00 11/01/2005 10:26
Dotto Polymetis,
no, non ci capiamo. Naturalmente è per il mio grosso limite culturale, non certo perché tu non ti esprimi bene.
Affermi che il documento è della Congregazione del Sant’Uffizio,per scagionare la responsabilità del Papa Pio XII, ma se leggi bene il punto 5 del documento, alla fine conclude “Si noti che questa decisione della Congregazione del Sant’Uffizio è stata approvata dal Santo Padre.”
Ora se il Santo padre Pio XII ha approvato un documento del Sant’Uffizio, cosa significa, che essendo del S.Uffizio, Pio XII non c’entra nulla?
Anche tu come altri usi gli “arzigogoli” dialettici sul termine “Chiesa”.
Gentile e sapiente amico, la Santa Sede, il gruppo dirigente di questa confessione religiosa, il Papa o se preferisci il Santo Padre, sono la Chiesa cattolica. Il resto è aria fritta verbale che poco conta se non per non trovare mai i “colpevoli”. Il termine “Fratelli che sbagliano in seno alla Chiesa” suona come quando tra i TdG si afferma nei cambi di intendimento “alcuni credevano”.
Ma come dicono qui, “le balle stanno in poco posto”.

Riproponi, Polymetis, il Messori. Il quale si contraddice paurosamente, come d’altronde fa spesso.
Scrive, alla fine del suo articolo, che se i bambini sono stati battezzati senza il consenso dei genitori hanno sbagliato, e chi lo ha fatto ha peccato gravemente.
Ma come potevano i genitori essere consenzienti se internati nei capi di sterminio? E come difendere il documento del Sant’ Uffizio approvato dal Santo Padre Pio XII, che, sapendo essere stati battezzati abusivamente, ne rifiuta la legittima restituzione?
E’ aberrante il documento, ma anche il modo di questi cattolici beghini di difenderlo.

Polymetis, anche nella polemica c’è un limite al “cattivo” gusto.
Stessa cosa quando dici che non ti porto documenti da contrapporre ai tuoi.
Non faccio altro che riportare i “Mea culpa” della Chiesa fatti da Papa Woitila.
Sulla Inquisizione la posizione del Papa è diversa dalla tua.
Leggo nel “Il Papa Chiede Perdono. Purificare la Memoria” nella parte dei sussidi storici, che l’Inquisizione nasce per reprimere l’eresia. E a tale proposito scrive “…..In modo sofferto si giunse alla decisione di usare la forza per reprimere l’eresia: pena di morte, confisca dei beni dell’accusato, infine il ricorso alla tortura diventano progressivamente strumenti usuali.”

Se la Chiesa non c’entra perché è “soggetto aleatorio”, chi ha permesso questo? Chi era il soggetto concreto? Il Magistero della Chiesa, la Santa Sede con il suo capo il Papa? Si? Allora dove sta il problema?
Ma prosegue lo scritto:
”…..Cosa fondamentale era che l’ Inquisizione ci fosse, e dimostrasse il potere della Chiesa* di vigilare ed essere presente…”
Poi continua dicendo…..” L’autocritica della Chiesa.
Già nel viaggio in Spagna del 1982, Giovanni Paolo II aveva ripreso il tema degli errori della Chiesa durante l’Inquisizione; ma la vera presa di posizione sul tema si ebbe nella lettera giubilare Terbio millennio adveniente.”

Come vedi qui, si continua a parlare di colpe della Chiesa nonostante tu e altri affermate che la Chiesa non esiste come soggetto concreto.
Ma vorrei porti l’attenzione sul filosofo alchimista e predicatore domenicano, Giordano Bruno.
Sempre nel “Purificare la memoria” si scrive:
“Giordano Bruno venne accusato da Mocenigo per “bestemmie e frasi eretiche”. Venne rinchiuso in una cella del palazzo del Sant’Uffizio. Un processo che si dilungò per sei anni.
Il 20 gennaio 1600 Papa Clemente VII ordinò che l’imputato, da considerarsi eretico impenitente, pertinace, ostinato, fosse consegnato al braccio secolare:
fuor di metafora significava la morte.”
Eresia, gentile Polymetis, non omicidio o altre colpe materiali, solo eresia.
Vedi, quando affermi che questo papa ha chiesto “perdono” per le colpe del passato e altri no, hai pienamente ragione. Ma questo non toglie che i fatti siano accaduti. E diventa meschino il tentativo di addolcirne il sapore amaro da reggitori che la Chiesa non chiede.
Ripeto, amici cattolici, queste radici ve le lascio volentieri, non voglio togliervele. Siete convinti di essere il popolo di Dio. Di avere la verità della Sua parola.
Purtroppo nei “fatti”, la vostra Chiesa ha commesso “misfatti” paragonabili a tanti altri poteri secolari. Da dove si riconosce che siete la Chiesa di Dio? Dagli affreschi delle cupole? Dalla letteratura? Dall’arte?
Non spetta certo a me, ricordarvi le parole di un apprendista falegname.

Ciao
Maurizio