00 27/11/2007 10:29
Il problema è che anche in questi casi alla fine è la singola persona che "decide", e quindi tecnicamente in sede legale non si tiene conto delle "pressioni" subite per arrivare alla finale decisione "personale"!

E' una cosa molto sottile e snervante, se un giorno gli interessati dovessero "svegliarsi" e dire :"guarda cosa mi avete fatto fare della mia vita", la risposta dei DTG sarebbe : "tu hai scelto, in base a quello che avevi capito fosse giusto...ora non puoi lamentarti"

Vale per tutte le scelte: battesimo, neutralità, studi secolari, amori, figli ecc. ecc.

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maya
E' meglio vivere una spiritualità che usare il nome di una religione. Giuro che son più sicuro nell'insicurezza che nella convinzione! (Povia)