00 26/04/2008 09:06
Aialon, ha scritto:

Non mi ero mai soffermato a riflettere su questa cosa, certamente è interessante, volevo solo aggiungere alcune osservazioni.
Inanzitutto si tende a credere che in epoche remote l'ignoranza era
immensa, però quando a volte questo viene smentito si resta
sbalorditi.
Per prima cosa bastava salire su una montagna per vedere l'orizzonte sempre rotondo anche a distanza di migliaia di chilometri e questo voleva dire una cosa sola.
Secondo tradotto letteralmente dall'ebraico "hug" significa "volta",
ho anche controllato sul vocabolario, se vuoi domani ti faccio la scansione e la posto.

Nel lessico citato da Nicolotti ( link ), "volta" viene messo come definizione secondaria del termine.

Quindi "volta" racchiude in sè l'elemento della convessità, ed anche questo fa riflettere.

Certo, ma anche in questo caso non occorre una conoscenza soprannaturale per comprendere che il cielo sopra di noi ha la forma di una volta. Basta osservare. Gli antichi, evidentemente, come guardando l'orizzonte avevano un'idea di rotondità ("circolo della terra"), così immaginavano che questo circolo fosse coperto da una "volta", un po' come si vede in questo disegno:



Il "circolo della terra"

Terza cosa, altri popoli antichi avevano elevatissime conoscenze astronomiche. I Maya, i Dogon che addirittura hanno dipinte delle costellazioni e dei pianeti che solo recentemente sono state
scoperte, stranamente ci sono anche simboli ebraici nelle loro capanne

Attenzione Aialon, riguardo a queste conoscenze dei Dogon sono stati fatti vari studi che ne mettono seriamente in dubbio l'autenticità. Vedi, per esempio:
www.cicap.org/new/articolo.php?id=100246
www.cicap.org/new/articolo.php?id=100328

Per quanto riguarda poi le effettive conoscenze degli antichi, leggo sul numero di Focus in edicola, che Aristarco di Samo (310-230 a.C.) sosteneva che la Terra gira intorno al Sole. Aveva anche calcolato le dimensioni e le distanze relative di Terra, Luna e Sole e aveva capito che il cielo non era una sfera celeste ma un universo di infinite dimensioni. E questo senza scomodare l'ispirazione divina.

Ciao
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 26/04/2008 09:20]