00 23/05/2008 12:44
berescitte, 23/05/2008 8.54:


La posizione espressa dall'articolo io credo che sia non solo condivisibile a livello planetario ma anche condividenda se si vuole restare nella razionalità .

E mi meraviglia molto il fatto che il CD abbia bisogno della Bibbia per ottenere i "nulla osta", la certificazione del proprio dire. E i TG abbiano a loro volta bisogno del CD per essere sicuri della verità ricavata dalla Bibbia, pronti a ricavarne sia questa posizione che il suo contrargio se così pare al CD che solo ha il privilegio di capire la Bibbia.

Non capisco la tua meraviglia. Un cristiano non dovrebbe farsi guidare dalla parola di Dio? Tu parli di razionalità, ma è la tua razionalità (che in questo caso coincide con la mia), non quella di tutti. E' evidente nella realtà che il concetto di "difesa personale", come pure l'interpretazione delle leggi che la riguardano, è molto soggettivo. Fattori come ambiente sociale, educazione, carattere influiscono inevitabilmente sul concetto che ognuno di noi ha al riguardo.

Il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova non fa altro che adempiere lo scopo per cui è costituito quando porta all'attenzione della famiglia cristiana mondiale i principi che dovrebbero guidarla anche in questo aspetto. Molti dei miei fratelli sono cresciuti in luoghi dove vige la legge del più forte, altri vivono in ambienti dove avere un'arma in casa e usarla prima degli altri è considerato normale, per cui avere davanti agli occhi i superiori principi che vengono dalla Bibbia facendosi guidare da essi, piuttosto che dalla propria personale razionalità (troppo influenzabile da condizionamenti carnali), ritengo che sia la cosa più giusta.


Quello che non si capisce poi è come mai nel geovismo questa logica di liceità dell'uso della violenza per difesa, che si estende alla polizia chiamata in soccorso, non venga estesa fino all'esercito così da rendere non solo obbligatoria una azione di difesa (chiamata guerra) ma perfino meritoria perché difendendo l'innocente si compie una azione di giustizia.

Direi che si entra in un campo in cui è molto difficile valutare quando un intervento costituisce una difesa piuttosto che un aggressione. Esiste davvero una guerra umana che si possa definire "giusta"? Io non credo.


PS
La sentenza "nessuno ha diritto di uccidere nessuno", data l'ammissione della liceità della difesa personale fino alla possibilità estrema dell'uccisione dell'aggressore, è contraddittoria.
La Chiesa (insieme alla Bibbia se si ha bisogno di essa per lecitizzarsi) concilia il comandamento "non uccidere" con quello di poter e in certi casi dover uccidere per difesa, sostituendo il secondo "nessuno" con "l'innocente". Qualifica che l'aggressore appunto non ha.

Non vorrei dire una castroneria (non ho fatto in tempo a controllare) ma in effetti, il termine originale che solitamente viene tradotto "non uccidere", andrebbe tradotto più correttamente "non assassinare". Può sembrare una sfumatura, ma in realtà cambia molte cose, e fa comprendere meglio l'apparente contraddizione tra alcuni comandi della Legge mosaica.
Il concetto rimane comunque quello che hai detto tu...
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