Per "Cesare" (lo Stato), che non segue le regole della "teocrazia", gli elementi probanti la colpevolezza di questa persona sono schiaccianti, e questo individuo è stato quindi condannato dalla Suprema Corte di Cassazione a scontare una pena di sette anni di carcere. Però per la congregazione la giustizia di "Cesare" non conta. Quello che conta è la "giustizia teocratica".