00 19/07/2005 09:54
A chiusura per coloro che allo sguardo limpido preferiscono quello accigliato
... ricorderò che l'esposizione che abbiamo letto è fatta per le anime semplici.
Quelle accigliate, come me, dovrebbero stare alla severità e stringatezza, e ruvidezza della Bibbia che dichiara:
- che queste realtà sono trascendenti e perciò inesprimibili in maniera adeguata con parole umane. E sbaglia chi si indigna di una descrizione che perciò è OBBLIGATORIAMENTE SEMPRE METAFORICA;
- che la cosa certa è che nella vita del paradiso si starà in un modo di essere del tutto diverso da quello che ora sperimentiamo. "Occhio mai vide, orecchio mai udì ciò che il Signore ha riservato per coloro che Lo amano";
- che il corpo un giorno, risuscitato e trasfigurato, sarà associato alla sorte eterna dell'anima, sia paradisiaca sia infernale;
- che la beatitudine essenziale del paradiso consiste nella stessa beatitudine che non ha "stancato o annoiato" i soggetti della SS.ma Trinità. Dio associa il servo buono e fedele "al gaudio del tuo Signore". Questa è anche detta visione beatifica, gloria, banchetto dei cieli, regno, vita eterna, seno di Abramo e altro...

Coloro che preferiscono davvero fare gli accigliati pensatori, come me, non avranmno che da chiedere e saranno serviti. Non possiamo far torto alla intelligenza di profondi teologi che hanno sviscerato i misteri del soprannaturale scrivendo tomi grissi così... Essi non hanno la semplicità di Cinuzza ma allo stesso tempo si guardano bene dal disprezzare una descrizione che, pur indulgendo molto al fiabesco e fantasioso, non è contro il dogma perché tutto ciò che è di più è e resta metafora di una realtà ineffabile.
Io sono sicuro che in paradiso potrò pattinare!:[SM=g27826] Sm14:
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est modus in rebus