00 28/06/2007 10:15
Che dite, ci tireremo avanti tutta l'estate con questa?...

Anche nella SVEGLIATEVI di Maggio 2007, pp. 18-20, ci sono considerazioni improntate a saggezza e prudenza.
Argomento: la scelta del partner.
Tolti i riferimenti biblici, più o meno pertinenti* quelle riflessioni vnno bene indipendentemente da qualsiasi appartenenza religiosa.
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* Eppure non dovrebbe essere tanto difficile capire che ci sono cose che sono giuste perché le dice la Bibbia, e altre (come quelle di cui sopra), che la Bibbia le dice perché sono giuste.
La luce della fede cioè non dovrebbe spiazzare, ma confermare e confortare e stimolare a funzionare la luce derivante dall'applicazione dell'intelligenza naturale.
Non si dovrebbe dipendere dalla presenza o meno del versetto biblico per sapere SU TUTTO cosa sia giusto e vero. Questo significa disprezzo del dono della ragione datoci da Dio. L'ha detto anche Gesù quando disse:
«Ma che razza di logica avete, con quel vostro continuo "Maestro dicci un po'?"? Voi sapete valutare da voi cosa succederà guardando i segni del tempo e non sapete farlo se si parla di moralità? Ma c'è proprio bisogno di venire dal Maestro per sapere certe cose? Siete così maestrodipendenti? E che farete quando io non ci sarò più? E che avete fatto quando io non c'ero ancora? Davvero su cento giudizi ne sbagliavate novantanove? Davvero il Padre mio vi ha dato l'intelligenza come in giocattolino che fa vedere le cose al contrario di quello che sono?» (da BeryBible)
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est modus in rebus