00 06/07/2008 17:47

Abbiamo bisogno di parole,
così come di cibo,

di riposo,

di luce,

di affetto.

E le parole devono essere buone,

come deve essere buono il cibo,
buono il riposo,
buona la luce,
buono l'affetto.
Nel fluire continuo del tempo che svolge la nostra vita,
ogni giorno ci coinvolge in veglie e sonni,
in azioni e pensieri,
riservandoci gioie e affanni,
luce ed oscurità.
Spesso siamo sopraffatti dal ritmo degli impegni,
al punto di dimenticarci di noi stessi;
spesso perdiamo il senso del "noi"
e eccediamo alle tentazioni dell'io.
Comunque ci vadano le cose,
è importante saper fronteggiare le ansie e le tensioni,
saper gestire la felicità come le delusione,
saper coltivare la risorsa che ciascuno di noi è per sè e per gli altri.
E questo possiamo farlo solo se pensiamo "positivo",
se sappiamo cogliere il senso del viaggio comune,
se le delusioni non riescono ad ingabbiarci
e se la felicità si identifica con il piacere di essere e di condividere,
di comprendere e di agire.
Ogni giorno,
prima di iniziare la giornata e quando la concludiamo,
dovremo farci un regalo di qualche momento di riflessione;
non tanto,o non solo,per pianificare
o fare bilanci,
quanto per incontrare la nostra intimità,
il mondo interiore che ci governa,
per rilevare le debolezze
così come i punti di forza,
per continuare ad "IMPARARCI",
ad ORIENTARCI ed a MODIFICARCI.
V.Venuti

Grazia[SM=x570865]
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