00 02/12/2008 16:40
Io non leggo in quella dichiarazione alcunché che possa far pensare al fatto che il Vaticano non voglia la depenalizzazione dell'omosessualità, quello che preoccupa le gerarchie è che il testo sia formulato in modo tale che i gay siano inquadrati come categoria da non discriminare sotto qualunque aspetto, ivi comprese le leggi sul matrimonio.
Il magistero ha già espresso la sua posizione sulle persone omosessuali con un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, dove si dice, tra l'altro:


10. Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev’essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazione" (Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, del 1°-10-1986)



Questa è la posizione ufficiale del magistero: gli omosessuali, come qualunque individuo, non vanno maltrattati, me neppure deve esistere una legislazione che protegga dei diritti come quello al matrimonio che, per il magistero, sono inesistenti.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)