00 09/07/2008 19:10
Scusa Sonny,


Tuttavia, troppo spesso la chiesa, si erige a giudice anche al di sopra di Cristo stesso che invece mostrò una misericordia, e un amore ben oltre al di sopra dei giudizi umani!



Ma cosa ne sai tu di Cristo e di quella che è la sua reale volontà? Cosa ne sai se in un caso del genere avrebbe chiuso un occhio o piuttosto sarebbe stato puntuale in relazione alla situazione della persona in questione? Non si capisce in base a che parametro indiscutibilmente affermato tu stabilisca l'equilibrio fra il rispetto delle regole e degli insegnamenti cristiani e il mostrare misericordia. Sei sicuro che l'equilibrio che decidi tu sia lo stesso che userebbe Gesù?

Visto che parli di misericordia poi, allora perché non essere misericordiosi anche verso fornicatori, assassini, idolatri e quant’altro? Ti sei dimenticato che Gesù è sì misericordioso ma è anche giudice e che lui stesso ha insegnato che i malvagi saranno condannati nell’ultimo giorno?


L'eucarestia impedita ai divorziati e separati.
il funerale, e forse altre cose che ora ci sfuggono!



Così come è impedito ad adulteri, fornicatori, ladri ecc, di entrare nel Regno dei Cieli. Apostolo Paolo docet! Anche Paolo si mette al di sopra di Cristo? E’ mancanza d’amore il negare l’entrata nel regno dei cieli ai peccatori impenitenti?

Poi volevo dirti che fai una grande confusione fra coloro che conoscono il cristianesimo e coloro che invece non sanno. I suoi assassini Gesù chiese al Padre di perdonarli perché non sapevano cosa stavano facendo. Ma un cattolico che crede e pensa che la Chiesa Cattolica sia la Chiesa di Cristo e che le sue vedute dogmatiche sono verità di Dio, se fa quello che vuole, siccome sa, non può essere trattato con carità e basta, ma deve rendere conto delle sue violazioni. Questo perché crede che la Chiesa Cattolica sia la Chiesa di Cristo, onde per cui infischiarsene di lei equivarrebbe a infischiarsene di Dio.

Diverso invece è il caso di un individuo che non crede che la Chiesa Cattolica sia la Chiesa di Cristo. Gesù e il Padre terranno conto del suo comportamento a seconda della concezione di bene a male che si sono formati nella loro coscienza tramite la loro esperienza di vita. Certo è che se tale individuo ad esempio, crede fermamente che i Tdg sono la Verità ma lui, pur pensando questo, agisce in maniera diversa dagli insegnamenti dei Tdg, allora Dio ne terrà conto, perché nella sua concezione derivante dalla sua esperienza di vita, egli ha seguito la strada del male invece che quella del bene.

Però se uno è cattolico e crede che la Chiesa sia la Verità allora deve comportarsi di conseguenza. Fare come preferisce a questo punto sarebbe mettersi contro lo stesso Dio, giacchè nella sua coscienza personale da cattolico, la Chiesa è e rappresenta la manifestazione della volontà divina.

PS: come te lo spieghi che Luteranamanier che non è cattolica, anch'ella ritiene che è giusto che i cattolici stiano agli insegnamenti dottrinali e morali della Chiesa?
Io penso che anche in lei sia chiaro che l'adesione a un gruppo cristiano, qualunque esso sia, che per noi rappresenta la verità, comporti dei precisi diritti e dei precisi doveri. E' naturale conseguenza che se non siamo d'accordo sugli insegnamenti di una Chiesa, piuttosto che lamentarci del fatto che non usi misericordia con noi perchè facciamo quello che vogliamo, è bene lasciare questa chiesa per andare altrove. Che senso ha voler far parte di una chiesa se non siamo d'accordo con i suoi insegnamenti?
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 09/07/2008 19:15]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico