00 28/08/2008 21:51
Questo messaggio non riguarda semplicemente e direttamente la moderazione ma serve a far comprendere il modo di fare che ha caratterizzato anche in seguito questo utente (parliamonepino), fino al punto da indurre la moderazione alla sua esclusione dal forum.
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Un altro comportamento scorretto di questo utente è consistito nel copia/incollare materiale altrui nel forum, facendo credere che fosse farina del suo sacco.

In questa discussione freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=47801&f=47801&idd... Francesca (nel messaggio dell'11/04/2006, inviato alle 11.59) gli fece notare quanto tale comportamento fosse scorretto:

«Sì, immagino che tu invece avrai letto tonnellate di libri di tutti gli scrittori dell'antichità classica e cristiana. Mi domando solamente come mai per scrivere questo umile messaggio allo scopo di spiegarmi che cos'è la retorica, distogliendoti per un attimo dalle tue profondissime letture quotidiane, hai dovuto scopiazzare quasi parola per parola l'enciclopedia encarta
it.encarta.msn.com/encyclopedia_761574514/Retorica.html

Sai, copiare è ciò che fanno di solito quelli che non leggono niente e non sanno niente, ma vogliono far credere agli altri di sapere qualcosa. E' una pratica molto in voga nella retorica aristotelica, si chiama "millanteria". Nei gruppi di discussione in Internet è spesso indice di ignoranza. Leggi cosa ne dice Platone in proposito».

E ancora: «Questa parte, invece, è tutta copiata parola per parola dal sito www.scudit.net/mdretorica.htm
al capitolo " un pizzico di retorica".
Il filosofo greco Parmenide, che immagino tu legga ogni sera prima di andare a dormire, parla certamente del fenomeno retorico della "appropriazione indebita" che si verifica quando uno copia le parole di un altro e non dice di averle copiate, facendo finta che siano proprie. Anche questo, solitamente, è indice di ignoranza unita a millanteria.
A cui si aggiunge un'altra figura retorica che si chiama "falsificazione". Siccome nel sito suddetto la frase che tu hai copiato non la sentivi abbastanza autobiografica, ecco che l'hai personalizzata introducendo il personaggio fittizio di tuo figlio. E così se il professor Roberto Tartaglione aveva scritto "Mamma mia, quanto sei retorico!, diciamo a chi parla troppo, dice cose banali, fa troppi giri di parole o comunque usa una forma linguistica scontata e non naturale" ecco che tu cambi la frase e crei il falso episodio di tuo figlio scrivendo: "Mamma mia, quanto sei retorico!, mi ha detto mio figlio ieri, per indicare che facevo troppi giri di parole o comunque usavo una forma linguistica scontata e non naturale".
Bravo, così hai dimostrato che sei capace di cambiare tre o quattro parole in una pagina copiata. A tanto ti hanno portato le tue letture di Aristotele! Esse hanno davvero sviluppato la tua capacità creativa!»

«Bravo, anche questo l'hai copiato direttamente dalla stessa pagina. La tua profonda genialità si limita ad aver inserito il nome di Berescitte. Qui c'è certamente un'influenza agostiniana, nel tuo stile!»

«Non hai detto niente, caro Pino. Tu non hai detto assolutamente niente. Hai solo preso google, scritto "retorica" e copiato volgarmente tutta la tua risposta da due siti, senza restituire ai loro autori le parole che falsamente hai attribuito a te stesso. E se non è bello smascherare queste scopiazzature tutt'altro che rare nel mondo di Internet, mi pare giusto farlo, perché sono stanca di vederti salire sul pulpito a dispensare inesistenti perle di saggezza. Invece di copiare tutte queste parole per darmi la lezioncina, avresti potuto aprire un dizionario e vedere qual è il naturale senso, comprensibile a tutti, con il quale io avevo usato il termine. Io ritenevo e ritengo che tutto questo richiamo al tema della paura sia retorico e non reale; e tutte le persone con un minimo di cultura capiscono che io intendo la retorica nel senso dispregiativo del termine, che nella lingua italiana è assai attestato e diffuso.
Quindi, evita di darmi lezioni di filosofia aristotelica, perché in questo caso sei stato solo un millantatore capace di fare copia-incolla, e certamente le parole greche e latine che hai copiato non sapresti neanche trovarle sul dizionario.
Prova ad esercitare un po’ quel sentimento che non si chiama “paura” ma “vergogna”».

Notate la risposta di parliamonepino:

«Cara Francesca,
Pensa che ci sono da 3 a 7 anni di carcere per i millantatori!
Che bella soddisfazione ti sei presa!
Tutti devono sapere che Pino Lupo è un MILLANTATORE!
Brava!
Adesso sarai contenta!
Pino Lupo deve provare vergogna per quello che ha scritto, anzi copiato, anzi copia-incolla!
Un tale reato merita di essere segnalato per smascherare un tale pallone gonfiato.
Che posso dire?
Grazie!
Un abbraccio».

Un altro forista gli rispose:

«Forse era cosa migliore riconoscere semplicemente di avere sbagliato...».

Risposta di parliamonepino:
«Sbagliato cosa?»

Peraskov: «Sbagliato voler presentare come prodotto del proprio pensiero qualcosa che invece è semplicemente copiato».

Semplice no? Bastava dire che si era copiato, e dirlo da subito e non far credere che le scopiazzature fossero farina del proprio sacco.
Invece di fare questa semplice e doverosa ammissione, tale utente disse che aveva copiato perché «non ho voluto sprecare le mie nobili meningi». Ma anche se aveva voluto evitare di sfruttare le sue "nobili meningi" ciò non toglie che aveva millantato come suo del materiale altrui. E messo di fronte all'evidenza non si è scusato minimamente dell'accaduto.

Continua.

Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 06/09/2008 08:25]