00 02/05/2009 21:33

gli ortodossi (ma non tutti) reputano eretica la posizione cattolica



Se non lo fanno semplicemente non sono ortodossi, stando agli ultimi concili pan-ortodossi che condannano senza riserva il filioque. Quella dell'equivoco terminologico è una mezza verità, ma a me sembra piuttosto una scappatoia per cercare (more solito) di trovare una giustificazione per un'eresia.


È necessario affermare che lo Spirito Santo procede dal Figlio. Infatti se non procedesse [anche] da lui, in nessun modo si potrebbe da lui distinguere come persona



Giovanni Damasceno che, al contrario di Tommaso, conosceva bene tutta la patristica greca, afferma esattamente il contrario. Il presupposto logico con cui i franchi affermano che lo Spirito proceda anche dal Figlio è che tutto ciò che ha il Padre lo ha anche il Figlio, ivi compresa la processione del Santo Spirito (affermazione che trovate anche nel CCC). Ciò è una palese grossolana incomprensione della differenza tra natura divina e proprietà ipostatiche, dacché se è vero che il Figlio ha la processione dello Spirito, allora secondo lo stesso presupposto anche lo Spirito dovrebbe avere la generazione del Figlio, donde avremmo oltre che il filioque anche lo spirituque (questi nonsense della teologia barbara dei franchi suscitano sempre un po' di ilarità).

Confondendo ciò che si può e si deve comunicare (la sostanza divina) da ciò che non si può e non si deve comunicare (le proprietà ipostatiche), non si ha più un modo per distinguere le ipostasi. Alla domanda "Che cosa manca dunque allo Spirito per essere il Figlio?", Gregorio di Nazianzo rispondeva appunto questo: dal punto di vista della sostanza assolutamente nulla, così come per l'operazione, le energie, le forze, la volontà. Ciò che cambia è la relazione con il Padre: generato il Figlio, procedente lo Spirito: l'equilibrio è perfetto e la distinzione (per quanto ci è dato capire) è salva.

Aggiungere il filioque oltre a moltiplicare stupidamente gli enti (per dirla con Ockham), implicitamente afferma che la Rivelazione è insufficiente, che il papa di Roma può integrare con un nuovo dato ciò che sappiamo sulla natura di Dio, introducendo una nuova blasfemia all'eresia.

Tommaso afferma giustamente che stiamo parlando di relazioni circa l'origine dello Spirito, quindi di ontologia, non di economia, il che ipso facto smentisce la teoria dell'equivoco terminologico circa il senso ampio di processio (che dovrebbe riferirsi anche all'economia). Com'è logico il simbolo parla di generazione eterna, e non di generazione "latu sensu", analogamente quando si parla di processione siamo sempre nell'ambito dei rapporti eterni intra-trinitari. Da dove lo Spirito trae eternamente la sua natura e la sua ipostasi? La processione nell'intento del simbolo risponde a questa domanda, mentre chi vuole provare a fargli dire che lo Spirito nella storia della salvezza è effuso anche dal Figlio è fuori strada: si tratta di una affermazione perfettamente ortodossa, solo il simbolo non sta dicendo questo!

Ora, tralasciando la pur non indifferente questione sulla distinzione delle ipostasi, se il filioque si riferisce alla comunicazione della sostanza (e non può non essere così, a meno che non si postuli una ipostasi senza sostanza) abbiamo il Figlio che, per una speciale prerogativa, può comunicare la sostanza divina allo Spirito, e uno Spirito che NON può comunicare la sostanza divina al Figlio. Questo è subordinazionismo, come è già stato notato.

Ciliegina sulla torta, l'altro slogano filioquista secondo cui lo Spirito è "l'amore tra Padre e Figlio", operando ancora confusione tra sostanza, ipostasi ed energie, riduce lo Spirito (già subordinato al Figlio) al mero stato di energia, negandogli anche l'ipostasi, una forma barbara (ancorché molto sentimentale) di macedonianimso.

Il tutto quando il simbolo così com'è funziona benissimo (alla faccia di Ockham), senza che a nessuno salti in mente l'idea che sia un assurdo storico pensare che la teologia franca dell'VIII secolo (iconoclasta, peraltro) potesse partorire qualcosa di sensato e che addirittura correggesse quella cappadoce che aveva forgiato il simbolo costantinopolitano fondante tutto il sistema trinitario.

Cordialità,

[Modificato da (Mario70) 02/05/2009 22:27]