00 19/02/2009 10:42
Re: Guadagnare sulle spalle dei fratelli.....


deep-blue-sea, 09/01/2009 9.59:


Watchtower = Società biblica
Viaggi = Vacanze, svago


Se la Watchtower organizza tali viaggi, che non sono competenza di un’organizzazione che diffonde il messaggio biblico, allora forse il suo scopo é proprio quello, ossia diffondere il messaggio in paesi nei quali é PROIBITO, così che chi si mette nei pasticci sono i singoli che sono esposti in prima persona, e in tali paesi, le autorità non scherzano, basta un niente per finire in prigione e restarvici!!!!

Io so che un tempo, alcuni fratelli facevano la spola per portare riviste in Egitto, dove l’opera é al bando. Ma fare i corrieri in questo modo, ti fà sentire importante, ti fa sentire ‘protetto’ da Dio visto che sei impegnato nel divulgare il suo messaggio, ti fa quasi sentire un’eroe visto che la fai in barba alle autorità. E ricordo anche che, se le pubblicazioni dissimulate tra gli indumenti non erano scoperti al controllo doganale ecco che si parlava di protezione divina!!!!!!

Spero che i fratelli snobbino questi viaggi, che si sveglino, che comprendano che mettono inutilmente in pericolo la loro libertà e onorabilità per servire un’Organizzazione che non si preoccupa affatto di loro!!! [SM=x570869]



La Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova promuove comportamenti illeciti.

Con una circolare riservata del 20 dicembre 1988, la congregazione centrale notificò a tutti i responsabili delle comunità locali dei testimoni di Geova in Italia l’intenzione di organizzare alcuni viaggi in Egitto per pochi affiliati; si trattava di semplici tour turistici? Ovviamente NO! Infatti, la stessa circolare precisava che “questi viaggi ci daranno la possibilità di inviare tramite i fratelli un certo quantitativo di pubblicazioni e altro materiale in Egitto”, dove l’attività proselitistica dei testimoni di Geova è “al bando”; quindi, dietro la parvenza di viaggi turistici, organizzati dalla congregazione in argomento, si reclutavano cittadini italiani di provata fede geovista per introdurre letteratura e “altro materiale” vietati dalle autorità egiziane.

Un’ulteriore circolare della sede romana della congregazione centrale, datata 2 novembre 1995, confermava l’effettuazione dei viaggi in Egitto da parte di oltre 400 testimoni di Geova nei mesi di ottobre e novembre 1995 e ne programmava un altro per il 1996.
Anche in questo documento riservato si faceva menzione esplicita del reale scopo di questi viaggi: “Come ben sapete, in Egitto l’opera è al bando e pertanto c’è la necessità di provvedere letteratura ai nostri fratelli. Con i viaggi organizzati nel 1995 è stato possibile provvedere una certa quantità (di letteratura) … Occorre di nuovo effettuare questi viaggi che ci daranno la possibilità di inviare tramite i fratelli italiani un certo quantitativo di pubblicazioni e altro materiale per incrementare l’opera in Egitto”. Queste osservazioni sono relegate alla “parte confidenziale” della circolare a riprova dell’estremo riserbo che circonda il vero obiettivo di questi viaggi.

In conclusione, è evidente la prassi attuata dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova di introdurre materiale vietato in uno Stato straniero servendosi di cittadini italiani consenzienti.

Ciao. Ilnonnosa.