00 16/07/2005 23:08
Tubal Cain ha scritto:

...Io so per certo che la Torre di Guardia ha scritto in qualche sua rivista che se si vede un ex-tdg nel bisogno, bisogna soccorrerlo.
Non ricordo dove sta scritto, non ho né voglia né modo di cercarlo (in 22 anni di tdg, ho già dato anche in questo), magari qualcuno che legge il mio post vorrà soccorrermi inserendo i riferimenti delle pubblicazioni WTS.

Nella Torre di Guardia del 15/1/1975 vennero date delle indicazioni ai TdG relative al modo di comportarsi nel caso qualche disassociato si trovasse nel bisogno. Si noti però quale esempio venne evidenziato:
Gli anziani della congregazione, nonché i suoi singoli componenti, perciò, dovrebbero badare di non sviluppare un'attitudine che si avvicini a quella fomentata da alcuni scrittori rabbinici giudei verso i Gentili considerandoli veri e propri nemici. È giusto odiare il male commesso dal disassociato, ma non è giusto odiare la persona né è giusto trattarla in modo disumano ... Supponete, dunque, che un componente di una congregazione cristiana in barca su un lago veda capovolgersi un'altra barca su cui c'è un disassociato, così che il disassociato finisca in acqua e lotti per stare a galla. Può il cristiano ignorare che si trova in pericolo, allontanarsi remando e sentirsi libero dalla colpa dinanzi a Dio, dato che la persona in pericolo d'annegare era disassociata, considerata come "un uomo delle nazioni"? No di certo. Sarebbe crudele e disumano. Non possiamo immaginare che Cristo Gesù agisse così; né alcun altro Giudeo del primo secolo che avesse una veduta equilibrata avrebbe reagito in tal modo verso un Gentile o un esattore di tasse in tale situazione. (pag.51)
Si parla quindi di una situazione davvero estrema e anche in un caso del genere la Torre di Guardia ha dovuto ricordare ai propri seguaci che è doveroso soccorrere il disassociato "nel bisogno". Il fatto che la Società lo abbia dovuto rammentare indica che per alcuni TdG nemmeno in casi così estremi sarebbe stato lecito aiutare un ex membro! E si sta parlando di situazioni gravissime, nelle quali ogni persona dotata di un minimo buon senso agirebbe umanamente e altruisticamente, senza che qualche rivista glielo venga a ricordare!
La stessa rivista del 1975 menzionava poi una situazione meno estrema:
Ma considerate una situazione meno estrema. Che dire se una donna disassociata assistesse a un'adunanza della congregazione e lasciando la sala si accorgesse che la sua auto parcheggiata lì vicino ha una gomma a terra? Dovrebbero gli uomini che compongono la congregazione, vedendo la sua situazione, rifiutarsi di aiutarla, forse lasciando che se ne occupi una persona del mondo? Anche questo sarebbe inutilmente scortese e disumano. Tuttavia, sono sorte situazioni proprio come questa, forse in tutta buona coscienza, eppure dovute a mancanza di una veduta equilibrata.
Alcuni TdG avrebbero evitato anche di prestare questo genere di aiuto e la Torre di Guardia ha dovuto ricordare che questo non sarebbe un comportamento né equilibrato né umano. Si noti comunque che la persona disassociata menzionata nell'esempio si trovava sulla via del "pentimento", stava facendo cioè i passi per ritornare nelle congregazione. È importante sottolineare questo particolare perché i TdG hanno una mentalità piuttosto legalistica e seguono scrupolosamente le indicazioni che vengono date dalla Società. Leggendo tale rivista i TdG comprendono che si deve prestare aiuto ai disassociati solo in situazioni davvero estreme, oppure se i disassociati stanno frequentando le adunanze perché vogliono ritornare ad essere TdG.
Nella stessa rivista viene menzionato una altro particolare di cui la maggioranza dei TdG non è a conoscenza, e cioè che è lecito salutare un disassociato. Ecco come la cosa viene spiegata Ministero del Regno del 12/74, p. 4, in cui si commenta il paragrafo 22 della Torre di Guardia del 15 gennaio 1975 (il grassetto è mio):
Come indica La Torre di Guardia del 15 gennaio 1975, al paragrafo 22 dell’articolo "La misericordia divina indica la via del ritorno a quelli che hanno sbagliato", il cristiano può salutare un disassociato che non è fra quelli descritti in II Giovanni 9-11, ma non andrebbe certo oltre una parola di saluto. La Torre di Guardia del 15 gennaio 1975, al paragrafo 24 dell’articolo "Manteniamo una veduta equilibrata verso i disassociati", suggeriva che se non si tratta di parentele carnali, è meglio lasciare che siano gli anziani a fare ulteriori conversazioni o rivolgere esortazioni.
Il fatto che praticamente nessun TdG sia a conoscenza di questo particolare - che non è più stato ribadito in nessuna pubblicazione negli anni seguenti il 1975 - può essere una dimostrazione che il Corpo Direttivo ha modificato (tacitamente) anche questo intendimento.

Ho inserito questa tua toccante testimonianza nel sito:
www.infotdgeova.it/lettera3.htm

Ciao
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 16/07/2005 23.15]