00 15/02/2005 14:44
Si può lasciare anche per un caso...
Vorrei aggiungere qualche particolare alla mia esperienza che ho già raccontato...

La mia personale uscita dai tdG è stata piuttosto causale. Non mi era mai passata per la mente l'idea di uscire, un giorno, dall'organizzazione in cui ero nato ed ero stato cresciuto, non mi ero mai posto particolari problemi dottrinali. Un bel giorno, un giorno come tutti gli altri, i miei mi dissero che erano sotto comitato giudiziario...mi sentii cadere il mondo addosso. Mi spiegarono comunque come si erano svolti i fatti, e che c'era da essere fiduciosi visto che la ragione sembrava essere dalla loro. Invece, dopo 2 comitati uno dei quali con tanto di sorvegliante di circoscrizione, fu decisa la loro espulsione. La mia prima reazione fu quella di ribellione, tipo presentarmi alle adunanze in jeans e scarpe da tennis, ecc. Nonostante tutto non fui nè segnato nè redarguito privatamente. Cominciai anche a farmi amici del mondo, a fumare qualche sigaretta, mentre in famiglia riallacciavamo rapporti più stretti con i parenti, che oltre a essere comprensivi con noi, ci furono molto d'aiuto anche in situazioni pratiche. Comunque per me quella era a ancora la verità, per cui in qualche modo vedevo il mio nuovo atteggiamento come una ribellione contro un'ingiustizia di Dio stesso... Intanto cambiavano le abitudini quotidiane: niente più scrittura del giorno, niente più preghiera prima dei pasti, niente più preparazioni di adunanze varie, niente più rapporto...

Ci fu un breve periodo in cui cercai di essere più sereno e ripresi uno stile di vita più ordinato e addirittura a predicare. Durò poco, ma mi rimase comunque una certa serenità e cominciai a vivere la situazione come stimolo per vivere nuove opportunità. Cominciavo a respirare un'aria nuova, la domenica in particolare all'ora in cui si di solito teneva l'adunanza ero felice di potermene andare a passeggio con gli amici, piuttosto che fare una partitella a tennis, o andare al palazzetto a vedere una partita, o starmene sul balcone dopo pranzo a godermi il sole. Lo ricordo come un periodo molto bello, ero impegnato in mille attività, culturali, politiche, sportive, uscivo con le prime ragazze, oltre a studiare all'Università dove conoscevo tantissime nuove persone. Di fatto non ero più un tdG, e la religione non mi interessava più di tanto, per cui feci la scelta conseguente di scrivere una lettera di dissociazione. Fui comunque convocato dagli anziani, ai quali descrissi la mia nuova situazione, ed espressi anche il mio scetticismo...a dir la verità si dimostrarono molto comprensivi per la mia situazione, e disponibili a passar sopra alcune cose, cercarono quindi di farmi cambiare idea, fissandomi un nuovo appuntamento a cui però non mi presentai... e così per l'ultima volta partecipai a una preghiera da tdG.

Ogni tanto affiorava della rabbia contro gli anziani che fecero fuori (dall'organizzazione) i miei, e se ne avessi incontrato uno per strada non se la sarebbe passata liscia. Ma col passare del tempo ho valutato serenamente anche questo aspetto, tutti possiamo sbagliare, e comunque lo devo anche a loro se a un certo punto è stato possibile ciò che fino ad allora era semplicemente impensabile.

[Modificato da Al Nair 15/02/2005 14.51]