00 11/02/2009 13:06
Re:
Achille Lorenzi, 11/02/2009 9.15:

Ho trovato un vecchio articolo in cui si parla di come i TdG dovevano comportarsi nei confronti di un disassociato "buono", cioè di un espulso che continuava ad operare come TdG, per quanto riguarda frequenza alle adunanze e predicazione. L'articolo si trova nella "Torre di Guarda" del 15/08/1952 e riassume il caso in questo modo:



Come si dovevano comportare i TdG nei confronti di questa persona, che non era assolutamente ostile od in qualche modo "apostata"?

Prima di postare il resto dell'articolo vorrei sentire i vostri pareri.

Achille





Caro Achille, mi piace il tuo invito, quasi un gioco.

Dal mio punto di vista tale persona in passato era considerata alla stregua di una persona debole, bisognosa di maggior aiuto e, come tale, con essa di condividevano questioni spirituali e, pur essendo disassociata, si condividevano attività sociali e ricreative. Col passare degli anni, aumentando di numero i casi e nel timore che si potesse creare confusione tra increduli, spiritualmente deboli, e disassociati , la WTS ha cominciato a costruire palizzate e cancelli, non tanto per non far entrare gli elementi contaminanti, piuttosto per limitare l'emorragia di TG verso l'esterno.