22/09/2005 18:29 |
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La locandina con il programma:
Comune di Concesio
NOI POLIZIA
Professionalità, Giustizia e Sicurezza
Sabato 8 Ottobre 2005
dalle 9.00 alle 17.00
TEATRO SANCARLINO
BRESCIA
Il Condizionamento Mentale e la tutela giuridica dell’individuo dagli Effetti Distruttivi delle Sette
PROGRAMMA: · L’APPROCCIO SCIENTIFICO-DIAGNOSTICO: analisi delle tecniche di manipolazione mentale, la loro decodificazione clinica e il collegamento con la fattispecie giuridica;
· L’APPROCCIO GIURIDICO-LEGALE: analisi degli strumenti giuridici esistenti e formulazione di nuovi più appropriati alla tutela dell’individuo e al contrasto delle sette;
· IL FRONTE LEGISLATIVO: il d.d.l. n°1777 e le prospettive possibili.
RELATORI:
dott. Giorgio Gagliardi
Medico Psicoterapeuta
Scuola Europea di Psicoterapia Ipnotica AMISI Milano
Direttore sez. Psicofisiologia del “Il Laboratorio di Bologna”
dott.sa Cristina Caparesi
CE.S.A.P Udine (Centro Studi Abusi Psicologici)
Maurizio Alessandrini
FA.V.I.S. Rimini (Famiglie Vittime delle Sette)
dott. Achille Aveta
Cultore della materia, autore di diversi libri
avv. Emanuele Nacci
Docente di Diritto Costituzionale all’università di Bari Presidente del Gruppo “Shalom” di Bari
Ass. A.R.I.S. VENETO
Associazione per la ricerca e l’informazione sulle Sette - Veneto
Ass. A.R.I.S. TOSCANA
Associazione per la ricerca e l’informazione sulle Sette - Toscana
COMITATO ORGANIZZATIVO – SCIENTIFICO
- Ass. A.R.I.S. VENETO (arisveneto@tin.it )
- Ass. A.R.I.S. TOSCANA (aristoscana@virgilio.it )
- CE.S.A.P. (www.cesap.net)
- FA.V.I.S. (www.favis.org ) Saluti
Achille [Modificato da Achille Lorenzi 26/09/2005 19.24] |
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29/09/2005 06:24 |
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Qualcuno intende assistere a questa conferenza?
Ricordo che si terrà sabato 8 ottobre
Se qualcuno degli iscritti al forum pensa di partecipare, sarebbe anche un'occasione per incontrarsi e conoscersi.
Saluti
Achille |
29/09/2005 06:58 |
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Io conto di esserci!
cordialmente
geovologo Cordialmente
geovologo
Non è vero che chi non parla non ha nulla da dire: il silenzio è ricco di significati che spesso perdiamo perché prigionieri di una specie di ebbrezza della parola. |
29/09/2005 11:08 |
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Scritto da: Achille Lorenzi 29/09/2005 6.24
Qualcuno intende assistere a questa conferenza?
Ricordo che si terrà sabato 8 ottobre
Se qualcuno degli iscritti al forum pensa di partecipare, sarebbe anche un'occasione per incontrarsi e conoscersi.
Saluti
Achille
Mi raccomando!
Chi decide di andare si ricordi di offrire almeno da bere ad Achille, se non sbaglio dovrebbe proprio essere il giorno del suo compleanno
auguri anticipati |
29/09/2005 14:02 |
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Scritto da: Achille Lorenzi 29/09/2005 6.24
Se qualcuno degli iscritti al forum pensa di partecipare, sarebbe anche un'occasione per incontrarsi e conoscersi.
Scusate la domanda magari stupida: per assistere ci vuole un invito? O magari un'iscrizione? *** *** ***
Chi uccide più agnelli?
Il lupo o il pastore? |
29/09/2005 17:26 |
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Scritto da: °°Calypso°° 29/09/2005 14.02
Scusate la domanda magari stupida: per assistere ci vuole un invito? O magari un'iscrizione?
Nessun invito_iscrizione, entrata libera.
VitaleLa giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King |
06/10/2005 17:56 |
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Il Teatro San Carlino si trova in Corso Matteotti n.° 6
Una cartina del centro di Brescia con Corso Matteotti evidenziato:
Oltre a Geovologo, a Vitale e al sottoscritto, c'è qualcun altro che pensa di partecipare?
Saluti
Achille |
06/10/2005 19:57 |
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ho in programma di parteciparvi anch'io.
mi rimane il problema di potervi riconoscere come faccio?
rambosette nessuna persona può sentirsi libera se non è padrona di se stessa |
06/10/2005 20:30 |
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Scritto da: Achille Lorenzi 06/10/2005 17.56
Il Teatro San Carlino si trova in Corso Matteotti n.° 6
Una cartina del centro di Brescia con Corso Matteotti evidenziato:
Oltre a Geovologo, a Vitale e al sottoscritto, c'è qualcun altro che pensa di partecipare?
Saluti
Achille
Per chi arriva in treno alla stazione centrale, uscendo, davanti verso sinistra c'è Viale della Stazione poi Piazzale Repubblica successivamente verso destra come da cartina c'é Via Matteotti.
Da quanto appreso, dalla stazione ferroivaria dovrebbero essere un centinaio di metri.
VitaleLa giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King |
06/10/2005 20:38 |
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13/10/2005 19:28 |
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Scusate !
Mi interesserebbe sapere qualcosa riguardo alla conferenza di Brescia.
Forse qualcuno degli amici del forum era presente?
Grazie
Daniela47 |
15/10/2005 09:00 |
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Scritto da: Daniela47 13/10/2005 19.28
Scusate !
Mi interesserebbe sapere qualcosa riguardo alla conferenza di Brescia.
Forse qualcuno degli amici del forum era presente?
Grazie
Daniela47
E’ stato un incontro molto interessante. Si sono messe in risalto le tecniche manipolatorie che vengono attuate all’interno dei culti distruttivi allo scopo di indurre un’identità artificiale negli affiliati, distruggendo quella individuale.
Sono state elencati i vari processi di condizionamento attuati dai culti abusanti. Ne elenco di seguito i principali (da una nota del prof. Aveta):
1. inculcare continuamente negli affiliati sensi di colpa, fobie e paura di un nemico esterno (controllo delle emozioni);
2. non tenere in alcuna considerazione chi la pensa diversamente dai vertici, non accettare alcun suggerimento relativamente alla leadership, ostracizzare i dissidenti (cieca obbedienza all’autorità);
3. riuscire a controllare molteplici aspetti della vita degli affiliati, come il modo di vestire o la scelta degli amici e del coniuge (controllo dell’ambiente);
4. promuovere rigidi programmi di vita quotidiana, spesso caratterizzati dalla ripetitività dei comportamenti (controllo del comportamento);
5. esercitare un rigoroso controllo dell’informazione e della comunicazione;
6. pretendere che l’ideologia del gruppo venga prima della persona;
7. isolare gli affiliati di contesti familiari e sociali di provenienza;
8. utilizzo, all’interno del gruppo, di un linguaggio speciale, ricchissimo di neologismi. Vengono così aboliti i mezzi espressivi per considerazioni alternative. La difficoltà di comprensione genera nell’affiliato un senso di inferiorità psicologica e i concetti nuovi, espressi con una nuova semantica, scardinano i punti di riferimento, accrescendo la suggestionabilità. Le parole rappresentano i pensieri, e quando si è privi delle capacità di esprimere il pensiero si perde l’accesso a riflessioni e opinioni proprie.
La nota del prof. Aveta continua osservando che: Nell’ambito di quei processi che cercano di minare l’integrità e l’autonomia decisionale di una persona rientrano:
· una visione semplificata della realtà e dei rapporti umani, proposta in chiave di scissione tra bene e male;
· la rinuncia ad un pensiero autonomo e ad un agire indipendente.
In diverse occasioni è stato possibile osservare che l’adesione a un gruppo abusante tende a mettere in crisi i rapporti fra membri della stessa famiglia, soprattutto perché questi non sono più spontanei e diretti, ma mediati dalle direttive di un capo carismatico o dagli ideologi del gruppo, con il quale si instaura un rapporto privilegiato; spesso tali direttive si prefiggono la rottura dei legami tra affiliato e il mondo esterno al gruppo, naturalmente del “mondo esterno” fanno parte anche quei familiari che non accettano il gruppo o, peggio, lo contrastano apertamente. Nel corso del convegno si è sottolineato come esista un vuoto legislativo che non permette ai giudici di operare nei confronti di questi “manipolatori di anime”. Vi sarebbe quindi l’urgente necessità di colmare tale vuoto tramite l’emanazione di una legge specifica che serva a definire e punire questo tipo di reati.
Nel pomeriggio è seguito un animato dibattito con il pubblico, nel quale erano presenti anche i rappresentanti di alcune “sette”.
Saluti
Achille |
15/10/2005 09:07 |
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| | | Post: 65
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Ciao Achille
sai se è prevista una pubblicazione delle relazioni presentate
alla conferenza?
grazie irias |
15/10/2005 09:50 |
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Scritto da: irias 15/10/2005 9.07...
sai se è prevista una pubblicazione delle relazioni presentate
alla conferenza?
Non lo so. Forse qualcun altro dei presenti (Geovologo, Vitale...) può dirti qualcosa in merito.
Ciao
Achille |
16/10/2005 18:03 |
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| | | Post: 2.300
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A proposito di tecniche di controllo che vengono impiegate da alcuni culti, avete mai provato a compilare questo questionario?
http://www.infotdgeova.it/quiz.htm
Provate a rispondere alle domande pensando alla vostra esperienza e/o situazione personale.
Se volete, posso poi pubblicare (anche in forma anonima) le risposte nel forum. Basta che specifichiate, nei commenti conclusivi, che volete che le vostre risposte vengano inoltrate nel forum. Ne potrebbero scaturire delle interessanti discussioni.
Achille |
18/10/2005 06:24 |
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| | | Post: 2.307
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Scritto da: Achille Lorenzi 16/10/2005 18.03
A proposito di tecniche di controllo che vengono impiegate da alcuni culti, avete mai provato a compilare questo questionario?
http://www.infotdgeova.it/quiz.htm
Provate a rispondere alle domande pensando alla vostra esperienza e/o situazione personale.
Mi è stato spedito un questionario da una persona che è (o è stata) TdG.
Le risposte SI' sono state 34, le NO 10.
Questo il giudizio che viene espresso nel sito in merito ad un numero elevato di risposte affermative:
«Questo quiz non ha un numero predeterminato di risposte con un SI' per contraddistinguere in questo modo un culto abusante. Rispondere però di SI' a molte domande significa certamente che dovrai esaminare con attenzione il gruppo di cui tu fai parte e vedere quanta influenza esso stia esercitando nella tua vita».
Sarebbe interessante se lo stesso questionario venisse compilato anche da altri, magari da qualche cattolico. Vorrei solo avere una conferma che da un appartenente ad una chiesa principale le risposte affermative sarebbero inferiori.
Il questionario può essere compilato e spedito in maniera del tutto anonima.
Saluti
Achille
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18/10/2005 10:58 |
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| | | Post: 1.938
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Achille chiama? bery risponde! >Sarebbe interessante se lo stesso questionario venisse compilato anche da altri, magari da qualche cattolico. Vorrei solo avere una conferma che da un appartenente ad una chiesa principale le risposte affermative sarebbero inferiori.
Te ne ho spediti due.
Uno relativo alla mia situazione attuale, che è di appartenenza a nessun gruppo (il GRIS è di studio e di apostolato non di formazione e vita comunitaria).
Perciò ho risposto riferendomi a me come cattolico che vive in parrocchia.
Sono venuti fuori due soli "sì" e uno dei due sì era anche lui "no" fino a qualche anno fa.
Il secondo l'ho stilato cercando di ricordare quando ero in un certo gruppo ecclesiale, e in quel caso i "no" abbondano. Anzi, potrebbero essere totali. Se qualcuno è diventato "no" lo è perché io stavo là dentro ma con occhio critico e perciò ho mantenuto la mia libertà interiore. Che dopo 4 anni mi ha suggerito di scegliere... altri maestri.
----------------------
est modus in rebus |
18/10/2005 14:07 |
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| | | Post: 176
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Scritto da: Achille Lorenzi 18/10/2005 6.24
Sarebbe interessante se lo stesso questionario venisse compilato anche da altri, magari da qualche cattolico. Vorrei solo avere una conferma che da un appartenente ad una chiesa principale le risposte affermative sarebbero inferiori.
Il questionario può essere compilato e spedito in maniera del tutto anonima.
Saluti
Achille
Ciao Achille,
Anch'io te ne ho spediti due.
Il primo riguardo alla mia situazione di quanto ero in un gruppo sorto a cavallo del Vaticano II, mentre il secondo relativo alla mia attuale situazione di cattolico che opera in parrocchia, per la parrocchia e con la parrocchia.
Solo un inciso:
non rinnego il mio passato in quel determinato gruppo; se oggi mi trovo qui e nella CHIESA, lo devo anche e forse soprattutto al gruppo che è stato uno strumento provvidenziale per la mia vita e quella della mia famiglia, solo che, crescendo e maturando, si intuiscono e si comprendono cose non del tutto ortodosse, infatti, quanto sei dentro difficilmente ti rendi conto di alcune sottigliezze e solo una mente ed uno spirito un pò distaccato possono farti cogliere ciò che la maggior parte non riesce neanche lontanamente a scorgere e il mio rispondere al primo test è stata una riflessione - sofferta - generata pian piano, all'interno e maturata quando decisi, con educazione e rispetto, di lasciare il gruppo e, anche se c'è stato un periodo di sbandamento - credo del tutto naturale e fisiologico - sono stato e sono felice di aver scoperto Gesù Cristo.
Ciao
Bruno
______________________________
---Verba volant scripta manent---
-----
--- www.vasodipandora.org --- |
18/10/2005 14:24 |
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| | | Post: 232
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Scritto da: Achille Lorenzi 15/10/2005 9.00
E’ stato un incontro molto interessante. Si sono messe in risalto le tecniche manipolatorie che vengono attuate all’interno dei culti distruttivi allo scopo di indurre un’identità artificiale negli affiliati, distruggendo quella individuale.
....
Caspita come mi sarebbe piaciuto essere presente.. Ma Brescia è troppo lontana.. Qualcuno sa se si organizza mai qualcosa del genere un po' più dalle mie parti.. centro Italia..? _________________________________________________________________________________________
"Luomo e la donna sono due scrigni chiusi a chiave, dei quali uno contiene la chiave dellaltro."
Karen Blixen
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18/10/2005 21:39 |
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| | | Post: 2.309
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Ho ricevuto numerose risposte al questionario sui culti abusanti ( http://www.infotdgeova.it/quiz.htm ).
Domani, o appena ne avrò il tempo, inserirò nel forum le risposte e anche alcuni commenti ricevuti.
Saluti
Achille [Modificato da Achille Lorenzi 18/10/2005 21.39] |
13/11/2005 13:15 |
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A proposito di questa conferenza tenutasi il mese scorso, ecco un commento rilasciato dall'ARIS Veneto:
“Il condizionamento mentale e la tutela giuridica dell’individuo dagli effetti distruttivi delle sette”.
Questo il tema del convegno tenutosi l’8 ottobre 2005 al Teatro San Carlino di Brescia, promosso dall’ A.R.I.S. Veneto e sostenuto dalle Amministrazioni Comunali di Concesio, Lumezzane, Sarezzo e della Comunità Montana di Valle Trompia.
Cliccare sull'immagine
per visualizzare la locandina del convegno
Grazie al contributo di esperti relatori (il dott. Giorgio Gagliardi – psicoterapeuta -, la dott.ssa Cristina Capresi – pedagogista e referente del Ce.S.A.P. Friuli (Centro Studi Abusi Psicologici) -, il sig. Maurizio Alessandrini – presidente del FA.VI.S. (Associazione Famiglie Vittime delle Sette di Rimini) -, l’avv. Emanuele Nacci – docente di diritto penale e di procedura penale all’Università di Bari -, e il dott. Achille Aveta – cultore della materia, autore di diversi libri -), è stato affrontato il delicatissimo problema della tutela dell’individuo in relazione all’attività “condizionante” operata da movimenti e organizzazioni “distruttivi”, capaci, cioè, di annullare la piena e libera autodeterminazione della persona attraverso il ricorso a procedure di condizionamento del pensiero.
Analizzando alcune delle tecniche di condizionamento ufficializzate in seno alla comunità scientifica e individuabili nelle metodologie dei gruppi distruttivi, si è cercato di capire come la cosiddetta “riforma del pensiero” si possa realizzare secondo il processo di destabilizzazione della personalità e ricostruzione della personalità (pseudopersonalità) --- reinterpretazione della realtà circostante --- controllo del pensiero (passando per il controllo del comportamento, dell’informazione e delle emozioni).
Esaminando, invece, le leggi vigenti in tema di contrasto di una tale azione coercitiva ma, soprattutto, le potenzialità dell’iniziativa di legge parlamentare, identificata come disegno di legge n° 1777, sulla “Manipolazione mentale” (risultato del recepimento di due proposte avanzate dai Senatori Meduri e Alberti Casellati), si è cercato di capire quale futuro si prospetta nel nostro paese per la tutela giuridica dell’individuo e la perseguibilità penale di coloro che pongono in essere tali attività.
Si è tentato, dunque, attraverso il confronto tra questi due approcci, il clinico e il giuridico, di individuare elementi migliorativi dell’attuale formulazione del succitato d.d.l. (attualmente sospeso dal dibattito al Senato), in particolar modo laddove viene ravvisata una formulazione troppo generica della fattispecie giuridica da sanzionare, non conferendo, dunque, alla norma quel requisito di “determinatezza” indispensabile perché l’autorità giudiziaria, da un lato, ne faccia una compiuta ed efficace applicazione e, dall’altro, non sconfini in abusi di potere che potrebbero anche avere risvolti liberticidi.
È necessario, cioè, che la norma penale individui chiaramente il reato da perseguire e le tecniche e gli strumenti di condizionamento di cui si avvale il suo autore per porlo in essere, perché solo in questo caso l’azione penale può “agganciarsi” alla norma e avere il suo corso (principio di “obbligatorietà” dell’azione penale). Se così non fosse, nel caso specifico si rischierebbe un “ritorno al passato” e cioè la riapertura delle stesse questioni di legittimità sollevate al tempo in cui, nel 1981, la Corte Costituzionale sentenziò l’incostituzionalità dell’art. 603 del Codice Penale sul reato di “plagio”, sentenza da cui si è ripartiti proprio per colmare quel vuoto giuridico che permette ai gruppi coercitivi, quando non perseguibili attraverso altre norme penali, di agire indisturbati.
La proposta emersa, pertanto, è stata quella di una migliore formulazione del testo del d.d.l. in argomento, nonché, non meno importante, la sua collocazione non tanto sotto l’art. 613bis c.p. (Sez. III, dei delitti contro la libertà morale), che risulterebbe fuorviante ai fini di un’efficace applicazione della norma, quanto in un art. nuovo da individuarsi tra gli artt. 600 e 604 c.p. (Sez. I, dei delitti contro la personalità individuale) poiché meglio si identifica coi reati che sottendono la lesione della libertà individuale più profonda, la messa in uno stato di “schiavitù” dell’individuo, la privazione della sua capacità di autodeterminazione. Si sono, inoltre, proposte azioni complementari come la petizione popolare ai sensi art. 50 della Costituzione o l’iniziativa legislativa popolare, nel primo caso per esprimere comuni necessità e nel secondo per chiedere, come cittadinanza, un provvedimento legislativo.
Nel corso del convegno, così pure durante il dibattito col pubblico, si é ribadito che lo spirito che accomuna i soggetti che, a vario titolo, operano perché il legislatore approvi uno strumento specifico che aiuti a contrastare l’azione devastante dei gruppi coercitivi, non è certo quello dell’illiberalità e dell’intolleranza verso forme diverse o alternative di religiosità, bensì quello che ha a cuore la tutela di tanti giovani e famiglie irretiti da uomini e organizzazioni senza scrupoli che perseguono fini che di “religioso” hanno soltanto l’etichetta. Sono state, pertanto, respinte le accuse e le principali linee di obiezione al movimento favorevole al d.d.l. che vorrebbero far pensare che chi lo sostiene è animato da intolleranza o da rancore e sete di vendetta, screditando, in questo modo, la parte svolta degli ex aderenti. Affrontare il problema su questo piano è mistificante e diabolico, mentre esige, per la sua gravità, risposte serie e lontane da qualsiasi prosopopea sul piano della difesa delle minoranze religiose (che non è, come è già stato detto, oggetto di discussione). Il legislatore ha, dunque, il compito e il dovere di raccogliere le istanze della società civile e, nel caso specifico, di individuare e sanzionare quei comportamenti che, in quel preciso momento storico, si riconoscono come distruttivi dell’integrità psico-fisica e materiale dell’individuo.
[Modificato da Achille Lorenzi 13/11/2005 13.20] |
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