell’ultima affermazione è falsa. Sia qui in Italia che nel mondo sono molte le persone che stimano i Testimoni. Quanto alla notizia predicata in tutta la terra abitata, il CD ha omesso ciò che seguita “e allora verrà la fine”. L’ha omesso perché si è accorto che la fine non viene nonostante che sia stato detto e scritto che la notizia è stata effettivamente predicata ovunque?
(seguita)
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est modus in rebus
22/03/2007 17:09
 
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Please!
Scusa Bery
se interrompo le tue interessanti riflessioni che mi piacciono tanto, ma ti seguo sempre con i testi che proponi tu perchè non ho il volume "Cosa insegna realmente la Bibbia?", non è che potresti finire quel pezzettino che ti ho evidenziato? Magari non è importante, ma è per non rimanere così sospeso...

8 “Ci saranno grandi terremoti”. (Luca 21:11) Stando alla U.S. Geological Survey, solo dal 1990 in media si sono verificati ogni anno 17 terremoti di magnitudo sufficiente a danneggiare edifici e causare spaccature nel terreno. E praticamente ogni anno ci sono stati terremoti abbastanza forti da…(…)
L’hai detto. Ci sono stati ogni anno, e non solo dal 1914 ad oggi. E lo stesso vale per le “pestilenze” elencate appresso.
(seguita)



Grazie

Ogni bene
Marcu
[Fatto! Ma, come vedi, non è che cambia il concetto; la sostanza del discorso riguarda l'esistenza dei terremoti e non la loro magnitudo. Non mi esporrei mai a fare potature come quella che ha fatto il CD nei confronti di Civiltà Cattolica... La manovra tornerebbe indietro come un boomerang!
Grazie comunque per l'attenzione - Penso che se fai un appello ne riceverai una decina di copie di quel libro - Bery]

[Modificato da berescitte 23/03/2007 3.47]

23/03/2007 09:18
 
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Caro Bery, hai risposto alle 3:47! E che fai non dormi? [SM=g27827]:
Penso che se fai un appello ne riceverai una decina di copie di quel libro - Bery
Da quando hai iniziato le tue riflessioni ho cominciato a chiedere... non me lo danno neanche dopo avergli offerto di pagarlo 15 euro! Dicevano alle mie sollecitazioni "Ah si vero...non ti preoccupare passeremo..., ma a che ti serve... ecc". Ora non telefono più da due settimane, da parte loro il silenzio. Chiedo a mia madre e risponde sempre "Si certo, ora vediamo..." ma vediamo che? La copia personale di mia madre la lascia nella sala dello studio del libro. Mi sono proprio scocciato di tanta ipocrisia. Se temono che io possa parlare di alcuni mirati aspetti del loro libro alle mie conferenze sui TdG in parrocchia... hanno ragione! Mi chiedo come mai voi del GRIS addirittura li ricevete sti libri? E da chi? Che avete infiltrati? Io che non sono un apostata, sono un "nessuno mischiato con niente" (espressione che in siciliano suona "nuddu 'miscatu cu nenti")sono oggetto di tali comportamenti? Altro che appello, stavo quasi contribuendo alla loro sala! Scusa per questo sfogo che forse avrei dovuto scrivere in FFZ. Cancella se vuoi, non importa. Magari qualcuno di loro che legge mi contatterà in privato e ci si metterà daccordo...

Ogni bene
Marcu

P.S:

Non mi esporrei mai a fare potature come quella che ha fatto il CD nei confronti di Civiltà Cattolica...

Ci mancherebbe altro. A loro piacerebbe, ma... non c'è trippa per gatti.
23/03/2007 12:24
 
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COSA FARETE VOI?
15 Visto che oggi si stanno adempiendo così tante profezie bibliche, non convenite che siamo negli ultimi giorni?
No, non ne conveniamo. La vostra dimostrazione fa acqua da tutte le parti.


Quando Geova riterrà che la buona notizia sarà stata predicata in maniera adeguata, “la fine” verrà sicuramente. (Matteo 24:14)
Pensiero di una lapalissianità sconcertante! Perché non dire però che prima di questa variante si pensava che la WT avesse scorto, con "l'occhio dell'intendimento" proprio degli Unti, dei segnali in base ai quali si poteva congetturare SICURAMENTE che la fine sarebbe avvenuta nel... seguono almeno cinque tentativi tutti sbagliati?
Si deve sapere infatti che questa variante che rimanda a Geova il giudizio della “maniera adeguata” è stata elucubrata nel 1995. Allora la WT rinunciò ad identificare quella che Gesù indicava come “questa generazione non passerà affatto” con la generazione del 1914 (o giù di lì). Insieme a questo segnale che avrebbe fatto capire la prossimità della fine, c’era appunto anche quello che la notizia “sarà predicata su tutta la terra abitata”. E anche a questo riguardo la WT, per premere sull’accelleratore, diceva che era quasi fatta. Ma questa fine si ostina a smentire le profezie di Brooklyn e allora il CD/Schiavo/WT, dimenticando che è lui stesso il Canale di Geova, precisa che la “maniera adeguata” non va determinata dagli uomini ma da Geova stesso. Così la data della fine è rinviata sine die e affidata al mistero impenetrabile della mente divina.



(…) 16 Dal momento che la fine del sistema di Satana è vicina, ognuno di noi fa bene a chiedersi: ‘Cosa dovrei fare?’ È saggio imparare a conoscere meglio Geova e ciò che richiede da noi. (Giovanni 17:3) Continuate a studiare assiduamente la Bibbia. Prendete l’abitudine di riunirvi regolarmente con altri che cercano di fare la volontà di Geova. (Ebrei 10:24, 25) Avvaletevi di tutta la conoscenza che Geova Dio ha messo a disposizione dell’intera umanità e fate i cambiamenti necessari nella vostra vita in modo da avere la Sua approvazione. — Giacomo 4:8.
Tutto di una logica stringente. Ma basta appunto spiegare che tale fine non è affatto vicina, e che la WT non è qualificata per insegnare la Bibbia, per ricavarne tutto un altro tipo di “saggezze”…


17 Gesù predisse che molti avrebbero ignorato l’evidenza che siamo negli ultimi giorni.(…)
Evidenza o fantabibbia?
Seguono le solite minacce, intimidazioni, pungolamenti ad aderire ora, subito.



È saggio prendere a cuore le parole di Gesù. Perché? Perché coloro che ricevono l’approvazione di Geova Dio e del “Figlio dell’uomo”, Gesù Cristo, hanno la prospettiva di sopravvivere alla fine del sistema di cose di Satana e di vivere per sempre nel meraviglioso nuovo mondo ormai così vicino! — Giovanni 3:16; 2 Pietro 3:13.
Chi invece le ignora ha la prospettiva che aveva precedentemente. Restare figlio di Dio e il suo Regno (=abbraccio d’amore nell’intimità trinitaria) in eredità. Basta vivere da buon membro della cristianità.
L’ultima botta sul “così vicino”, con tanto di esclamativo, non vi ricorda al vivo il martelletto del giudice che chiude la sessione del processo?

FINE DEL CAPITOLO NOVE
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est modus in rebus
26/03/2007 09:03
 
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42.


CAPITOLO DIECI (pag. 96-105)

Le creature spirituali influiscono su di voi?

Gli angeli ci possono aiutare?
In che modo gli spiriti malvagi hanno influito sugli esseri umani?
Dovremmo temere gli spiriti malvagi?



Osservazioni critiche di BERESCITTE (lungo il testo in neretto)

(…)
2 La Parola di Dio menziona gli angeli centinaia di volte. Esaminando alcuni passi biblici ne sapremo di più. Come hanno avuto origine gli angeli? Colossesi 1:16 dice: “Per mezzo di lui [Gesù Cristo] tutte le altre cose furono create nei cieli e sulla terra”.
Ecco, come era da aspettarsi, che quello “altre” di Colossesi, come ha notato criticamente Mons. Minuti, non è un aggettivo che serve a rendere più fluido o comprensibile il testo, ma a modificarne il senso. Nella NM la WT l’ ha fatto porre tra parentesi quadre indicando che non è parola di Dio ma aggiunta tipografica, e però nel momento che il passo paolino viene citato, come in questo caso, quella parola viene promossa a parola ispirata togliendole le parentesi quadre, come se facesse parte della Bibbia.
Ora, se dobbiamo dar retta al CD dei TG che ci invita alla bereanità più spinta avvertendoci che «E' evidente che anche una cosa apparentemente insignificante come l'uso o l'omissione di una virgola o di un articolo determinativo o indeterminativo può a volte alterare il significato corretto del passo originale.» (MN con riferimenti pag. 7); e che quindi tuona «Proibito aggiungere o togliere alla Parola di Dio.» (Accertatevi, pag. 63) e ammonisce tutti dicendo «Dovete usare le Scritture onestamente.» (ivi, pag. 64) altrimenti la sanzione divina è già pronta, ricavata da Proverbi 30:5, 6 «Ogni detto di Dio è raffinato. Egli è uno scudo a quelli che si rifugiano in lui. Non aggiungere nulla alle sue parole, affinché egli non ti riprenda, e affinché tu non sia trovato mentitore.» (ivi, pag. 63); se tutto questo ha senso (e lo ha sicuramente, ed è da noi condiviso in pieno!) allora quello "altre di Colossesi" è una aggiunta alla Parola di Dio che altera "il significato corretto del passo originale" e che fa della WT e del suo CD dei "mentitori".
Questo è un dato accertato.



Quindi tutti gli esseri spirituali chiamati angeli furono creati uno per uno da Geova Dio per mezzo del suo Figlio primogenito.
“Creati da Geova per mezzo di… primogenito” in geovese significa che Geova, come un Sindaco che poi si fa passare per autore di un certo provvedimento, ha creato direttamente solo Michele delegandolo poi a creare gli altri angeli. Una delega, questa del "creare" che, come abbiamo già notato, comportando l’esercizio dell’onnipotenza che è esclusivo di Dio e scaturisce dalla sua natura/sostanza infinita, il vero Dio non può dare a nessuna creatura.
Aggiungiamo anche che è arbitrario definire tout-court “Gesù Cristo” il Figlio di Dio, in questa fase. Primo, perché Gesù Cristo, quando Dio creò, era di là da venire; secondo, perché quando sarebbe venuto non avrebbe avuto nulla che apparteneva a Michele; terzo, perché neanche dopo la cosiddetta risurrezione la nuova copia di Michele può essere definita Gesù Cristo, giacché Gesù, il Gesù di Nazareth “è morto, morto per sempre” (Russell).
E si faccia attenzione anche alla parola “primogenito” finale che dà falsamente per acquisito che: 1) generare in geovese equivale a creare; 2) che Michele sarebbe un angelo creato da Geova; 3) che sarebbe definito primogenito-primocreato nel senso di essere stato il primo temporalmente ad essere creato da Geova. Poi sarà definito anche “unigenito” in quanto sarebbe stato l’unico ad essere creato da Geova (infatti, come detto, gli altri angeli sarebbero stati creati da Michele).



Quanti sono gli angeli? La Bibbia indica che ne furono creati centinaia di milioni, e tutti sono potenti. — Salmo 103:20. (…)
Qui la WT se avesse voluto scoprire onestamente e con trasparenza le sue carte confusionarie avrebbe dovuto scrivere degli angeli "e tutti sono dèi", giacché "dio" in geovese significa semplicemente "potente". Ma è chiaro che le fa comodo tirare fuori questa stranezza solo quando la Bibbia mostra che Gesù è davvero "dio" anzi perfino "Dio" nella stessa NM (come in Isaia 9,8 e in Giovanni 20,28) per dire "Embeh? ma 'dio' significa solo 'potente' e non altro. Perfino Satana è definito dalla Bibbia come 'il dio di questo mondo'. L'importante è che Gesù non sia equiparato a Geova che è 'onni-potente!".

Quanto alla potenza angelica ce ne ricorderemo quando si parlerà della funzione sterminatrice degli angeli ad Armaghedon, per vedere che razza di "potenza di fuoco" avrebbe mai predisposto il buon Geova contro queste formichine dei poveri mortali peccatori e perfino non peccatori...



CREATURE SPIRITUALI CHE CI SONO OSTILI(…)
8 Ai giorni di Noè altri angeli si ribellarono a Geova Dio. Abbandonarono il loro posto nella Sua famiglia celeste, scesero sulla terra e assunsero corpi carnali. Perché? In Genesi 6:2 leggiamo: “I figli del vero Dio notavano che le figlie degli uomini erano di bell’aspetto; e si prendevano delle mogli, cioè tutte quelle che scelsero”. Geova Dio, però, non permise che gli angeli continuassero a corrompere l’umanità con le loro azioni. Mandò sull’intera terra un diluvio che spazzò via tutti i malvagi lasciando in vita solo i suoi fedeli servitori. (Genesi 7:17, 23) Quindi gli angeli ribelli, i demoni, furono costretti a lasciare i corpi carnali e a tornare in cielo come creature spirituali. Si erano schierati dalla parte del Diavolo, che così diventò “il governante dei demoni”. — Matteo 9:34.
Rimandando a studi esegetici l’interpretazione di questo passo che ha fatto scervellare tante menti cristiane sin dall’antichità, noi pensiamo che se c’è un punto in cui si debba temere il fondamentalismo interpretativo nella Bibbia è proprio questo. A parte che propendiamo per intendere come “figli di Dio” i discendenti di Set, nel nostro piccolo ci limiteremo a chiederci: posto che gli angeli sono di natura non solo diversa ma ontologicamente superiore a quella umana, e che sono asessuati perché la Bibbia li mostra sempre e solo come creati da Dio e non come generantisi al modo degli esseri umani, come diavolo fa un angelo a poter desiderare una unione sessuale con donne di natura inferiore? Non sarebbe come se, per contro, noi, ci invaghissimo di bestie o perfino delle piante che sesso non hanno così da voler procreare con loro degli alberelli?
E poi, come detto, che giustizia c’è a riaccogliere loro, gli unici colpevoli, in cielo e a punire le donne da loro ingravidate come se fossero state loro a sedurre quei guardoni dei quali esse neanche sospettavano l’esistenza?



9 Una volta tornati in cielo, gli angeli disubbidienti vennero isolati con il loro governante, Satana. (2 Pietro 2:4) Anche se non possono più assumere corpi umani, esercitano comunque una pessima influenza sulla gente
Ma scusate, se Geova, scrutando il cuore e le reni di tali individui, poteva prevedere che avessero fatto quel danno, e poi li ha bloccati togliendo loro la facoltà di rimaterializzarsi, per quale motivo non glielo ha impedito prima che lo facessero? Non bastavano all’umanità, tutta intrisa di violenza, e a quelle povere donne usate dagli uomini come schiave in epoca ancora non civilizzata, i mali di cui già soffrivano? Doveva aggravarli anche permettendo la… gita angelica "fuori porta"?
(seguita)
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est modus in rebus
27/03/2007 01:40
 
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Re:
Scusa berescitte

forse non ho letto abbastanza attentamente tutto, ma ti chiedo, come fai tu ad essere così certo "che tale fine non è affatto vicina " ?


----------e che la WT non è qualificata per insegnare la Bibbia, per ricavarne tutto un altro tipo di “saggezze”… -----------

Sono d'accordo con te su questo, ma forse, tu, ti senti qualificato per insegnare la Bibbia?

Il fatto che la fine non è affatto vicina è una tua opinione personale o è l'insegnamento specifico della Bibbia?
Oppure ancora, è l'insegnamento della Chiesa cattolica?




Grazie
Ciao
Lorena
27/03/2007 09:21
 
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Re: Re:

Scritto da: monterosa 27/03/2007 1.40
Scusa berescitte

forse non ho letto abbastanza attentamente tutto, ma ti chiedo, come fai tu ad essere così certo "che tale fine non è affatto vicina " ?


----------e che la WT non è qualificata per insegnare la Bibbia, per ricavarne tutto un altro tipo di “saggezze”… -----------

Sono d'accordo con te su questo, ma forse, tu, ti senti qualificato per insegnare la Bibbia?

Il fatto che la fine non è affatto vicina è una tua opinione personale o è l'insegnamento specifico della Bibbia?
Oppure ancora, è l'insegnamento della Chiesa cattolica?

Grazie
Ciao
Lorena


Carissima
E' sicuro che Dio può aver decretato che il mondo finisca anche mentre scrivo queste righe. Ma, se si leggono certi "segni dei tempi", al primo posto dei quali io pongo la penetrazione delle idee evangeliche in seno all'Umanità intesa come mondialità, direi che la convinzione che abbiamo molta strada da fare è ben fondata; basta tastare il polso all'ONU e alle sue acquisizioni etiche universali. Quindi la mia convinzione la qualificherei come una opinione teologica molto diffusa. Di fronte alla quale l'opinione che ci siano segni dei tempi che fanno presagire una fine prossima li ritengo del tutto infondati; prova ne sia (e io qui mi attengo, come di dovere in questo forum, alla critica al geovismo) che il geovismo ne ha prese non poche di tranvate nell'indicare le date della fine. Esse non erano né certe né probabili. E quindi tuttora mente se parla di imminenza basandosi sempre e solo su quei fattori che le hanno fatto strillare "imminenza" a vuoto precedentemente.

Alla domanda poi se io mi senta qualificato per insegnare la Bibbia potrei rispondere con un contropiede chiedendoti: "E tu?... Sembrerebbe di intuire che vorresti umilmente sostenere che non ti senti qualificata. Ma se non ti sentissi qualificata perché parli cercando di convincere altri di quale sia il pensiero divino?".
Ma rispondendo più amichevolmente direi che chiunque in questo forum comunica una sua veduta sul tema religione o Bibbia lo fa (il che torna a sua lode) pensando di trasmettere una visuale condivisa da Dio, e non certo sviante dalla verità altrimenti sarebbe un farabutto. Questo a livello soggettivo. Oggettivamente poi è da vedere se trasmette qualcosa di utile o no. Io a questo riguardo mi espongo tranquillamente ad ogni critica.
Potrei anche dire che non ho mai fatto il teologo d'avanguardia o il "pornoteologo" (così ne ha qualificati alcuni il grande Balthasar) ma che mi sono sempre attenuto, come S. Paolo, a "trasmettere quello che io stesso ho ricevuto" da quella che ritengo essere la vera Chiesa di Cristo.
E potrei aggiungere, senza falsa modestia, che quanto alla capacità di insegnare teologia (e di riflesso anche quanto a Bibbia) io ho ricevuto dalla mia Chiesa un attestato ufficiale di qualificazione. Qualificazione che, aggiungo, ho sempre tenuto in caldo e aggiornata nonostante che l'abbia ricevuta più di mezzo secolo fa. E persone competenti che stanno leggendo questi appunti dicono che faccio onore al mio mandato. Perciò continuo serenamente.
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est modus in rebus
27/03/2007 09:55
 
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Caro berescitte,io ti voglio fare i miei complimenti per come scrivi,per il rispetto che usi verso tutti e per la tua conoscenza biblica,che traspare dalle tue parole e che spesso leggendoti mi è di aiuto. ciao!
28/03/2007 01:40
 
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Re: Re: Re:
Caro berescitte


----------Carissima
E' sicuro che Dio può aver decretato che il mondo finisca anche mentre scrivo queste righe. Ma, se si leggono certi "segni dei tempi", al primo posto dei quali io pongo la penetrazione delle idee evangeliche in seno all'Umanità intesa come mondialità, direi che la convinzione che abbiamo molta strada da fare è ben fondata;------------

" ...onde vi ricordiate delle parole dette già dai santi profeti, e del comandamento del Signore e Salvatore, trasmessovi dai vostri apostoli;
sapendo questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno degi schernitori coi loro scherni i quali si condurranno secondo le loro concupiscenze e diranno: Dov'è la promessa della sua venuta? perchè dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione...." ( Pietro 3:3-4 )

Davvero non vedi la differenzache c'è tra i tempi dei Romani ed i nostri tempi?
Dai tempi di Caino ad oggi, ecc, ecc?


-------Alla domanda poi se io mi senta qualificato per insegnare la Bibbia potrei rispondere con un contropiede chiedendoti: "E tu?...------------

Non è un contropiede, anzi la ritengo una giusta domanda ed io ti rispondo senza alcun problema:
No, io non sono qualificata per insegnare la Bibbia, perchè in questo momento non ho nessuna chiamata da Dio per farlo, quindi non ho la Sua autorità. Infatti tu sai, perchè mi conosci abbastanza bene attraverso questo forum, che io dico sempre che ciò che scrivo è la mia opinione personale.

Ciò che ti volevo chiedere, in realtà, è: Qual'è il motivo che ti induce a dire che la WT non è qualificata ad insegnare la Bibbia? Ti basi solo sulle sue tranvate nell'indicare le date della fine?

Quali sono le caratteristiche che si devono avere per essere qualificati ad insegnare la Bibbia?



-------Potrei anche dire che non ho mai fatto il teologo d'avanguardia o il "pornoteologo" (così ne ha qualificati alcuni il grande Balthasar) ma che mi sono sempre attenuto, come S. Paolo, a "trasmettere quello che io stesso ho ricevuto" da quella che ritengo essere la vera Chiesa di Cristo.---------


Dimentichi forse che Paolo, non ha trasmesso ciò che ha ricevuto dagli altri o dalle scritture, ma ha trasmesso ciò che il Signore gli ha detto personalmente.
Paolo ha avuto personalmente una grande esperienza Spirituale, un rapporto personale con il Signore.

Paolo, come gli apostoli, era guidato dallo Spirito Santo:

" Or nella chiesa d'Antiochia v'eran dei profeti e dei dottori:
Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, fratello di latte di Erode il tetrarca, e Saulo.
E mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettetemi a parte Barnaba e Saulo, per l'opera alla quale li ho chiamati.
Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono.
Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia,...." ( Atti 13: 1-4 )

Paolo ricevette dunque l'autorità di Dio, la chiamata di Dio attraverso lo Spirito Santo di insegnare la Bibbia.


--------E potrei aggiungere, senza falsa modestia, che quanto alla capacità di insegnare teologia (e di riflesso anche quanto a Bibbia) io ho ricevuto dalla mia Chiesa un attestato ufficiale di qualificazione.---------

Paolo faceva prodigi grazie allo Spirito Santo.

Paolo non si basava sulla sua cultura, sui suoi studi o su qualche attestato ufficiale di qualificazione datogli dalla chiesa, per ritenersi qualificato ad insegnare il Vangelo, ma sulla chiamata sacra di Dio attraverso la guida dello Spirito Santo conferitagli attraverso l'imposizione delle mani da chi aveva ricevuto autorità di imporle sul suo capo dallo Spirito Santo stesso.


-----Perciò continuo serenamente.-----

Giusto, ma ritengo che a differenza di Paolo, anche tu possa dire soltanto il tuo parere personale, come me e come gli altri foristi, a meno che qualcuno di noi, sia stato chiamato dallo Spirito Santo e messo a parte con l'imposizione delle mani da chi ha autorità di Dio di imporle, come avvenne a Paolo, per essere qualificato ad insegnare il Vangelo.

Ecco perchè, credo proprio che neppure la WT, sia qualificata ad insegnare la Bibbia e non soltanto per gli sfondoni palesi, commessi in tutti questi anni.

sempre fraternamente
Lorena
28/03/2007 10:15
 
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Cara Lorena,
io credo che tu abbia preso un grosso abbaglio! Quando Bery scrive

Ma, se si leggono certi "segni dei tempi", al primo posto dei quali io pongo la penetrazione delle idee evangeliche in seno all'Umanità intesa come mondialità, direi che la convinzione che abbiamo molta strada da fare è ben fondata

Non sta schernendo proprio nulla del messaggio rivelato. Anzi ti dirò di più. Coloro che vanno in giro predicando la fine del mondo imminente, sono i primi schernitori della Rivelazione. La Rivelazione non si basa sulla fine del mondo imminente, ma su Gesù che è risorto. La Chiesa, grembo dove si è formato il Vangelo, sa bene che prima che Gesù venga ad ogni persona dev'essere annunciato il vangelo. Ad ogni persona significa a tutti! Questo intende Bery con "penetrazione delle idee evangeliche...intesa come mondialità". Ti risulta forse che tutti abbiano ricevuto tale annuncio? A me non pare, anzi c'è ancora tanta strada da fare.

Io, Lorena, mi fermo qui. Preferirei studiare le cose che Bery ha da dire circa il libro "Cosa insegna realmente la Bibbia".

Ogni bene
Marcu

[Modificato da =Marcuccio= 28/03/2007 10.20]

28/03/2007 10:24
 
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Carissima Lady
Tu stai sottolineando l’aspetto carismatico della Chiesa, quello dipendente dallo Spirito Santo. Realtà alla quale io credo ma che resta misteriosa e indecifrabile perché di natura divina cioè soprannaturale.
Ma la mia fede è imparentata a doppio filo con la ragione (cf la Fides et Ratio di Giovanni Paolo II) e perciò so che questo livello misterioso e l’aiuto/influsso dello Spirito Santo non mi esime (e non mi salva se sbaglio!) dal lavoro di… spremimento delle meningi, come è compito specifico di chiunque si presenti in un forum non solo per leggere ma per dire la sua.
Questo lavoro razionale mi permette di non “impastare” e confondere le due cose e mi fa credere che Dio-SpiritoSanto farà senz’altro la sua parte, ma io devo occuparmi con molta serietà della parte umano-razionale che spetta a me.

Del resto è un dato di esperienza: ci sono sempre stati e ci saranno uomini investiti ufficialmente dalla Chiesa e con tanto di effusione di Spirito che non sono per ciò stesso tutelati dallo Spirito in ciò che è compito delle loro meningi; tanto è vero che ce ne sono di quelli che vanno fuori strada (penso a Vescovi come Lefebvre, Guerard De Lauriers, Milingo e anche ai predetti “pornoteologi” che sono tutti preti e perciò hanno avuto anche l’imposizione delle mani).
Io lavoro più terra terra e, tanto per farti capire, se dico che accolgo l’ipotesi che alla fine il Signore salverà tutti, so di esprimere una mia opinione; se invece dico che nessuno andrà all’inferno a sorpresa so di esprimere una certezza; certezza che colgo anche senza il carisma dell’infallibilità.
Infallibilità infatti non significa che chi non l’ha non può cogliere mai nulla di certo. Significa che a certe condizioni un soggetto è assistito attivamente da Dio perché si pronunci senza errore in cose ove la mente umana è out perché verità di rivelazione. Ma ciò non toglie che, senza avere quella infallibilità, noi tutti, se facciamo ruotare a dovere le nostre meningi, DI FATTO cogliamo moltissime volte senza fallo la realtà delle cose, sia a livello esperienziale, sia teoretico, sia in relazione a realtà umane che in rapporto alla verità rivelata: la teo-logia serve a questo.

Se afferri il livello conoscitivo di cui sto parlando converrai, immagino, che tu stessa non esprimi solo “pareri e opinioni” e perciò, nella misura in cui sei capace di comunicare il pensiero della tua chiesa e di fare dei ragionamenti logici sei qualificata per insegnare. Non tutto ciò che viene filtrato da menti umane è per ciò stesso soggettivo, opinabile e incerto. Tu e tutti noi cogliamo ed esprimiamo sia opinioni che certezze; il verificare individuando le une rispetto alle altre è l’arte che si impara esercitandosi nel pensiero logico, e per questo ritengo che il forum è una scuola di tutto rilievo. Molti ex TG hanno potuto toccare con mano che nel forum hanno realizzato finalmente quel “pensare con la propria testa” ipocritamente raccomandato e furbescamente impedito dalla Watchtower.

Quindi non ho bisogno né di Spirito Santo né di investiture di sorta per dire che la WT non è qualificata per insegnare. Mi basta il lavoro critico sui suoi stampati. Se dai un’occhiata ai tre trhead che ho intitolato “La WT sbaglia o imbroglia?...” o a quello fatto insieme a Petitio sui “pesci parlanti”, ti accorgerai che è la semplice critica “bereana” che permette di inchiodare la WT nelle sue responsabilità di deformatrice della verità.
Così che l’ipotesi posta dalla domanda diventa una “tesi” affermata, e alla WT resta solo l’alternativa di scegliere in quale delle due categorie collocarsi: o in quella degli imbroglioni (il che le attirerebbe il meritato disprezzo da parte sia di TG che di “pesci” in via di adesione) o in quella degli incompetenti quanto a trasmettere verità biblica e verità connesse con il discorso biblico (penso a verità deformate circa gli autori citati in maniera strumentalizzata; a quelle sulle verità storiche e scientifiche ignorate o negate ecc…).

Cosa è che mi permette di catalogarla così? Lo stesso strumento che ha permesso ad Achille di mettere in piedi il sito e il forum, e ha permesso ad ex TG rinsaviti e a persone di qualsiasi fede (te compresa) e persino senza fede ma con la testa sul collo, di contribuirvi arricchendolo di informazioni e di conferme. Questa cosa meravigliosa, si chiama mente umana.

Lo Spirito Santo, con la sua luce, io lo vedo come un Papà che alle nostre spalle sorride soddisfatto di questi suoi figli che finalmente stanno crescendo, e certamente li aiuta come sa fare Lui, ma di sicuro non risparmiando loro la fatica di applicare la loro ragione a valutare e risolvere i problemi. Infatti chi rifiuta di far questo e depone il suo cervello ai piedi degli Anziani finisce prigioniero e in schiavitù, senza che lo Spirito Santo muova un dito per evitarlo.

L’accenno a San Paolo che, come sottolinei, è stato informato direttamente dallo Spirito santo e incaricato dal Signore Gesù, mi fa capire che l’insegnamento della tua Chiesa ha privilegiato questo aspetto. Ma in Atti è anche attestato che Paolo si recò dalle “colonne” della Chiesa per verificare se il suo vangelo ricevuto privatamente collimava con il loro, il che ha fatto capire alla mia Chiesa che l’azione diretta di Dio non affranca i soggetti che ne sono gratificati dal dovere della comunione gerarchica. Comunione che poi è il lato unicamente visibile che garantisce ai fratelli di non aver a che fare con un visionario che se la canta e se la suona da solo, e magari cantando fuori coro (come i vescovi di cui sopra).

Termino con un aneddoto che ho già raccontato ma che qui ci cade a fagiolo.
Devi sapere che di S. Tommaso d’Aquino, vissuto nel XIII secolo e colonna della Chiesa fino ai nostri giorni, si racconta che gli fu richiesto un consiglio relativo alla nomina di un Superiore di un Istituto. Il richiedente gli fece notare che il soggetto a cui si pensava era una persona molto pia (il che sta a significare ricca di spiritualità e grande amica dello Spirito Santo). S. Tommaso, che era un santo ma con i piedi per terra e non rpivo di humour, rispose che il criterio da seguire era questo:
- Si prudens regat = se è prudente governi (e quindi questa era la virtù specifica per nominare un Superiore di Istituto);
- Si doctus doceat = se è istruito insegni;
- Si sanctus oret pro nobis = se è santo preghi per noi.

La funzione di doctus, che non esime dall’acquisto delle altre due virtù, è impartita dalle “sudate carte” e non data gratuitamente dallo Spirito Santo.
Sai che nella nostra fede lo Spirito Santo assiste infallibilmente il Papa solo quando parla ex cathedra? il che avviene una o due volte durante un secolo.
Ma ciò non significa che in tutti gli altri giorni del secolo il Papa sbagli o non sia qualificato per insegnare!

Purtroppo non possiamo qui intraprendere un corso di ecclesiologia e di spiritualità. Sarebbe anche OT rispetto alle finalità del sito che io mi sforzo di rispettare non approfittando di questo "altoparlante" che ho a disposizione. Quindi questi accenni, obbligati dalle tue domande, dovrebbero bastare a farti capire la mia veduta. Ulteriori cose sono purtroppo costretto a deferirle a pubblicazioni esistenti.
E passo quindi ad applicarmi al mio interlocutore quotidiano di questo thread: il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova che mi dice la sua tramite il libretto che sto analizzando.
Pace e bene.
Bery

[Modificato da berescitte 28/03/2007 10.27]

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29/03/2007 11:44
 
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43.

COME SVIANO LA GENTE

Qui il testo fa un discorso sullo spiritismo che, salvati i particolari, possiamo condividere. Non ci pare che rientrino comunque nello spiritismo l’astrologia, i tarocchi, la magia, la chiromanzia ecc… che sono piuttosto ammennicoli di gente furba che specula sulla credulità di chi non ha basi religiose solide. Il geovismo semplifica e unifica: c’è diavolo dappertutto. Noi invece distinguiamo il “diavolo straordinario”, che c’è rarissime volte ed è di competenza degli esorcitsti; dalla psicopatologia, che oggi sembra doversi riconoscere più che in passato; e dal “diavolo quotidiano” che è presente in ogni tentazione, sì anche nella irascibilità di certe suocere che danno la colpa del loro comportamento al diavolo che le tenta o al loro carattere, quando la colpa è della loro mancanza di carattere e di virtù cristiane.

12 Un altro modo in cui i demoni sviano la gente è inducendola a interrogare i morti. (…) i demoni possono imitare la voce del defunto e dare informazioni su di lui al medium. (1 Samuele 28:3-19) Inoltre nel capitolo 6 abbiamo imparato che alla morte si cessa di esistere. (Salmo 115:17) Quindi chi ‘interroga i morti’ è stato sviato dagli spiriti malvagi e agisce contro la volontà di Dio. (Deuteronomio 18:10, 11; Isaia 8:19) Perciò respingete nel modo più assoluto questa pericolosa esca usata dai demoni.
Sì, il contatto con i defunti rientra nello spiritismo. Ma anche qui il diavolo c’entra poco. Molto si spiega con l’abilità prestidigitatoria e di trucchi ben congegnati dei cosiddetti medium; l’efficacia dei quali dovrebbe essere valutata non in base a ciò che si dice abbiano indovinato, grazie alla comunicazione ottenuta dai defunti, ma a confronto con l’immensità di bufale in cui sono incappati. Questo vale soprattutto sul piano della preveggenza che, quando non è basata sulla probabilità date certe premesse, non è possibile né ai defunti né agli angeli ma solo all’onniscienza divina.


COME RESISTERE AGLI SPIRITI MALVAGI
14(…) Chi desidera servire Geova deve sbarazzarsi di tutto ciò che ha a che fare con lo spiritismo. Questo include libri, riviste, film, poster e musica che incoraggiano a praticare lo spiritismo e lo fanno sembrare interessante ed eccitante, nonché amuleti e altri oggetti portati per proteggersi dal male. — 1 Corinti 10:21.
Non viene detto ma, nella pratica, lo specifico “che incoraggiano a praticare lo spiritismo” non è inteso dalla WT in senso limitativo ma elasticamente estensivo, cioè abbraccerà non solo cose che hanno relazione con lo spiritismo ma qualsiasi libro non edito dalla WT. Satana, dice Brooklyn, si infila dappertutto e usa di tutto, perfino i fumetti di Topolino perché è sicuramente spiritismo presentare un… topo che parla! (così un dirigente Betelita durante un Congresso)
Ancora, nella categoria degli “altri oggetti” i Testimoni includono le immagini sacre, il crocifisso, la corona del rosario ecc… cioè tutto ciò che ha attinenza con una religione diversa da quella geovista che, per ciò stesso sarebbe “demonica”.
Siamo lontani, molto lontani dalla nostra Chiesa che ritiene che il buon Dio, guardando la sincerità di intenzione del cuore, “non disdegna di adoperare le altre religioni come strumenti di salvezza”, in quanto contengono “non raramente raggi di quella verità” (semi del Verbo) che proviene da Dio e illumina ogni uomo.
Un’altra diversità importante da notare sta nel fatto che il geovismo professa una sorta di infestazione generalizzata, quasi una incarnazione di Satana negli oggetti. Così che, a rigore, un quadro sacro non può essere venduto, ma dovrebbe essere distrutto. Poi però, come accade per la Bibbia illustrata dal Doré, ci sono eccezioni, se non altro per… motivi economici.



16 In che modo possiamo rafforzare la nostra fede? Studiando la Bibbia. La stabilità delle mura di una città dipende molto dalla solidità delle fondamenta. Allo stesso modo, la stabilità della nostra fede dipende da quanto è solido il suo fondamento, l’accurata conoscenza della Parola di Dio, la Bibbia. (…)
E noi qui sottoscriveremo completando “la Bibbia sì ma spiegata dalla Chiesa”. Del resto ci hanno scopiazzato perché qui il testo non lo dice ma quando un TG dice “conoscere la Bibbia” sottintende “la Bibbia spiegata dallo Schiavo fedele e discreto, rappresentato dal suo Corpo Direttivo di Brooklyn”.
E noi completeremo anche precisando che per noi non si tratta di Bibbia in quanto libro materiale ma si tratta della Parola di Dio comunque trasmessa, ovvero compreso il modo della Tradizione Apostolica orale custodita dalla Chiesa; modo che per tutti noi, da prima ancora che sapessimo leggere e finché non diventeremo esegeti di professione, è il modo normale di conoscere la Parola, ovvero il pensiero, di Dio.
Ottimo e condivisibile il susseguente invito alla preghiera, eccettuato il dovere (impraticabile perché il vero nome di Dio non lo si conosce!) di “usare il nome di Geova”.



18 (…) Gli angeli fedeli fanno, per così dire, il tifo per noi.
Sarò un sognatore ma a me questa apertura calcistica, nonostante il calcio sia condannato presso i TG come “sport competitivo”, mi apre il cuore alla speranza che sì, un giorno il geovismo si convertità.


Perciò restiamo vicini a Geova e alla sua famiglia di fedeli creature spirituali. Evitiamo inoltre ogni forma di spiritismo e seguiamo sempre i consigli della Parola di Dio. (1 Pietro 5:6, 7; 2 Pietro 2:9) Così possiamo essere sicuri della vittoria nella lotta contro le creature spirituali malvage.

19 Ma perché Dio ha tollerato gli spiriti empi e la malvagità che causa tante sofferenze? Il prossimo capitolo risponderà a questa domanda.
E noi ricorderemo che questo capitolo Undici lo abbiamo già commentato, perché chiamato in causa, durante il commento al capitolo uno; l’ avevamo inserito come digressione nel post n. 6 per la sua pertinenza all’argomento trattato.
Per cui, per utilità di ordine e dopo averlo rivisto e perfezionato, lo riproponiamo nel post seguente ma tutto insieme, in un unico post e non a post separati.
FINE DEL CAPITOLO DIECI
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30/03/2007 03:35
 
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Re:




Scusa berescitte

ho paura che mi sfugga qualcosa, quindi ti chiedo:

questo 3D, deve essere a senso unico, cioè tutto basato esclusivamente sul tuo punto di vista, o quello cattolico, oppure è permesso intervenire anche agli altri con il loro punto di vista, che potrebbe essere come nel mio caso quello " mormone " ?

Se non è permesso qui, potrei anch'io fare un trattato, la stessa cosa, quindi, su un altro 3D, naturalmente in base alle mia opinione?

Un'altra domanda, l'ultima:

----------------COSA FARETE VOI?
15 Visto che oggi si stanno adempiendo così tante profezie bibliche, non convenite che siamo negli ultimi giorni?

No, non ne conveniamo. La vostra dimostrazione fa acqua da tutte le parti.---------------

Quando dici no, non ne conveniamo, poichè usi il plurale, a nome di chi stai parlando?

dei foristi, dei cattolici, o di chi?

Grazie
Lorena
30/03/2007 10:31
 
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Santa Madre, deh! Voi fate ...
Cara Lorena,

Quando dici no, non ne conveniamo, poichè usi il plurale, a nome di chi stai parlando?

dei foristi, dei cattolici, o di chi?


Ovviamente se il 3D è "analisi grissina..." ...2+2... ma se così non fosse, cosa che non credo, allora senti... Berescitte parla anche per me! Così è "autorizzato" ad usare il plurale visto che siamo almeno in due. Soddisfatta? Un altro 3D col titolo "analisi mormina di "Cosa insegna realmente la Bibbia?", oppure "Analisi critica mormina sulla analisi critica grissina di "Cosa insegna realmente la Bibbia?" non sarebbe niente male. So che il paragone mormina-grissina non tiene, ma era così per dire... Comunque io sarei poi uno tra i tuoi lettori più accaniti, lettore onnivoro e curioso come sono!

Ogni bene
Marcu

[Modificato da =Marcuccio= 30/03/2007 10.32]

[Modificato da =Marcuccio= 30/03/2007 10.34]

30/03/2007 11:08
 
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Re: Santa Madre, deh! Voi fate ...
Carissimo =Marcuccio=


sei stato chiarissimo, e vi chiedo scusa se il mio livello di ignoranza o di distrazione su alcune cose è di elevata percentuale, come per esempio riguardo al termine " grissina ".

Pensa te, che io credevo che "girssina" significasse
" all'osso, in profondità ". Mi scappa da ridere anche mentre lo scrivo.
Forse certi termini sono conosciuti o capiti al volo soltanto da chi li usa di frequente.




-------Ovviamente se il 3D è "analisi grissina..." ...2+2... ma se così non fosse, cosa che non credo, allora senti... Berescitte parla anche per me! Così è "autorizzato" ad usare il plurale visto che siamo almeno in due. Soddisfatta? ------------


Assolutamente soddisfatta, grazie.



Un altro 3D col titolo "analisi mormina di "Cosa insegna realmente la Bibbia?", oppure "Analisi critica mormina sulla analisi critica grissina di "Cosa insegna realmente la Bibbia?" non sarebbe niente male.


Sì, mi piace davvero l'idea e visto che non ho il libro " Cosa insegna realmente la Bibbia? ", farò l'analisi critica
" Lorenina " sull'analisi critica " grissina " di " Cosa insegna realmente la Bibbia? ".

Sicuramente impegnativo, ma divertente

Ogni bene anche a te e grazie di nuovo.

Ciao
Lorena
30/03/2007 12:04
 
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Carissima
Chi apre questo thread nota che sul titolo si parla di "analisi grissina"; all'interno del primo post trova scritto "noi del GRIS" e al termine che sono una "voce cattolica che rappresenta molti fratelli".
Non sono né la Gerarchia cattolica né il Vaticano se è questo che chiedi.
E le mie parole hanno il valore che derivano dalla logicità della critica che esprimono e dalla proposizione di interpretazioni della Bibbia diverse da quelle che il libro "Cosa insegna realmente la Bibbia" vuole comunicare.

Quindi se dico che "no, non ci sembra" esprimo semplicemente il parere di quel gruppo di fratelli di cui sopra (i "grissini"=membri del GRIS, cioè del Gruppo di ricerca e Informazione Socioreligiosa; cosa che in due anni di forum e di circa 4600 interventi avrò spiegato almeno un centinaio di volte. Che sono membro del GRIS e portavoce del gruppo di Roma l'ho detto anche nella mia presentazione).

Non ti proibisco di entrare in palla, ti dico solo che sono già alle prese con un interlocutore ufficiale del geovismo, e che gli interventi per essere pertinenti - e per essere presi quindi da me in considerazione - dovrebbero essere o di conferma e approfondimento della mia critica o di difesa della posizione geovista. Quelli relativi alla conoscenza della mia fede, sono benvenuti ma sarebbero depistanti e renederebbero il thread OT perché... rileggi attentamente la finalità dichiarata di questo FORUM.
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est modus in rebus
04/04/2007 09:33
 
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44.


CAPITOLO UNDICI (pag. 106-114)

Perché Dio permette le sofferenze?

È Dio la causa delle sofferenze?
Quale questione fu sollevata nel giardino di Eden?
In che modo Dio annullerà gli effetti delle sofferenze umane?



Osservazioni critiche di BERESCITTE (lungo il testo in neretto)

(...)
PERCHÉ C’È TANTA SOFFERENZA?
5 Persone di diverse religioni chiedono a capi e guide spirituali perché c’è tanta sofferenza. Spesso questi rispondono che è volontà di Dio, il quale molto tempo fa ha stabilito tutto quello che sarebbe accaduto, inclusi gli avvenimenti tragici.
Emerita sciocchezza! Dio da sempre non ha “stabilito” niente di deterministico se non le sole leggi fisico-chimico-biologiche e queste anche in maniera evolutiva. Dio ha solo preconosciuto tutto, e le azioni umane le ha preconosciute tenendo conto della libertà di autodeterminazione dell’uomo. Perciò non è Lui ad aver “stabilito” (che in geovese viene capito come “predeterminato”) ma è l’uomo a stabilire le proprie azioni, siano esse buone siano malvage. Il fatto che il CD di Brooklyn non riesca a capire la differenza tra preconoscere e prestabilire/predeterminare vuole dire solo che ha bisogno di studiare di più la logica, non che abbia ragione nel dire che sono la stessa cosa, e poi, per farla quadrare davanti agli intoppi, toglie a Dio sia l’onnipresenza che l’onniveggenza che invece Dio ha per natura in maniera non alienabile né pertanto delegabile. Non possono esistere due Onnipotenti, "la contraddizion nol consente" direbbe Dante.


A molti viene detto che le vie di Dio sono un mistero o che è lui a far morire la gente, persino i bambini, per averli con sé in cielo.
Altra sciocchezza infantile. L’importante è che questa balla. escogitata da qualcuno per consolare della perdita di figli piccoli ("angioletti" nel senso di innocenti), non la insegni la Chiesa ufficialmente. Se il CD per avere ragione va raccattando comportamenti superstizioni o teologia di menti deboli per far passare queste cose come pensiero ufficiale del cattolicesimo, così da poterlo ridicolizzare, sappia che sta usando un boomerang. Non ci vorrebbe molto a fare lo stesso per ridicolizzare ciò che si raccoglie da vari TG proclamatori sprovvisti di “accurata conoscenza” circa la propria fede. Ma già sappiamo che a quel punto la WT direbbe che lei risponde solo di ciò che viene ufficialmente da Brooklyn. Perché allora usare doppio peso e non aggiungere, dopo questi “alcuni” giustamente criticati, perché non aggiungere che evidentemente si tratta di gente ai margini del vero cattolicesimo e del pensiero ufficiale espresso dalle varie Dirigenze della Cristianità?


Ma, come avete imparato, Geova Dio non è mai la causa del male. La Bibbia dice: “Lungi sia dal vero Dio l’agire malvagiamente, e dall’Onnipotente l’agire ingiustamente!” — Giobbe 34:10.
Già! Poi ci spiegherete, proprio grazie a Giobbe e ad Abramo come spiegate una certa ingiustizia relativa al non lasciare “né radice né ramo” che voi, attribuite a Dio e perciò ritenete, contro ogni logica e contro la stessa Bibbia, giusta. Lì saranno davvero dolori!… Lo vedremo a suo tempo…


6 Sapete perché alcuni fanno l’errore di dare a Dio la colpa di tutta la sofferenza che c’è nel mondo? In molti casi se la prendono con l’Onnipotente perché pensano che sia lui il governante di questo mondo. Non conoscono una semplice ma importante verità che la Bibbia insegna. Come abbiamo visto nel capitolo 3, il vero governante di questo mondo è Satana il Diavolo.
Una cosa non esclude l’altra. Che Satana governi il mondo significa semplicemente che da Adamo in poi gli uomini scelgono più facilmente la via del male e dell’interesse anziché quella del bene e dell’altruismo. Ma già sarebbe sbagliato dire che lo fanno perché sono governati da Satana! Satana non è il responsabile della decisione ultima umana. Può tentare, allettare, suggerire ecc… ma non sostituirsi all’uomo. Se potesse farlo, l’uomo non sarebbe più libero e quindi non sarebbe responsabile. Perciò il governante di questo mondo è sia Satana, su un certo livello, sia l’uomo a livello di causa efficiente delle scelte storiche che avvengono.

E va ricordato anche che, insieme a questo piano creaturale dei diavoli e dell’uomo, esiste anche il fatto che è Dio a mantenere ontologicamente il cosmo nell’esistenza . Perciò se il pugnale dell’assassino non si dissolve nel nulla è perché Dio è causa efficiente della sua permanenza nell’essere. Bisogna fare un’opera di scrutamento teologico molto diversa da quella sempliciotta del CD per scagionare completamente Dio da ogni responsabilità. Le Università pontificie sono pronte a ricevere i TG desiderosi di conoscere a fondo la teologia cattolica (che non è certo quella semplificata e deformata dal CD di Brooklyn capace di ammettere, assurdamente, che il mondo si regge da se stesso nel suo esserci).



7 La Bibbia parla chiaro: “Tutto il mondo giace nel potere del malvagio”. (1 Giovanni 5:19) Se ci pensate, non vi sembra logico? Questo mondo rispecchia la personalità della creatura spirituale invisibile che “svia l’intera terra abitata”. (Rivelazione 12:9) Satana è pieno di odio, è falso e crudele. Perciò il mondo, sotto la sua influenza, è pieno di odio, inganno e crudeltà. Questo è un motivo per cui c’è tanta sofferenza.
Questi sono assolutismi fondamentalisti e unilaterali. Nel mondo c’è anche una montagna di bene. Gesù l’ha illustrato parlando di grano e zizzania. Si tratta di scegliere quale maestro si vuole seguire: Brooklyn o Gesù?


(...) Ma dobbiamo ancora scoprire perché Geova permette tutte queste sofferenze. Se è l’Onnipotente ha il potere di porvi fine. Allora perché non lo fa? L’amorevole Dio che abbiamo imparato a conoscere deve avere una buona ragione. — 1 Giovanni 4:8.
Ma sarà una ragione davvero sorprendente che difficilmente potrà essere ritenuta “buona”, giacché ciò che non è vero non può essere neanche buono. Ens, Bonum e Verum convertuntur dice l’odiata ma solare filosofia.


UNA QUESTIONE DI VITALE IMPORTANZA
10 Per scoprire perché Dio permette le sofferenze, dobbiamo riandare al momento in cui ebbero inizio. Quando Satana indusse Adamo ed Eva a disubbidire a Geova, fu sollevata una questione importante. Satana non mise in discussione la potenza di Geova. Anche lui sa che la potenza di Geova non ha limiti. Piuttosto, mise in dubbio il Suo diritto di governare. Dicendo che Dio è bugiardo e priva i suoi sudditi di ciò che è buono, Satana lo accusò di essere un cattivo governante. (Genesi 3:2-5) Insinuò che l’umanità se la sarebbe cavata meglio senza il governo di Dio. Era un attacco alla sovranità di Geova, al suo diritto di governare.
11 Adamo ed Eva si ribellarono a Geova. In effetti dissero: “Non abbiamo bisogno che Geova ci governi. Possiamo decidere noi cosa è giusto e cosa è sbagliato”. In che modo Geova poteva risolvere la questione? Come poteva insegnare a tutte le creature intelligenti che i ribelli avevano torto e che il suo modo di governare era il migliore? Qualcuno dirà che avrebbe potuto semplicemente distruggere i ribelli e ricominciare da capo. Ma Geova aveva dichiarato il suo proposito di riempire la terra dei discendenti di Adamo ed Eva e di farli vivere in un ambiente paradisiaco. (Genesi 1:28) Geova realizza sempre i suoi propositi. (Isaia 55:10, 11) Inoltre se si fosse sbarazzato dei ribelli non avrebbe risolto la questione che era stata sollevata riguardo al suo diritto di governare.
Molto interessante il punto da noi sottolineato. Il problema era quello di “insegnare a tutte le creature intelligente che i ribelli avevano torto”. Ne prendiamo nota per ciò che diremo dopo…
Intanto, tra i vari “avrebbe potuto” noi pensiamo che una buona soluzione avrebbe potuto essere quella di impacchettare Diavoli e progenitori per spedirli in una colonia penale su Saturno. Perlomeno non avremmo avuto né l’influsso diabolico sulla terra nei secoli, né l’attuale (secondo la teologia geovista) rompere le scatole da parte di Satana che nel 1914 sarebbe stato scagliato o “sulla terra” o “nelle vicinanze della terra”. Bah!



12 Facciamo un esempio. Immaginate che un professore spieghi alla classe come risolvere un problema difficile. Uno studente capace ma ribelle sostiene che la soluzione indicata dal professore è sbagliata. Insinuando che il professore non sia qualificato, quel ribelle insiste di conoscere un modo migliore per risolvere il problema. Alcuni studenti pensano che abbia ragione, e si ribellano anche loro. Cosa dovrebbe fare il professore? Se scacciasse i ribelli dalla classe, cosa penserebbero gli altri studenti? Non crederebbero che il loro compagno e quelli che si sono uniti a lui abbiano ragione? L’intera classe potrebbe perdere ogni rispetto per il professore, pensando che abbia paura di essere colto in fallo. Ma supponiamo che il professore permetta al ribelle di dimostrare alla classe come lui risolverebbe il problema.
13 Geova ha agito più o meno come quel professore.
Ricordate che i ribelli in Eden non erano i soli a essere coinvolti. Milioni di angeli stavano a guardare. (Giobbe 38:7; Daniele 7:10) Il modo in cui Geova avrebbe risolto la cosa avrebbe influito molto su tutti quegli angeli e in definitiva su tutte le creature intelligenti. Cosa ha dunque fatto Geova Dio? Ha permesso a Satana di dimostrare come avrebbe governato l’umanità. Ha permesso anche all’uomo di governarsi da sé sotto la guida di Satana.
14 Il professore del nostro esempio sa che il ribelle e gli studenti che parteggiano per lui si sbagliano, ma sa pure che dando loro l’opportunità di sostenere la propria tesi tutta la classe imparerà qualcosa. Quando i ribelli sbaglieranno, tutti gli studenti onesti si renderanno conto che il professore è l’unico idoneo a guidare la classe. Capiranno perché in seguito tutti i ribelli saranno espulsi. Similmente Geova sa che per tutti gli angeli e gli esseri umani onesti sarà un bene vedere che Satana e gli altri ribelli hanno fallito in pieno e che l’uomo non è in grado di governarsi da sé. Come Geremia nel passato, impareranno questa importante verità: “So bene, o Geova, che non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”. — Geremia 10:23.
Questa spiegazione delle cose, con tutto il rispetto per l’intelligenza in sé, mi sembra la trovata più sciocca che sia venuta in testa alla Dirigenza geovista. L’assurdità generale di questa spiegazione è troppo urtante e la sua illogicità abissale. Proviamo a spiegarlo tenendo d’occhio i punti da noi sottolineati, compreso quello più sopra e ciò che seguirà.

Secondo il CD Geova avrebbe permesso a Satana di fare il cattivo e il pessimo tempo per dare una dimostrazione che convincesse. Solo VEDENDOLA, dice l’esempio alunni-professore, gli studenti avrebbero imparato e si sarebbero resi conto che…
Passando dall’esempio degli alunni agli Angeli, si sostiene che, prima di vedere e toccare per così dire con mano la prova, essi avrebbero potuto nutrire il dubbio che Satana con la sua insinuazione avrebbe potuto dire il vero, cioè che lui era più bravo di Geova a governare l’uomo.
Ma tutto ciò non è assurdo? Come potrebbe la corte celeste degli angeli aver nutrito il minimo dubbio circa la capacità di Dio a governare, ovvero che avrebbe potuto essere Satana ad aver ragione con la sua insinuazione e Geova a reclamare un millantato credito avanzando la sua maggiore capacità di governare? Un pensiero del genere non sarebbe stato ipso facto un peccato imperdonabile di mancanza di fede nel Signore Creatore e ordinatore sublime del cosmo? Non avrebbe istantaneamente trasformato tutti gli angeli dubitanti in peccatori e demoni?
Ma come! Noi, semplici esseri umani che mai abbiamo visto il volto di Geova, dobbiamo “procedere per fede e non per visione”. A noi deve bastare la sua Parola, e se non la crediamo pecchiamo di miscredenza, e invece gli Angeli, con tanto di garanzia ricavabile dalla magnificenza ben conosciuta del loro Creatore, avevano bisogno e diritto che facesse una dimostrazione per crederGli?

Ma non è anche assurdo pensare che a tale dimostrazione Satana avesse diritto? Primo egli era uno degli angeli più potenti e intelligenti. E, conoscendo perfettamente Geova, sapeva benissimo di mentire facendo quella insinuazione. Cioè la eventuale dimostrazione non era diretta a lui perché non ne aveva alcun bisogno, né poteva accamparne il diritto perché a un malandrino la… polizia non è tenuta a spiegargli nulla.

Altra assurdità si ricava dal pretendere che tale dimostrazione avrebbe convinto le persone umane intelligenti.
Perché ciò potesse avvenire sarebbe stato necessario che nessuna persona umana, dal tempo di Adamo ed Eva fino al 1914 (data dello STOP all’esperimento) fosse mai morta e così avesse potuto sperimentare che OGNI forma di governo, storicamente tentato dall’uomo, era in effetti un tentativo sconclusionato di buon governo perché costruito al seguito di guida satanica.
Ma la realtà è che si sono susseguite durante la storia centinaia di generazioni e miliardi di uomini sono morti (alcuni pure dopo brevissimo tempo di vita!) senza poter vedere e valutare le varie forme di governo a loro posteriori o antecedenti. Ed è anche lapalissiano che perfino quelli esistenti nel 1914, non avevano personalmente sperimentato le forme di governo anteriori alla loro esistenza. Il fatto che fossero state sperimentate da altri uomini non poteva costituire “prova” che erano fasulle. Essi potevano pensare benissimo che non hanno funzionato per stupidità umana e non perché erano sbagliate come forma di governo. Potevano pensare che, esercitate da loro, quelle forme diverse di governo, avrebbero funzionato.

In conclusione, secondo questa spiegazione “teologica” geovista (che sarebbe davvero da qualificare come teo-illogica) Geova avrebbe sottoposto l’umanità a quell’oceano di sofferenza che conosciamo senza alcuno scopo! Non per convincere Satana, non per convincere gli Angeli buoni, non per dimostrare alcunché a tutti gli esseri umani. Il meno che si possa dire di tutto questo è che la logica che Brooklyn attribuisce a Geova è sorprendente ma efficacissima solo al fine di scaricare il biasimo, che spetterebbe ai cervelli della WT, sul loro Dio!



18 Qualcuno potrebbe chiedersi: Ma tutte queste sofferenze non si sarebbero evitate se Dio avesse creato Adamo ed Eva in modo tale che non potessero ribellarsi? Per rispondere dovete ricordare che Geova ci ha fatto un dono prezioso.
COME USERETE IL DONO DI DIO?
Gli ultimi paragrafi (dal 18 al 21) parlano del libero arbitrio di cui Adamo ed Eva erano dotati.

Poiché’ io ritengo che questo trattatello faccia danno sia per ciò che dice, sia per ciò che omette. Inserirò qui una valutazione critica relativa al libero arbitrio e al peccato originale, giacché ho visto, da una rapida scorsa del libretto, che non se ne parla.

Invece di questo argomento se ne parla, e chiaramente, sul manuale “Ragioniamo” alle pag. 99-113. Lì il CD dei TG affronta il problema relativo alla prescienza di Dio e cerca di rispondere al quesito se su Geova ricada o no la colpa di Adamo dal momento che Egli, prevedendola, non avrebbe dovuto crearlo affatto.

Innanzitutto abbiamo l’identificazione, da noi rifiutata, tra presapere/preconoscere e prestabilire/predeterminare. Il CD è convinto (ed è un retaggio del protestantesimo da cui il geovismo deriva) che se Geova preconosce un evento futuro ne predetermina come causa efficiente e in maniera infallibilmente costrittiva l’avverarsi. Ecco le sue parole:

«Un Dio giusto e amorevole incoraggerebbe le persone a fare ciò che è giusto, prospettando loro una ricompensa, se sapesse che sono predestinate a fallire?» (Ragioniamo p. 101) e anche:

«Incoraggereste i vostri figli a impegnarsi in un’impresa che prospetta un futuro meraviglioso, sapendo fin dall’inizio che è destinata a fallire? Li mettereste in guardia contro qualche pericolo, pur avendo già programmato tutto affinché si mettano di sicuro nei guai?» (ivi) (sottolineature) nostre)

Al che noi obiettiamo che in questa visuale l’uomo diventa un robot irresponsabile. Dio invece preconosce il futuro delle cose ma tenendo conto della loro natura. Ovvero: come si comporteranno gli astri lo sa, tenuto conto delle loro leggi necessitanti; come si comporterà l’uomo Egli lo sa tenuto conto degli atti che l’uomo porrà liberamente (e anche di quelli che porrà istintivamente giacché formano le attenuanti delle colpe e la diminuzione del merito nelle scelte positive!). Questo lascia dunque che la causa efficiente dell’atto umano sia l’uomo stesso. Ed è per questo che Dio lo ritiene responsabile del male e titolare di merito nel bene scelto.

Ciò stabilito il CD (che un po’ di logica la mantiene) si preoccupa di scagionare Geova dall’aver “predeterminato-costretto-causato”, con la sua preconoscenza, il peccato di Adamo rendendosene correo. E lo risolve semplicemente togliendo a Geova la prescienza universale. Ovvero dicendo che non sapeva cosa avrebbe fatto Adamo. E non lo sapeva non perché non poteva saperlo ma perché non ha voluto saperlo (appunto per evitare di esserne coinvolto predeterminandolo con la sua preconoscenza).
Ecco l’esempio che il CD ci offre:
«Chi possiede una radio può ascoltare le notizie da varie parti del mondo. Ma il fatto che possa sintonizzarsi su una certa stazione non vuole dire che lo faccia. Deve prima accendere la radio e poi scegliere la stazione. In maniera simile Geova ha la capacità di preconoscere gli avvenimenti, ma la Bibbia mostra che Dio usa questa capacità in modo selettivo e discrezionale…” (ivi p. 101, i corsivi sono nel testo)

Geova dunque, a quanto si apprende sia da “Ragioniamo” che da “Perspicacia”, riguardo al futuro, ha tre eventualità: 1) quella di preconoscerlo perché lo ha predestinato con tanto di personale intervento straordinario miracoloso che farà andare tale futuro appunto come vuole Lui; 2) quella di preconoscerlo, e perciò poterlo predire con sicurezza, basandosi su certi segni che lui può studiare e di cui deve tener conto calcolando tutte le variabili*; 3) e un futuro del tutto inaccessibile quando sono del tutto assenti tali segni.**
Ora, quanto ai segni che avrebbe potuto scrutare su Adamo ed Eva, si afferma che, proprio per non preconoscere la loro scelta futura, ha preferito distogliere lo sguardo.
________________________________________________


* E’ il caso della scrutatio dei geni dei gemelli nell’utero di Rebecca (cf Ragioniamo p. 102) per preconoscere e profetizzare che il secondogenito Giacobbe, avrebbe soppiantato il primogenito Esaù. E’ il caso di Gesù che Geova era sicuro che ce l’avrebbe fatta “perché ne aveva osservato il modo di pensare e di agire in cielo sin dal principio della creazione” (Ragioniamo p. 99-100)

** E’ il caso dei futuri Unti che Geova ha preconosciuto “sin dalla fondazione del mondo” (che poi il CD è costretto a interpretare come non prima della fondazione del cosmo ma prima della nascita dell’umanità-mondo-Caino e Abele) ma non li avrebbe preconosciuti come singoli soggetti bensì solo come insieme, “come classe”. Preconoscerli ed “eleggerli” sin da quel momento avrebbe, di nuovo, reso Geova correo delle defezioni operate dagli Unti apostati!
Geova poi, coerentemente con l’assegnazione datagli dal CD di essere costretto e limitato da un “corpo spirituale” fatto “di forma ben definita” che lo obbliga ad abitare in un luogo preciso (cf Potete vivere, pag. 36) e gli toglie perciò l’onnipresenza, è per così dire “aiutato” in questa sua non conoscenza compromettente appunto dalla asserita “non onnipresenza” nel creato. (cf Accertatevi pag. 204)

Superfluo dire che, al confronto, il nostro Dio-Trinità (ma anche il Dio-Causa-Prima conosciuto solo razionalmente dalla metafisica) che segue obbligatoriamente in ogni istante l’esistenza della più piccola particella dell’universo, e ne conosce da sempre vita morte e miracoli, è ben diverso da Geova. E che sia il Dio “onnipresente” quello vero è confermato anche dalla Bibbia con le parole “In lui viviamo, ci muoviamo e siamo” (Atti 17,28) (gr. èn autò gar zòmen kài kinoùmeta kài esmèn”; passo opportunamente edulcorato dalla NM che lo rende “Poiché mediante lui abbiamo la vita e ci muoviamo ed esistiamo”.
FINE DEL CAPITOLO UNDICI

[Modificato da berescitte 04/04/2007 9.37]

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CAPITOLO DODICI (pag. 115-124)

Vivere nel modo che piace a Dio

Come potete diventare amici di Dio?
Perché la sfida di Satana vi riguarda?
Quale condotta dispiace a Geova?
Come potete vivere nel modo che piace a Dio?



Osservazioni critiche di BERESCITTE (lungo il testo in neretto)

(…)
2 Nel corso della storia, Geova Dio ha scelto alcuni esseri umani come intimi amici. (…) Disse che Davide era ‘un uomo secondo il suo cuore’ perché era il tipo di persona che Geova ama. (…)
Se ubbidite a Geova, anche voi potete diventare suoi amici.
Grazie, ma mi basta ed avanza essere suo figlio. Quanto a Davide… beh spero proprio di non aver bisogno di macchiarmi di adulterio e omicidio perché il buon Dio mi inserisca tra coloro che Lui ama.


LA SFIDA DI SATANA
9 Satana sostenne quindi che Giobbe serviva Dio solo per tornaconto. Inoltre insinuò che se fosse stato messo alla prova Giobbe si sarebbe rivoltato contro Dio. Come rispose Geova all’accusa di Satana? Poiché erano stati messi in dubbio i motivi di Giobbe, Geova permise a Satana di metterlo alla prova. Così sarebbe stato evidente se Giobbe amava Dio o no.
Si ripete la sciocchezza già vista per la tentazione in Eden.
Si dice “così sarebbe stato evidente”, ovvero, non facendo così non era evidente in alcun modo che Satana mentiva e chi lo sentiva poteva ragionevolmente dubitare che dicesse il vero. Insomma per noi l’evidenza deriva non dal mostrare che, ma solo dal fidarsi della Parola di Dio giacché “dobbiamo procedere per fede e non per visione”. Invece no, pare proprio che alla miscredente corte celeste, che sarebbe più santa di noi terrestri, non sarebbe bastato che Geova avesse solo DETTO “Ma che potete dar credito alcuno alle insinuazioni di Satana, bugiardo sin dal principio?”, no, Lui doveva rendere evidente la menzogna satanica dando la dimostrazione… e cioè permettendo che Satana strapazzasse il povero Giobbe come uno straccio. Non è sperequazione?



GIOBBE VIENE MESSO ALLA PROVA
(…) E la sua condotta fedele dimostrò che l’asserzione di Satana secondo cui serviva Dio per tornaconto era falsa.
13 La fedeltà di Giobbe permise a Geova di rispondere in modo deciso all’insolente provocazione di Satana. Giobbe era davvero amico di Geova Dio, che lo ricompensò per la sua fedeltà. — Giobbe 42:12-17.
E’ confermato e ribadito. Senza quel... purgatorio inflitto al povero Giobbe Geova non avrebbe potuto “rispondere in modo deciso” alla insinuazione di Satana. Ce da rallegrarsi che in tutta la storia biblica Satana fece solo due volte le sue “insolenti provocazioni”…


SIETE COINVOLTI ANCHE VOI
14 La questione dell’integrità dell’uomo sollevata da Satana non riguardava soltanto Giobbe. Siete coinvolti anche voi. Questo è indicato chiaramente in Proverbi 27:11, dove la Parola di Geova dice: “Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima”. Queste parole, scritte centinaia di anni dopo la morte di Giobbe, indicano che Satana biasimava ancora Dio e accusava i Suoi servitori.
Gli scherzi della interpretazione fondamentalista mi costringono a correggermi. A quanto pare Satana ne fece ancora di insinuazioni e borbottamenti. E pare proprio che Geova indulgeva in dimostrazioni chiedendo vittime disposte a fare da cavia. Cosa pensarne? che la corte celeste era dura di comprendonio non bastandole le prime due?


Se viviamo nel modo che piace a Geova, in effetti contribuiamo a dare una risposta alle false accuse di Satana. In questo modo rallegriamo il cuore di Dio. Che ne pensate? Non sarebbe meraviglioso avere una parte nel rispondere alle menzognere accuse del Diavolo, anche se ciò significasse fare certi cambiamenti nella vita?
Ma considerato che il discorso è rivolto a noi, che siamo nati dopo il 1914, data della cessazione della dimostrazione relativa ai governi; io, appellandomi alla ragione che Dio stesso ci ha dotato perché funzionasse, chiederei cortesemente a Geova di spiegarci:
- Il perché della necessità che noi oggi contribuiamo a una dimostrazione già offerta, sia dal fallimento dei governi, sia dal buon Giobbe, insuperabile campione rispetto a noi poveri diavoli;
- Chi è che ha ancora bisogno di tale dimostrazione;
- Se dobbiamo credere al Vangelo che qui parafrasiamo e che ci insegna: “Se la corte celeste non si è convinta né con il fallimento dei governi né con l’integrità dimostrata dal buon Giobbe che Dio dice la verità e Satana le bugie, non crederà che Satana ha mentito neanche se uno risuscitasse dai morti”.



15 (…) Satana il Diavolo ha messo in dubbio la vostra integrità.
Tanto peggio per lui.


UBBIDIENZA AI COMANDAMENTI DI DIO
17 Potete rispondere all’accusa di Satana vivendo nel modo che piace a Dio. Cosa significa? La Bibbia risponde: “Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua forza vitale”. (Deuteronomio 6:5) Insieme all’amore per Dio crescerà anche il vostro desiderio di fare ciò che lui richiede. “Questo è ciò che significa l’amore di Dio”, scrisse l’apostolo Giovanni, “che osserviamo i suoi comandamenti”. Se amate Geova con tutto il cuore, riscontrerete che “i suoi comandamenti non sono gravosi”. — 1 Giovanni 5:3.
Ma certo che seguiremo i comandamenti! O meglio ci proveremo, come ci provano tutti i buoni Testimoni di Geova, cioè riuscendoci alla meno peggio. Ma non lo faremo per dare una risposta o dimostrazione a Satana. Lo faremo perché amiamo il Signore che ci ha amato per primo e vogliamo essere santi al suo cospetto e perfetti come il Padre che è nei cieli. Satana non c’entra neanche di straforo in questa motivazione.


18 Quali sono i comandamenti di Geova? Alcuni riguardano comportamenti da cui dobbiamo rifuggire. Notate, per esempio, il riquadro a pagina 122, intitolato “Evitate ciò che Geova odia”. Vi sono elencati comportamenti che la Bibbia condanna chiaramente. Al primo sguardo, alcune di queste cose potrebbero non sembrare così gravi. Ma dopo aver meditato sui passi biblici indicati, probabilmente capirete la saggezza delle leggi di Geova. Abbandonare determinati comportamenti potrebbe essere la cosa più difficile che abbiate mai fatto. Eppure vivendo nel modo che piace a Dio si provano grande soddisfazione e felicità. (Isaia 48:17, 18) E potete riuscirci. Come facciamo a saperlo?
Vero! soprattutto se oltre alla grinta della volontà invochiamo l’aiuto della grazia di Dio che non è solo “immeritata benignità” ma una energia soprannaturale che il Signore concede sia a tutti sia, specificatamente, a chi si trova in determinate situazioni di vita per obbligo di stato. Così degli sposi hanno grazie speciali per vivere da sposi; i politici per fare il loro lavoro; i figli per vivere al meglio la loro situazione filiale e fraterna eccetera… Noi le chiamiamo “grazie di stato”. I coniugi che le valorizzano non divorziano, i politici riescono a vivere nell’intimo perfino uno stile francescano, e i fratelli lasciano le “storie di coltelli” a chi pensa illusoriamente che bastano i propri sforzi per amare il prossimo.


19 Geova non ci chiede mai più di quello che possiamo fare. (Deuteronomio 30:11-14) Conosce le nostre possibilità e i nostri limiti meglio di noi stessi. (Salmo 103:14) Inoltre può darci la forza di ubbidirgli. L’apostolo Paolo scrisse: “Dio è fedele, e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché la possiate sopportare”. (1 Corinti 10:13) Per aiutarvi a tener duro, Geova può darvi persino “potenza oltre ciò che è normale”. (2 Corinti 4:7) Dopo aver superato molte prove, Paolo poté dire: “Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che mi impartisce potenza”. — Filippesi 4:13.
Parole sante. Non possiamo non condividerle.


LE QUALITÀ CHE PIACCIONO A DIO
20 Certo per piacere a Geova non basta evitare le cose che lui odia. Bisogna anche amare ciò che lui ama. (Romani 12:9) Non siete attratti da chi condivide le vostre idee, i vostri interessi e i vostri valori? Lo stesso si può dire di Geova. Perciò imparate ad amare le cose che gli sono care. Alcune sono menzionate nel 15° Salmo, dove vengono descritti coloro che Dio considera suoi amici. Gli amici di Geova manifestano quello che la Bibbia chiama “il frutto dello spirito”, che include qualità come “amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”. — Galati 5:22, 23.
Aggiungiamo all’elenco le splendide qualità esigite dall’amore di benevolenza; il cosiddetto agape, o carità. L’elenco che ne fa S. Paolo nel suo celebre inno è semplicemente affascinante. (cf 1 Corinti cap. 13)


21 Leggere e studiare regolarmente la Bibbia vi aiuterà a sviluppare le qualità che piacciono a Dio. E imparare ciò che Dio richiede vi aiuterà a mettere i vostri pensieri in armonia con i suoi. (Isaia 30:20, 21) Più forte sarà il vostro amore per Geova, maggiore sarà il vostro desiderio di vivere nel modo che piace a lui.
22 Vivere nel modo che piace a Geova richiede sforzo. La Bibbia dice che cambiare vita significa spogliarsi della vecchia personalità e rivestirsi di una nuova personalità. (Colossesi 3:9, 10) Ma riguardo alle norme di Geova, il salmista scrisse: “Nell’osservarle c’è una grande ricompensa”. (Salmo 19:11) Riscontrerete anche voi che vivendo nel modo che piace a Dio si hanno grandi soddisfazioni. Così facendo darete una risposta all’accusa di Satana e rallegrerete il cuore di Geova.
Allora, siamo d’accordo, salvo un po’ di pulizia e di integrazioni, come:
- eliminare la motivazione di dare una risposta a Satana;
- sostituire nella lettura la parola Geova con “Dio”;
- aggiungere allo sforzo di volontà la preghiera e l’uso dei sacramenti (il Battesimo e la Cresima sempre operanti; l’Eucaristia come cibo che dà forza nel cammino; la Penitenza quando si cade);
- aggiungere allo studio della Bibbia quello del catechismo che ci presenta la sua armonica struttura dottrinale e ci offre l’autentica interpretazione della Bibbia, libro consegnato da Dio alla Chiesa di Cristo;
- la devozione a Maria, turris eburnea contro le eresie, e strada che invita a fare “ciò che Lui vi dirà”.
FINE DEL CAPITOLO DODICI
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CAPITOLO TREDICI (pag. 125-133)

Santo rispetto per la vita

Come considera Dio la vita?
Come considera Dio l’aborto?
In che modo mostriamo rispetto per la vita?



Osservazioni critiche di BERESCITTE (lungo il testo in neretto)

CAPITOLO TREDICI
(…) In un canto di lode a Dio, il re Davide disse: “Presso di te è la fonte della vita”. (Salmo 36:9) …
E’ un versetto da appuntarsi questo. Lo utilizzeremo quando incontreremo Pietro che rimprovera i giudei dicendo loro “avete ucciso l’autore della vita” (Atti 3,15 - CEI) sottolineando così l’identità profonda, quanto all’essere Dio, del Figlio con il Padre. Non a caso il CD ha comandato ai suoi tipografi di storpiare questo versetto traducendolo “il principale Agente della vita” (NM). Ma la parola greca è archegòs che, proprio in questo passo significa “1. iniziatore, fondatore, autore: At 3,15” e solo come secondo significato e in altro contesto, come in Atti 5,31, significa “2. principe, capo, guida” (così in CARLO RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 1996)
Le considerazioni susseguenti e su cui sorvoliamo, salvo piccoli ritocchi, sono condivisibili.



Se desideriamo la vita eterna, dobbiamo sradicare dal cuore ogni forma di odio per i nostri simili, perché alla radice della violenza c’è quasi sempre l’odio. (1 Giovanni 3:11, 12) È importante che impariamo ad amarci.
Domanda diretta ed esplicita al CD dei TG.
Come si possono conciliare queste affermazioni con il testo seguente pubblicato dalla WT, che poi è uno di tanti simili?

«Fra coloro che manifestano il loro odio per Geova ribellandosi contro di lui ci sono gli apostati. L’apostasia è in realtà una ribellione contro Geova. Alcuni apostati asseriscono di conoscere e di servire Dio, ma rigettano dottrine o comandi esposti nella sua Parola. Altri sostengono di credere nella Bibbia, ma rigettano l’organizzazione di Geova e si danno da fare per ostacolarne l’opera. Quando, pur sapendo ciò che è giusto, scelgono deliberatamente di agire in modo sbagliato, quando il male diventa così radicato da essere parte integrante della loro personalità, allora il cristiano deve ‘odiare’ (nel senso biblico del termine) costoro che si sono inseparabilmente legati al male. I veri cristiani condividono i sentimenti che Geova nutre verso questi apostati; non sono curiosi di conoscere le loro idee. Al contrario, ‘provano nausea’ per coloro che si sono resi nemici di Geova Dio, ma lasciano a lui il compito di eseguire la vendetta. — Giobbe 13:16; Romani 12:19; 2 Giovanni» (La Torre di Guardia, 1° ottobre 1993, p. 19 par. 15)

Nelle forme di “odio” poi - e stavolta rivolto proprio contro i propri fratelli di fede! - noi ci vediamo anche tutte le immoralità sessuali (in primis la pedofilia) delle quali la Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova si macchia ogni anno e che sono state ammesse esplicitamente nei vostri stampati. Anche qui uno per tutti, scegliendo tra le tante citazioni possibili:

«Per quanto possa essere sconcertante, perfino alcuni che erano preminenti nell’organizzazione di Geova hanno ceduto a pratiche immorali, fra cui omosessualità, scambio delle mogli e molestie sessuali a bambini. Va anche notato che, nello scorso anno, 36.638 persone hanno dovuto essere disassociate dalla congregazione cristiana, la maggior parte per pratiche immorali» (La Torre di Guardia del 1/1/1986, p.13)



7 Che dire del rispetto per la nostra stessa vita? Nessuno normalmente vuole morire, ma alcuni rischiano la vita per amore del piacere. Per esempio, molti fumano o si drogano. Tabacco e droga nuocciono alla salute e possono uccidere. Chi ne fa uso non considera sacra la vita. Queste pratiche sono impure agli occhi di Dio. (Romani 6:19; 12:1; 2 Corinti 7:1) Per servire Dio nel modo che gli è gradito, dobbiamo abbandonarle. Anche se potrebbe essere molto difficile, Geova ci può dare l’aiuto necessario. E apprezza lo sforzo che facciamo per dimostrare che consideriamo la vita un dono prezioso che viene da lui.
Plaudiamo alla condanna decisa della droga e anche all’invito di evitare il vizio del fumo. Tuttavia va rilevato che qui il CD fa d’ogni erba un fascio, unendo ciò che è certamente da evitare sotto pena di gravità di colpa e ciò che invece è grave solo a certi livelli. In pratica siamo alla “interpretazione” di principi biblici che possono essere applicati estensivamente o riduttivamente, a seconda dei casi. Tanto è vero che, sempre in relazione alla tematica di non intossicare l’organismo con sostanze particolari, altre denominazioni religiose cristiane traggono dalla Bibbia il divieto assoluto di bere alcool, mentre a questo riguardo il CD dei TG ha deciso (lui e non la Bibbia!) di permetterlo con moderazione. Ecco perché non è condannabile, in quanto legittima, l’interpretazione che vede nel vizio del fumo una cosa da evitare sì, ma non tale da far cadere il soggetto fumatore in colpa grave se non a livelli di pericolosità medicalmente accertata.


8 Se abbiamo rispetto per la vita, ci ricorderemo di essere prudenti. Non saremo incauti e non correremo rischi solo per divertimento o per provare forti emozioni. Eviteremo di guidare in maniera spericolata e di praticare sport violenti o pericolosi. (Salmo 11:5)
Sorprenderà molti notare (e siamo in linea con le considerazioni di libertà interpretativa e applicazione soggettiva appena fatte) che presso i TG è stato inquadrato negli sport “violenti” e “competitivi” anche il gioco del calcio. E tuttavia, almeno in Italia, si è rilevato che la cosa è totalmente a discrezione degli Anziani locali, così che si sono visti giocare a calcio anche i “beteliti” (TG volontari in serivio alla Betel; seminario, azienda agricola e quartier generale nazionale del Movimento). Lo hanno fatto – racconta un illustre ex che li ha visti - sferrando calci in libertà e senza preoccuparsi troppo se i “fratelli” si facevano male.


La Legge che Dio diede all’antico Israele precisava: “Nel caso che edifichi una casa nuova [con il tetto a terrazza], devi pure fare un parapetto al tuo tetto, affinché tu non ponga la colpa di sangue sulla tua casa poiché qualcuno cadendo potrebbe cadere da essa”. (Deuteronomio 22:8)
Ecco qui un bell'esempio di parentesi quadra, lunga come un treno, inserita nel testo sacro con lo scopo evidente di chiarire che non si parla di tetti a tegole spioventi. E’ quella che noi del GRIS non riteniamo affatto una parentesi “galeotta”. Cose del genere avvengono normalmente, e lecitamente, anche nella Bibbia “in lingua corrente”. Quando si incrimina sia la sottrazione di una parola (come il pronome “mi” in Gv 14,14) o l’aggiunta di una parentesi quadra nella NM, e non solo per una frase inserita ma financo per una sola parola (come nel caso dello “altre” di Colossesi 1,15ss) lo si fa solo se e in quanto quella aggiunta è proditoria perché “cambia il senso corretto del passo originale”; cosa proibita dallo stesso CD in NMrif, pag. 7 e in Accertatevi pag. 63.


In armonia con il principio esposto in questa legge, assicuratevi, ad esempio, che le scale di casa vostra siano in buone condizioni affinché qualcuno non inciampi, cada e si faccia male. Se avete un’automobile, accertatevi che sia sicura. Non lasciate che la vostra casa o la vostra auto siano un pericolo per voi o per altri.
E voi Testimoni farete bene anche ad “assicurarvi” e ad “accertarvi” che la Bibbia, scala che ci conduce a Dio, non sia mancante di scalini (verità sottratte) né abbia degli inciampi (falsità aggiunte) come invece ve ne sono nella vostra versione della NM. Da essa non potrete ricavare che una dottrina falsa che fa acqua da tutte le parti e, in cose essenziali, non è affatto fondata sulla vera Bibbia. Risultato? La Bibbia sarà una scala di inciampo per voi, soprattutto se, come ex cattolici, avete rinunciato alla figliolanza adottiva di Dio e siete già caduti in basso, nella serie B delle “altre pecore”. Sì, vi siete già “fatti male”, cari fratelli ex cattolici, e non poco.


9 E la vita degli animali? Anche questa è sacra per il Creatore. Dio permette che si uccidano animali per procurarsi da mangiare e da vestire o per proteggere qualcuno in pericolo. (Genesi 3:21; 9:3; Esodo 21:28) Comunque essere crudeli con gli animali o ucciderli per sport è sbagliato e rivela assoluto disprezzo per la santità della vita. — Proverbi 12:10.
Spero proprio che con questo non si voglia mettere alla pari la vita umana con quella animale. Solo la prima è santa, o meglio sacra e inviolabile se si tratta di persone innocenti. Ma non è che per caso si sta dando una incensata agli animalisti? E ai vegetariani? E a quelli che credono nella reincarnazione? Sai quei paradisi terrestri illustrati in modo così accattivante nelle stampe geoviste, pieni di frutta ma senza neanche un barbecue…
(seguita)
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17/04/2007 09:36
 
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47.

RISPETTO PER IL SANGUE
10 Dopo che Caino uccise suo fratello Abele, Geova gli disse: “Il sangue di tuo fratello grida a me dal suolo”. (Genesi 4:10) Parlando del sangue di Abele, Geova si riferiva alla sua vita. Caino aveva tolto la vita ad Abele e ora doveva essere punito. Era come se il sangue, o la vita, di Abele gridasse a Geova perché fosse fatta giustizia. Il nesso fra la vita e il sangue fu di nuovo evidente dopo il Diluvio noetico.
Chissà se i TG sanno che la parola “noetico” deriva dal greco noesis (conoscenza intuitiva), radice nous (mente) e che è squisitamente filosofica perché usata da Aristotele, e che solo come significato secondario – tanto secondario che i normali dizionari non lo menzionano neanche -, e anche ambiguo, può essere riferita a Noè. (cf nel Grande Dizionario della Lingua Italiana, del Battaglia, edito dalla UTET, Vol.XII pag. 499).
Nel mondo esegetico normale la parola giusta da usare, per fare appunto riferimento al “noah” ebraico, è “noachide” (ibidem pag. 458).



Prima del Diluvio gli uomini mangiavano solo frutta, verdura e cereali.
Questa è un’altra delle idee peregrine della WT. Ma è un po’ difficile credere che la gente “cattiva e violenta” spazzata via dal diluvio non addentasse bistecche, soprattutto se poi, come scienza vuole le origini dell’uomo le facciamo risalire qualche annetto più indietro da quanto immaginato dal geovismo che ritiene di poter prendere in maniera matematica le datazioni bibliche. Ma sta a vedere che nel paradiso terrestre non figurano barbecue perché a Brooklyn immaginano che si vivrà come prima del diluvio. E se è così, e se il vegetarianesimo è visto come cosa stabilita da Dio all’inizio nel paradiso terrestre e pertanto migliore, come spiegare che Dio, al tempo della Pasqua abbia voluto ratificare la nuova Alleanza con Mosé con una strage di innocentissimi agnelli?


Dopo il Diluvio, Geova disse a Noè e ai suoi figli: “Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo. Come nel caso della verde vegetazione vi do in effetti tutto questo”. Però stabilì questa regola: “Solo non dovete mangiare la carne con la sua anima [o vita], il suo sangue”. (Genesi 1:29; 9:3, 4) È chiaro che per Geova la vita e il sangue di una creatura sono strettamente legati.
A mio avviso qui si scivola nel dire e non dire, nell’ambiguità tipica del linguaggio politico. Perché, invece di dire fumosamente “sono strettamente legati”, non si dice chiaro e tondo quello che dice la Bibbia, la quale su questa faccenda fa affermazioni contraddittorie e da cui non si può ricavare la dottrina contro le trasfusioni che sta nella finalità dei lettori/interpreti di Brooklyn?

La Bibbia dice, senza farsene problema: 1) L’anima è il sangue (Genesi 1,29; 9,4); 2) L’anima è nel sangue (Levitico 17,11; il versetto 14 è un capolavoro di ambiguità “14 Poiché l’anima di ogni sorta di carne è il suo sangue mediante l’anima in esso [qui sembrerebbe che l’anima è nel sangue]. Di conseguenza ho detto ai figli d’Israele: “Non dovete mangiare il sangue di nessuna sorta di carne, perché l’anima di ogni sorta di carne è il suo sangue.” [e qui che l’anima è il sangue]); 3) Il sangue è la vita (sono molti i casi in cui si dice sangue per indicare la vita).
A me sembrerebbe, secondo una logica strettamente umana (quella brooklyniana è diversa!) che da queste affermazioni non si può ricavare una dottrina chiara. Mentre dall’insieme dei vari comandi relativi al sangue, che è sempre sangue di animali, si può ricavare chiaramente quello che tutti gli esegeti ci hanno sempre ricavato: un procedimento pedagogico di Dio per inculcare il rispetto e la sacralità della vita umana (non versare il sangue dell’uomo). E non se ne può ricavare assolutamente né il divieto di “mangiare sangue umano” il che era semplicemente impensabile e tutelato dal comandamento “non uccidere”, né tantomeno quello del divieto della trasfusione che non fa violenza a nessun essere umano ma è un dono di vita da fratello a fratello. E’ singolare e bellissimo che – in questo mondo satanico! - la pratica della trasfusione, soggetta alla legge del volontariato e della gratuità, sia una delle circostanze in cui gli uomini si ritrovano fratelli aldilà di ogni censo, razza, religione, politica, sesso e altre caratteristiche diversificanti e disunenti.



12 Ai cristiani fu dato un comando simile. Nel I secolo, gli apostoli e altri uomini che avevano incarichi di responsabilità fra i seguaci di Gesù si radunarono per decidere quali comandi andassero rispettati da tutti nella congregazione cristiana. Giunsero a questa conclusione: “Allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato [quindi non dissanguato] e dalla fornicazione”. (Atti 15:28, 29; 21:25) Perciò dobbiamo ‘astenerci dal sangue’. Agli occhi di Dio far questo è importante come evitare l’idolatria e l’immoralità sessuale.
Del Concilio di Gerusalemme, riportato nel capitolo 15 di Atti dirò appresso.
Prima domanda al CD. Premesso che:
- il divieto del sangue fu presentato dalla WT come inderogabile comando divino solo nel 1961 (nell’opuscolo Sangue medicina e la legge di Dio – ediz. Inglese);
- e che fu sanzionato con la disassociazione nella Torre di Guardia del 15 Luglio 1961, (pp. 446-448);
- che solo dopo più di 80 anni di geovismo, assumendo come data iniziale il 1987, data della nascita della rivista “La torre di guardia” si sia rivelata una tale verità di gravità tale che è stata paragonata all’idolatria la sua inosservanza ;

Possibile che Geova abbia comunicato tale verità essenziale solo dopo 80 anni? E’ lui che non l’ha rivelata sin dal principio, cioè dal tempo di Russell, tale norma o è il Canale che non ha funzionato a dovere nel trasmettere questa cosiddetta verità biblica? Chi è che non ha fatto il suo dovere tra i vari componenti del Canale vediamo a pag. 16-17 di “Rivelazione il suo grandioso culmine è vicino!” e che è deputato a trasmettere le Sue direttive e la Sua dottrina?
E se si dice che è stato Geova a non dirlo subito, come ha fatto a tollerare l’idolatria di chi fino a quando non fu dato il divieto perentorio, si è trasfuso con tranquilla coscienza? Le contraddizioni come si vede abbondano!

(seguita)
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18/04/2007 09:14
 
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13 Il comando di astenersi dal sangue include le trasfusioni? Sì. Per esempio, supponiamo che il medico vi dica di astenervi dall’alcol. Questo significa semplicemente che non dovete bere alcolici ma che potete iniettarveli nelle vene? Ovviamente no! Allo stesso modo astenersi dal sangue significa non assumerlo in nessun modo. Quindi ubbidendo al comando di astenersi dal sangue non permetteremo a nessuno di trasfonderci.
Spiacenti dal dovervi contestare. Ma non esiste similitudine fra le due cose, poiché l’alcool è un nutriente eccezionale e quindi iniettarlo nelle vene significa nutrirsene/mangiarlo, mentre il sangue che medicalmente si usa trasfondere non è altro che un veicolatore di ossigeno per le cellule. Quindi non esiste similitudine perché trasfondendolo non lo si mangia.
E comunque una bella prova che il comando biblico era solo una catechesi a favore della vita, la si può ricavare da Gesù che, bypassando ogni antico divieto con naturalezza presentò se stesso come corpo da mangiare e sangue da bere, ovvero Vita (oltre che Via e Verità) con cui entrare in comunione simbiotica, proprio attraverso la forma (sacramentale) del pane e vino consacrati.
Non va trascurata neanche l’osservazione critica che se il sangue fosse l’anima e la diminuzione di esso nell’organismo significasse diminuzione della persona umana, avremmo il paradosso grottesco che Gesù, morto quasi dissanguato, proprio nel supremo sacrificio e offerta di Sé al Padre non avrebbe adorato Dio “con tutta l’anima”. E questa non è un’osservazione basata su fantasie ma su questo incredibile testo:

«E che cosa vuol dire amare Dio con tutta la nostra anima? Ricordate che nella sua dichiarazione della legge dopo il Diluvio, equiparando l’anima al sangue, Dio disse a Noè: “Non dovete mangiare la carne con la sua anima, col suo sangue”. (Genesi 9:3, 4) In seguito egli ripeté il principio agli Israeliti: “Il sangue è l’anima”. (Deuteronomio 12:23) Non possiamo togliere dal nostro corpo parte di tale sangue, che rappresenta la nostra vita, e ancora amare Dio con tutta la nostra anima, perché abbiamo tolto parte della ‘nostra anima, del nostro sangue’, e l’abbiamo dato a qualcun altro.» (Sangue, medicina e la legge di Dio, pag. 8)

C’è da restare sconcertati, sia per il piatto materialismo nel modo di concepire l’essere umano, sia per la illogicità scaturente da questa stessa illogicità. Se infatti questa diminuzione fondasse il divieto sul sangue, l’obbligo tipicamente geovista di lasciare che il sangue, una volta che fuoriesce dall’organismo debba finire “in terra” (cioè gettato via) non dovrebbe sussistere poiché tale manovra non salvaguarderebbe comunque dalla “diminuzione di anima”) e dovrebbe, al contrario, vigere l’obbligo di recuperarlo e reimmetterlo in seguito nell’organismo, come parte di “anima” che reclama la sua legittima… abitazione!



14 Che dire se un cristiano è gravemente ferito o deve sottoporsi a un delicato intervento chirurgico? Supponiamo che i medici dicano che se non viene trasfuso morirà. Naturalmente il cristiano non vuole morire. Nel tentativo di conservare il prezioso dono di Dio, la vita, accetterà altre terapie che non comportino l’uso errato del sangue. Perciò ricercherà questo tipo di cure e accetterà le varie terapie alternative disponibili.
15 Un cristiano infrangerebbe la legge di Dio solo per vivere un po’ più a lungo in questo sistema di cose?
Su questo siamo d’accordo. Mica siete soltanto voi a sacrificare la vita per Dio. Abbiamo un’immensa schiera di martiri nella “cristianità” che sin dal primo secolo, e anche dopo la divisione d’Oriente e d’Occidente in ogni chiesa storica e denominazione minoritaria, hanno immolato la loro vita per valori come la fede, la carità, la giustizia, la verità… inquadrati religiosamente. Quindi anche nel secolo odierno, godereccio e bacato di salutismo, è dato ritrovare persone che offrono la loro vita preferendo morire anziché peccare. “La morte ma non peccati” è uno slogan che appartiene al Santo fanciullo Domenico Savio. Noi contestiamo semplicemente l’esistenza del divieto di cui il CD sta parlando! E il fatto che anche a Brooklyn occhiuti scrutatori della Bibbia “qualificati per insegnare”, quali sarebbero il rimanente dei 144.000, non ci hanno visto da se stessi nella Bibbia tale divieto per la bellezza di più di 80 anni e che Geova non si è sognato di rivelarlo loro tramite il Canale, è la prova migliore che tale divieto nella Bibbia non c’è.


16 Oggi i fedeli servitori di Dio sono fermamente risoluti a seguire le sue istruzioni relative al sangue. Non lo mangiano in nessuna forma, né lo accettano per motivi terapeutici. Sono sicuri che Colui che ha creato il sangue sa cosa è meglio per loro. Ne siete convinti anche voi?
Torno a ripetere: noi siamo convintissimi che Dio sa cosa è meglio per noi. Ciò di cui non siamo convinti è che tale proibizione sul sangue venga da Lui. Noterò, en passant, la singolarità del fatto che Gesù, che dovrebbe essere il primo e il campione dei Testimoni, per indicare la profonda relazione di unità con lui si è andato ad inventare la metafora di bere il suo sangue, sapendo che nella mentalità ebraica questo suonava come una cosa repellente e inammissibile!
(seguita)
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19/04/2007 12:08
 
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Sulla affermazione che la legge del sangue non sarebbe stata abolita perché non era legge mosaica ma “noetica”, cioè precedente a Mosé, e che sarebbe stata ribadita nel Concilio di Gerusalemme osserveremo che:

- Il Concilio di Gerusalemme (come ogni concilio della Chiesa) era libero di esaminare questioni di diversa importanza. Non si fa giustizia alla verità se si livella ogni decisione come se comportasse una tassativa e dogmatica regola di fede. Ad esempio un odierno concilio Ecumenico potrebbe esprimere decisioni dottrinali sulla Bibbia (come ha fatto il Vaticano II con la Costituzione sulla Parola di Dio “Dei verbum”) e allora avremo decisioni dogmatiche, di fede, che impegnano l’obbedienza a Dio senza discussioni. Ma potrebbe anche esprimere decisioni pratiche di valenza pastorale (come ha fatto nel decreto sulla formazione sacerdotale “Optatam totius”). Queste seconde non sono decisioni di fede ma pastorali, e i fedeli possono dissentirne e lo stesso Magistero cambiarle in avvenire.

Ora nel Concilio di Gerusalemme sono state sollevate precisamente sia questioni di fede che questioni pastorali. Quella relativa alla necessità o meno della circoncisione per i neocristiani provenienti dal paganesimo era precisamente un problema di fede, ed è rilevabile dall’insinuazione fatta da alcuni che dicevano loro “se non vi fate circoncidere non potete essere salvi” (Atti 5,1) E a questo proposito il Concilio ha decretato che non ci voleva più la circoncisione, bastando il battesimo di Cristo. (v 11) Il che ha formato appunto una regola perenne, immutabile.

Un problema di valenza squisitamente pastorale (il che significa contingente, transeunte, locale, rivedibile) era dato invece dal fatto che i convertiti dal paganesimo mangiavano tranquillamente sia le carni immolate agli idoli che il sangue derivante da tali sacrifici, mentre i convertiti dal giudaismo erano ancora ligi ad astenersene in base alla legge di Mosé. Allora, proprio al fine di pacificare la nuova comunità composta da personaggi così diversi, il Concilio ha deciso di chiedere ai convertiti dal paganesimo di evitare di mangiare il sangue per non urtare la sensibilità, ancora non emancipata verso la libertà da usanze entrate nel costume, dei fratelli provenienti dal giudaismo. Il motivo di tale problematica eminentemente pratica e non dottrinale è indicato dal “poiché” di Giacomo che motiva la decisione di chiedere tale sacrificio agli ex pagani. La Bibbia dice infatti: “19 Quindi la mia decisione è di non turbare quelli delle nazioni che si volgono a Dio, 20 ma di scrivere loro di astenersi dalle cose contaminate dagli idoli, e dalla fornicazione e da ciò che è strangolato e dal sangue. 21 Poiché dai tempi antichi Mosè ha avuto di città in città quelli che lo predicano, perché è letto ad alta voce ogni sabato nelle sinagoghe”. Il che sta a dire che se non ci fosse stato questo intoppo dato dalle usanze mosaiche ancora seguite da molti, non ci sarebbe stato nessun motivo per proibire tale assunzione di sangue e di carne immolata agli idoli, giacché gli idoli sono una costruzione mentale, non esistono; e “il regno di Dio - dice la Bibbia - non è questione di cibo o bevanda”. E "non è ciò che entra nel corpo che contamina l'uomo - dice ancora la Bibbia - ma ciò che esce dal suo cuore".

Per altre considerazioni, molto pertinenti al discorso, rimandiamo all’articolo che si trova al link seguente
www.db.gris.org/gris/forum/allegati/2002-02/19-14/TRASFUS...



19 Possiamo essere davvero grati a Geova Dio per l’amorevole dono della vita! Questo non dovrebbe spingerci a parlare ad altri della possibilità di avere la vita eterna sulla base della fede nel sacrificio di Gesù? Il santo rispetto per la vita dei nostri simili ci spingerà a farlo con entusiasmo e zelo. (Ezechiele 3:17-21) Se siamo diligenti nell’assolvere questa responsabilità, potremo dire come l’apostolo Paolo: “Sono puro del sangue di tutti gli uomini, poiché non mi sono trattenuto dal dirvi tutto il consiglio di Dio”. (Atti 20:26, 27) (…)
E questa da noi sottolineata è la vera motivazione che convince i TG a sobbarcarsi la fatica della predicazione! Il richiamo ad Ezechiele è carico di minaccia. La chiamano “colpa del sangue”! Se un TG non fa la sua parte nel “dare l’avvertimento” comandato da Geova, rischia di perdersi. Di fronte a questa intimidazione le ragioni dichiarate all’inizio del periodo, che sembra motivare lo “zelo” sulla base della gratitudine e del “santo rispetto per la vita dei nostri simili” appare molto poco convincente.
FINE DEL CAPITOLO TREDICI
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24/04/2007 09:54
 
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CAPITOLO QUATTORDICI(pag. 134-143)

Una vita familiare felice

Cosa ci vuole per essere un buon marito?
Cosa ci vuole per essere una brava moglie?
Cosa comporta essere bravi genitori?
In che modo i figli possono contribuire alla felicità della famiglia?



Osservazioni critiche di BERESCITTE (lungo il testo in neretto)

GEOVA DIO… nostro Padre celeste
Appuntino riguardo a queste due dizioni.
Su “Geova Dio” osserveremo che, in geovese, le due parole formano un binomio in cui “Geova” è il nome proprio e “Dio” l’apposizione, ovvero una parola che ne indica il titolo, la qualifica. E’ analoga a dottore, avvocato, ministro, re, commendatore, presidente ecc… Vuol dire che è come se Geova facesse il… mestiere di Dio. Un mestiere o funzione che però non è esclusivo di Lui, giacché il geovismo confessa la credenza di veri e propri “dèi” accanto a Dio. Quindi Dio non è unico. Ed infatti:
- La sua specificità non sta nella trascendenza del Dio predicato dalla cristianità che appunto lo rende unico e non duplicabile. Geova non trascende il mondo giacché abita dentro il mondo, è situato nello spazio e nel tempo;
- La sua specificità non sta neanche nella continua perennità della creazione, giacché Egli ha creato il mondo una tantum, e questo è concepito nel geovismo come autosussistente, addirittura così esterno ed estraneo a Geova che Egli deve studiarlo per conoscerlo!;
- Non sta neanche nella onniscienza che noi cristiani riteniamo obbligata per natura (in quanto Dio è continuo Creatore di ogni ente a cui partecipa l’Essere) giacché la onniscienza di Geova viene esercitata a discrezione e condizionata da segni da studiare;
- Non sta nemmeno nella ubiquità lo specifico di questo Dio così singolare, giacché Geova è localizzato in un luogo ben preciso e se vuole essere altrove deve o spostarsi o mandare il suo “spirito santo”, cioè la sua energia totipotente che va ovunque Lui la manda, vede, opera e riferisce;
- E non sta infine – per quanto possa meravigliare i TG che credono che questo sia lo specifico – neanche nella potenza, giacchè la cosiddetta “Onnipotenza” vantata da Geova, per quanto scritta con la “O” maiuscola, non è la vera onnipotenza predicata dal resto della cristianità, in quanto è concepita secondo la categoria della quantità; è un qualcosa che Geova “ha” e non una qualità del suo essere. Mentre la cristianità concepisce Dio come potenza totale, fontale, illimitata. Quindi Geova va concepito come “Onnipotente” nel senso che è il più potente tra tutti gli dèi e non già perché la sua potenza è assoluta e comprendente sia quella che esercita sia l’infinita possibile. Abbiamo letto infatti che quando Geova creò il mondo dovette concentrare una notevole quantità della energia dinamica di cui egli abbonda.
Sulla dizione “nostro Padre celeste” ricorderemo che, considerando che questo volumetto geovista ceh stiamo analizzando è destinato esclusivamente alle “altre pecore” giacché i posti degli Unti sono tutti occupati, questo modo di presentarlo alle altre pecore è ingannevole. Infatti, nel geovismo, Geova è Padre solo degli Unti, ovvero di 144.000 soggetti destinati al Reame celeste; ed è loro Padre in quanto li avrebbe rigenerati con lo spirito ed eletti a figli adottivi. Rispetto alla normale dei Testimoni, definiti Altre Pecore e destinati (dal 1935) alla terra paradisiaca, Geova attualmente non è definito, ma per quanto riguarda il futuro millennio del post-Armaghedon è stato definito “nonno” o “avo” legale. Quindi presentarlo ora come “nostro Padre celeste” non corrisponde a verità. Anche se ovviamente la cosa rientra in una scelta politically correct.
Sostanzialmente condivisibile ciò che segue fino al paragrafo 9.



UN ESEMPIO PER LE MOGLI
10 La famiglia è un’organizzazione e per funzionare bene ha bisogno di un capo. Persino Gesù ha un Capo a cui è sottomesso. “Il capo del Cristo è Dio”, proprio come “il capo della donna è l’uomo”. (1 Corinti 11:3) La sottomissione di Gesù all’autorità di Dio è un ottimo esempio, dato che tutti abbiamo un capo a cui dobbiamo sottometterci.
Qui correggeremo aggiungendo ciò che manca. La Bibbia infatti non mostra solo l’obbedienza di Gesù al Padre ma mostra anche la pari dignità divina, in base alla quale tutto ciò che è del Padre è anche del Figlio, al punto che il Figlio prende letteralmente il posto del Padre, quanto a divinità, perché non dice “Geova ti perdona” ma “io ti perdono… neanche io ti condanno… chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me… io lo risusciterò nell’ultimo giorno… è in mio potere riprendere la vita… io sono la risurrezione e la vita… chi crede in me… il Figlio dell’uomo è padrone del Sabato… vi è stato detto ma io vi dico…prima che Abramo fosse io sono…chi mi rinnegherà davanti agli uomini…” ecc… E poi una lettura onesta e attenta della Bibbia riesce a notare, in questa sottomissione di obbedienza, da un lato una sottomissione creaturale totale, propria del Cristo storico, nella sua natura umana; e dall’altro una sottomissione reverenziale di Figlio che sa di non essere creatura e tuttavia, in quanto Figlio generato eternamente dal Padre, si sente eternamente dipendente da Lui. Per questo le Chiese cristiane storiche hanno riconosciuto tutte in Gesù la presenza dell’unica Persona divina che agisce possedendo in proprio sia la natura umana (per la quale è “servo di Jahvè”) e la divina (per la quale è Figlio di Dio Padre).


11 Essendo imperfetti, gli uomini commettono errori e spesso sono tutt’altro che capifamiglia ideali. Quindi, cosa deve fare la moglie? Non deve disprezzare quello che fa il marito né cercare di prendere il sopravvento. La moglie fa bene a ricordare che uno spirito quieto e mite è di grande valore agli occhi di Dio. (1 Pietro 3:4) Manifestando questo spirito riscontrerà che è più facile essere sottomessa, anche in situazioni difficili. Inoltre la Bibbia dice: “La moglie abbia profondo rispetto per il marito”. (Efesini 5:33) Ma se lui non riconosce l’autorità di Cristo? La Bibbia esorta le mogli: “Siate sottomesse ai vostri mariti, affinché, se alcuni non sono ubbidienti alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, essendo stati testimoni oculari della vostra condotta casta insieme a profondo rispetto”. — 1 Pietro 3:1, 2.
Qui noi cattolici abbiamo un concetto un po’ diverso del rapporto amoroso di coppia. Più paritario e collaborativo. Così che per esempio deve valere anche per l’uomo la adattabilità e la pazienza e la “sottomissione” se è lui ad essere credente e la moglie furastica. I doni divini della fedeltà e della indissolubilità sono il perno che, così come ha motivato l’amore all’inizio (chi di loro avrebbe accettato un amore infedele, in condominio, o part-time?) devono rimotivarlo e recuperarlo se affievolito, fino alla fine dei giorni. Grosso modo però dobbiamo dire che, fatte queste precisazioni, il discorso è condivisibile.
Naturalmente ciò dicendo confidiamo vivamente nell’onestà dei Testimoni che non manipolino strumentalizzandole questi nostri onesti riconoscimenti.

(seguita)
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26/04/2007 08:29
 
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12 La moglie non mostra mancanza di rispetto se esprime con tatto un’opinione diversa da quella del marito, che lui sia credente o no. Lei potrebbe avere ragione, e potrebbe essere un bene per tutta la famiglia se il marito la ascolta. Per quanto Abraamo non fosse d’accordo quando sua moglie, Sara, indicò una soluzione pratica per un certo problema di famiglia, Dio gli disse: “Ascolta la sua voce”. (Genesi 21:9-12) Comunque, quando alla fine il marito prende una decisione che non è in conflitto con la legge di Dio, la moglie mostra sottomissione sostenendola. — Atti 5:29; Efesini 5:24.
Questa sottolineatura che concede una marcia in più al marito, è inaccettabile. E lo dico essendo del numero dei maschietti. Direi piuttosto che se c’è un vero grande amore e il senso delle proporzioni riguardo alla importanza delle cose da decidere, una coppia della cristianità non arriva mai a posizioni di così netto contrasto che una delle due parti deve fare atto di sottomissione. La battuta umoristica “In casa il capo sono io ma chi comanda è mia moglie” indica che l’amore fa sì che è l’uomo a sottomettersi alla sua donna, forse in più occasioni di quanto non avvenga quando è lei a conformarsi alla veduta/volere del marito. Ma comunque la parola “sottomissione” è sbagliata. Possiamo prendere esempio dalla Trinità, ove il Figlio è tutto dipendente dal Padre in quanto generato da Lui e tuttavia è con Lui, in quanto fatto da Lui compartecipe della Sua divinità, concreatore e partecipe della stessa onnipotenza e regalità. Se l’uomo tratta la moglie come una regina, essa avrà sempre il trono al suo fianco, come lo ebbe Gesù subito dopo la risurrezione, e mai più in basso.


13 Assolvendo il suo ruolo, la moglie può fare molto per la famiglia. Per esempio, la Bibbia spiega che le donne sposate devono ‘amare il marito, amare i figli, essere di mente sana, caste, casalinghe, buone, sottomesse al proprio marito’. (Tito 2:4, 5) La moglie e madre che agisce in questo modo si guadagnerà l’amore e il rispetto della famiglia. (Proverbi 31:10, 28) Ma dato che il matrimonio è l’unione di due individui imperfetti, alcune situazioni estreme potrebbero portare alla separazione o al divorzio. La Bibbia consente la separazione in determinate circostanze. La separazione, però, non va presa alla leggera, poiché la Bibbia consiglia: “La moglie non si separi dal marito; . . . il marito non lasci la moglie”. (1 Corinti 7:10, 11) Inoltre solo nel caso in cui uno dei coniugi commetta fornicazione esiste un motivo scritturale per il divorzio. — Matteo 19:9.
E qui non ci siamo. La separazione è contemplata, come estremo rimedio, anche dalla Chiesa cattolica; il divorzio no. Le parole di Cristo sono perentorie “L’uomo non divida ciò che Dio ha unito… all’inizio non fu così”. Questo dipende dal fatto che, diversamente che per i TG, il matrimonio è un sacramento; ovvero un legame di consacrazione sacramentale reciproco che gli sposi si donano davanti a Dio e con la Sua ratificazione. Il che comporta delle grazie di stato tali che, se la coppia le fa funzionare, il divorzio resta sempre e soltanto nell’anticamera delle cose solo teoricamente possibili ma mai da prendere in seria considerazione.

Ovviamente do per scontato qui la consapevolezza del lettore informato circa i cosiddetti “annullamenti matrimoniali” che in realtà non esistono. Le cause di nullità non possono annullare un matrimonio validamente rato e consumato. Possono solo svolgere un’indagine per accertare se, al momento del matrimonio, non esistevano per caso degli impedimenti dirimenti, cioè tali da viziare il consenso matrimoniale alla radice, trasformando l’atto di consenso come non umano perché non consapevole, o non libero, o sotto costrizione o altro… In tal caso il processo di accertamento perviene a una "dichiarazione di nullità", che riguarda l’origine del matrimonio, dichiarando che non c'è mai stato, e non una nullificazione attuale di vero matrimonio sul quale, se esiste, la Chiesa non ha alcun potere essendo materia di diritto divino.



UN ESEMPIO PERFETTO PER I GENITORI
14 Il modo in cui Gesù trattava i bambini costituisce un esempio perfetto per i genitori. Mentre altri cercavano di impedire ai piccoli di avvicinarlo, Gesù disse: “Lasciate che i bambini vengano a me; non cercate di impedirglielo”. Poi la Bibbia afferma che “prese i bambini fra le braccia e li benediceva, ponendo su di loro le mani”. (Marco 10:13-16) Dal momento che Gesù dedicò del tempo ai bambini, non dovreste fare lo stesso con i vostri figli e le vostre figlie? Essi non hanno bisogno delle briciole, ma di una grossa fetta del vostro tempo. Dovete trovare il tempo per insegnare loro, poiché è quello che Geova richiede dai genitori. — Deuteronomio 6:4-9.
Applauso!


15 Il mondo diventa sempre più malvagio, per cui i figli hanno bisogno che i genitori li proteggano da persone che cercano di fare loro del male, ad esempio dai predatori sessuali. Pensate a come Gesù proteggeva i suoi discepoli, che chiamò affettuosamente “figlioletti”. Quando fu arrestato, poco prima di essere ucciso, Gesù fece in modo che potessero mettersi in salvo. (Giovanni 13:33; 18:7-9) Genitori, dovete stare attenti ai tentativi del Diavolo di fare del male ai vostri bambini. Dovete metterli in guardia. (1 Pietro 5:8) La loro sicurezza morale, spirituale e fisica non è mai stata così in pericolo.
Menzione d’onore.


16 La sera prima della morte di Gesù, i suoi discepoli discutevano su chi fosse il più grande tra loro. Anziché arrabbiarsi, Gesù continuò amorevolmente ad ammonirli a parole e con l’esempio. (Luca 22:24-27; Giovanni 13:3-8) Se siete genitori, riuscite a individuare in che modo potreste seguire l’esempio di Gesù quando correggete i vostri figli? È vero, hanno bisogno di disciplina, ma questa va impartita con moderazione, mai con rabbia. Non dovete parlare sconsideratamente “come con i colpi di una spada”. (Geremia 30:11; Proverbi 12:18) La disciplina va impartita in modo che il figlio in seguito comprenda che era davvero meritata. — Efesini 6:4; Ebrei 12:9-11.
Medaglia.


UN MODELLO PER I FIGLI
17 E i figli possono imparare da Gesù? Certamente. Con il suo stesso esempio Gesù indicò che i figli devono ubbidire ai genitori. “Dico queste cose come il Padre mi ha insegnato”, spiegò Gesù, e aggiunse: “Faccio sempre le cose che gli piacciono”. (Giovanni 8:28, 29) Gesù ubbidiva al suo Padre celeste, e la Bibbia dice ai figli di ubbidire ai genitori. (Efesini 6:1-3) Pur essendo un bambino perfetto, Gesù ubbidiva ai suoi genitori umani, Giuseppe e Maria, che erano imperfetti. Questo contribuì sicuramente alla felicità di ciascun componente della sua famiglia. — Luca 2:4, 5, 51, 52.
18 In che modo i figli possono cercare di assomigliare di più a Gesù e rendere felici i loro genitori? È vero, non è sempre facile ubbidire ai genitori, ma è quello che Dio si aspetta dai figli. (Proverbi 1:8; 6:20) Gesù ubbidì sempre al Padre celeste, anche nei momenti difficili. Una volta, quando era volontà di Dio che facesse qualcosa di particolarmente penoso, Gesù disse: “Rimuovi da me questo calice”, riferendosi a quello che Dio gli aveva chiesto. Tuttavia lo fece ugualmente, perché si rendeva conto che il Padre sapeva qual era la cosa migliore. (Luca 22:42) Imparando a essere ubbidienti, i figli renderanno molto felici i genitori e il loro Padre celeste. — Proverbi 23:22-25.
Laurea.


IL SEGRETO DELLA FELICITÀ FAMILIARE
20 I problemi si affrontano meglio quando la famiglia mette in pratica i consigli biblici. Infatti il segreto della felicità familiare sta in questo. Quindi mariti, amate vostra moglie e trattatela come Gesù tratta la congregazione. Mogli, siate sottomesse all’autorità di vostro marito, e seguite l’esempio della moglie capace descritta in Proverbi 31:10-31. Genitori, addestrate i vostri figli. (Proverbi 22:6) Padri, ‘dirigete la vostra casa in maniera eccellente’. (1 Timoteo 3:4, 5; 5:8) E voi ragazzi, ubbidite ai genitori. (Colossesi 3:20) Nessuno in famiglia è perfetto, tutti sbagliano. Perciò siate umili e chiedetevi scusa l’un l’altro.
Laurea con lode.

Ma sarebbe falso sostenere che identici consigli e molti altri, anche desunti da studi psico-pedagogici non vengano ugualmente impartiti da tutte le Chiese storiche e religioni di tutto il mondo. La Bibbia in questo non fa che comunicare la saggezza di Israele. Certe norme non sono vere perché le dice la Bibbia. E’ il contrario: la Bibbia le dice perché sono vere.
FINE DEL CAPITOLO QUATTRORDICI
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26/04/2007 22:08
 
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Re:

Scritto da: berescitte 26/04/2007 8.29
51.


E qui non ci siamo. La separazione è contemplata, come estremo rimedio, anche dalla Chiesa cattolica; il divorzio no. Le parole di Cristo sono perentorie “L’uomo non divida ciò che Dio ha unito… all’inizio non fu così”. Questo dipende dal fatto che, diversamente che per i TG, il matrimonio è un sacramento; ovvero un legame di consacrazione sacramentale reciproco che gli sposi si donano davanti a Dio e con la Sua ratificazione. Il che comporta delle grazie di stato tali che, se la coppia le fa funzionare, il divorzio resta sempre e soltanto nell’anticamera delle cose solo teoricamente possibili ma mai da prendere in seria considerazione.

FINE DEL CAPITOLO QUATTRORDICI



Mi permetto solo di osservare che la questione è un po' più complessa e meno "scontata". Infatti la Chiesa Cattolica Ortodossa, a differenza dei cattolico-romani, pur considerando il Matrimonio un Sacramento,almeno quanto questi ultimi, non condivide affatto detta posizione sul "divorzio" (in realtà ai tempi di Gesù si parlava di ripudio, atto unilaterale che esponeva il coniuge più debole ad umiliazione... e peggio), in quanto astratta e sostanzialmente punitiva per il coniuge "incolpevole" (relativamente) del fallimento del matrimonio, non condividendo neppure la scappatoia romana dell'annullamento del matrimonio, che anzi è assai più pericolosa per la difesa della natura sacramentale del matrimonio. Non per questo la Chiesa Cattolica Ortodossa, Una e Santa custode della Fede e della Disciplina della Chiesa Antica Tutta e della sua Santa Tradizione, è lassista o "divorzista" ma semplicemente inserisce le parole del Dio-Uomo, rivelate dal Vangelo, nel loro contesto e nel contesto globale della Misericordia e dell'Amore Infinito della Triade Divina per i suoi fragili figli.
Per tutto il resto non si può non concordare.

Shalom
****************************
"Fiume inesauribile della grazia, Spirito Santo, Tu che rimetti i peccati, ricevi la nostra preghiera per il mondo, per i credenti e gli increduli, come per i figli della rivolta: e conducili tutti nel regno eterno della Santa Trinità. Che sia vinto da Te l'ultimo nemico, la morte, e che il mondo, rinascendo attraverso il fuoco purificatore, canti il cantico nuovo dell'immortalità: Alleluya!"
27/04/2007 02:02
 
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"la scappatoia romana dell'annullamento del matrimonio,"

I matrimoni non si annullano, bisogna dimostrarli mai avvenuti per via di qualche impedimento, altrimenti non c'è potere papale che tenga.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
27/04/2007 08:59
 
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Io me lo sentivo che ci sarebbe stato chi equivocava, ma il mio accenno era obbligato...
Me lo sentivo che avrei suscitato qualche obiezione, derivante da disinformazione. Del resto è un equivoco endemico, alimentato dai giornali e neanche corretto e precisato ogni volta che si parla - appunto a sproposito - di annullamento dei matrimoni da parte della Chiesa; annullamento che, lo ripeto, non esiste semplicemente perché la Chiesa non ha (e lo confessa apertamente!) tale potere nelle sue "chiavi" che "legano e sciolgono".

Ma già se ne è parlato e più volte in questi anni sul FORUM. Chissà se Achille riesce a linkarci qualche rimando a discussioni pregresse...

Io non posso dilungarmi qui né a dare documentazioni né a spiegare teologicamente. Lo affermo e basta, e come dottrina certa: secondo la fede cattolica i matrimoni, se celebrati validamente, sono annullati solo dalla morte di uno dei coniugi. Nessuno, neanche la Chiesa (che pure rivendica il "potere delle chiavi") non ha alcun potere su ciò che è di "diritto divino"; lo confessa lei stessa!
E che i Sacramenti siano di diritto divino è dottrina sicura. Così che non si può "sbattezzare" o "scresimare" nessuno. E anche il prete "spretato", anche se "sospeso a divinis" cioè interdetto dall'officiare il culto, se vuole consacrare lo fa illecitamente ma validamente perché è prete in eterno, eccetera...

Su queste cose chi non se ne intende ha le idee confuse e pecca di imprecisione. Per esempio è una contraddizione, è un ossimoro, parlare di "Chiesa cattolica ortodossa" perché se è di una confessione non può essere dell'altra in quanto la "ortodossa" è scismatica rispetto al credo della Cattolica. Se si vuole alludere ai fratelli cattolici d'Oriente si deve parlare di "Chiesa cattolica di rito orientale". E siccome l'essere cattolici comporta per fede di accettare il discorso sul "diritto divino"* è sicuro che i Cattolici di rito orientale non contemplano la possibilità del divorzio di un matrimonio validamente celebrato.

Se si è capito il discorso si capirà anche - e farebbe loro torto chi sostenesse che sono così ottusi da non capirlo! - che non è in loro potere derogare a ciò che la Chiesa a cui appartengono, la Cattolica, ha ritenuto di non aver potere di modificare né di concedere eccezioni (neanche a un Re come Enrico 8°; neanche sotto minaccia di persecuzione; se lo avesse fatto, tutti i cattolici fedeli, ben informati, avrebbero detto al re che quella dichiarazione di "scioglimento del matrimonio" era nulla non perché estorta con la minaccia ma per mancanza di potere da parte della Chiesa. Il re doveva rivolgersi direttamente a Cristo-Dio per ottenere l'annullamento desiderato).

Se invece, come penso, PFrancesco intendeva parlare di Chiesa Ortodossa allora il suo discorso potrebbe essere vero (salvo verifiche documentarie) ma l'osservazione non è pertinente con il discorso che ho fatto io riferendomi al credo della Chiesa Cattolica.

E detto ciò spero che non si apra qui il discorso sulla nullità matrimoniale. Chi vuole lo faccia, ma aprendo un 3D apposito. Qui sarebbe OF TOPIC. Qui sono TOPIC solo eventuali critiche alla mia critica relativa al testo che sto esaminando.
Grazie e buona Domenica"
Berescitte
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* Da distinguersi dal "diritto ecclesiastico" che stabilisce cose in base all'opportunità pastorale ed è perciò modificabile. Ad esempio ci sono norme di diritto ecclesiastico che valgono per i fratelli di rito orientale e non per noi di rito latino e viceversa. Uno che mi viene in mente: noi abbiamo l'obbligo della Messa domenicale (stabilito per diritto ecclesiastico), loro no, da una informazione estemporanea che ho ricevuto visitando una loro Chiesa a Roma ho sentito che hanno l'obbligo di una qualsiasi forma di celebrazione cultuale o di "santificazione" della festa del Dies Domini.
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27/04/2007 20:32
 
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Carissimo amico,
se qui c'è qualcuno un tantinello disinformato, quanto meno su certi temi, ma stiamo andando fortemente OT, questo non sono certo io.
Ma non è mio interesse, in un sito sui Testimoni di Geova, aprire vertenze dottrinali e storico-ecclesiologiche fra la Chiesa Cattolica Ortodossa, Una, Santa, e i fratelli separati del Patriarcato Latino (con i loro sodali Uniati, o "greco-cattolici"), della Chiesa Cattolica Romana.
Ti invito a studiare di più e meglio, taluni aspetti....anche sulla denominazione delle Chiese.
Per il resto ribadisco che la questione dirimente, nei confronti dei geovisti, circa il divorzio, non è fondamentalmente quella del fatto che il matrimonio è un Sacramento. Infatti per la Chiesa Cattolica Ortodossa, Una e Santa, il matrimonio è un Sacramento, cio' nonostante vi è difesa la disciplina della Chiesa Antica e della Santa Tradizione Invariata della Chiesa Universale (Cattolica), secondo quanto in estrema sintesi esplicitato nel post precedente.
Circa l'annullamento del matrimonio nella chiesa cattolico-romana (in senso giuridico e formale si tratta di accertarne l'inesistenza-nullita'), questa pratica è semplicemente quello che è, e nessun giro di parole la può far diventare altro di come vi è intesa, in primis, dai fedeli cattolico-romani che vi ricorrono, tanto è vero che persino il Papa ha più volte dovuto ammonire, persino il tribunale cattolico-romano preposto, circa la ....prassi o l'andazzo noto.

Shalom

[Modificato da PFrancesco 27/04/2007 20.49]

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"Fiume inesauribile della grazia, Spirito Santo, Tu che rimetti i peccati, ricevi la nostra preghiera per il mondo, per i credenti e gli increduli, come per i figli della rivolta: e conducili tutti nel regno eterno della Santa Trinità. Che sia vinto da Te l'ultimo nemico, la morte, e che il mondo, rinascendo attraverso il fuoco purificatore, canti il cantico nuovo dell'immortalità: Alleluya!"
02/05/2007 13:32
 
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Precisare è sempre utile. Spero che finisca qui
Carissimo
Premesso che in questo FORUM ti ritengo un "fratello di cordata" e che perciò questo "scolio" è del tutto marginale. Ma i foristi hanno comunque diritto ad un chiarimento così come noi siamo tenuti alla serietà dell'informazione che ci chiama alla maggiore esattezza possibile.

Ti ringrazio dunque perché mi offri l’occasione di ricordare universo mundo che ciò che scrive Berescitte non va creduto sulla parola ma, come ogni detto di ogni forista, è sottoposto a verifica, anche se si trattasse di una citazione virgolettata (per la sempre possibile imprecisione nella copiatura) perciò non intendo minimamente che i lettori diano più fiducia a me o a te quanto a completezza di informazione.
Tuttavia dal momento che appartengo al GRIS che, per non essere tacciato di disinformazione” educa i suoi membri a verificare l’esattezza perfino di una citazione passata tra confratelli (sempre per la possibilità di errore per distrazione, stanchezza eccetera) io mi faccio uno scrupolo di essere il più esatto possibile e di fronte a contestazione mi prendo il tempo di... verificare la verifica.

In sostanza sto dicendo che confermo in toto quanto ho detto. E spiego anche dov’è, secondo me, la fonte della tua imprecisione. Tu hai iniziato il discorso parlando – lo copio - di una “Chiesa Cattolica Ortodossa, a differenza dei cattolico-romani” e su questa dicitura io ho rilevato (e lo confermo) l’ossimoro perché non esiste alcuna Chiesa Cattolica Ortodossa che sia cattolica come quella di Roma e insieme scismatica come lo sono tutte le Chiese ortodosse che hanno rotto con Roma (mantenendo solo una parte della fede comune). Il fatto che poi tu ritenevi che tale Chiesa Ortodossa sarebbe Cattolica pur accettando una forma di divorzio, mi ha fatto da cartina di tornasole, che da qualche parte c’era l’equivoco perché il cattolicesimo comporta, sia nel rito latino occidentale che in quello bizantino orientale la stessa fede riguardo ai sacramenti (ivi compresa l’indissolubilità per il matrimonio rato e consumato).

Adesso insisti sottolineando la denominazione della Chiesa a cui alludi indicandola come “Chiesa Cattolica Ortodossa Una e Santa”. E allora mi corre l’obbligo di spiegare ai foristi (e spero proprio di finirla qui) che non basta che una signora si faccia chiamare “Madonna” per essere la Madonna.
Che ci siano chiese scismatiche da Roma che si fregino del titolo di “cattolica” non fa sì che esse siano di fede cattolica. Questo lo sapevo a memoria, ma, dietro la tua insistenza, sono stato a chiedere conferma alla Curia di Roma, Ufficio Matrimoni, che mi ha detto di botto “non sono cattolici!). E aggiungo, a conferma della conferma, la documentazione che ricavo dall’Enciclopedia delle Religioni in Italia, curata dal CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni), edizione VELAR-LDC 2006, che a pag. 1055-56, dopo la “Chiesa cattolica” che è quella del Papa, elenca come chiese non cattoliche le seguenti:

«Chiesa Cattolica (Lino II); Chiesa Cattolica Apostolica; Chiesa Cattolica Apostolica Brasiliana; Chiesa Cattolica Apostolica e Palmariana; Chiesa Cattolica Apostolica Evangelica Lusitana; Chiesa Cattolica degli Apostoli degli Ultimi Tempi; Chiesa cattolica di Rito Antico; Chiesa cattolica francese [le “c” minuscole non sono di mia iniziativa!] ; Chiesa Cattolica Gnostica; Chiesa Cattolica Liberale; Chiesa Cattolica Nazionale Italiana; Chiesa Cattolica Ortodossa Americana.»

Come si vede di materia per equivocare non ne manca. E stranamente non esiste quella che hai indicato tu. Può essere che in Italia non abbia alcuna sede? Io l’ho aggiunta a matita dietro la tua indicazione. Non si sa mai…
Cordialmente
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04/05/2007 13:20
 
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52.

CAPITOLO QUINDICI(pag. 144-153)

L’adorazione che Dio approva

Tutte le religioni piacciono a Dio?
Come possiamo riconoscere la vera religione?
Chi sono oggi i veri adoratori di Dio?


Osservazioni critiche di BERESCITTE (lungo il testo in neretto)

(…) Ci sono però centinaia di religioni che affermano di insegnare la verità riguardo a Dio. Eppure insegnano le cose più disparate su chi è Dio e su cosa si aspetta da noi.
Vero, e voi non fate eccezione. Ce ne sono di cose strane nel vostro culto. Ed è sorprendente che voi sosteniate che derivano da Dio tramite la Bibbia. Ci sono milioni di occhi che scrutano la Bibbia con senso di amore e obbedienza ma non ci vedono quello che gli occhi di Brooklyn dicono di vederci da un secolo a questa parte. E anche quanto a su chi sia Dio, come ho già avuto modo di commentare, non è che la vostra veduta collimi tanto con la Bibbia: Anzi quanto a stranezza non pare seconda a nessun’altra. Diciamo che sembra che voi illustrate un Dio a immagine e somiglianza dell’uomo, proprio il contrario di ciò che dice la Bibbia.


2 Come si fa a sapere qual è il modo giusto di adorare Geova? Non è necessario studiare e confrontare le dottrine di tutte le religioni. Dovete solo imparare quello che insegna realmente la Bibbia sulla vera adorazione. Per esempio, in molti paesi circolano banconote false. Se foste incaricati di individuare queste banconote, cosa fareste? Cerchereste di memorizzare ogni tipo di contraffazione? No. Perdereste meno tempo studiando le banconote vere. Conoscendo le caratteristiche delle banconote vere, sareste in grado di individuare quelle false. Similmente una volta che sappiamo come riconoscere la religione vera, potremo identificare quelle false.
E se, come accade a Brooklyn, qualcuno ci rifila una banconota-Bibbia falsa? Chi ci aiuterà a capire che è falsa; lo stesso falsario?


3 È importante che adoriamo Geova nel modo che lui approva. Molti credono che tutte le religioni piacciano a Dio, ma la Bibbia non insegna questo. E non basta neanche affermare di essere cristiani. Gesù disse: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. Quindi per avere l’approvazione di Dio dobbiamo imparare ciò che lui richiede da noi e farlo. Gesù definì “operatori d’illegalità” coloro che non fanno la volontà di Dio. (Matteo 7:21-23) Come una banconota falsa, la religione falsa non ha nessun valore. Peggio ancora, tale religione in effetti è nociva.
Assolutamente no! Questo è un procedimento troppo superficiale e sbrigativo. Il suo difetto sta nel non distinguere la negatività oggettiva (propria di una cosa-dottrina falsa) dalla negatività soggettiva (propria di una intelligenza che sa di sostenere il falso). Solo quando si dà la seconda ipotesi abbiamo una colpevolezza morale davanti a Dio. Può invece darsi il caso di persona che, in buona coscienza (ovvero soggettivamente inconsapevole della falsità che sostiene) segue con scrupolo ciò che crede proveniente da Dio (ed è il caso da noi ipotizzato per i TG fedeli, vittime di imbroglio consapevolmente organizzato dalla Dirigenza); in questo caso il soggetto non è colpevole. Dio non può giudicare l’uomo che trattandolo da uomo. E l'uomo è tale solo quando nelle sue scelte, nei suoi atti di volontà, è presente la consapevolezza (intelligenza) e la libertà (volontà). Quando questi fattori, che sono lo specifico per cui un essere umano è umano e non bestia, sono assenti si parla di "atti dell'uomo" ma non "umani", di individuo incapace di intendere e di volere, perciò irresponsabile, incolpevole. Quando essi sono obnubilati o raggirati, si parla di circonvenzione d’incapace, di reato preterintenzionale eccetera… ovvero di fattori che attenuano la responsabilità e perciò la colpa.
Sembra invece che Brooklyn voglia inquadrare il rapporto del Padre misericordioso con i suoi “piccoli”, al modo di un gendarme o peggio di un semaforo automatico che ottusamente ti multa anche se si tratta di un semaforo non da incrocio ma puramente pedonale e ti silura se tu passi col rosso, anche se in nessuno dei due marciapiedi c’era alcun pedone che faceva le viste di voler attraversare e che perciò tu potessi mettere in pericolo transitando.

La nostra chiesa cattolica, dal momento che concepisce un Dio Padre, che rispetta la natura che Egli stesso ha dato all’uomo e che essendo umana si racchiude in intelletto e volontà, ritiene non solo che chi segue una religione falsa in buona fede non sia per nulla colpevole ai Suoi occhi, ma dice perfino che per la Sua misericordia, e proprio per il fatto che Egli scruta le intenzioni del cuore, Egli non disdegna di adoperare le religioni diverse dalla cattolica come vie di vera e propria santità.

E’ superfluo ricordare che da questo insegnamento geovista deriva quella pretesa dei TG di essere le uniche persone che si salverebbero alla fine del mondo, come pure il rifiuto di qualsiasi dialogo ecumenico e l’intransigenza totale verso qualsiasi forma di comunione, financo esclusivamente pratico-operativa, come le attività sociali e umanitarie promosse dalle altre religioni.



4 (…) La vera religione conduce alla vita eterna. La falsa religione porta alla distruzione. Geova non vuole che alcun essere umano sia distrutto, per cui dà a tutti in ogni luogo la possibilità di imparare a conoscerlo. (2 Pietro 3:9) Quindi il modo in cui lo adoriamo significa veramente vita o morte.
No, non è la falsa religione che perderà l’uomo ma solo la sua mancanza di amore. Quindi c’è speranza e molto grande per ogni sincero adoratore di Dio, anche se non perverrà mai alla conoscenza della salvezza offerta da Cristo e in Cristo. I TG dovrebbero riflettere di più su Cornelio, uomo d'arme, ma le cui suppliche erano ben accette a Dio, al punto da farlo diventare Unto e senza smettere di portare la daga al fianco! Secondo il cattolicesimo esiste un “battesimo di desiderio” che inconsapevolmente incorpora a Cristo anche senza passare per la via sacramentale. E il Padre si riserva di bypassare all’occorrenza la mediazione che Cristo ha richiesto alla sua Chiesa.
Perciò la nostra Chiesa ammonisce che è giudizio temerario, non esente da colpa, pensare di una singola persona che si sia dannata. Si deve sempre lasciare aperta la speranza a un recupero in extremis che solo Dio può attuare, anche nel caso di morte repentina.

(seguita)
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