00 16/01/2009 23:40
Re:
predestinato74, 16/01/2009 23.37:





Es 16,4 Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no.
[5] Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che raccoglieranno ogni altro giorno".



Es 16,16 Ecco che cosa comanda il Signore: Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un omer a testa, secondo il numero delle persone con voi. Ne prenderete ciascuno per quelli della propria tenda".
[17] Così fecero gli Israeliti. Ne raccolsero chi molto chi poco.
[18] Si misurò con l'omer: colui che ne aveva preso di più, non ne aveva di troppo, colui che ne aveva preso di meno non ne mancava: avevano raccolto secondo quanto ciascuno poteva mangiarne.
[19] Poi Mosè disse loro: "Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino".
[20] Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro.



metto in relazione la domanda del "pane quotidiano" con la manna che Dio concedeva al popolo nel deserto.
Dio voleva che ognuno prendesse della manna, quanto gli bastava per quel giorno, comandò che non se ne conservasse per il giorno dopo.
Credo che il motivo sia da ricercare nel fatto che Dio voleva una fiducia filiale da parte degli Israeliti, che certi di ricevere il pane (la manna) anche il giorno dopo, non la conservavano, non ne facevano scorta.

Nel momento in cui ne tengono anche per il giorno dopo, mostrano una mancanza di fiducia nella provvidenza divina che mai li dimentica.
Nel Padre nostro, Gesù vuole forse richiamarci proprio questo episodio e questa fiducia filiale nel Padre che sempre si prende cura di noi, per cui dobbiamo chiedere quanto ci basta per oggi perchè anche domani Dio provvederà.



Complimenti pre. attinente e chiarificatore!
Ciao
MArio