06/08/2005 11:18 |
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Penso che i TdG abbiano una concezione molto particolare dell’amore cristiano, come pure della vera amicizia (cfr. Giov.13:34,35). La “lealtà” alla congregazione sovrasta tutto: per anni ho cercato fra i TdG qualcuno con cui avere un confronto aperto, franco, senza le finzioni comportamentali imposte dal gruppo. Bisogna invece essere sempre Testimoni edificanti, incoraggianti, positivi... non bisogna mai esprimere dubbi, incertezze, perplessità, altrimenti si è considerati “poco spirituali”, persone da evitare, cattive compagnie... Non può esserci vera amicizia e vero amore in un ambiente come questo. Chi diventa TdG deve scegliere tra il rimanere nell’Organizzazione e il mantenere i rapporti sociali ed umani con chi è stato disassociato o si è dissociato (allontanato spontaneamente). Non ci sono alternative. La vera amicizia è invece innanzitutto un rapporto fra persone, tra individui; il vincolo che lega due veri amici non può essere condizionato dall'assoluta ubbidienza a norme e regole di qualche struttura organizzativa
Copiato da: http://www.infotdgeova.it/disassociati1.htm
E' vero. Io personalmente non sono mai riuscito a trovare quello che si definisce comunemente "il vero amico" all'interno della congregazione. L'ho trovato invece all'esterno, dove vi è un rapporto non "condizionato" come scrive sopra Achille. Ho sempre cercato il vero amico fin da ragazzino, poi un giorno l'ho trovato e da allora siamo rimasti uniti più che due fratelli, distanti per via del lavoro ma come un'unica persona nei fatti. Mai un litigio in vent'anni, discussioni aperte e sincere quelle si, discussioni che mai potrei affrontare con i "fratelli" della mia congregazione e strano a dirsi tutto questo vedo che neanche è apprezzato dai fratelli in generale. Non sanno cosa sia realmente l'amicizia quella vera, quella che ti spingerebbe a dare la tua vita se ve ne fosse bisogno in cambio della "sua". Il mio vivere non servirebbe a nulla senza la vera amicizia, se mai mi accadesse di perdere questa amicizia sarei spiritualmente morto e non intendo spiritualmente nel senso religioso, ma nel senso del mio essere. Questo non comprendo al di sopra di tutte le altre cose, che ci sia una così totale mancanza di voglia di vera amicizia in mezzo ai tdg, che non ci sia nemmeno la cognizione del senso stesso di VERA AMICIZIA. ---------------------------------------------------------
"Mi chiamo Massimo e avrò la mia vendetta.
In questa vita o nell'altra." |
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06/08/2005 20:56 |
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Triste a dirsi ma è proprio vero...
Sono talmente occupati e impegnati per le adunanze, la preparazione delle stesse, la predicazione, le visite ulteriori, gli studi, i sermoni, il lavoro secolare, la famiglia ecc., che (la stragrande maggioranza) non hanno il tempo di rendersi conto di privarsi della Amicizia con la A maiuscola! che, come l'Amore, nobilita la vita.
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09/08/2005 22:55 |
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Dopo l"adunanza in una sala del regno Scusa sorella Caia volevo dirti come mai mio figlio è stato disassociato
risposta:non lo voglio sapere
Scusa sai io stò male...ho un dubbio che non dormo la notte...
L"indomani suonano alla porta due anziani...che dicono"sai sorella ...hai qualche problema devi parlarne con noi e non in giro..."
Devi solo chiuderti come un riccio e involverti ...lentamente muori dentro.
Anna. |
11/08/2005 00:52 |
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Sono contento gen che tu abbia un vero amico.
Io non ho mai avuto un vero amico.
A si! una volta avevo un amico che per il mio benessere, e perchè mi voleva bene, credeva opportuno riferire agli anziani, tutte le volte che mi scappava una parolaccia, o che gli dicevo che mi piaceva una ragazza del mondo, o che qualche domenica fingevo di stare male con i miei per non andare in servizio, sai di quelle domeniche, con quel freddo, che ti vien voglia di non uscire dalle lenzuola.
Ecco cosi era l'unico amico che avevo nell'org.
La verità è una caro Gen, che il migliore amico di ogni testimone è se stesso.
Ciao. [Modificato da ora basta 11/08/2005 0.53] |
11/08/2005 00:57 |
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Vorrei condividere con voi la mia poesia preferita, di Salvatore Quasimodo. La tengo sempre nel cuore perchè l'ho vissuta...e la vivo ancora, come ognuno di noi, credo...
"Ognuno sta solo
sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole.
Ed è subito sera." Antonella
"Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera."
(S. Quasimodo) |
11/08/2005 15:57 |
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| | | Post: 1.375
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Scritto da: ora basta 11/08/2005 0.52
Sono contento gen che tu abbia un vero amico.
Io non ho mai avuto un vero amico.
A si! una volta avevo un amico che per il mio benessere, e perchè mi voleva bene, credeva opportuno riferire agli anziani, tutte le volte che mi scappava una parolaccia, o che gli dicevo che mi piaceva una ragazza del mondo, o che qualche domenica fingevo di stare male con i miei per non andare in servizio, sai di quelle domeniche, con quel freddo, che ti vien voglia di non uscire dalle lenzuola.
Ecco cosi era l'unico amico che avevo nell'org.
La verità è una caro Gen, che il migliore amico di ogni testimone è se stesso.
Ciao.[Modificato da ora basta 11/08/2005 0.53]
Non e' facile riuscirci, ma questo post mi ha impressionato.
Peccato non saper cosa dire oltre all' esprimerti la mia solidarietà,
per quel che puo' servire....
Ciao
Claudio
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11/08/2005 19:13 |
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| | | Post: 263
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Scritto da: Claudio Cava 11/08/2005 15.57
Non e' facile riuscirci, ma questo post mi ha impressionato.
già, anche a me ...
«C'è chi ti pesta un piede e chiede scusa... c'è chi ti calpesta il cuore e non se ne accorge nemmeno...» |
12/08/2005 12:18 |
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Scritto da: ora basta 11/08/2005 0.52
La verità è una caro Gen, che il migliore amico di ogni testimone è se stesso.
Ciao.[Modificato da ora basta 11/08/2005 0.53]
No caro Ora Basta,
non sono d'accordo con te quando scrivi:
il migliore amico di ogni testimone è se stesso.
Purtroppo trovo che sia vero il contrario.
Il peggior nemico di ogni testimone è se stesso.
Hai dimenticato quando la TUA coscienza rimordeva per delle cose che oggi consideri vere sciocchezze.
Quando ti sentivi in colpa perchè la domenica mattina non uscivi in comitiva.
Quando le tempeste ormonali devastavano la tua coscienza di adolescente.
Quando volevi trovare maggior libertà di pensiero e di scelta e TU STESSO ti autocensuravi.
Quando avresti voluto iscriverti alla squadrta di calcio del paese e TU ti negavi questa cosa così pulita e cristallina come lo sport fra giovani.
Ho già scritto altre volte che la rabbia che a volte provo per il mio passato è diretta e concentrata solo contro me stesso.
Un abbraccio
Maurizio
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12/08/2005 12:39 |
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Caro Tubal.
I sentimenti che hai avuto nel passato sono stati identici a i miei.
Però voglio farti riflettere su di un fatto.
Io sono nato nei TG, mi è stato inculcato un modo di vivere e di pensare assurdo, facendomi credere che era Dio a volere che le cose andassero fatte cosi.
Secono te, è una colpa essere ingannati?
Io posso capire e ti darei ragione, per i Tg convertiti.
I convertiti erano in una posizione di assoluta libertà, loro si sono fatti convincere avventatamente, senza chiedere aiuto, e senza dare ascolto a nessuno.
Per altri invece, la colpa non è tutta loro, perchè, conosco molti TG che mentre ancora studiavano cercavano delle spiegazioni dai propri parroci, che come sprovveduti, si sono fatti fregare le pecore da sotto il naso, a causa della loro scarsa conoscenza delle scritture.
Bè ma per i figli di testimoni di Geova la cosa è diversa sei già infettato dal nido.
Chi è che non si fida dei propri genitori?
Spero nessuno!
E come puoi pretendere che dei ragazzi appena adolescenti, sentano la puzza di fregatura entrando in sala, se le persone che hanno a cuore il suo benessere, ovvero coloro che gli hanno dato la vita, gli inculcano delle cose sbagliate.
MI dispiace ridirlo!
Il migliore amico di ogni testimone è se stesso!
Il suo peggior nemico...........bè, IO PENSO L'IGNORANZA!
Ciao Tubal stammi bene, come va in fonderia?
Penserai, ma come lo sai, BO!
MI piace sapere tutto di tutti. |
12/08/2005 13:19 |
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Effettivamente il fatto di nascere in una famiglia di tdg rende tutte le cose molto più difficili.
Io lo divenni a 14 anni e mi schierai contro tutta la famiglia che non voleva saperne.
Pensavo di essere la persona più intelligente del pianeta e gli altri sei miliardi di persone che non la vedevano come me ... erano accecati dal diavolo.
Per questo provo rabbia contro me stesso ... una piccola dose di sana modestia non fa mai male.
Probabilmente, quando Dio distribuiva l'umiltà, io anzichè mettermi in coda per riceverla mi trastullai davanti ad uno specchio.
Però ... la vita insegna e modella.
Ciao
Maurizio
P.S. Ti hanno informato male circa la fonderia.
Io partecipo zelantemente all'ampliamento del buco dell'ozono lavorando in acciaieria che è tutta un'altra storia ...
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26/08/2005 14:59 |
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| | | Post: 5
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Ciao Genesis,
leggendo quello che hai scritto mi ci sono rispecchiato parecchio, io penso che all'interno dell'organizzazione non si può essere AMICI ma solo COMPAGNI D'OPERA.
Io sono nato nella "VERITA'" e oggi a 28 anni mi ritrovo senza un'amico vero... quelli che di solito ti fai quando sei bambino...a scuola o nel quartire...
Ma chi era nato TdG nn poteva passare tempo con i compagni di scuola...insomma nn ci si doveva frequentare troppo... Si poteva passare tempo solo cn eventualmente altri bambini della congregazione, ma per chi come me abitava in una zona un po' fuori questo significava il più delle volte rimanere da solo.
Beh, nn si piange sul latte versato, però meglio far tesoro delle esperienze!! |
27/08/2005 13:43 |
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| | | Post: 27
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sono davvero esperienze che "segnano" profondamente. Alla veneranda eta' di 26 anni, sono arrivata alla semi-conclusione (un po' di ottimismo ci vuole eh) di aver molte conoscenze, diverse "amicizie", ma nessun amico vero..
fratelli e sorelle, con cui hai condiviso "un vero e proprio modo di vita" per tanto tempo, alcuni di loro grandi amici a cui ci sentivamo uniti "nell'adorazione del vero Dio" e uniti da legami forti e inscrollabili...o almeno stimavo tali...o meglio hanno la garanzia di rimanere tali nella condizione che "..tu amico mio, continui adorare Dio COME e DOVE l'adoro io.."..
Ma cavolfiori fritti in padella ( perdonatemi l'eufemismo) possono essere queste le fondamenta di una VERA AMICIZIA ??
Non ci resta altro che continuare a prenderci cura dei piccoli germogli,sperando che da qualcuno d essi possa nascere QUEL fiore dai petali splendidi :fiducia, complicita', leatà, affetto..e questo è un augurio che faccio a me e tutti voi ***stelle in cerca della propria luce*** |
29/08/2005 10:02 |
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| | | Post: 9
| Registrato il: 24/06/2005
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Re: Re: ahime'. ahinoi ;O)
fratelli e sorelle, con cui hai condiviso "un vero e proprio modo di vita" per tanto tempo, alcuni di loro grandi amici a cui ci sentivamo uniti "nell'adorazione del vero Dio" e uniti da legami forti e inscrollabili...o almeno stimavo tali...o meglio hanno la garanzia di rimanere tali nella condizione che "..tu amico mio, continui adorare Dio COME e DOVE l'adoro io.."..
Ma cavolfiori fritti in padella ( perdonatemi l'eufemismo) possono essere queste le fondamenta di una VERA AMICIZIA ??
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Ciao Perla,
resto ancora sull'argomento perché mi tocca parecchio, nell'organizzazione non ci può essere amicizia perché un amico vero dovrebbe anche saper mentire per te...o comunque tenere un segreto e questo nn è possibile! Vige un ubbidienza che nn permette di non raccontare se "sai qlc"
Cmq io come te penso che quelle riportate sopra nn possono essere le fondamenta di una vera amicizia!!!
Ciao |
29/08/2005 13:00 |
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| | | Post: 395
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Concordo al 110%
Come in tutte le dittature L'amicizia viene soffocata e prospera Sleatà ed egoismo.
Poi per mostrare amore ci vuole tempo
oltre l'intenzione, e i Tdg con tutti i loro impegni non hanno tempo per mostrarsi amore, salvo casi di arruffianamento per scalate di nomine, ma ovviamente non si tratta di amore.
Saluti
"""Ci sono due tipi di sciocchi;
quelli che non hanno dubbi,
e quelli che dubitano di tutto""" |
29/08/2005 19:40 |
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| | | Post: 154
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Scritto da: The Red baron 29/08/2005 13.00
L'amicizia viene soffocata e prospera slealtà ed egoismo.
Vero. In questo periodo ne ho avuto la spiacevole riprova, non per cose accadute a me ma a una persona a me molto, molto vicina.
Amore per persona del mondo non libera (sposato) da molto tempo e adesso il tutto rischia di saltar fuori. Persone "amiche" si volevano subito premurare di farlo noto agli anziani locali. Non una parola per la persona che piange per un amore rotto e impossibile, ma solo facili giudizi. Ho conosciuto l'altra faccia dei "miei fratelli".
Non voglio nemmeno scusare eventuali errori, ma ricordo ancora cosa vuol dire soffrire per amore e empatizzo con la persona in questione che non ha bisogno di essere criminalizzata.
Questa penso sia amicizia. Il giudicare lo lascio solo a Dio. ---------------------------------------------------------
"Mi chiamo Massimo e avrò la mia vendetta.
In questa vita o nell'altra." |
30/08/2005 10:12 |
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| | | Post: 33
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..fondamenti vacillanti... che perdono tempo a sgretolarsi non appena vi si appoggiano sopra per le prime "difficolta'", difficoltà da cui un bravo cristiano dovrebbe guardarsi, dovrebbe scansarle ai primi campanelli d'allarme..no? Davvero incocepibile come una vera amicizia possa essere cosi' condizionata e soffocata da questi "schemi mentali sado-masochisti" in fin dei conti.
Ricordo come persone che ritenevo degne depositarie di miei intimi segreti, proprio in nome di questa AMICIZIA, hanno smantellato ,distrutto la mia fiducia nei loro confronti...e questa non si puo' reciclare, managgina..
Vabbè....anche questa e' vi' che insegna ***stelle in cerca della propria luce*** |
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